PRESICCE (5 A0PRILE 2025) Un barboncino di nome Leo era a spasso da solo nella giornata di martedi quando è stato colpito da un colpo di arma da fuoco. Il cagnolino conosciuto nel quartiere della cittadina leccese amato da tutti era uscito attorno alle 13 e dopo essere rincasato la padrone si è accorta che il piccolo Leo aveva delle macchie di sangue sul pelo, portato in clinica veterinaria il dottore ha stabilito dopo gli esami di rito che la tracha era stata reciso da un pallino. Il piccolo Leo purtroppo non ce l'ha fatta ed è deceduto sulla vicenda è intervenuta l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha deciso di presentare nei prossimi giorni una denuncia contro ignti e di mettere a disposizione una ricompensa di 1.000 euro che sarà pagata a chi con la sua denuncia formale rilasciata nelle forme di legge aiuterà ad individuare e fare condannare in via definitiva l'autore di questo crimine.
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
sabato 5 aprile 2025
TRENTINO. ORSI: ARRIVANO I CARTELLI INFORMATIVI
La biodiversità che arricchisce il territorio è un valore prezioso, ma la presenza dell'orso bruno impone alcuni accorgimenti. Per questo, il Servizio Faunistico in collaborazione con il Servizio per il sostegno occupazionale e la valorizzazione ambientale (Sova) e Trentino Marketing, sta proseguendo l'installazione di cartelloni informativi in punti strategici per le passeggiate nei boschi. L'orso, animale schivo per natura, in gran parte dei casi preferisce allontanarsi senza essere visto. Per questo, durante le escursioni è importante farsi sentire. Camminare parlando ad alta voce e facendo rumore aiuta a far avvertire ai selvatici la propria presenza. Un altro suggerimento fondamentale è quello di tenere il cane al guinzaglio: un animale non controllato potrebbe avvicinarsi all'orso e provocare una situazione di pericolo. Inoltre, è cruciale non alimentare i grandi carnivori e non lasciare rifiuti nei boschi. Gli scarti, soprattutto quelli organici, attirano gli animali e potrebbero causare un incontro indesiderato.
STRAGE DI GATTI AVVELENATI A RIPOSTO
Strage di gatti a Torre Archirafi, frazione di Riposto (in provincia di Catania). A denunciarlo sono i volontari del coordinamento etneo del partito animalista. Secondo quanto ricostruito, i gatti sarebbero stati uccisi da esche avvelenate posizionate in diversi punti del territorio. «Episodi deplorevoli – spiega Patrick Battipaglia, coordinatore per la Sicilia del partito animalista che ha già presentato una denuncia – È necessario intervenire al più presto per evitare altre mattanze. Chiediamo alla polizia locale di Riposto di intervenire – aggiunge – per effettuare la bonifica delle aree interessate dalle esche avvelenate».
venerdì 4 aprile 2025
ATTIRAVA I GATTI NEL SUO GIARDINO E LI IMPICCAVA. MA NON FARA' NEMMENO UN GIORNO DI GALERA
Avrebbe attirato un gatto nel giardino della sua abitazione per poi impiccarlo. È questa l'accusa nei confronti di un 68enne della provincia di Lecce che adesso dovrà rispondere dei reati di maltrattamento e uccisione di animali. L'uomo è stato rinviato a giudizio davanti al Tribunale Penale di Lecce per "avere con crudeltà e senza necessità, cagionato la morte di un gatto al quale, in particolare, una volta catturato all’interno del giardino di pertinenza della propria abitazione […] procurava una asfissia meccanica serrandogli una fune al collo".L'episodio si è verificato a Tricase, provincia di Legge, il 20 maggio 2024. Secondo alcuni testimoni l'uomo avrebbe attirato un gatto grazie a del cibo per poi attirarlo nel giardino della sua abitazione allo scopo di impiccarlo. Grazie alle dichiarazioni dei vicini il 68enne è stato identificato e successivamente rinviato a giudizio, ma secondo le ultime ricostruzioni il gattino impiccato non sarebbe solo uno. Le indagini infatti si stanno concentrando su altri 8 casi di gatti uccisi nella zona.
L'uomo il 9 gennaio 2026 dovrà comparire davanti al giudice del Tribunale di Lecce per rispondere del reato di uccisione di animale, punito dall'articolo dall'articolo 544bis del Codice penale. In caso di condanna la pena prevede la reclusione "da quattro mesi a due anni", ma con l'attuale ordinamento non dovrà scontare neanche un giorno di carcere. L'esiguità della pena fa sì che in questi casi sin possa evitare l'ingresso in un istituto penitenziario o persino veder cancellato l'illecito commesso.
E' STRAGE DI GATTI A TORRE ARCHIRAFI NEL CATANESE
Una strage silenziosa da giorni si sta consumando a Torre Archirafi, frazione di Riposto, nel Catanese. . Qui i volontari hanno trovato diversi gatti morti a causa di alcune esche avvelenate sistemate in strada Nel piccolo centro di Torre Archirafi, in Sicilia, secondo quanto ricostruito dalle volontarie animaliste locali, alcuni gatti sarebbero morti dopo aver ingerito esche avvelenate tra "indicibili sofferenze". dalle prime ricostruzioni sembra che i bocconi avvelenati siano stati posizionati in diversi punti del territorio allo scopo di colpire una colonia felina. L'ultimo gattino morto è stato trovato il 29 marzo, con la bava alla bocca e altri segni di avvelenamento.
CACCIA. SECONDO UN RAPPORTO ISPRA IN 3 MESI SONO STATI UCCISI 6 MILIONI DI UCCELLI
Numeri allarmanti quelli relativi alla caccia in Italia, “aggravati” dal fatto che spesso le Regioni forniscono solo parziali informazioni. Un caso particolarmente negativo è quello dell’Umbria che, stando alle informazioni disponibili, non avrebbe mai inviato dati.
È quanto emerge dal recente report dell’ISPRA – “La pressione venatoria sull’avifauna italiana dal 2017 ad oggi” – che analizza i dati di abbattimento raccolti dai tesserini venatori tra la stagione E non solo, come dicevamo risulta tutto molto più grave se si aggiunge che, ad eccezione parziale della Campania, le Regioni non inviano dati completi e affidabili, come il rapporto tra i tesserini rilasciati e quelli analizzati, creando ampie lacune sulle reali dimensioni del fenomeno.
L’ISPRA stesso sottolinea che il dato ufficiale, che parla di oltre 35 milioni di uccelli abbattuti, è una stima estremamente cauta. La cifra effettiva potrebbe essere almeno il doppio, a causa delle gravi carenze nella trasmissione dei dati.2017/2018 e quella 2022/2023, in adempimento alla Direttiva 2009/147/CE.
giovedì 3 aprile 2025
FERITA DA UNA CARABINA AI POLMONI. LA CAGNOLINA DEBBY E' IN FIN DI VITA
La cagnolina Debby, un border collie di 15 anni, libera nel cortile e il padrone Mirco Piva, infermiere all’ospedale di Cona, fuori casa per delle commissioni. Quando l’uomo, l’altro ieri, intorno a mezzogiorno, è tornato alla sua abitazione, in via Lerida a Malborghetto di Ferrara, ha trovato l’amica a quatto zampe a terra e sanguinante. La cagnolina, infatti, era stata ferita da tre proiettili sparati da una carabina ad aria compressa. Sono servite diverse radiografie per individuare con precisione le ferite dell’animale. Alla fine, Piva ha scoperto che aveva un polmone forato. La corsa alla clinica ospedaliera per gli animali ha salvato la vita alla cagnolina.
ACCUSATO DI VIOLENZA SUGLI ANIMALI. RITROVATO A UNA MANIFESTAZIONE CANINA
Irreperibile dopo le denunce per sevizie e crudeltà sugli animali, è stato trovato dalla Polizia provinciale ad una manifestazione canina a Limbiate. Domenica scorsa, una delegazione della Polizia provinciale di Monza e Brianza era ospite alla manifestazione canina allestita nel cortile di Villa Mella per una dimostrazione con cani antidroga.
I poliziotti provinciali hanno riconosciuto tra il pubblico un uomo indagato per maltrattamento animali e su cui si erano chiuse le indagini preliminari per sevizie e crudeltà nei confronti di animali che custodiva in pensione e per addestramento a Nova Milanese. Dalle indagini - spiega la Polizia provinciale - era emerso che vari animali, cani, pecore e oche, erano deceduti per le condizioni di malnutrizione e sevizie subite. L’uomo, 30enne, era alla manifestazione intento a pubblicizzare la propria attività di addestratore e pensione per cani e trovare clienti dopo che si era reso irreperibile e impossibile da rintracciare per la notifica degli atti giudiziari a suo carico. L’uomo proseguiva l’attività con solo un telefono cellulare, senza mai fornire indirizzi o luoghi fisici, proponendo servizi a domicilio. Intercettato, è stato seguito mentre si allontanava, fermato in auto e accompagnato al comando. Al medico veterinario di Ats Brianza che, chiamato al comando, gli ha chiesto conto di vari cani a lui intestati e spariti, ha risposto che alcuni erano morti per cause naturali, altri passati di proprietà dimenticando di comunicarlo agli organi competenti. Così l’uomo si è preso una nuova denuncia penale, oltre diverse sanzioni amministrative.
mercoledì 2 aprile 2025
LUA INVESTITA SULLA SALARIA NELLE MARCHE
Un lupo è stato investito e ucciso lungo la Salaria tra Acquasanta Terme e Mozzano. Era a bordo strada in una pozza di sangue. A notarlo domenica scorsa era stato un passante che ha girato un video diventato virale su Facebook.
A recuperarlo ci hanno pensato i volontari del Cras Marche che opera nelle province di Ascoli, Fermo e Macerata.
Si trattava di una giovane lupa, la cui carcassa verrà analizzata dall’Istituto zooprofilattico, perché come spiega il presidente del Cras Fermo Nazzareno Polini: “Difficilmente i lupi vengono investiti, spesso dalle analisi risultano intossicati: per essere più chiari potrebbero aver mangiato bocconi avvelenati e lo stordimento può portarli ad essere vittime di incidenti stradali”.
In media all’anno, nelle tre province del sud delle Marche vengono recuperati una 50ina di lupi feriti o uccisi.
Il Centro interviene per soccorrere gli animali selvatici feriti o in difficoltà, accudisce i piccoli rimasti orfani e si occupa del recupero delle carcasse dei selvatici morti. In caso di necessità il numero da contattare è il 380.7989879, attivo h 24.
GARDA.ALLARME ESCHE AVVVELENATE. DUE CANI AVVELENATI
Due vittime accertate
Si ha già notizia di almeno due animali, un cane e un gatto, che in questi giorni hanno già perso la vita dopo aver ingurgitato una delle tante polpette killer che sono state disseminate tra campi, sentieri e vigneti, perfino al parco giochi di Centenaro di fronte alla chiesa, frequentatissimo anche da famiglie e bambini. Massima attenzione, perché il rischio è reale. Il Comune di Lonato è stato allertato, ha posizionato cartelli di avvertimento e ha già mandato gli operai comunali a verificare ed eventualmente bonificare. Anche a Desenzano la cosa è stata segnalata alla Polizia locale e alcuni bocconcini, tra quelli recuperati alla Candelina, sono stati consegnati al distretto veterinario di Ats per essere analizzati.
I bocconi avvelenati
I primi bocconi della Candelina sono stati individuati nel weekend, in 4 diversi punti sul ciglio della strada, in mezzo all'erba: sono 4 polpette di carne intrise di una sostanza di colore azzurro che a prima vista sembrerebbe del veleno lumachicida a base di metaldeide, ma sono stati segnalati altri ritrovamenti anche ieri. Anche l'ex presidente del consiglio comunale di Desenzano Rino Polloni ha segnalato il pericolo sui social: le polpette killer, come detto, sono state trovate anche tra Centenaro e San Pietro, nel primo caso al parco giochi e nel secondo lungo i sentieri che portano alla località Taverna attraverso i campi. È proprio a Centenaro che sono morti avvelenati i due animali: un gatto domestico e il piccolo Cookie, un cagnolino di circa 3 anni che da quanto si apprende avrebbe ingoiato l'esca avvelenata sabato sera, per poi morire poche ore più tardi.
martedì 1 aprile 2025
UDINE. CATTURATO E SUBITO LIBERATO CON IL RADIOCOLLARE UN ORSO BRUNO DI 240 KG
Nella notte del 26 marzo un gruppo di ricercatori del Progetto Lince Italia (Università di Torino) in collaborazione con i Carabinieri del Reparto Biodiversità di Tarvisio e dei veterinari del Centro di Ricerca e coordinamento per il recupero della fauna selvatica dell’Università di Udine hanno catturato, a scopo scientifico, un esemplare di orso bruno.
GATTINI SBRANATI DAI CANI A SESTU
La segnalazione del fatto è stata raccontata da una cittadina che da giorni cerca alcuni felini. Avvisata da alcuni ragazzi, “mi hanno portato in questo punto, mi hanno detto che in giro ce ne sono diversi, il gatto appare con segni di morsi quindi sbranato da un cane. I cani di media e grande taglia non muniti né su strada né in area pubblica di museruola vengono poi fatti scorrazzare liberamente, soprattutto a tarda sera. Poi, le macabre scoperte”.
Il fatto è accaduto a Dedalo. Tanti i gatti scomparsi e non solo ultimamente, purtroppo non è raro che vengano catturati e uccisi da cani liberi o di proprietà. Per evitare simili dispiaceri, dunque, una azione da intraprendere è quella di far indossare la museruola al proprio cane quando lo si porta in giro.