domenica 30 giugno 2024

ALVIGNANO. CANI MALTRATTATI E MALNUTRITI SALVATI DAI CARABINIERI FORESTALI

 ALVIGNANO  I militari del Nucleo Carabinieri Forestale di Pietramelara, a seguito di richiesta intervento pervenuta dall’A.S.L. Veterinaria di Caiazzo – Servizio Equidi e Randagismo, si sono portati in Alvignano, presso l’abitazione di un privato cittadino, ove è risultato presente anche personale della Polizia Locale.

L’ispezione all’area di pertinenza dell’abitazione ha permesso di rinvenire due cani di colore fulvo, con maschera nera di tipo meticcio, rinvenuti chiusi in un piccolo box recitato in rete metallica, con tettoia in lamiera, aperto su tutti i lati, in cattivo stato di nutrizione e condizioni igienico sanitarie pessime.

A giudizio dei Medici Veterinari dell’A.S.L. i due cani versavano in condizione di maltrattamento in quanto detenuti in condizioni incompatibili con la loro natura e produttive di gravi sofferenze:

•         i cani giacevano in uno spazio limitato non sufficiente rispetto al numero e taglia dei cani presenti;

•         il cibo e l’acqua non erano presenti;

•         cattivo stato di nutrizione dato il dimagrimento evidente degli animali;

•         presenza di deiezioni non rimosse da tempo;

•         mancanza di riparo laterale per il vento e intemperie;

•         convivenza nello stesso spazio sia di maschio che di femmina;

•         gli animali ed il luogo in cui erano stanziati si presentavano pieni di pulci.

Al fine di interrompere immediatamente lo stato di malessere e di sofferenza dei cani summenzionati, i predetti militari hanno proceduto al sequestro e contestuale loro affidamento in custodia ad una struttura autorizzata mentre hanno deferito il proprietario dei cani per il reato di maltrattamento di animali.



CAPRIOLO CADE NEL NAVIGLIO GRANDE. GIOVANE DI MAGENTA LO SALVA

 Non è la prima volta che un capriolo finisce nel Naviglio Grande. Ieri mattina è accaduto di nuovo, ma è andata bene: l’animale è stato salvato grazie alla prontezza di un giovane pescatore di Magenta che si trovava lungo l’alzaia e lo ha visto in difficoltà. Il ragazzo era con lo zio a pescare sulla sponda del Naviglio quando ha visto il capriolo cadere nel canale. Probabilmente stava cercando un po’ di refrigerio. Il giovane lo ha seguito per diversi minuti fino ad arrivare nella zona del ponte di Boffalora ed è riuscito a recuperarlo, insieme ad alcuni passanti intervenuti nel frattempo."Ringraziamo il magentino Luca Mordenti – commenta il sindaco boffalorese Sabina Doniselli – Ha avuto un gran cuore e un’altrettanto grande determinazione. Il nostro grazie va naturalmente a tutte le persone che erano con lui e hanno messo in salvo il povero capriolo". Sul posto anche la Polizia locale insieme ai vigili del fuoco volontari di Inveruno e alla Guardia del Parco del Ticino. L’animale non ha riportato ferite. Era un maschio, uno dei tanti esemplari che spesso in estate lasciano la Riserva della Fagiana e si spingono verso i corsi d’acqua. L’intervento per salvare i caprioli in difficoltà, casistiche alla mano, è tra i più numerosi a impegnare i vigili del fuoco.

Non solo caprioli, ma anche cinghiali e altri animali richiedono spesso aiuto. Per i caprioli il rischio di finire in acqua deriva dalla volontà di abbeverarsi o bagnarsi nelle giornate più afose. "L’animale – conclude Doniselli – dopo essere stato visitato è stato liberato nella vallata di Boffalora e ora potrà tornare a correre nel verde del Parco Lombardo della Valle del Ticino"


sabato 29 giugno 2024

CACCIATORI CONDANNATI PERCHE' HANNO SPARATO AI CONIGLI FUORI STAGIONE

 Erano stati fermati nel 2020 dalle Guardie WWF con due conigli appena abbattuti nelle campagne di Acquaviva Platani (CL); condannati a 1200 euro di ammenda ciascuno ed al risarcimento danni al WWF Sicilia Centrale

Nel novembre del 2020 due cacciatori (padre e figlio) di Acquaviva Platani (CL) erano stati sorpresi dalle Guardie venatorie del WWF a caccia di conigli, con una muta di 9 cani tutti senza microchip e non in regola con l’anagrafe canina; al controllo i due esibirono il carniere costituito da due esemplari appena uccisi. Poiché il mese precedente il TAR (Tribunale amministrativo regionale) – accogliendo il ricorso di WWF ed altre Associazioni ambientaliste – aveva sospeso il Calendario venatorio nella parte in cui autorizzava proprio la caccia al coniglio selvatico, per i due scattò immediatamente la denuncia per “abbattimento di mammiferi nei cui confronti la caccia non è consentita” ai sensi dell’art. 30 della Legge sulla caccia n. 157 del 1992: le Guardie WWF deferirono all’Autorità giudiziaria i due cacciatori ed i Carabinieri di Mussomeli (CL) – intervenuti in supporto agli agenti WWF – sequestrarono le loro armi.

Adesso il Tribunale di Caltanissetta (Giudice monocratico dott.ssa Lorena Santacroce), con sentenza n. 474/24 depositata pochi giorni fa, ha condannato i due cacciatori ad un’ammenda di 1200 euro ciascuno, oltre al pagamento delle spese legali sostenute dalla parte civile – l’Associazione WWF Sicilia Centrale – che dovrà anche essere risarcita per il danno morale cagionato dall’illecita uccisione di fauna selvatica.




ALLARME BOCCONI AVVELENATI A MOGLIANO VENETO

 MOGLIANO VENETO (TV) – Nuovo caso di bocconi avvelenati a Mogliano Veneto, con un preoccupante aumento di ritrovamenti. L’emergenza è scoppiata: tra via Monti del Sole, via Sabbioni e l’ingresso del Parco del Sole, nel quartiere ovest, sono stati trovati 15 bocconi di würstel contenenti veleno. Si teme che possano esserci altri bocconi non ancora scoperti, mettendo a rischio sia i cani che i bambini piccoli. Il sindaco Davide Bortolato ha rassicurato: “La nostra polizia locale è attiva da subito sul campo”. Un cane che aveva ingerito un boccone è stato salvato tempestivamente grazie a cure veterinarie.

Indagini in corso

Il comandante della polizia locale, Stefano Forte, ha spiegato che si stanno esaminando le possibilità di reperire registrazioni video, nonostante l’area non sia video sorvegliata. Si stanno inoltre raccogliendo informazioni da chiunque frequenti abitualmente la zona per individuare eventuali sospetti. L’indagine mira a scoprire le motivazioni dietro questo gesto spietato, che potrebbe essere nato da conflitti recenti.

Il comandante Forte ha concluso dichiarando di aver fatto posizionare tutti gli avvisi necessari per informare i passanti. I bocconi avvelenati sono stati inviati all’Istituto Zooprofilattico delle Venezie per analisi e valutazione della tipologia di veleno utilizzata.

Misure preventive

Il sindaco ha sottolineato la gravità del gesto, annunciando l’intenzione di posizionare fototrappole nell’area per evitare che tali eventi si ripetano in futuro. Il Parco del Sole, frequentato da numerosi cani con i loro proprietari, era stato destinato a ospitare un’area di sgambamento per cani, secondo quanto spiegato da Bortolato


venerdì 28 giugno 2024

VACANZE ALL'ESTERO CON CANI, GATTI E FURETTI? SERVE IL PASSAPORTO EUROPEO

 Una passeggiata a cavallo in una mattinata baciata dal sole ha rischiato di trasformarsi in tragedia per un ragazzo che stava trascorrendo qualche ora all’aria aperta a Camaioni, a Montelupo Fiorentino. All’improvviso, verso mezzogiorno, la caduta con il 15enne che, secondo quanto appreso, ha riportato un trauma spinale importante, tale da richiedere l’intervento immediata dell’ambulanza della Pubblica Assistenza. I sanitari, dopo averlo stabilizzato, hanno deciso di trasportarlo in codice rosso all’ospedale fiorentino di Careggi. Secondo quanto si apprende il quindicenne non sarebbe in pericolo di vita, ma verrà sottoposto ad ulteriori esami di approfondimento per monitorare la situazione. Intanto sono in corso di accertamento anche le cause dell’incidente che avrebbe potuto avere conseguenze anche più gravi.


CADE DA CAVALLO GRAVE UN RAGAZZO DI 15 ANNI

Una passeggiata a cavallo in una mattinata baciata dal sole ha rischiato di trasformarsi in tragedia per un ragazzo che stava trascorrendo qualche ora all’aria aperta a Camaioni, a Montelupo Fiorentino. All’improvviso, verso mezzogiorno, la caduta con il 15enne che, secondo quanto appreso, ha riportato un trauma spinale importante, tale da richiedere l’intervento immediata dell’ambulanza della Pubblica Assistenza. I sanitari, dopo averlo stabilizzato, hanno deciso di trasportarlo in codice rosso all’ospedale fiorentino di Careggi. Secondo quanto si apprende il quindicenne non sarebbe in pericolo di vita, ma verrà sottoposto ad ulteriori esami di approfondimento per monitorare la situazione. Intanto sono in corso di accertamento anche le cause dell’incidente che avrebbe potuto avere conseguenze anche più gravi.


INVESTITO ANCORA UN ORSO IN TRENTINO

  SAN LORENZO DORSINO. Momenti di paura nella notte  lungo la strada statale 421 nei pressi del ristorante Nembia

 

Un automobilista si è trovato davanti un orso. E' successo poco prima delle 22 e il plantigrado stava  attraversando la strada. 

 

Il conducente non ha potuto evitare l’impatto che ha procurato molti danni al mezzo: chi guidava fortunatamente è rimasto illeso, mentre l’animale, dopo essere rotolato, ha guadagnato rapidamente il bosco dileguandosi. 

 

Sul posto è intervenuta la squadra di emergenza della Provincia che ha effettuato i primi rilevi, perlustrando l’area per circa un chilometro, senza peraltro trovare tracce di sangue.


UN CANE NEL FIUME E UNA CIVETTA NEL CAMINO. I POMPIERI DI MODENA SALVANO DUE ANIMALI

 I Vigili del fuoco di Modena sono stati protagonisti di due interventi di salvataggio di animali in difficoltà nel pomeriggio di oggi, dimostrando ancora una volta il loro impegno e la loro abilità nel soccorrere non solo persone, ma anche animali.

Primo Intervento: Salvataggio di un Cane nel Fiume Secchia

Il primo intervento è avvenuto intorno alle 12:30, quando un pescatore ha avvistato un cane di piccola taglia nel letto del fiume Secchia, in località Ponte Alto. Immediatamente allertati, i Vigili del fuoco sono intervenuti con un gommone e tre operatori in assetto fluviale. Il cane, che sembrava smarrito e spaventato, è stato recuperato in sicurezza e consegnato all'addetto del canile comunale. Un controllo ha permesso di riscontrare la presenza di un microchip, grazie al quale sarà possibile riaffidare l'animale ai suoi proprietari. Il secondo intervento si è svolto verso le 16:00, quando la squadra dei Vigili del fuoco del distaccamento di Vignola è stata chiamata a Villabianca per il salvataggio di una civetta intrappolata all'interno di un camino di un'abitazione. Utilizzando gli appositi dispositivi di protezione individuale (DPI) e un retino da pesca fornito dal richiedente, il personale è riuscito a recuperare l'animale senza arrecargli alcun danno. La civetta è stata temporaneamente sistemata in una cuccia per gatti e sarà liberata all'imbrunire, una volta al sicuro.

Questi interventi sottolineano l'importanza del lavoro dei Vigili del fuoco, che non si limitano a soccorrere persone in situazioni di pericolo, ma si dedicano anche al salvataggio di animali in difficoltà, mostrando sensibilità e competenza in ogni situazione.


giovedì 27 giugno 2024

RITROVATE CARCASSE DI CANE, VOLPE E GATTO. SCATTANO INDAGINI ANTIVELENO

 Il ritrovamento di una carcassa di un cane pastore, morto per presunto avvelenamento in località Stazione di Gagliano Aterno (AQ), ha spinto il proprietario a richiedere l’intervento dei Carabinieri Forestali del Nucleo di Secinaro (AQ) che hanno perlustrato la zona, unitamente ad una pattuglia dell’Unità Cinofila Antiveleno del Reparto Carabinieri Parco di Assergi (AQ).

Durante il sopralluogo, i cani antiveleno hanno individuato anche le carcasse di un gatto e di una volpe (anch’essi morti presumibilmente a causa del veleno) e alcuni piccoli frammenti non identificabili, che emanavano un forte odore. Tutti i reperti sono stati trasmessi all’Istituto Zooprofilattico di Avezzano (AQ) per le analisi di rito.

La pattuglia dell’Unità Cinofila Antiveleno ha bonificato l’area da esche/bocconi avvelenati, letali per l’intera catena trofica dei selvatici, che possono colpire anche l’orso bruno marsicano, da tempo avvistato nella Valle Subequana.

Da mesi, i militari dei Nuclei Carabinieri Forestali ricadenti nella provincia di L’Aquila collaborano intensamente con le Unità Cinofile Antiveleno del Reparto Carabinieri Parco Nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga di Assergi e del Reparto Carabinieri Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, mettendo in atto ispezioni preventive per controllare il fenomeno dei bocconi avvelenati: i diversi sopralluoghi hanno interessato i Comuni di Scanno e Celano; il Comune di Tornimparte e Montereale; i Comuni di Avezzano, Balsorano, Collelongo, Canistro e Tagliacozzo.

Dalle ispezioni preventive fin qui condotte non sono emerse criticità e non sono stati trovati animali morti per avvelenamenti.


UCCISIONE AMARENA. LEONBRUNI DEVE PAGARE PER IL REATO COMMESSO

SAN BENEDETTTO DEI MARSI (27 GIUGNO 2024) "Come avevamo annunciato nei giorni scorsi le indagini sulla morte dell'orsa Amarena si sono chiuse. Il reato ipotizzato a carico di Andrea Leonbruni, l'uomo che ha ucciso l'orsa con un colpo di fucile alle spalle nella notte di fine agosto del 2023 è quello di  uccisione di animali aggravata dalla crudeltà e dagli spari pericolosi. Ioltre nella relazione di chiusura delle indagini si legge anche che Amarena non era pericolosa e che quindi il Leonbruni ha agito con immotivata crudelta. Inutili ulteriori commenti l'unica cosa che aspettiamo in tempi rapidi è il processo a carico di Andrea Leonbruni nel quale ci costituiremo parte civile". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA dopo la notizia della chiusura delle indagini sulla'uccione dell'orsa Amarena.


mercoledì 26 giugno 2024

LASCI IL CANE IN CHIESA. GLI ANIMALISTI LO DENUNCIANO PER ABBANDONI

VALSABBIA (BS 26 GIUGNO 2024) Quanto accaduto a Villanova sul Clisi in proviincia di Brescia ha dell'assurdo. Un cane è stato ritrovato in una borsa abbandoonato dentro una chiesa.  Ad accorgersene alcuni fedeli che hanno chiamato subito i vigili urbani che a loro volta hanno individuato il proprietario in quanto il cane abbandonato era provvisto di microchip. Sulla vicenda intervengoono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che aannunciano un'azione legale contro il proprietario del cane accusato dagli animalisti di aver abbandonato il proprio cane o in via subordinata di incuria dell'animale. 


CORSE CLANDESTINE DI CAVALLI LA POLIZIA INDAGA 2 MESSINESI

 

Messina – Nell’ambito degli specifici servizi finalizzati alla prevenzione e repressione delle corse clandestine di cavalli, in località Mortelle, i poliziotti delle Volanti di Messina hanno bloccato sul nascere una competizione non autorizzata tra cavalli. L’intervento è successivo a quello di marzo, quando personale della Squadra Mobile e delle Volanti era intervenuto in via degli Agrumi, Rione San Filippo, interrompendo un’altra corsa illegale e denunciando quattro soggetti che avevano partecipato attivamente alla gara.

L’intensificazione dei servizi volti a garantire un costante e capillare controllo del territorio in città, fortemente voluta dal Questore Annino Gargano, ha portato ulteriori risultati: all’alba di domenica, infatti, i poliziotti delle Volanti sono riusciti ad interrompere già dalle prime fasi una nuova corsa clandestina tra due calessi trainati da cavalli.

All’arrivo dei poliziotti, i numerosi motorini avevano già occupato i margini della strada per assistere alla competizione. Sopraggiunte le Volanti della Polizia di Stato, gli avventori si sono velocemente allontanati. I cavalli, due in totale, entrambi condotti da fantino su calesse, sono stati individuati dagli agenti che ne hanno subito bloccato uno, intercettando il secondo poco dopo.

I poliziotti hanno, inoltre, individuato i due furgoni adibiti al trasporto di animali, uno dei quali è stato intercettato in una strada che conduce alla vicina spiaggia, nascosto tra la vegetazione.

All’esito delle immediate attività di polizia, sono stati identificati i due fantini, nonché proprietari dei cavalli, entrambi con specifici precedenti di polizia, che sono stati denunciati alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina per il reato di maltrattamenti di animali.

Ai conducenti dei furgoni sono state elevate sanzioni amministrative perché sprovvisti della prescritta autorizzazione al trasporto dei cavalli, e ad uno dei due inoltre è stata contestata la violazione del Codice della Strada per aver utilizzato il veicolo per il trasporto conto terzi, con contestuale sequestro amministrativo del veicolo.

I cavalli – trovati dagli agenti in condizioni di affaticamento – sono stati subito visitati da personale dell’A.S.P. – Dipartimento di Prevenzione Veterinaria, intervenuto su richiesta degli agenti della Questura, e sono risultati sprovvisti di microchip e pertanto sottoposti ad immediata applicazione. Gli equini sono stati dunque sottoposti a sequestro penale ed affidati in giudiziale custodia. Lo stesso personale veterinario ha successivamente effettuato un prelievo di campione di sostanze ematiche su entrambi gli animali, finalizzato ad approfondimenti antidoping ed in merito alla sussistenza di malattie infettive.

Si precisa che sono in corso ulteriori accertamenti per identificare tutti i soggetti a vario titolo coinvolti della competizione illegale.


CANE ABBANDONATO IN UNA CHIESA NEL BRESCIANO. INDIVIDUATO IL PROPRIETARIO

 Se ne stava immobile. Chiuso in una borsa lasciata sui banchi di una chiesa a Villanuova sul Clisi. È la storia di un cane e di un abbandono avvenuto domenica scorsa. Ad accorgersi dell'animale, un esemplare di piccola taglia, sono stati alcuni fedeli che hanno contattato la Polizia Locale dell’Aggregazione Valsabbia.Gli agenti intervenuti hanno constatato che il cane chiuso in quella borsa era stato lasciato anche senza acqua e cibo. Grazie al lettore microchip in dotazione al Comando, si è facilmente risaliti al proprietario che ora rischia l'accusa di reato di abbandono di animale domestico. Saranno le indagini a chiarire la dinamica di quanto accaduto e le motivazioni del gesto.


FUGATTI VUOLE LO SPARY ANTI ORSO PER TUTTI.

 “Con il ministro Pichetto Fratin abbiamo parlato della possibilità di ampliare l’utilizzo dello spray anti orso non solo, come è adesso, al Corpo forestale, ma anche a tutti i corpi della Protezione civile e delle forze dell’ordine. Noi vorremmo oggettivamente anche fare di più, aprendo questa possibilità a tutta la cittadinanza, ma sappiamo che dalla legge italiana considera lo spray un’arma. Sarà necessario pertanto affrontare dobbiamo questo percorso per gradi”.

Lo ha detto il presidente della Provincia di Trento, Maurizio Fugatti, al termine dell'incontro con il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, in merito alla gestione degli orsi. Ma non è l’unico punto di cui hanno discusso i due.


martedì 25 giugno 2024

GALLETTO SFRATTATO DAL TAR DAL POLLAIO A MESTRE. AIDAA. LO PRENDIAMO NOI

MESTRE (25 giugno 2024) Cosa dovrebbe fare un gallo se non cantare? Ma in questo caso il gallo in questione è accusato di "cantare troppo" , infatti la sua voce squillante si farebbe sentire per 15 ore al giorno creando ai vicini di casa "fastidio fisico e psicologico". La vicenda si svolge in una aia vicino ad una casa di Mestre. I vicini infastiditi hanno chiamato l'USSL 8 che ha fatto i rilievi e poi il comune di Venezia ha dato il primo foglio di via al galletto canterino. Un vero e proprio sfratto confermato dal TAR. Cosi nell'AIA potranno razzolare solo le galline, con il rischio che potrebbero esserci dei fogli di via anche per loro se cantano troppo forte dopo aver fatto l'uovo, Non è una barzelletta ma una delle stane storie tutte italiane che tra potrebbe arrivare al Consiglio di Stato qualora i proprietari impugnassero la sentenza del TAR. A metterci una zampa nel senso vero della parola sono gli animalisti di AIDAA che offrono la loro disponibilità a trovare qualora fosse indispensabile un nuovo habitat che ospiti senza rischi di vedersi sfrattare o ancora peggio tirare il collo l'impetuoso gallo. "Noi diamo la nostra disponibilità a trovare una nuov casa al gallo qualora fosse necessario- scrivono in una breve nota gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- pronti a fare di tutto per salvare le penne al gallo. Ovviamente non entriamo nella diatrina anche se comunque noi stiamo sempre e comunque dalla parte del pennuto. Per farla breve- concludono gli animalisti- se serve noi siamo qui pronti a salvare questo gallo".


QUALI CAUSE PER LA MORTE DELL'ORSO MARSICANO TROVATO A ROCCA PIA?

ROCCA PIA (25 GIUGNO 2024)La carcassa di un esemplare di Orso bruno marsicano maschio di circa 10 anni è stata rinvenuta circa due settimane fa all'interno del Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise tra i comuni di Scanno e Rocca Pia nell'Aquilano. Ora a distanza di due settimane gli animalisti dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA si chiedono se gia si conoscono le cause della morte dell'orso o comunque di conoscere i tempi per i risultati dell'autopsia. "Si era subito escluso che si trattasse di un azione dei bracconieri- scrivono in un loro comunicato gli animalisti- ma sarebbe interessante conoscere i risultati dell'autopsia per capire effettivamente se l'orso sia morto a causa di uno scontro con un altro orso oppure sia morto per altre cause".


GLI ANIALISTI CHIEDONO L'ARRESTO IMMEDIATO PER I 2 ASSASSINI DEL CANE GIORGIO

 PORTA GALERIA (ROMA 25 GIUGNO 2024)  Gli assassini del caneGiorgio rapito domenica, poi ucciso a coltellate e la sua carcassa gettata nel torrente romano Galleria nei pressi della stazione ferroviaria di Porta Galeria a Roma sono due fratelli di cui le forze dell'ordine conoscono le generalità in quanto sono stati individuati e denunciati proprio per questo barbaro reato. Ma gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali  ed Ambiente non ci stanno e chiudono per i due fratelli l'arresto. "E' un abominio, una vera crudeltà inaudita gratuita- scrivono gli animalisti nel loro comunicato- questi due criminali vanno arrestati e vanno arrestati subito per il grave reato che hanno commesso".


lunedì 24 giugno 2024

ORSO MARSICANO AFFAMATO VISITA 6 POLLAI E SI MANGIA PARECCHI POLLI

  E’ stato avvistato anche sulla ferrovia, ma il suo passaggio lo hanno subíto soprattutto gli allevatori tra Castel di Sangro e Scontrone, dove almeno sei pollai sono stati visitati negli ultimi giorni da un orso bruno marsicano che ha divorato decine di galline e rotto alcune arnie di api. Si tratta di un esemplare “sconosciuto” ovvero non radiocollarato e che, per questo, è difficile da monitorare. Le incursioni sono state denunciate ai carabinieri-forestali che, insieme ai guardia parco, stanno cercando di controllare gli spostamenti del plantigrado: una nuova “star” a quanto pare destinata a far parlare di sé nei prossimi mesi.

I danni sono stati ingenti, lamentano i proprietari dei pollai, ma la preoccupazione è soprattutto per l’animale per tutelare il quale non sono escluse nelle prossime ore ordinanze da parte dei sindaci sulle zone frequentate di recente dall’orso.


BARI 6 CANI LANCIATI SULL'ASFALTO BOLLENTE DA UN FURGONE IN CORSA

 Abbandonati alle due di pomeriggio, con oltre 40 gradi, nei pressi dello stadio San Nicola: lanciati da un furgone che "hanno rincorso disperatamente e inutilmente". A denunciare la triste storia di abbandono di sei cagnolini, sono sui propri canali social i volontari del Canile sanitario di Bari.

"L’asfalto era bollentissimo - raccontano - erano già affamati e provati dopo essere rovinati al suolo e, nonostante tutto, tentavano di raggiungere colui che consideravano il loro proprietario. Hanno rischiato di provocare incidenti stradali e di morire, per poi gettarsi a terra collassati. Ora, in gabbia. Parole, già da tempo, non ce ne sono più. Gabbie, neanche".


domenica 23 giugno 2024

KILLER DEI GATTI A PALO DI COLLE. UCCISI CON IL VELENO OLTRE 20 GATTI

 


I residenti di Palo del Colle la definiscono una ennesima strage di gatti randagi, con almeno venti carcasse rinvenute negli ultimi giorni. Gli animali sarebbero stati avvelenati da una persona che è stata segnalata più volte nei gruppi sui social network. Nel quadrilatero della cittadina in provincia di Bari - viale della Resistenza, via Nunziante, via Nenni e via Pastore - sarebbero state lasciate delle esche contaminate e addirittura varichina spruzzata sul cibo, proprio nell'area presidiata dalle colonie feline.



sabato 22 giugno 2024

ZUFFA TRA CANI A BELLUNO. UNO E' SCAPPATO

 BELLUNO. Attenti ai cani, Una zuffa a quattro zampe, a mezzogiorno, a fianco di Palazzo Rosso. Pieno centro, in una tarda domenica mattina. Ma hanno dovuto per forza partecipare alla violenta discussione anche i rispettivi, preoccupatissimi padroni. Se non altro per provare a calmare i cani e riportarli a cuccia. Una delle bestiole si è anche persa in giro per la città, dopo essere scappata in preda ad un grande spavento. Era appena stata azzannata da un cane più grande di colore nero, mentre il terzo, un husky o almeno qualcosa di molto simile veniva trattenuto a terra con la forza, addosso alla sede comunale. I tre animali si sono incrociati all’altezza del passaggio pedonale che porta giù, al parcheggio di Lambioi, ed è scoppiato un mezzo finimondo, tra zampate, morsi e grida di aiuto degli umani.

Ad avere la peggio proprio il cane di taglia più modesta, che è stato gravemente ferito da quello di colore scuro. Quest’ultimo ha mollato la presa soltanto a forza di calcioni da parte di un uomo, mentre la signora era a terra spaventatissima. Tutto questo non è avvenuto in silenzio, tra guaiti e urla disperate. La baruffa ha richiamato un certo numero di persone e qualcuno si è impegnato nella ricerca di una soluzione, il più possibile pacifica e indolore. Ma metti che passa un bambino, proprio in quei momenti, meglio non immaginare quello che può succedere, in mancanza di guinzagli o museruole.

Una volta libero dalla presa, il cagnolino ha cercato un rifugio dall’altra parte della strada, sotto le Poste, rischiando di essere travolto da un automobilista di passaggio verso piazza Duomo. A quel punto, se ne sono perse le tracce. La donna ha chiamato il 115 dei Vigili del Fuoco, che hanno cominciato le ricerche per le strade del centro, ma fino a ieri sera non c’erano stati risultati concreti. Non è che il cane si sia allontanato a chissà che velocità, ma evidentemente era così impaurito da andarsene il più lontano possibile, incurante degli inviti a tornare della padrona.


QUALI ANIMALI NON SONO CONSIDERATI DOMESTICI?

 Koala, iguane, pantere o una scimmia: sono animali che, spazi e impegni permettendo, si possono, almeno in teoria, tenere in casa in Italia come animali domestici?

La risposta è no. Non tutti gli animali possono essere considerati domestici e perciò non tutti si possono tenere in casa.

La legge, infatti, vieta il possesso in casa di alcuni animali, soprattutto alcune categorie di animali definiti solitamente “esotici”, perché molti di questi sono rari o in via d’estinzione, oppure perché potrebbero essere pericolosi o aggressivi.Sempre più famiglie italiane possiedono un animale domestico: un cane, un gatto, un criceto. I più appassionati invece si avventurano nell’impegno di prendersi cura di animali domestici esotici, come le iguane o i serpenti.

Il possesso di alcuni di essi però può essere vincolato da certe limitazioni, disciplinate dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione (il cui acronimo è CITES).

Esiste infatti una lista delle specie animali vietate e concesse in casa e chi non rispetta le indicazioni rischia pene molto severe: dall’arresto con fino a 3 anni di reclusione, a multe fino a 150mila euro.

Un discorso a parte riguarda i cani “aggressivi”. Al contrario di quanto accadeva in passato, non esistono infatti più specie definite come pericolose a priori.È vietato, ad esempio, tenere in casa animali come lupi, orsi, marmotte, castori, volpi, cerbiatti e cinghiali, perché sono classificati nella categoria degli animali selvatici, la cui detenzione è illegale, poiché sono animali autoctoni la cui vendita e cattura sono vietate.

In Italia è presente anche il Decreto del Ministro per l’Ambiente del 19/4/1996, modificato con Dm del 26/4/2001, che vieta il possesso di alcuni animali, perché ritenuti potenzialmente pericolosi e di cui è proibita la detenzione.Nell’elenco, che comprende circa 10 ordini animali e 54 famiglie della classe dei mammiferi e dei rettili, troviamo:

  • elefanti;
  • tigri;
  • pantere;
  • iene;
  • scimmie;
  • lontre;
  • lemuri;
  • alligatori;
  • varie specie di serpenti (come il serpente corallo, l’anaconda, il mamba e la vipera);
  • aracnidi pericolosi.

venerdì 21 giugno 2024

PRESICCE.- GATTO MORTO SULLA PORTA STUDIO DEL SINDACO. ANIMALISTI PRESENTANO ESPOSTO

 PRESICCE (LE 21 GIUGN 2024) Sul ritrovamento della carcassa di gatto morto davenati alla porta dello studio legale del sindaco interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA:"Intanto esprimiamo al sindaco tutta la nostra solidarietà- scrivono gli animalisti di AIDAA- ma da animalisti ci concentriamo sul povero gatto, pesenteremo nei prossimi giorni un esposto per chhiedere indagin approfondite sia sulle cause della morte del gatto sia sopratutto per scovwrne il responsabile e punirlo".



PRESICCE. GATTO MORTO LASXIATO DAVANTI ALLO STUDIO LEGALE DEL SINDACO

 PRESICCE/ACQUARICA - La carcassa di un gatto morto da alcuni giorni è stata lasciata davanti allo studio legale del sindaco di Presicce-Acquarica, avvocato Paolo Rizzo. E’ stato lo stesso sindaco a darne notizia sui social postando anche una foto.«Se volevano intimidirmi - scrive - sappiano che hanno sbagliato bersaglio, perché non mi faccio intimidire da nessuno. E se volevano estremizzare la segnalazione di un problema sappiano che questi sono metodi mafiosi».

Rizzo non ha escluso che si possa trattare anche di uno scherzo sebbene di pessimo gusto, e ha annunciato di aver informato i carabinieri che indagano per capire la matrice del gesto e individuare i responsabili.


giovedì 20 giugno 2024

COME PROTEGGERE IL TUO CANE DAL CALDO TORRIDO

 ROMA (20 GIUGNO 2024) E' arrivarto il grande caldo e come ogni anno si rinnova l’appello dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (Aidaa) a tutti gli italiani proprietari di cani è  molto chiaro e diretto: “Non lasciate mai i vostri cani sul balcone senza dare loro la possibilità di entrare in casa, ed ancora peggio non lasciateli in questo periodo di caldo intenso, dove si stima che nei prossimi giorni in alcune località le temperature possono superare i 40 gradi i vostri cani potrebbero stare male e morire”. Ecco di seguito alcuni consigli stilati dagli esperti dell’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente su cosa fare se si vedono cani abbandonati sul balcone o chiusi sotto il sole in un’automobile.

SE VEDETE UN CANE A DISAGIO ABBANDONATO SUL BALCONE

Se si conosce il padrone si deve intervenire subito con lui invitandolo a mettere il cane in sicurezzaQualora non si trovi il padrone ed il cane rimane oltre quattro ore al sole, chiamare subito i carabinieri, la polizia o i vigili urbani o le guardie ecozoofile in modo che possano intervenire per metterlo in sicurezza. Allo stesso tempo occorre avvertire il veterinario asl o un veterinario di zona che interverrà a sua volta presso le forze dell’ordine per chiedere di mettere in sicurezza il cane, oppure chiamare le associazioni protezionistiche di zona.

SE VEDETE UN CANE IN AUTO SOTTO IL SOLE

Per prima cosa dobbiamo accertarci che ci sia effettivamente una situazione di pericolo per il cane. Se la temperatura esterna è molto elevata e l’auto è al sole, è probabile che ci sia un forno dentro l’abitacolo. Poco importa che ci siano 5 centimetri di finestrino aperto. La temperatura sarebbe comunque eccessiva. Un cane che salta da una parte all’altra dell’abitacolo e vi abbaia quando vi avvicinate al finestrino può trarre in inganno. Ci sta chiedendo aiuto? Non proprio. Sta semplicemente difendendo il suo territorio (l’auto è anche sua). Se è molto attivo è probabile che la temperatura del suo corpo non abbia ancora raggiunto temperature elevate.


CANE MORTO AVVELENATO IN PROVINCIA DI CATANIA

 CATANIA – Un cane è stato ucciso con il veleno a Camporotondo Etneo, in provincia di Catania. A renderlo noto il Partito Animalista italiano, che ha presentato un esposto alla Procura del capoluogo etneo. Il cane è stato trovato agonizzante in via Falcone da una volontaria, ma nonostante i soccorsi il cane non è riuscito a salvarsi.Michy, come era stato chiamato dai volontari che hanno soccorso – ha trovato la morte in una strada periferica dove in passato si sono già registrati altri casi di avvelenamento


mercoledì 19 giugno 2024

MORTE ORSA F36. NON CI SONO I RISULTATI DELL'AUTOPSIA

  Il 30 luglio 2023 l’orsa F36 aveva seguito due escursionisti sui monti sopra Roncone, nelle Giudicarie. Un episodio classificato da Ispra e dalla Provincia quale corrispondente al livello di pericolosità 15 su 18 del Pacobace (fattispecie “orso attacca con contatto fisico per difendere i propri piccoli”), per il quale il Piano d’azione interregionale per la conservazione dell’orso bruno sulle Alpi centro-orientali prevede la rimozione.
Una settimana dopo l’attacco, il 6 agosto 2023, sempre sul territorio comunale di Sella Giudicarie, un’altra coppia di escursionisti aveva subìto un falso attacco da parte di F36. L’animale era stato catturato ai fini dell’applicazione del radiocollare e rilasciato il 29 agosto 2023.

Il 7 settembre 2023 era scattato il ecreto di abbattimento dell’animale a firma del presidente della Provincia, successivamente sospesa dal Tar di Trento e dunque modificata in ordine di cattura. Le attività condotte nei confronti di F36 per eseguire l’autorizzazione alla rimozione non hanno avuto successo. Il 27 settembre 2023, la carcassa dell’animale è stata rinvenuta morta in val di Bondone (comune di Sella Giudicarie).
Il 25 ottobre 2023 il Tar ha infine dichiarato l’improcedibilità dei ricorsi proposti dalle associazioni animaliste contro la rimozione dell’animale, alla luce della sua morte. Il 19 febbraio 2024 era stato comunque presentato appello al Consiglio di Stato e dunque la Provincia ha depositato la documentazione in proprio possesso il 30 maggio, tra cui quella relativa all’esame autoptico di un esemplare diverso da F36. Un errore materiale compiuto evidentemente in buona fede, dato che l’Amministrazione non è ancora entrata in possesso della documentazione relativa agli esami necroscopici compiuti sull’animale dall’Istituto zooprofilattico sperimentale delle Venezie, come peraltro riportato anche nel Rapporto Grandi carnivori 2023 di recente pubblicazione.

LA STRAGE DI DONNOLE PER REALIZZARE I PENNELLI

 Non ne se parla abbastanza. Sembra quasi che il non sapere ci protegga dal dolore che proveremmo se venissimo a conoscenza di quello che si cela dietro ai pennelli per la pittura. Morbidi, precisi ed eleganti…ma quanti sanno che i pennelli Kolinsky sono fatti con code di donnole siberiane maschi, che si trovano nelle meravigliose foreste di Russia e nord della Cina? Non a caso, i famosi pennelli prendono il nome proprio dal nome russo di questo animale: kolinsky.

Per quanto sia poetico dipingere, purtroppo, utilizzando questi pennelli, non c’è nulla di diverso da indossare una pellicciLa PETA riporta “Alcuni animali la cui pelliccia viene utilizzata per la produzione di pennelli, vengono catturati in natura usando trappole e lacci con mascelle d'acciaio e molti di loro muoiono congelati prima del ritorno dei cacciatori. Altri vengono gassati nelle loro tane o picchiati a morte con bastoni. In alcuni casi, come con cinghiali, buoi, tassi, capre e cavalli, il pelo può essere tagliato o strappato mentre l'animale è ancora vivo”
Il vero problema alla base è che spesso per ingannare i consumatori, i pennelli non Kolinsky (anche quelli per il make-up) sono spesso privi di etichetta o etichettati in modo errato. Vengono a volte venduti come peli di "zibellino” ma non provengono affatto dagli zibellini: provengono da visoni o donnole e alcuni di questi animali sono considerati in via di estinzione. I peli di "cammello" possono provenire da scoiattoli, capre o una combinazione di animali diversi. I peli di bue vengono strappati dalle orecchie e quelli di "pony" possono essere presi dalla schiena o dalla criniera dei cavalli.a. Anzi. Ed è tutto legale, alla luce del sole, e anzi, ben sponsorizzato!
E allora perché ancora pochissimi consumatori sono coscienti di questo commercio? 


martedì 18 giugno 2024

CANI AVVELENATI A SAN PIETRO INFINE. TAGLIADI 3.000 EURO SULLA TESTA DEI RESPONSABILI

 SAN PIETRO INFINE (CASERTA 18 GIUGNO 2024) C'è una mano ignota in questo piccolo paese in Terra di Lavoro a confine tra Molise, Campania e Lazio. Una mano ignota che sparge veleno e sta decimando i cani del paese . Purtroppo il fenomeno della distribuzione dei bocconi avvelenati con il chiaro intento di ammazzare cani e gatti randagi è diffuso in tutta Italia, ma spesso nei piccoli paesi la mano avvelenatrice è convinta di farla franca proprio per la mancanza di controlli. Non sarà cosi a San Pietro Infine dove l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha deciso di intervenire con una denuncia per il momento contro ignoti e con una taglia sulla testa dell'avvelenatore o degli avvelenatori di 3.000 euro che sarà pagata a chi con la propria denuncia formale rilasciata davanti alle forze dell'ordine e con la successiva testimonianza aiuterà a individuare e far condannare in via definitiva il responsabile o i responsabili di tali orrendi crimini.



PROCESSO AL CARABINIERE CHE HA SPARATO ALLA CAGNOLINA

 



«Sono dispiaciuto, ho sparato perché avevo paura». È in corso il processo per il carabiniere che il 4 ottobre 2019 al porto dell’Isola del Giglio ha ucciso con due colpi della propria pistola d’ordinanza la canina Hollie. Dopo la denuncia della padrona, il pm della procura di Grosseto lo aveva giudicato “uno spiacevole e triste episodio” ma il giudice per le indagini preliminari ha respinto la richiesta di archiviazione.

ALLARME BOCCONI AVVELENATI NEL TORINESE

 Cresce l’allarme tra i residenti di Via Vetta a Caselle Torinese, dove sono stati rinvenuti bocconi pericolosissimi per i cani: wurstel farciti con chiodi e spille. La segnalazione è arrivata da una preoccupata proprietaria di cani, che ha lanciato un appello a tutti i residenti e frequentatori della zona per prestare la massima attenzione.

La proprietaria di cani ha raccontato: "Per tutti quelli che vivono e passano in Via Vetta con i propri cani fate attenzione, ne ho trovati 2 per la strada e 1 nel cortile". La scoperta è stata fatta mentre passeggiava con i suoi cani, e il ritrovamento di questi bocconi è stato subito segnalato alle autorità competenti.