mercoledì 31 ottobre 2012

AIDAA ALL'AUSL PARMA: PER I CAVALLI DI GAIONE CI VEDIAMO VOLENTIERI IN TRIBUNALE

DOPO LA NOSTRA DENUNCIA CONTRO I VETERINARI DELLA AUSL DI PARMA IN MERITO AI CAVALLI DI GAIONE. LOR SIGNORI SI SONO MOSSI RISPONDENDO CON SUPPONENZA. E CON L'ARROGANZA DI CHI CREDE DI AVERE SEMPRE RAGIONE. MA HANNO SBAGLIATO E PAGHERANNO.
LA RISPOSTA DELL'AZIENDA SANITARIA DI PARMA 
la nostra controrisposta
AIDAA ALL'AUSL PARMA: PER I CAVALLI DI GAIONE CI VEDIAMO VOLENTIERI IN TRIBUNALE

Parma (31 ottobre 2012) - Finalmente si sono svegliati, ci sono voluti una denuncia ed un comunicato stampa per svegliare i signori dell'AUSL ed in particolare il servizio veterinario che oggi hanno emesso un comunicato stampa dove ancora una volta sostengono che quei cavalli sono in condizioni accettabili e minacciano querele contro il presidente di AIDAA. L' Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente non sono non si lascia intimidire dalle parole grosse utilizzate dai veterinari che pagati con i soldi pubblici dedicano maggior parte del loro tempo a verificare le carni macellate che non a ottemperare ai loro obblighi previsti anche questi dalla legge in merito di tutela di animali di affezione. Detto questo vale la pena ricordare a questi signori che non è da ieri che noi abbiamo denunciato questa vicenda, ma dal 2010 e che non Striscia La Notizia ieri, ma il TG5 nel 2010 e Parma TV ad agosto avevano prodotto dei servizi televisivi in cui si chiariva quella che era la situazione e non certo montando immagini ad effetto. La verità è che i veterinari come abbiamo detto nel nostro comunicato si sono limitati a sanzionare ed hanno anche il coraggio di sostenere che quei cavalli non soffrivano e che quindi non se ne ravvisava il maltrattamento, dato questo che era ed è sotto gli occhi di tutti. La verità è un altra: ed è da ricercare nella negligenza di coloro che sono addetti al controllo e per questo oltre che alla procura di Parma abbiamo girato la denuncia al comando dei NAS dei carabinieri presso il ministero della salute. "Nessuno più di noi vuole andare in fondo a questa situazione- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e mai come in questo caso sono felice per il bene di quegli animali di confrontarmi con i veterinari della AUSL di Parma in tribunale, forse sarà la volta buona per affrontare diverse questioni oltre a quella dei cavalli di Gaione per i quali riconfermiamo quanto sostenuto nella denuncia. Non entro nel merito del servizio di striscia a rispondere a questi signori ci penserà chi era presente alla registrazione di quel filmato che tutto è tranne che una persona non competente di cavalli".

ALLE 23 AL VIA LE RONDE DI HALLOWEEN


ALLE 23 PRENDERANNO IL VIA LE RONDE PER LA TUTELA DEI GATTI NERI, 63 GRUPPI OPERATIVI PER UN TOTALE DI OLTRE 200 VOLONTARI. ABBIAMO APPENA INVIATO LE ZONE DI CONTROLLO A CIASCUN GRUPPO. VISTO CHE PIOVE IN MEZZA ITALIA SIAMO ABBASTANZA TRANQUILLI, COMUNQUE SEGUITECI SUL BLOG E SULLA PAGINA FB DI AIDAA IN QUANTO TRA LE 23 E LE 2 DI QUESTA NOTTE DAREMO GLI EVENTUALI AGGIORNAMENTI DI SITUAZIONI A RISCHIO CHE I NOSTRI TROVERANNO. 

VICENZA: 4 GATTI AVVELENATI E DUE BOSSOLI DI AVVERTIMENTO AL PROPRIETARIO

VICENZA: 4 GATTI AVVELENATI E DUE BOSSOLI DI AVVERTIMENTO AL PROPRIETARIO

Vicenza (31 novembre 2012) - 4 gatti morti morti per avvelenamento, uno dei quali oltre che ad essere stato avvelenato è stato colpito con un colpo di arma da fuoco (fucile flobert), un altra gatta ricoverata in gravi condizioni sempre a causa di avvelenamento in una clinica locale. Ed il padrone di tre di questi gatti che ha osato protestare ha rinvenuto avvolte in un biglietto accartocciato due cartucce di proiettili a pallettoni da caccia. Tutto questo è accaduto nel periodo compreso tra il 20 ottobre e oggi in provincia di Vicenza e più esattamente nel paese di San Vito di Liguzzano. Secondo il racconto del signor Guido proprietario di tre dei quattro gatti morti per avvelenamento il tutto è iniziato una decina di giorni fa con il ritrovamento dei primi gatti uccisi dal veleno e morti tra atroci sofferenze. Subito dopo il signor Guido avrebbe esposto un cartello per denunciare quanto accaduto ai suoi gatti (e a uno del vicino), cartello che sarebbe stato strappato e successivamente fatto ritrovare nelle vicinanze della casa del proprietario dei gatti accompagnato da due cartucce di pallettoni da caccia, avvertimento questo chiaramente intimidatorio. Il proprietario dei gatti ha sporto regolare denuncia e si è rivolto all'associazione italiana difesa animali ed ambiente - aidaa denunciando l'accaduto. "Questo fatto è gravissimo- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- io stesso ho parlato con il proprietario dei gatti che si era rivolto a noi attraverso il servizio unico delle segnalazioni via sms per denunciare l'accaduto. Ora- conclude Croce- presenteremo a nostra volta una denuncia contro ignoti per la morte dei quattro gatti avvenuta nel vicentino, ma sopratutto quello che ci preoccupa è il ritrovamento dei bossoli da caccia come chiaro avvertimento di minaccia contro la vita del proprietario dei gatti noi chiediamo che si faccia immediata chiarezza sulla vicenda e si assicurino in tempi rapidi gli assassini dei gatti e autori delle minacce alla giustizia".

REGOLE OPERATIVE RONDE HALLOWEEN

siamo venuti a conoscenza che alcuni si stanno autorganizzando per partecipare alle ronde aidaa anche se in forma autonoma, al fine di uniformare gli interventi pubbichiamo qui di seguito le regole che verranno adottate dai 60 gruppi. chiunque vuole agire in autonomia nella propria zona se vuole collaborare con noi deve ASSOLUTAMENTE ATTENERSI A QUESTE REGOLE.

Buon giorno a tutti,
ecco di seguito le regole da seguire nelle ronde di questa notte
1- entro le ore venti vi verrà assegnata la zona da controllare 2
2- il servizio si svolge tra le 23 e le 1.30 di notte durante queste ore dovrete ispezionare almeno 4 volte con giri in auto., o se si tratta di zone impervie e boschive con passaggi a piedi (ricordandosi di mantenere le precauzioni di sicurezza) e verificare che non ci siano situazioni sospette di presenze di gruppi o persone che possono essere li per compiere i riti della mezzanotte di halloween
3- munitevi di torcia e telefono cellulare
4- se individuate, gruppi o persone o situazioni che a vostro avviso possono essere sospette chiamate il 3478883546 o il 3926552051 che saranno sempre accesi e al quale risponderemo qui dalla centrale, NON INTERVENITE PERSONALMENTE PER NESSUN MOTIVO sarà poi la centrale operativa a mettervi in contatto con le forze dell'ordine locali. Seguite poi alla lettere le informazioni che vi verranno fornite dalla centrale operativa AIDAA o dalle Forze dell'Ordine.
5 - Comunicate via telefono (anche sms) l'ora di inizio e della fine dei controlli, se decidete per un appostamento prolungato in zona ricordatevi sempre di tenere le luci delle auto spente in modo da evitare di rivelare la vostra presenza
6 - In caso di pioggia persistente dopo il primo controllo contattate la centrale in quanto per esperienza di questi anni i riti prevedono preparativi lunghi e in caso di pioggia questi vengono sospesi.
7 . CHI DEVE CONTROLLARE DEI CIMITERI NON ENTRI MAI NEL CIMITERO IN ASSENZA DELLE FORZE DELL'ORDINE.
8 nella mattinata di domani comunque siano andate le ispezioni inviate una mail con il resoconto del lavoro fatto a questo indirizzo di posta elettronica
Vi ricordo che è assolutamente vietato portare minori e bambini al seguito e che insieme a questa mail vi verrà fornito il logo dell'iniziativa che potete tenere in macchina con voi.
In caso di controlli inaspettati da parte delle forze dell'ordine chiamate la centrale e fateci parlare direttamente con i poliziotti.
Buona giornata a tutti e buon lavoro
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA

martedì 30 ottobre 2012

CAVALLI DI GAIONE. INVIATA LA DENUNCIA CONTRO VETERINARI ASL PARMA

CAVALLI DI GAIONE. INVIATA LA DENUNCIA CONTRO VETERINARI ASL PARMA


Parma (30 OTTOBRE 2012) E' stata inviata questa mattina ( e come consuetudine anticipata via Email) la denuncia contro i responsabili del servizio veterinario della ASL di Parma a firma del presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce ritenuti responsabili per aver permesso il maltrattamento continuato dei cavalli dell'allevamento Boschi di Gaione fino al tragico epilogo dei giorni scorsi quando una delle cavalle è stata soppresse essendo ridotta a pelle e ossa. Nella denuncia che alleghiamo al presente comunicato il presidente AIDAA dopo aver ricordato che la questione segnalata nella sua totale gravità gia due anni orsono, è stata oggetto di una ulteriore denuncia lo scorso mese di Agosto quando la situazione era oramai al limite nella denuncia a carico dei responsabili ASL ha scritto: "La situazione descritta nella denuncia dello scorso 29 agosto riguardava sia la tenuta generale dei cavalli, sia in particolare la condizione di una cavalla che aveva appena partorito le cui condizioni generali erano assolutamente inaccettabili, alcuni giorni dopo la mia segnalazione la cavalla è stata soppressa ed il suo cavallino presumibilmente posto sotto sequestro.
Tutto ciò premesso per far presente che se i veterinari avessero da subito prodotto un intervento di sequestro dei cavalli (abbiamo dato e diamo la disponibilità al loro ricollocamento assolutamente gratuito) non ci sarebbe stato per ben due anni il mantenimento dello stato di sottoalimentazione e incuria a cui sono stati sottoposti i cavalli dell'allevamento di Gaione e sopratutto non vi sarebbe stata la necessità di sopprimere la cavalla".
per info 3478883546


ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA

Sede Legale via Roma 62 - 20010 Pregnana Milanese (Milano)

 Telefoni 0222228518-3478883546-3926552051

AIDAA nel web:

Mail : press.aidaa@libero.it - presidenza.aidaa@libero.it - direttivo.
aidaa@libero.it




DENUNCIA ANTICIPATA VIA EMAIL.



Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 nella mia qualità
di presidente nazionale dell´associazione italiana difesa animali con sede
legale in via Roma 62 a Pregnana Milanese (Milano) dove eleggo domicilio mi
rivolgo a codesta procura della repubblica per denunciare quanto segue:
Nel mese di ottobre del 2010 ho presentato a codesta procura della repubblica una denuncia relativa alla tenuta di 8 cavalli
di proprietà del signor Boschi Luigi situati in un prato a Gaione nel comune di Parma, cavalli tenuti in condizioni assolutamente inaccettabili, sia per quanto riguarda la loro alimentazione (sottonutriti) sia per quanto riguarda la loro tenuta (box fatiscenti ed inesistenti) e cavali perennemente legati ad alberi ad alle staccionate con corda cortissima per decine di ore tutti i giorni, e spesso anche tutto il giorno e la notte.
I cavalli a detta di molti esperti del settore presentavano problemi alle gambe e alle zampe che in alcuni casi obbligavano l'animale a stare sdraiato, agli stessi non veniva praticato alcun intervento di controllo veterinario o cure.
Nonostante la denuncia e la successiva segnalazione fatta al competente servizio veterinario pubblico responsabile dei controlli, segnalazione fatta sia per iscritto con inoltro della copia della segnalazione inviata a codesta procura della repubblica, sia con un colloquio "informale" avvenuto nello stesso mese di ottobre del 2010 al canile di Parma a margine di un incontro pubblico a cui aveva partecipato un veterinario di cui non ricordo il nome ma che comunque il quel periodo ricopriva il ruolo di responsabile del servizio veterinario della ASL di Parma che mi aveva assicurato interventi in tempi rapidi, in realtà nulla è successo e per questo motivo siamo giunti al mese di agosto del 2012 quando ho presentato una nuova segnalazione (denuncia) a codesta procura che ha visto l'interesse della stampa e dei media locale.
La situazione descritta nella denuncia dello scorso 29 agosto riguardava sia la tenuta generale dei cavalli, sia in particolare la condizione di una cavalla che aveva appena partorito le cui condizioni generali erano assolutamente inaccettabili, alcuni giorni dopo la mia segnalazione la cavalla è stata soppressa ed il suo cavallino presumibilmente posto sotto sequestro.
Tutto ciò premesso per far presente che se i veterinari avessero da subito prodotto un intervento di sequestro dei cavalli (abbiamo dato e diamo la disponibilità al loro ricollocamento assolutamente gratuito) non ci sarebbe stato per ben due anni il mantenimento dello stato di sottoalimentazione e incuria a cui sono stati sottoposti i cavalli dell'allevamento di Gaione e sopratutto non vi sarebbe stata la necessità di sopprimere la cavalla (vedi le foto).
Sappiamo che nel frattempo i veterinari ASL pur verificando la situazione generale si sono limitati a sanzionare il proprietario di tale allevamento ed a richiedere la realizzazione di strutture di copertura (box) per i cavalli, ma mai sono state prese in considerazione le possibilità di un sequestro dei cavalli, questo in violazione delle stesse norme deontologiche della professione veterinaria.
Addirittura nel momento in cui si è dovuto procedere all'abbattimento della cavalla il veterinario incaricato si sarebbe rivolto al Boschi dicendo:"Sono costretto a uccidertela perchè gli animalisti rompono le palle", quindi anche in questo caso non si è tenuto conto del benessere del cavallo e degli altri cavalli, ma semplicemente si è voluto risolvere "un problema" per mettere fine alle proteste.
Tutto questo è eticamente, moralmente e giuridicamente inaccettabile. Per questo motivo chiedo che la Procura proceda ai sensi dell'articolo 544 del codice penale nei confronti del responsabile del settore Veterinario della ASL di Parma e nei confronti dei veterinari che nel corso del biennio si sono a varie riprese occupati della situazione dei cavalli di Gaione e che hanno sempre ritenuto la condizione di questi cavalli come "soddisfacente".
Di procedere nei confronti del veterinario responsabile anche per il reato di abuso d'ufficio per l'omesso controllo nei confronti dell'operato dei suoi subalterni.
Chiedo altresi di essere informato ai sensi di legge qualora questa denuncia venga archiviata, resto a disposizione di questo A.G. per essere ascoltato in caso di nuove informazioni delle quali potrei venire a conoscenza riservandomi di produrre ulteriore documentazione e citare testimoni a conferma di quanto contenuto in questa denuncia.
in fede
Lorenzo Croce

presidente nazionale AIDAA

RICEVUTA PER LETTURA 
Oggetto: Letto: denuncia violazione 544 c.p. a carico responsabile servizio veterinario asl
Da: procura.parma@giustizia.it
A: <segnalazionereati@libero.it>
Data: 30/10/2012 09:01
Allegati: 1 file Visualizza Salva su SugarSync
Allegato senza nome (195 B);
Conferma del messaggio inviato a
<procura.parma@giustizia.it> alle 30/10/2012 8.36

Il messaggio è stato visualizzato nel computer del destinatario alle 30/10/2012 9.01

COMBATTIMENTI CANI A SAN POLO D'ENZA . DOPO 4 ANNI PROCURA RIAPRE INCHIESTA

COMBATTIMENTI CANI A SAN POLO D'ENZA . DOPO 4 ANNI PROCURA RIAPRE INCHIESTA

Reggio Emilia (30 Ottobre 2012) Sono passati quatto anni esatti da quando il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce inviò un esposto alla procura della repubblica di Reggio Emilia in merito ad alcune segnalazioni di combattimenti di cani che sarebbero avvenute in quel periodo (con relative scommesse clandestine) nella zona della Barcaccia nel comune di San Polo d'Enza. L'esposto, datato 17 ottobre 2008 fu inviato in contemporanea ad un esposto inviato alla procura di Parma in quanto in quel periodo si era registrata la sparizione nella provincia ducale di decine di cani di grossa taglia, e da alcune ricostruzioni le due vicende potevano essere in qualche modo legate. Ora dopo quattro anni, proprio ieri il presidente nazionale AIDAA è stato sentito dai carabinieri in merito all'esposto di quatto anni fà: "Ovviamente nulla posso dire sul contuto del verbale di interrogatorio che ho reso con sommo piacere ai Carabinieri- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- quello che mi permetto di dire è che mi fa piacere che questo tipo di fenomeno, quello dei combattimenti che vedono protagonisti i cani e le scommesse clandestine sono tenuti nella giusta misura dalla procura di Reggio Emilia che dopo quattro anni riapre un inchiesta per la quale spero di aver dato, con altri il mio modesto contributo"

HALLOWEEN: IN AZIONE LE RONDE AIDAA PER LA TUTELA DEL GATTO NERO

HALLOWEEN: IN AZIONE LE RONDE AIDAA PER LA TUTELA DEL GATTO NERO


Roma (30 ottobre 2012) - Anche quest'anno per il settimo anno consecutivo nella notte di halloween saranno operative le ronde AIDAA per il controllo del territorio a tutela del gatto nero. Le ronde sono dei gruppi automuniti composti da 3-4 persone che avranno il compito di controllare alcune zone dove nel corso degli ultimi tre anni sono stati segnalati casi di messe nere con sacrifici di animali. I gruppi operativi saranno una sessantina che controlleranno le zone del Piemonte nelle provincie di Torino, Cuneo, Asti e Verbania. In Lombardia ronde operanti nel varesotto, nel pavese e a Milano, Altri gruppi sono operativi nella zona di Genova, sulla sponda veronese del Garda. Per quanto riguarda il centro Italia gruppi operativi in provincia di Parma e Bologna che copriranno anche alcune "zone a rischio" del modenese e della provincia di Reggio Emilia, altri gruppi opereranno in Toscana (Versilia e Mugello), in Umbria in provincia di Terni e nel Lazio (Roma e lago di Bracciano. Unico gruppo operativo al sud in Basilicata in provincia di Potenza. Complessivamente sono una sessantina i gruppi con oltre 200 volontari impegnati con l'obbiettivo di prevenire eventuali messe nere. Negli ultimi due anni anche grazie al fatto che nella notte di Halloween ha piovuto in buona parte d'Italia non si sono verificate molte situazioni particolari, ma l'incremento delle segnalazione di riti e di ritrovamenti di animali uccisi in resti di messe nere o riti pseudo satanisti degli ultimi mesi ha suggerito all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente di continuare con la tradizione delle ronde nella notte delle Streghe. Ricordiamo che ogni anno oltre 10.0'00 gatti neri vengono uccisi a causa della superstizione, dell'esoterismo e dello pseudosatanismo e dei riti ad esso collegati.

lunedì 29 ottobre 2012

UNA SCUOLA IN AIUTO DEI MICETTI DI BRINDISI

RICEVIAMO DAI MICETTI DI BRINDISI E PUBBLICHIAMO CON IMMENSO PIACERE.
BRINDISI-LA SCUOLA SI MOBILITA PER SOSTENERE I MICETTI DI BRINDISI DELL'AIDAA -L'ISTITUTO ITT GIORGI DI BRINDISI DOPO AVER APPRESO DALL' ARTICOLO DI SENZA COLONNE Mariateresa Lanzillotti DEL 28-10-2012 LA SITUAZIONE IN CUI VERSA UNA GATTINA
NERA INVESTITA PER LA QUALE E' NECESSARIO UN INTERVENTO CHIRURGICO , STA PREDISPONENDO UNA RACCOLTA FONDI IN SUO FAVORE- CON MIA GRANDE SORPRESA POSSO FELICEMENTE DIRE CHE LA CITTA' DI BRINDISI, I GIOVANI SOPRATTUTTO RISPONDONO ALLA RICHIESTA DI AIUTO DEI NOSTRI AMICI ANIMALI :-)


CAMPAGNA "STOP-SPOT" BASTA PUBBLICITA' ALLE PELLICCE E CAPI IN PELLE

AIDAA ALL'EUROPA: BASTA PUBBLICITA' PELLICCE E CAPI E SCARPE IN PELLE

Bruxelles (29 ottobre 2012) Aidaa chiede all'Europa di dire basta alle pellicce ed ai capi di abbigliamento e calzature in pelle. Chiedere di mettere al bando questi prodotti a iniziare dalla loro pubblicità. Per questro motivo AIDAA ha inviato una proposta alla commissione petizioni del Parlamento Europeo chiedendo: "che venga introdotto il divieto di pubblicità per le pellicce e per i capi di abbigliamento e calzature in pelle, in quanto gli stessi sono frutto del sacrificio di milioni di animali, molti dei quali allevati e uccisi in maniera barbara al solo scopo di produrre pellicce e capi in pelle, lo stesso dicasi per milioni di animali selvatici cacciati e massacrati in alcuni casi fino a mettere in pericolo la stessa esistenza della specie proprio per il loro pelo pregiato". La proposta firmata dal presidente nazionale di AIDAA Lorenzo Croce continua ricordando all'Europa che:"come una comunità di stati democratici non possa tollerare la produzione di pellicce e di capi in pelle frutto di morte e di massacro di milioni di creature innocenti, cosi come non debba permettere di pubblicizzare questi prodotti attraverso i canali della comunicazione classica (radio.tv e giornali) ne permettere la diffusione di queste pubblicità di pelle e peli di cadavere attraverso la rete. Appare evidente che ad oggi è impossibile fermare la produzione di questi capi ricavati dalla pelle e dai peli di cadaveri trucidati allo scopo di saziare la brama umana, ma sicuramente un consesso civile e democratico qual'è l'Unione Europea può senza ombra di dubbio bloccarne la pubblicità, favorendo altresi invece quella dei capi sintetici e delle pellicce sintetiche proprio al fine di tutelare la vita di milioni di esseri viventi"
per info 3478883546-3926552051-0222228518

ALLEGATI: IL TESTO DELLA PETIZIONE E IL RICEVIMENTO DA PARTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA




IL TESTO DELLA PETIZIONE E LA RICEVUTA DI RITORNO DA PARTE DEL PARLAMENTO EUROPEO
Pétition envoyée par Signor LORENZO CROCE
Nascondi dettagli
DA:
EuroparlRequestFormPetition@europarl.europa.eu

A:
presidenza.aidaa@yahoo.it
Messaggio contrassegnato
Domenica 28 Ottobre 2012 11:42

Accusiamo ricevuta del vostro messaggio. Provvederemo quanto prima a inviare una risposta.
Dati personali
Tipo: Signor
Cognome: CROCE
Nome: LORENZO
Nazionalità: italiana
Indirizzo postale: VIA ROMA 62
codice postale: 20010
Città: PREGNANA MILANESE (MILANO)
Paese: Italia

Dati sulla petizione
Nel caso in cui la commissione per le petizioni dichiarasse ricevibile la vostra petizione, siete d'accordo affinché quest'ultima venga trattata pubblicamente? SÌ
Autorizzate l'iscrizione del vostro nome in un registro pubblico, accessibile da Internet? SÌ

Titolo della vostra petizione: PROIBIRE IN EUROPA LA PUBBLICITA' DI PELLICCE E CAPI IN PELLE
Mi rivolgo a nome dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente - aidaa a codesta commissione petizioni del parlamento europeo per chiedere che venga introdotto il divieto di pubblicità per le pellicce e per i capi di abbigliamento e calzature in pelle, in quanto gli stessi sono frutto del sacrificio di milioni di animali, molti dei quali allevati e uccisi in maniera barbara al solo scopo di produrre pellicce e capi in pelle, lo stesso dicasi per milioni di animali selvatici cacciati e massacrati in alcuni casi fino a mettere in pericolo la stessa esistenza della specie proprio per il loro pelo pregiato. Ritengo che una comunità di stati democratici non possa tollerare la produzione di pellicce e di capi in pelle frutto di morte e di massacro di milioni di creature innocenti, cosi come non debba permettere di pubblicizzare questi prodotti attraverso i canali della comunicazione classica (radio.tv e giornali) ne permettere la diffusione di queste pubblicità di pelle e peli di cadavere attraverso la rete. Appare evidente che ad oggi è impossibile fermare la produzione di questi capi ricavati dalla pelle e dai peli di cadaveri trucidati allo scopo di saziare la brama umana, ma sicuramente un consesso civile e democratico qual'è l'Unione Europea può senza ombra di dubbio bloccarne la pubblicità, favorendo altresi invece quella dei capi sintetici e delle pellicce sintetiche proprio al fine di tutelare la vita di milioni di esseri viventi. Chiedo quindi che questa petizione alla quale seguiranno le firme di sostegno possa essere approvata da questa commissione e che si facciano i passi successivi necessari per arrivare in breve tempo a mettere fuori legge la pubblicità su pellicce, capi di abbigliamento e le calzature in pelle, in attesa che anche la loro produzione e commercializzazione sia messa fuori legge in nome del civile progresso. Lorenzo Croce

VILLACIDRO VUOLE LE AREE CANI

Villacidro - Una petizione accompagnate da alcune centinaia di firme è stata protocollata venerdi presso il comune di Villacidro capoluogo della provincia del Medio Campidano in Sardegna. I cittadini appoggiati da AIDAA hanno presentato una proposta al sindaco che preveda il ritiro dell'attuale ordinanza che vieta l'ingresso ai cani in tutti i parchi della città e chiede la realizzazione di apposite aree di sgambamento dei cani. Il sindaco si è detto disponibile. Staremo a vedere. 

COMBATTIMENTI CANI A SAN POLO D'ENZA

Reggio Emilia - Dopo quattro anni la procura della repubblica ha riavviato le indagini, questa mattina alle 9 sarò sentito dai carabinieri sui combattimenti a san Polo d'Enza in provincia di Reggio Emilia. Ecco il lancio di agenzia ANSA di allora che annunciava il nostro esposto.

29 ottobre 2008 - Combattimenti clandestini all'ultimo sangue tra cani avverrebbero da anni nel comune di San Polo d' Enza (Reggio Emilia), in alcune non meglio specificate cascine. I combattimenti sarebbero accompagnati da scommesse clandestine.
E' quanto viene riferito in un esposto che oggi Lorenzo Croce, presidente nazionale dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente (Aidaa), che ha sede a Parma, ha inviato alla Procura della Repubblica.
In un comunicato dell'associazione viene precisato che l' esposto è "in merito ad una importante segnalazione ricevuta nei giorni scorsi al telefono amico dell'associazione, nella quale una donna annunciava di conoscere il posto esatto dove si svolgevano i combattimenti clandestini all'ultimo sangue con protagonisti cani di grossa taglia destinati alla morte".
L'esposto è accompagnato dalla richiesta di Croce di essere sentito dalla Procura, dove nei prossimi giorni verranno depositati anche un dossier relativo alla sparizione dei cani destinati probabilmente proprio ai combattimenti clandestini, contenente le segnalazioni raccolte in questi 15 giorni dall' associazione sia tramite la propria sezione di Parma sia attraverso il telefono amico dell'associazione, ma anche un dossier contenente le prove della presenza di un canile lager in provincia dove avverrebbero dei veri e propri atti di violazione alla legge nazionale contro il maltrattamento degli animali.

domenica 28 ottobre 2012

AIDAA DENUNCIA GLI ASSASSINI DEI GATTI DI "ZIO MICHELE"

Michele Misseri ha dichiarato che gli hanno ucciso i gatti
AIDAA DENUNCIA GLI ASSASSINI DEI GATTI DI MICHELE MISSERI

Roma (28 OTTOBRE 2012) Il presidente nazionale dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE Lorenzo Croce ha anticipato via email una denuncia che verrà inviata domani alla procura della repubblica di Taranto in merito alla morta presumibilmente per avvelenamento dei gatti di Michele Misseri di Avetrana, conosciuto come Zio Michele all'interno del caso dell'omicidio di Sara SCAZZI. Secondo quanto riportato oggi pomeriggio dal Misseri nel corso di un intervista andata in onda della trasmissione Domenica Live su Canale 5 proprio in relazione alla vicenda della morte per omicidio della nipote ignoti avrebbero avvelenato i gatti (come ritorsione) al Misseri stesso, la stessa dichiarazione è stata riportata nel sito del TGCOM. AIDAA non volendo entrare assolutamente nella vicenda processuale che potrebbe essere alla base del presunto avvelenamento dei gatti di Michele Misseri con questa denuncia ai sensi dell'articolo 544 bis del codice penale (maltrattamento con conseguente morte degli animali) chiede alla procura di Taranto di indagare per individuare e punire i responsabili di tali fatti e di verificare anche le dichiarazioni del Misseri che pare possa conoscere o sospettare gli autori dell'avvelenamento dei due gatti.
per info 3478883546

IN ALLEGATO LA DENUNCIA ANTICIPATA VIA EMAIL QUESTO POMERIGGIO.
Oggetto: DENUNCIA AI SENSI ARTICOLO 544 C.P.
Da: segnalazionereati@libero.it
A: <procura.taranto@giustizia.it>
Data: 28/10/2012 17:32

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
AIDAA nel web: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/
Mail: press.aidaa@libero.it - direttivo.aidaa@libero.it - presidenza.aidaa@libero.it
Telefono 392 6552051 - 347 8883546 - 02 22228518

Alla procura della repubblica di Taranto
denuncia anticipata via email
procura.taranto@giustizia.it

Io sottoscritto Lorenzo Croce presidente nazionale dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA
con sede legale in via Roma 62 a Pregnana Milanese dove eleggo domicilio, mi rivolgo a codesta procura per esporre denuncia contro il reato di maltrattamento ed uccisione di animali ai sensi dell'articolo 544 bis del codice penale avendo in data odierna alle ore alle ore 15.50 nel corso della trasmissione DOMENICA LIVE su Canale 5 sentito in un intervista in signor Michele Misseri di Avetrana in provincia di Taranto dichiarare che gli sono "stati avvelenati i gatti" come atto di ritorsione in relazione alla vicenda dell'omicidio di sua nipote Sarah in cui il Misseri è coinvolto. La stessa dichiarazione è riportata sul sito del TGCOM che di fatto ripropone l'intervista del Misseri (link: http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/articoli/1066389/misseri-io-sono-lunico-colpevolelanima-di-sara-e-ancora-in-garage.shtml).
In qualità di presidente nazionale di codesta associazione presento denuncia contro ignoti per il reato di cui all'articolo 544 bis del codice penale e chiede che vengano avviate le indagini in merito a quanto accaduto ed alle stesse dichiarazioni del Misseri che potrebbe conoscere i responsabili di tale reato che ha visto la morte dei suoi due gatti.
Chiedo di essere notiziato in caso di archiviazione della predetta denuncia ai sensi dell'articolo 464 del codice penale
In fede
Lorenzo Croce
presidente nazionale AIDAA

IL GIORNO DEL SACRIFICIO VISTO DA UN BIMBO MUSULMANO

PUBBLICHIAMO UNA TESTIMONIANZA DELLA NOSTRA INZANA SALVINA CHE RACCONTA LA FESTA DEL SACRIFICIO VISTA DA UN SUO ALUNNO MUSULMANO CHE HA PASSATO LA MATTINA A GIOCARE CON LA CAPRETTA POI SGOZZATA DAL PADRE...

IL "TRAGICO" GIORNO DELLA FESTA DEL SACRIFICIO
di SALVINA INZANA



Un mio piccolo alunno musulmano mi ha raccontato di essersi divertito a giocare tutta la mattina con una capretta. Ma ad un certo punto il padre ha preso un coltello ed ha sgozzato la capretta davanti a lui. -Da grande- ha aggiunto ,con gli occhi lucidi - dovrò farlo anch'io, me lo ha detto papà,quindi dovrò farlo. Per forza !-

Mi sono chiesta spesso per quale ragione i musulmani insistano tanto per avere delle moschee. Ho un dubbio. Brutto. Le vogliono per poter divulgare con tutta comodità questo genere di barbarie ,come la soprascritta, che fanno però passare e travestono con valori religiosi, culturali e tradizionali.

Ma ritengono "cultura ed osservanza dei precetti religiosi" anche la imposta sottomissione alle donne, la condanna a morte in caso di loro infedeltà, l'obbligo di farle vestire da Belfagor, l’infibulazione e il considerare le bambine degli esseri quasi inutili. E’ sempre per "cultura e religione" che sentenziano, tollerano o giustificano la pena capitale per gli omosessuali o per chi non rispetta le leggi (inventate e interpretate a piacere) di Maometto.O permettono ai freschi vedovi ,proprio per legge, i rapporti sessuali con i cadaveri, ancora caldi, delle mogli (quindi umiliate sempre le donne, da vive e da morte ! ). E' questa "cultura" violenta, manipolatrice, maschilista ,razzista e specista che si vuole trasmettere con le moschee? Chi garantisce il contrario? Il pericolo c'è, è reale ed esiste ...quindi io MI ASSOCIO A CHI LE MOSCHEE NON LE VUOLE. NEMMENO UNA. Senza contare: il Ramadan, periodo di digiuno diurno obbligatorio,anche del bere. Ho visto madri musulmane accompagnare i bambini a scuola (anche i piccoli sono incentivati , pur senza obbligo, a seguire questa "ordinanza" religiosa ) pallide, esauste (soprattutto durante alcuni loro periodi delicati del mese), disidradate e senza quasi nemmeno la forza di scambiare quattro parole. E ancora ,non meno grave, il fatto di considerare gli animali "impuri". I cani quindi non vanno tenuti in casa.Sono peccaminosi! E rappresentano per loro quelli più "impuri" fra tutti. Un efficace sistema diseducativo per far crescere i giovani instillandogli l'indifferenza ,o peggio, lo schifo ed il disprezzo per gli animali . Ma perchè dovremmo rendergli molto più facile il diffondere tali pericolose concezioni costruendogli le moschee ? In nome di una civile uguaglianza,tolleranza e parità di diritti NOI dovremmo sdoganare e agevolare il LORO sessimo , integralismo l'intolleranza , disuguaglianza, intolleranza ecc. ? Davvero una barzelletta ...tragica!

RIPARTE LA CAMPAGNA "MICIO D'UFFICIO"

400.000 gatti attendono di essere adottati

Roma - Sono quasi quattrocentomila i gatti in cerca di una nuova famiglia ospitati nei circa 1000 rifugi e gattili privati e pubblici italiani, si tratta in prevalenza di cuccioli di gatto e di gatti abbandonati questa estate e raccolti dai volontari che hanno loro trovato un posto dove passare i mesi estivi (periodo in cui crollano le adozioni dei mici oltre che dei cani).

Nei mesi estivi le attenzioni dei media ma anche di molti volontari si concentrano sul fenomeno dell’abbandono dei cani sulle strade ed autostrade italiane, ma nello stesso periodo da anni si ripete un altro fenomeno altrettanto grave: l’abbandono dei gatti ed in particolare delle cucciolate molto spesso destinate a morte sicura.

Basta fare un giro in uno dei circa mille rifugi e gattili pubblici e privati per rendersi conto del dramma degli abbandoni estivi dei gatti e delle cucciolate che interessa mediamente 150.000 gatti ogni estate (tanti quanti i cani abbandonati in due anni solari) di questi almeno 100.000 sono cuccioli di gatto e solamente un terzo vengono raccolti dai volontari e portati nei rifugi dove oltre ad essere accolti, vengono sterilizzati, vaccinati e testati prima di essere messi in adozione.

Sono moltissimi (oltre 50.000) i gatti adulti abbandonati ed accolti nei rifugi nel periodo maggio-agosto di ogni anno.

Anche per loro i volontari effettuano le verifiche sanitarie ed i test sulle malattie contagiose feline prima di essere rimessi in adozione.

Il fenomeno dell’abbandono dei gatti pur essendo meno visibile rispetto a quello dei cani (il gatto è un animale più indipendente e che molto spesso riesce in qualche modo ad arrangiarsi nel procurarsi il cibo quotidiano, ed inoltre molti gatti abbandonati si aggregano alle colonie feline) è maggiore numericamente e per questo motivo AIDAA lancia la campagna d’autunno con l’obiettivo di far adottare almeno 100.000 gatti.


“La nostra sarà una campagna a tutto tondo - ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA - tre le iniziative programmate che partiranno a breve e che coinvolgeranno almeno un centinaio di gattili in tutta Italia.Obbiettivo far adottare il più alto numero possibile di gatti, ma anche aiutare volontari e gattili nella loro gestione quotidiana. Il fenomeno dell’abbandono dei gatti-continua Croce- è tutt’altro che da sottovalutare, e per questo promuoveremo soprattutto la nascita della figura del micio d’ufficio, un modo come un altro per promuovere l’adozione dei gatti da parte di impiegati”.

Per info 347 8883546 – 392 6552051
per adozioni ANTONELLA BRUNETTI 3471704189

QUESTA PER I MUSULMANI E' UNA FESTA.

NEL GIORNO DEL SACRIFICIO MASSACRATI ALMENO 5.000 ANIMALI IN ITALIA



Roma (28 OTTOBRE 2012) - E' passato come un vento, nella totale indifferenza dei mezzi di comunicazione, il primo giorno della festa del sacrificio quando anche in Italia come nel resto del mondo sono stati massacrati milioni di animali in nome di un antico rito religioso islamico. Nel giorno del sacrificio, un animale (di solito caprini o ovini, ma anche bovini e altri animali più grandi) viene ucciso sgozzato senza alcun stordimento e muore tra atroci dolori (vedi fotografia allegata), lo stesso avviene nelle feste ebraiche. In Italia questo tipo di uccisione è considerata dalla legge un reato tranne appunto per le festività religiose islamiche ed ebraiche per le quali è possibile questo massacro grazie ad una deroga di legge voluta dal nostro parlamento. AIDAA ritiene che questa deroga sia assolutamente illegale e che la legge debba essere cambiata arrivando alla proibizione dello sgozzamento a mente sana di migliaia di animali e chiede a tutte le persone di buona volontà di unirsi all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente per chiedere questo rito sia vietato. "Respingiamo al mittente le accuse arrivate in questi giorni da alcune organizzazioni islamiche e siti internet musulmani alla nostra associazione di volersi fare pubblicità attaccando gli islamici- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- noi riteniamo che questa sia una legge barbara che in un paese civile come l'Italia debba essere abolita e lo diciamo con forza, niente a che vedere con le pratiche di libertà religiosa, qui si tratta di maltrattamento di animali, cosi come abbiamo denunciato i pastori italiani che sgozzano capre e pecore in occasione della Pasqua cristiana senza alcun stordimento, cosi riteniamo che sia esecrabile questo massacro che nei giorni scorsi in Italia sono costati la vita di almeno 5.000 animali".

"FESTA VEGANINSIEME AVA 2012"

riceviamo e volentieri pubblichiamo

FESTA DEL “VEGANINSIEME”



L’AVA ORGANIZZA UNA SERATA RICREATIVA DA TENERSI DALLE ORE 20,00 ALLE ORE 24.00

DEL 20 DICEMBRE P.V. PRESSO LA GRANDE ED ACCOGLIENTE SALA DEL RISTORANTE “DON CARLOS”

IN VIA VITO VOLTERRA 41 ROMA, CON IL SEGUENTE PROGRAMMA:



ORE 20,00 CENA: ORECCHIETTE ALLA CORSARA:ZUCCHINE, MELANZANE, PEPERONI, POMODORINI, PINOLI, UVETTA SULTANINA E BASILICO- RISOTTO AI BOCCIOLI DI PORCINI E MENTA. LEGUMI: FAGIOLI ALL'UCCELLETTO (CIPOLLA,ORIGANOE POMODORINO)- CECI AL ROSMARINO- LENTICCHIE IN UMIDO. VARIETA DI VERDURE GRIGLIATE E AL GRATEN: RADICCHIO, ZUCCHINE, PEPERONI, MELANZANE E FRIGGITELLI. FRUTTA, PANE, ACQUA E VINO.

SEGUE STREPITOSO PROGRAMMA

E’ NECESSARIA LA PRENOTAZIONE

sabato 27 ottobre 2012

CAVALLI DI GAIONE: AIDAA DENUNCIA I VETERINARI ASL

CAVALLI DI GAIONE: AIDAA DENUNCIA I VETERINARI ASL

Parma (27 Ottobre 2012) - Sulla vicenda dei cavalli di Gaione maltenuti e a nostro avviso maltrattati sta per scatenarsi l'interesse generale, in quanto a distanza di oltre due anni dalla prima denuncia presentata nel 2010 da AIDAA ora si stanno muovendo nello stesso solco altre associazioni tra cui una di tutela dei cavalli, con il rischio di creare solo una grande confusione. AIDAA nel 2010 ha presentato una denuncia nei confronti del proprietario dei cavalli, ma in diverse occasioni i veterinari della ASL competente hanno sempre dichiarato che questi cavalli stavano bene, quando gli stessi erano allo stremo. Dopo la seconda denuncia di AIDAA dello scorso mese di agosto, e dopo diverse segnalazioni dei cittadini impietositi dallo stato in cui venivano tenuti quei cavalli di proprietà del signor Boschi, denuncia accompagnata da immagini fotografiche nelle quali si evidenziava lo stato di maltrattamento degli animali sempre tenuti in condizioni disasostre, immagini che riguardavano in maniera particolare una cavalla (che aveva partorito da poco) che faticava a stare in piedi ci sono stati altri sopralluoghi dei veterinari ASL che non hanno mai provveduto al sequestro dei cavalli (unica soluzione per poterli salvare tutti).

Dopo alcuni giorni la cavalla è stata soppressa in quanto le sue condizioni erano assolutamente disastrose. Ora AIDAA lunedi invierà una denuncia alla procura della repubblica di Parma contro i responsabili del servizio veterinario della ASL competente e contro i veterinari che hanno permesso nell'arco di questi due anni il deperimento di questi sette cavalli.


"Ora a fronte di decine di appelli si è mossa anche striscia la notizia- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA -e si sono mosse altre associazioni, ben venga tutto quello che può servire non solo a far emergere il problema, ma quello che occorre è trovare una nuova casa a quei cavalli e noi ribadiamo che se chi di dovere ci avesse dato ascolto nel 2010 quella cavalla non sarebbe stata soppressa ed oggi non ci si troverebbe in questa situazione. Riteniamo che le responsabilità di questo maltrattamento siano da ricercare sia nel proprietario degli animali, che nei veterinari che si sono limitati in alcune occasioni a sanzionare il Boschi ma mai hanno visto bene di contattare chi quei cavalli per capacità e perizia poteva salvarli e metterli al sicuro gia da due anni. Ora ben vengano telecamere ed associazioni protezionistiche ma quello che serve è una cosa sola: il sequestro degli animali che i veterinari non hanno mai permesso e per questo saranno denunciati".

RONDE HALLOWEEN. SERVONO ANCORA VOLONTARI



Servono ancora una sessantina di volontari per completare le squadre che prenderanno parte alle ronde della notte di Halloween per tutelare i gatti neri, ed altri animali da eventuali riti sacrificali. Quest'anno abbiamo voluto ampliare la zona dei controlli e per questo il numero di volontari che hanno dato l'adesione al momento non risulta essere sufficiente alla copertura totale, in particolare servono volontari per le zone del verbano e della val pellice in piemonte, e per la zona di roma e della provincia di Terni e in Lombardia per la zona del basso varesotto. Le altre zone sono tutte coperte. grazie a chi vorrà aderire. per aderire serve inviare i propri dati all'indirizzo di posta elettronica segnalazionereati@libero.it

venerdì 26 ottobre 2012

ROMA: AUMENTA ACCATTONAGGIO CON ANIMALI IN CENTRO

AUMENTA L'ACCATTONAGGIO CON GLI ANIMALI NEL CUORE DI ROMA

Roma (26 Ottobre 2012) Sono in forte aumento le segnalazioni che stanno arrivando in questi giorni al servizio segnalazione reati di AIDAA relativi all'aumento dell'accattonaggio con animali nel centro della capitale dove da circa 20 giorni , nella zona che va da via dell'Umiltà a via Frattina (che comprende quindi via del Corso all'altezza di Palazzo Chigi, Galleria Alberto Sordi, via del Gambero) si assiste ad una proliferazione di accattonaggio con uso di cani che, quando va bene, vengono costretti a stare immobili per ore. Secondo le segnalazioni ricevute da AIDAA i mendicanti che dall'accento, sembrano provenire dai paesi dell'est si danno il turno tra loro per mendicare usando lo stesso cane. Inoltre sempre secondo le segnalazioni giunte all'associazione italiana difesa animali ed ambiente (e questo è il motivo di maggiore preoccupazione) sono in forte aumento gli attidi violenza ai danni degli stessi cani compiuti dai mendicanti in particolare nei giorni scorsi :"Uno dei mendicanti ha spinto al muro il cane che utilizzava per il suo "lavoro" e lo ha ripetutamente e duramente colpito senza motivo, la povera bestia tra l'altro aveva la museruola". Per questo motivo lunedi AIDAA presenterà un esposto ai carabinieri ed alla polizia municipale capitolina.

UDINE: GATTI AVVELENATI CON L'ANTIGELO

Gatti avvelenati con l'antigelo a Pasian di Prato in provincia di Udine, i gatti secondo quanto ricostruito nella segnalazione arrivata al tribunale degli animali di AIDAA sarebbero stati avvelenati con dell'antigelo, purtroppo per uno di loro nonostante le cure non cìè stato nulla da fare, mentre altri due avvelenati forse in forma meno grave stanno lottando tra la vita e la morte. 
E' stata presentata una denuncia alla locale caserma dei carabinieri. 

giovedì 25 ottobre 2012

TOLTI I SIGILLI A GREEN HILL.

I giudici del Tribunale del Riesame hanno accolto il ricorso dei difensori di Green Hill e hanno disposto l'annullamento dell'ordinanza con la quale il Gip Ciro Iacomino aveva disposto il sequestro preventivo della struttura di Montichiari e dei beagle.

I capannoni tornano dunque nella disponibilità dell'allevamento; mentre i cuccioli restano agli affidatari in virtù del precedente sequestro probatorio. Tuttora in vigore.
Ora qualcuno mi spiega quando la votano sta chiusura????

ORDINANZA. A BRINDISI VIETATI I CIRCHI E L'ACCATTONAGGIO CON ANIMALI

E' UNA VITTORIA TARGATA INTERAMENTE AIDAA QUELLA CHE DA OGGI FA DIVENTARE BRINDISI UNA CITTA' DOVE SONO VIETATI IL CIRCO CON ANIMALI E L'ACCATTONAGGIO CON ANIMALI E LA VENDITA DI ANIMALI CON BANCARELLE. OGGI IL SINDACO MIMMO CONSALES HA FIRMATO L'ORDINANZA DI DIVIETO COSI COME RICHIESTO INSISTENTEMENTE DALLA NOSTRA VICE PRESIDENTE NAZIONALE ANTONELLA BRUNETTI
LA VICE PRESIDENTE NAZIONALE AIDAA ANTONELLA BRUNETTI


IL TESTO DELL'ORDINANZA
da brindisi sera
Vietato l’utilizzo di animali per l’accattonaggio utilizzo nei circhi.

L’utilizzo di animali al fine di raccogliere elemosine o altre utilità, facendo leva sulla sensibilità dei cittadini, nonché l’utilizzo di animali per intrattenimento ed altre forme di spettacolo, è purtroppo un fenomeno in costante aumento. Tra l’altro, si tratta di comportamenti che impattano sulla salute pubblica, con la profilassi delle malattie infettive ed infestive e con le norme anche penali a presidio e tutela degli animali.


Per questi motivi, il sindaco Mimmo Consales ha emesso un’ordinanza con cui, sull’intero territorio comunale, vieta sia l’utilizzo di animali per l’accattonaggio sia il loro utilizzo nei circhi.


“Il rispetto della vita e la tutela del benessere degli animali sono capisaldi del progresso sociale e culturale – afferma il sindaco Consales - tanto che diverse amministrazioni hanno già vietato l’attendamento per circhi e spettacoli che fanno uso di animali, così come l’accattonaggio al fine di raccogliere elemosina. Per questo, ritengo sia necessario dover provvedere a richiamare la pubblica attenzione sulla necessità di rispettare l’ambiente ed in modo particolare gli animali, dettando disposizioni precise sulla loro detenzione e sulla loro tenuta, anche allo scopo di evitare riprovevoli episodi di maltrattamento sugli stessi. Per ciò che riguarda, nello specifico, il discorso relativo ai circhi, mi preme sottolineare che saranno i benvenuti sul nostro territorio, purché, al proprio interno, non utilizzino animali di alcun tipo”.
L’ordinanza, che ha effetto immediato, stabilisce nello specifico quanto segue:


1) E’ fatto divieto di esibire e detenere animali di qualsiasi specie ed età per suscitare l’altrui pietà e trarne profitto nella forma dell’accattonaggio;

2) E’ fatto divieto di svolgere sul territorio del Comune spettacoli, giochi, lotterie o altri intrattenimenti pubblici, compresa la mera esposizione alla pubblica vista comunque per trarne lucro, esemplificativamente in occasione di fiere, mercati, manifestazioni circensi che comportino maltrattamenti ad animali e/o siano contrari alla loro dignità ed al loro rispetto e/o vedano animali vivi quali trofei di una vincita;

3) E’ fatto divieto di mettere in atto comportamenti lesivi nei confronti di animali e quindi, esemplificativamente percuoterli, sottoporli ad eccessivi sforzi, fatiche e rigori climatici ingiustificati, ivi compreso lo stazionamento in luogo pubblico senza considerare la specie o l’età;

4) E’ fatto divieto di abbandonare animali sul territorio del Comune;

5) E’ fatto divieto di addestrare cani o altri animali ricorrendo a violenze fisiche o comportamentali.

6) Sono vietati i combattimenti fra animali;

7) E’ fatto divieto di tenere gatti legati, ad esclusione dell’impiego del guinzaglio per l’eventuale transito su aree pubbliche;

8) Le voliere per uccelli, salvo deroghe transitorie per esigenze sanitarie e per mostre ornitologiche, devono avere dimensioni minime superiori all’apertura alare delle specie detenute;

9) E’ vietata la spellatura di animali vivi;

10) E’ vietata l’esposizione in senso tecnico degli animali d’affezione e non nelle vetrine dei negozi o all’esterno degli stessi;

11) E’ vietato costringere alla convivenza, nella stessa gabbia, animali tra loro incompatibili;

12) E’ vietato tenere in isolamento animali che, per esigenze di specie, devono vivere in gruppo;

E’ vietata la vendita itinerante e fissa (per mezzo di bancarelle espositive) di pulcini, galline, tartarughe, uccelli, criceti, conigli, cani e gatti nonché l’esposizione al pubblico all’aperto e al rumore (salvo per le Associazioni protezionistiche Onlus in occasione di campagne che ne promuovano le adozioni);

13) E’ vietata la custodia di pesci in acqua insufficiente, povera di ossigeno e a temperatura e ricambio idrico non conformi alle esigenze fisiologiche della specie, fatti salvi i contenitori temporanei per il trasferimento ad altro acquario. Il volume di ciascun acquario non dovrà mai essere inferiore a dieci litri d’acqua;

14) E’ vietato trasportare animali d’affezione e non in condizioni e con mezzi tali da procurare loro sofferenze, ferite o danni fisici anche temporanei. I mezzi di trasporto e gli imballaggi devono essere tali da proteggere gli animali da intemperie o lesioni, consentire la ventilazione nonché l’adeguato apporto idrico;

La violazione alla presente ordinanza, fatte salve le responsabilità penali, è punita con la sanzione amministrativa da euro 50,00 ad euro 1.000,00 con contestuale sequestro amministrativo ex art. 13 e 20 Legge 24.11.1981 n. 689 degli animali impiegati e ricovero degli stessi presso strutture autorizzate e/o convenzionate dal Comune.

Inoltre, è consentito il contestuale sequestro amministrativo ai sensi dell’art.13 e 20 della legge 24.11.1981 n. 689 degli eventuali oggetti, diversi dagli animali di cui sopra, che siano serviti per commettere la violazione e dei proventi frutto dell’attività di accattonaggio vietato dalla presente ordinanza.

Si ricorda, inoltre, che è obbligatorio per tutti i possessori di cani l’iscrizione all’anagrafe canina presso il Servizio Veterinario della ASL, nonché la esibizione dell’attestazione di avvenuta iscrizione in occasione dei controlli della Polizia Municipale, delle Forze dell’Ordine e delle Guardie Zoofile autorizzate ai sensi de legge. Il mancato rispetto di tale ultimo obbligo è sanzionato amministrativamente, salva la possibilità di esibizione della documentazione all’Organo di polizia entro le ventiquattro ore successive;

E’, inoltre, fatto obbligo a tutti i possessori di cani di detenere ed utilizzare, durante il transito su aree pubbliche, i contenitori per la per la raccolta delle deiezioni, in numero sufficiente per tutto il tempo di permanenza all’esterno;

Infine, i cani di proprietà privata circolanti su aree pubbliche devono essere accompagnati, al guinzaglio, da persone aventi capacità psicofisiche atte a garantire la propria ed altrui incolumità.

La Polizia Municipale è incaricata della esecuzione della presente ordinanza. 

VESTITI A LUTTO. CONTRO IL MASSACRO ANIMALI DEI MUSULMANI

 FESTA DEL SACRIFICIO: VESTIAMOCI A LUTTO

Roma (25 ottobre 2012) - Domani è il primo giorno della festa musulmana del sacrificio, festa in cui anche in Italia oltre che nel resto del mondo dove sono presenti comunità islamiche saranno massacrati migliaia di animali in particolare pecore, capri e montoni, che verranno uccisi mezzo sgozzamento e poi lasciati morire dissanguati tra atroci dolori e spasmi di natura epilettica. Si tratta di un rito che purtroppo è considerato legale in Italia, in deroga alla legge sul maltrattamenti agli animali e tutto questo nel rispetto delle usanze religiose musulmane. Dal nostro punto di vista è una vergogna, migliaia di animali moriranno tra stenti e dolori atroci rendendosi conto di morire solo per soddisfare la celebrazione di un rito barbaro ed inaccettabile da qualunque uomo di buon senso (lo stesso Corano prevede formule alternative di offerta a Dio attraverso per esempio l'elemosina ai poveri). Per questo AIDAA chieda che questo rito venga proibito in Italia attraverso la modifica della legge, e per protestare invitiamo domani tutti gli animalisti e tutti coloro che amano gli animali a vestirsi a lutto o comunque ad indossare qualche capo di colore nero come gesto di lutto contro il massacro annunciato di migliaia di animali innocenti sacrificati a un dio di cui non conoscono nemmeno l'esistenza solo per soddisfare una credenza antica di una minoranza violenta che uccide in nome di un dio che dovrebbe essere di pace.

mercoledì 24 ottobre 2012

AIDAA EUROPA: VETERINARIO UCCIDE ANIMALE? DEVE PAGARE


DIRITTO DI RISARCIMENTO PER IL DANNO ESISTENZIALE QUALORA VENGA UCCISO O MALTRATTATO UN ANIMALE DOMESTICO E SANZIONI OBBLIGATORIE IN CASO DI UCCISIONE PER IMPERIZIA VETERINARI. Questa la proposta avanzata da AIDAA alla commissione petizioni del parlamento europeo, dopo che un cane era stato ucciso dissanguato da due veterinari, che nonostante siano stati riconosciuti colpevoli da una sentenza passata in giudicato del tribunale di Milano continuano ad esercitare come nulla fosse. Bene con una lettera arrivata oggi alla sede nazionale di AIDAA firmata dalla presidente della commissione petizioni on. Erminia Mazzoni (prot. 317678 del 17.10.2012) la comunità Europea comunica che la nostra proposta è ammissibile e che ora la palla passa all'intergruppo parlamentare europeo sui diritti degli animali. Altro importante passo in avanti per le proposte aidaa per le politiche di tutela degli animali in Europa.

LA STORIA DA CUI NASCE LA PROPOSTA AIDAA
http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2012/05/veterinari-condannati-per-aver.html

FESTA DEL GATTO NERO 2012 - PATROCINIO DAL COMUNE DI BRINDISI

IL COMUNE DI BRINDISI HA DATO IL SUO PATROCINIO PER LA GIORNATA DEL GATTO NERO 2012 - A NOME DELL'ASSOCIAZIONE AIDAA RINGRAZIO IL SINDACO  MIMMO CONSALES ED IL COMUNE DI BRINDISI PER LA GRANDE SENSIBLITA' DIMOSTRATA NEL SOSTENERE QUESTA INIZIATIVA. ED IN PARTICOLARE UN RINGRAZIAMENTO ALLA VICE PRESIDENTE NAZIONALE DI AIDAA BRUNETTI ANTONELLA CHE SI STA PRODIGANDO PER LA RIUSCITA DELL'INIZIATIVA

ECCO LA LETTERA UFFICIALE.


IPPODROMO SESANA DI MONTECATINI: AIDAA APPROFONDISCE LA SITUAZIONE.

IPPODROMO SESANA DI MONTECATINI: AIDAA APPROFONDISCE LA SITUAZIONE.



Montecatini Terme (24 ottobre 2012) - Dopo le allarmanti uscite sulla stampa di questi giorni relative alla situazione di 30 cavalli che si troverebbero all'interno dell'ippodromo di Montecatini, notizie in cui si riportava lo stato di forte malessere degli stessi cavalli, malessere dovuto all'impossibilità di essere alimentati- AIDAA ha ritenuto opportuno informarsi direttamente attraverso l'interessamento della responsabile del dipartimento cavalli Catia Brozzi che nella giornata odierna ha contattato i diretti interessati e l'ufficio stampa della societa di corse Trenno che gestisce l'ippodromo.
Dagli accertamenti eseguiti esce un quadro che possiamo cosi delinerare:
- l'ippodromo di Montecatini ha chiuso il servizio pista allenamento lasciando per ora la sola possibilità di accedervi nelle giornate di corse. La decisione è stata presa purtroppo a causa delle gravi condizioni in cui versa il settore.
- una sentenza del tribunali ha autorizzato e confermato questa decisione della società Trenno che gia a marzo 2012 aveva informato tutti gli allenatori ancora presenti all'interno dell'ippodromo di provvedere a lasciare i box e la struttura con cavalli e attrezzatura in quanto la stessa struttura si trovava in fase di chiusura.
- attualmente alcuni allenatori si rifutano lasciare la struttura rimanendo al suo interno con un totale di 18 cavalli
- le porte ingresso automezzi pesanti sono state chiuse ma gli accessi pedonali sono liberi e gli allenatori entrano per occuparsi della cura dei cavalli ancora presenti nella struttura.
Questi i fatti, noi come associazione ci fermiamo alla certezza e consapevolezza che i cavalli presenti attualmentesono 18 e che l'ippodromo permette che gli stessi vengano alimentati e curati con la speranza che queste cure ai cavalli siano garantite dai loro custodi oggi ed in futuro.
AIDAA rimarrà in contatto con le parti interessante con l'unico scopo di controllare e tutelare il benessere dei cavalli ancora presenti in ippodrono.
La società di corse Trenno ha confermato che farà tutto quanto in suo potere per risolvere la situazione attuale chiedendo ancora una volta agli allenatori di portare in altro luogo i cavalli ed allo stesso tempo ha compunque confermato che ai cavalli presenti sarà garantita la possibilità di avere tutte le cure del caso.

Catia Brozzi - Responsabile dipartimento cavalli AIDAA e presidente scuderia UNICORNO
Avv. Paola Duval - Responsabile settore legale dipartimento cavalli AIDAA responsabile legale tutela cavallo scud. Unicorno
Lorenzo Croce - Presidente nazionale AIDAA

GIULIANOVA: DENUNCIATO MEDICO CHE TIENE CANE LUPO A CATENA CORTA

GIULIANOVA: DENUNCIATO MEDICO CHE TIENE CANE LUPO A CATENA CORTA

Un lupo anziano costretto 24 ore a giorno a una catena lunga meno di un metro, e per giunta in uno spazio angusto, per questo motivo AIDAA ha inviato alla procura della repubblica di Teramo una denuncia ai danni di un medico di Giulianova responsabile del maltrattamento nei confonti del pastore tedesco.

SAVONA: CANI TENUTI IN SPAZI ANGUSTI DENUNCIATA UNA GIOVANE

Una giovane donna residente a Savona è stata segnalata alla procura della repubblica di Savona per il reato di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale, la giovane stando alle segnalazioni giunte al servizio di segnalazione reati di AIDAA detiene 2 cani di media e grossa taglia che vengono mantenuti rinchiusi tutto il giorno in uno sgabuzzino angusto dentro la propria abitazione per evitare che gli stessi cani sporchino la casa ed inoltre i cani non verrebbero mai portati a sgambare se non il sabato mattina. Da qui la segnalazione e la richiesta di possibile sequestro dei due animali. 

martedì 23 ottobre 2012

CERCA FUNGHI: IMPALLINATO DAI CACCIATORI A NOVELLARA

NOVELLARA (Reggio Emilia) – Sono sempre più frequenti gli incidenti di caccia nel territorio reggiano: l’ultimo episodio si è verificato nei giorni scorsi a San Bernardino di Novellara, dove un 52enne che si era recato in un campo per raccogliere funghi è stato colpito al braccio, impallinato dai colpi esplosi da un 65enne di Correggio. Fortunatamente l’uomo non è rimasto ferito in maniera grave: arrivato subito all’ospedale di Guastalla per farsi medicare, è stato dimesso con una prognosi di sette giorni. Sul posto sono intervenuti anche i carabinieri, che hanno subito chiarito la natura accidentale dell’incidente.
Casi come quello di San Bernardino si stanno ripetendo sempre più spesso nel territorio reggiano, dopo l’apertura della stagione venatoria: pochi giorni fa, a Ramiseto, un cacciatore era stato impallinato da un collega durante una battuta, e lo stesso era accaduto a Gualtieri intorno alla metà di settembre.

AIDAA CHIAMA LA VELINA GIULIA DAVANTI AL GIUDICE DI PACE

AIDAA CHIAMA LA VELINA GIULIA DAVANTI AL GIUDICE DI PACE

Milano (23 ottobre 2012) - AIDAA non demorde, e chiama la velina Giulia CALCATERRA davanti al giudice di Pace di Novara per chiarire le cause reali della morte del cane rottwailler deceduto per cause non ancora chiare presumibilmente lo scorso 3 luglio, morte della quale la velina ha dato tre versioni dapprima negandola e poi successivamente dicendo che il cane era stato soppresso a causa di una malattia incurabile, mentre la terza versione confermata poi da un veterinario di fiducia della stessa famiglia Calcaterra il cane sarebbe morto soppresso a causa di una torsione intestinale. Tre versioni alle quali se ne aggiunge una quarta raccolta dagli animalisti nelle scorse ore da una testimone concittadina della velina ed animalista  che sostiene che il cane sarebbe stato sottoposto ad una morte violenta in un momento di rabbia da parte di un congiunto della velina che lo avrebbe freddato forse  a colpi di fucile dopo che il cane aveva morsicato lievemente il fratello di Giulia a causa della gelosia del molosso nei confronti del piccolo di casa. Ora ovviamente quest'ultima versione è ancora da verificare ma AIDAA entro una settimana da oggi depositerà davanti al giudice di Pace di Novara la richiesta di convocazione della controparte per addivenire alla verità sulla morte del cane e per fare chiarezza in tempi rapidi su questa vicenda. AIDAA chiederà il giudizio dinnanzi al giudice di pace per snellire i tempi di una inchiesta penale che potrebbe protrarsi per mesi, mentre questa vicenda che ha dettato tanto scalpore ed attenzione da parte dei media, ma sopratutto dal mondo animalista merita una risposta rapida e definitiva se possibile già entro Natale.

IL CANE MUORE DI PERITONITE: CONDANNATO IL VETERINARIO


dal giornale NUOVA VENEZIA
http://nuovavenezia.gelocal.it/cronaca/2012/10/19/news/dolo-cane-muore-di-peritonite-condannato-il-veterinario-1.5882797

DOLO. Porta il cane dal veterinario perché soffre in modo grave, ma questi gli ordina solo un lassativo. Il cane, un ladrador retriver, femmina di 7 anni di nome Camilla, muore il giorno dopo a causa di una peritonite acuta causata dall’ingestione di ossa. Il padrone del cane porta il veterinario davanti al giudice di pace di Dolo che lo condanna al pagamento di 3.500 euro come risarcimento di danni patrimoniali ed extrapatrimoniali per la morte dell'animale di affezione a causa di un comportamento colposo.

A raccontare la vicenda è l’avvocato Ermes Mozzato. «Camilla da qualche giorno manifestava apatia e poca vitalità» racconta il legale «Portata da un veterinario, il medico senza visitarlo accuratamente ipotizzava disturbi gastro-intestinali, prescriveva una cura blanda consigliando eventuali esami più approfonditi in caso di persistenza dei problemi ma in un ambulatorio diverso poiché lì era sprovvisto di idonee apparecchiature. Il giorno dopo lo stato di salute del cane si aggravava e durante il trasporto in un altro ambulatorio moriva. Dall'esame autoptico fatto da un altro medico veterinario è emerso che la causa del decesso è stata una peritonite acuta causata dall'ingestione di ossa».

Il proprietario del cane a quel punto si è rivolto all’avvocato chiedendo il risarcimento del danno. Richieste respinte perché secondo la clinica veterinaria il danno non era risarcibile. Non l’ha pensata così Tiziana Cristante. Il giudice di pace di Dolo ha ritenuto sussistente la risarcibilità del danno patrimoniale determinato nel prezzo pagato per l'acquisto dell'animale e necessario per un eventuale nuovo acquisto (circa mille euro).

«Non solo. La dottoressa Cristante» spiega l’avvocato «con sentenza n. 234/2012 ha ritenuto che la risarcibilità del preteso danno morale deriva anche dalla normativa in materia, dalla cui lettura si ricava come lo Stato sia consapevole del particolare legame che si instaura tra animale e padrone, rapporto che non può essere limitato al solo profilo affettivo tra proprietario e bene. Pertanto non vi è dubbio che il rapporto tra animale e padrone debba inquadrarsi in quel tipo di attività realizzatrici della persona cui la stessa carta costituzionale, mostra di dare tutela. Ne deriva, pertanto, la risarcibilità del danno non patrimoniale da perdita dell'animale di affezione nel caso di fatto colposo».

Per questo motivo il giudice di pace ha condannato la clinica veterinaria anche al pagamento di ulteriori 2.500 euro per danno non patrimoniale.

Alessandro Abbadir

CERCHIAMO VOLONTARI PER LE RONDE DI HALLOWEEN

CERCHIAMO VOLONTARI PER LE RONDE DI HALLOWEEN A PROTEZIONE DEI GATTI NERI
CHIUNQUE FOSSE INTERESSATO MANDI UNA MAIL CON I PROPRI DATI ANAGRAFICI ED EVENTUALMENTE QUELLI DI ALTRI INTERESSATI A FARE GRUPPO E LA ZONA DOVE SONO DISPOSTI AD OPERARE NELLA NOTTE TRA IL 31 OTTOBRE ED IL 1 NOVEMBRE 
LE MAIL VANNO INVIATE A sportelloanimali@libero.it 


IL GATTO MICHELE MASCOTTE DI AIDAA

VOGLIO DEDICARE UNO SPAZIO ANCHE AL GATTO MICHELE, MASCOTTE STORICA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE AIDAA


CORTEO ANTI HARLAN. PER LA PROVINCIA DI MILANO SI SAREBBE SVOLTO A ROMA: SBALORDITIVO ERRORE

Sul corteo di Sabato 20 pubblichiamo per par-condicio anche il comunicato del consigliere delegato della provincia di Milano Turci che invece sostiene una posizione diversa da quello del Coordinamento Fermiamo Green Hill. La cosa che ci lascia molto perplessi è il fatto che a detta del consigliere delegato agli animali della provincia di Milano il corteo si sarebbe svolto a Roma mentre in realtà si è svolto a Correzzana in provincia di Monza Brianza a circa 700 chilometri dalla capitale. Abbiamo qualche dubbio che si tratti di una semplice svista o di un errore materiale, e quindi aspettiamo di sapere chi era presente e chi ha riportato questa inesattezza. 

ECCO IL COMUNICATO DELL'UFFICIO DIRITTI ANIMALI DELLA PROVINCIA DI MILANO
COMUNICATO STAMPA



Turci: "No all'animalismo politico"


"La manifestazione antivivisezione di Roma è stata un'occasione clamorosamente persa per mostrare unità d'intenti del mondo animalista - è la dichiarazione di Massimo Turci Consigliere Delegato ai Diritti Animali della Provincia di Milano - infatti un gruppo di sedicenti animalisti provenienti dai centro sociali ha tentato di impedire la partecipazione al corteo ad associazioni e persone a loro non gradite sbandierando il solito ritornello dell'antifascismo. Questa volta non c'è questione politica che tenga, esprimo piena totale e convinta solidarietà ai volontari OIPA, LAV, ENPA, altre associazioni e ai tanti presenti che, essendo lì per manifestare contro la tortura nei confronti degli animali, sono stati coinvolti in un indegno tafferuglio. Nessuno può arrogarsi il diritto di selezionare i partecipanti a una manifestazione democratica e quindi - conclude Turci - condanno senza mezzi termini il comportamento razzista di chi antepone bassi interessi politici alla salute e ai diritti degli animali".


Massimo Turci
Consigliere Delegato Diritti Animali
Provincia di Milano

SUL CORTEO DEL VENTI OTTOBRE CONTRO HARLAN

riceviamo da COORDINAMENTO FERMARE GREEN HILL E VOLENTIERI PUBBLICHIAMO
SUL CORTEO DEL 20 OTTOBRE (Perche' sono stati cacciati i centopercento)

Il corteo di sabato 20 ottobre a Lesmo e Correzzana ha portato in strada
contro la vivisezione nuovamente un fiume di persone, per dire NO alle
torture sugli animali nei laboratori. Un corteo che ha cercato di mettere
i riflettori su un’altra fabbrica di animali da torturare, la Harlan, una
delle più ricche multinazionali coinvolte in questi loschi traffici.

Il corteo ha visto una partecipazione straordinaria, che non ci
aspettavamo, tanto che questo cordone umano ha unito Lesmo e Correzzana
con più di 3.000 persone. Segno evidente che di questi tempi la coscienza
si è svegliata e c’è molta voglia di partecipazione su questo argomento,
che non è più un affare segreto. Le porte dei laboratori ormai sono state
simbolicamente aperte e tutti sanno cosa accade nei centri di ricerca!

Potete vedere qui alcune fotografie del corteo:
http://on.fb.me/SibvNK

Purtroppo a seguito di questa iniziativa infuriano le polemiche per
l’allontanamento di alcune persone non gradite e gestite come provocatori.
Per cui vogliamo fare chiarezza. Una volta per tutte. Speriamo che le
persone che hanno voglia di soffermarsi a riflettere e ragionare sulla
profondità del messaggio antispecista e sull’importanza di alcuni
contenuti per il movimento capiscano queste nostre righe e capiscano le
nostre scelte.

Nei comunicati scritti e diffusi dal Coordinamento Fermare Green Hill
prima di questo corteo, così come prima di ogni corteo dal 2010 ad oggi, è
stato fatto presente che si tratta di un corteo antispecista, contro ogni
discriminazione e che persone e gruppi che parlano di liberazione animale
ma inneggiano alla discriminazione tra umani non sono ben graditi.

“(…) Ribadendo la natura antispecista di questa lotta, si invitano le
persone che appoggiano ideologie discriminatorie e fasciste a non
partecipare al corteo, in quanto la loro presenza è in netto contrasto con
i contenuti essenziali della lotta per la liberazione di tutti gli
animali, umani e non umani.” Dal comunicato diffuso dal Coordinamento il
15 ottobre.

Ci sembra di essere stati sempre abbastanza chiari su questo punto, ma
purtroppo molti non si soffermano a leggere gli scritti e la comunicazione
rapida e veloce tipica dei social network fa sparire molti dei contenuti
che cerchiamo di proporre e condividere.

Non possiamo certo essere felici di trovarci in situazioni come quella di
sabato, dove al corteo ci sono stati molti problemi e adesso ci sono
polemiche, alcune fondate ma la maggior parte strumentalizzate ad arte. Ma
nemmeno siamo felici di trovarci fianco a fianco persone che invece di
essere nostri alleati si mettono sulla nostra strada da anni tanto quanto
i nostri peggiori nemici, cercando di ostacolare e rovinare il nostro
attivismo. Quanto accaduto ieri ci da la possibilità di chiarire alcune
cose.

Le persone inizialmente isolate dal concentramento e messe in disparte
perché non gradite sono appartenenti al gruppo 100%Animalisti. Le
motivazioni spiegate al microfono per chiarire questa scelta si sono
incentrate non solo sull’estrazione politica di estrema destra del
presidente di questa associazioni e di molti suoi attivisti, ma sul
comportamento che negli ultimi dieci anni queste persone hanno avuto in
seno al movimento animalista italiano: un continuo di calunnie, infamie,
offese, attacchi gratuiti contro qualunque associazione, campagna, gruppo,
coordinamento che non piacesse a loro e al loro leader.
Sul loro forum si leggono continue infamie nei nostri confronti, nei
confronti di tutte le associazioni o anche di rifugi per animali o di noti
scienziati antivivisezionisti. Non si tratta di critiche, perché quelle ci
sono ovunque e possono far parte del gioco, ma di vere e proprie calunnie
infamanti.
Una delle calunnie più infami è dire che ci ha gestito con impegno e
fatica il recupero dei 285 beagle di Morini li ha venduti per farci i
soldi e che lo stesso avrebbe fatto il Coordinamento con i beagle di Green
Hill (Coordinamento che tra l’altro a loro dire avrebbe anche fatto
l’occupazione del tetto dell’allevamento in accordo con la stessa Green
Hill e la Digos, ovviamente senza alcuna prova per dirlo).
Vogliamo ricordare che quel gruppo dice che in campagne di cui abbiamo
fatto parte abbiamo ucciso animali per portare i loro cadaveri in piazza
in alcune proteste d’impatto sulla realtà degli allevamenti, e lo stesso
farebbero alcuni gruppi attuali in Italia (e non solo) che sentiamo vicini
e di cui fanno parte alcuni attivisti del Coordinamento. Questo non viene
detto con prove, ma solo per calunnia, adducendo a prova il fatto che
negli allevamenti a dir loro ci sono rigorosi controlli delle Asl, tutto è
in regola e non si possono trovare cadaveri. Evidentemente non hanno mai
visto un video di una investigazione e in un allevamento non ci sono mai
entrati, oppure hanno evidentemente solo altri scopi. Dichiarazioni come
queste oltre che infamanti nei nostri confronti sono vergognose se fatte
da un’associazione che si professa per la liberazione animale, perché
avvallano le difese e le menzogne di ogni allevatore e della loro lobby,
secondo cui i lager in cui milioni di animali languono sono in perfetta
regola e le immagini diffuse dagli animalisti montate ad arte.
Ci ricordiamo ancora il presidente di tale associazione scrivere che gli
animali prigionieri del circo Medrano, da lui visitato in accordo con i
proprietari, stanno bene e sono in ottima salute, concludendo con un
“onore al nemico”. Evidentemente anche lì i controlli rigorosi delle Asl
facevano stare bene gli animali prigionieri.
Così come possiamo ricordare commenti riguardanti liberazioni e azioni di
danneggiamento in cui si suggeriva la pista da seguire per gli
investigatori, ovvero gli attivisti di una campagna da loro denigrata.
Di gravi esternazioni come questa e di attacchi gratuiti e senza prova
alcuna, ne potremmo contare a centinaia.

Per tutti questi motivi gli attivisti di tale gruppo sanno benissimo di
non essere bene accetti alle manifestazioni di chi infamano,
manifestazioni che loro stessi non perdono occasione di sbeffeggiare con
epiteti e volgarità senza contenuti.
Per tutti questi motivi la loro presenza è stata considerata una
provocazione e fin da prima che partisse il corteo assieme ad individui di
varie realtà antispeciste abbiamo deciso di allontanarli. Il loro volersi
imporre a tutti i costi anche dove non graditi e in un corteo per i cui
contenuti e metodi non nutrono interesse e stima è segno evidente
anch’esso di una provocazione bella e buona, che poi ha portato al clamore
suscitato e alla grancassa avuta da questa faccenda.

Il corteo è comunque partito. Si è data voce agli animali ed eravamo tutti
impegnati in vario modo, molti di noi nelle prime file del corteo, altri
alla macchina con l’impianto audio, per parlare di ciò per cui eravamo lì,
gli animali vivisezionati. Da quel momento il problema è rimasto dietro,
dimenticato dai più, concentrati ad arrivare fino ad Harlan e farsi
sentire e vedere e dare voce agli animali, come doveva essere.
Moltissimi dei 3.000 o più partecipanti non hanno infatti nemmeno vissuto
alcun problema, ma si sono vissuti un corteo tranquillo, come tutti gli
altri, che ha sfilato compatto e serio fino ad Harlan.

Purtroppo da quel momento in poi, proprio perché tutti noi impegnati sul
fronte del corteo, non abbiamo avuto contatto diretto con quanto accaduto
nelle retrovie e sono stati segnalati anche a noi in seguito alcuni
episodi spiacevoli e una certa degenerazione della situazione, che invece
speravamo si fosse risolta con lo schieramento del cordone di polizia a
separare dal corteo coloro i quali pur non graditi si ostinavano a
seguirci e alimentare la tensione.
Primo fra tutti ci dispiace davvero molto e ci scusiamo pubblicamente se
nel caos della situazione alcune persone arrivate in ritardo non sono
riuscite ad unirsi al corteo, chiuso da questo strano cordone in fondo.
Ci dispiace inoltre di alcuni atteggiamenti oltranzisti e poco lucidi che
a seguito dell’alzarsi della tensione si sono verificati e che ci sono
stati riferiti, tra questi un vergognoso coro inneggiante le foibe che non
condividiamo ma condanniamo perché non appartiene alla nostra idea di
antispecismo.

Vogliamo solo cercare di far ragionare sul fatto che i problemi non
derivano dagli organizzatori, ma da questi provocatori che dopo aver
calunniato e minacciato gli organizzatori si presentano, pur sapendo di
non essere graditi, e una volta che gli viene detto di andarsene se ne
stanno lì per 3 ore di fila a fare confusione, creare problemi e alzare la
tensione.

Purtroppo la situazione non è stata gestita con facilità, come ovviamente
non è facile gestire una situazione scomoda di tale genere, ma ribadiamo
una cosa: in tutto il mondo, da sempre, chi nel movimento animalista porta
contenuti fascisti, così come chi infama tutti e chi indica piste da
seguire alla polizia per le azioni del Fronte di Liberazione Animale non
viene assolutamente accettato e si trova estraniato.
Questo è accaduto in passato, in molti paesi europei e non solo, è
accaduto ieri a Lesmo e accadrà di nuovo qualora i provocatori si
ripresenteranno ad una nostra iniziativa.

Contro lo specismo Per la liberazione animale
Coordinamento Fermare Green Hill