TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
sabato 30 settembre 2023
TENGONO 2 CANI IN CONDIZIONI PIETOSE.I VIGLI LI DENUNCIANO MA "SI DIMENTICANO" DI SEQUESTRARE I CANI
CACCIATORE SPARA ALLA FINESTRA DI UNA CASA CAMBIANDOLA PER UN CINGHIALE
Un colpo di fucile sparato contro un’abitazione, situata in via Lungofiume Madonna di Loreto a Cassino (Frosinone), solo per un caso non ha provocato una tragedia. E' accaduto l’altra sera quando gli abitanti di una villetta, padre, madre e un bimbo, hanno sentito un colpo fortissimo e visto i vetri della finestra andare in frantumi.
Si sono resi conto che qualcuno dall’esterno aveva sparato un colpo a palla unica, solitamente utilizzato per la caccia al cinghiale. Immediata la richiesta di aiuto alla Polizia di Stato che è arrivata sul posto, unitamente agli esperti della scientifica e della balistica.
Gli accertamenti hanno rilevato che il proiettile era stato sparato da una certa distanza e dall’alto verso il basso e questo ha fatto sì che fortunatamente la famigliola non avesse gravi conseguenze. Secondo le prime indagini a sparare il colpo potrebbe essere stato qualcuno a caccia di cinghiali nella zona.
venerdì 29 settembre 2023
PROTESTE CONTRO I CACCIATORI. SPARANO TROPPO VICINO ALLE CASE
Proteste per spari vicino alle case e una doppia operazione anti irregolarità. E’ il bilancio dell’attività della polizia provinciale in questo primo scorcio della stagione venatoria. Se sono "decine le segnalazioni per gli spari uditi vicino alle abitazioni", come riferisce una nota della provinciale, in un intervento alle Fontanelle il personale del corpo ha sorpreso in flagranza un cittadino che aveva collocato 3 reti per la cattura di uccelli all’interno di una terreno completamente recintato e appositamente coltivato a girasole, opportunamente oscurate da piante e pannelli plastici. Intorno alle reti erano state posizionate ciotole contenenti acqua e semi di girasole, in modo da attirare gli uccelli e farli cadere nella trappola. Gli accertamenti realizzati sul posto hanno portato al sequestro delle reti. In secondo luogo, le verifiche effettuate dagli agenti hanno permesso di scoprire 33 uccelli vivi appartenenti a specie protette e dunque detenuti illegalmente, frutto di precedenti catture. Gli uccelli, in buono stato di salute ed in grado di volare, sono stati immediatamente liberati in campagna, mentre è scattata la denuncia alla procura per i reati di uccellagione (reti), detenzione di specie protette di uccelli, furto aggravato ai danni dello Stato e reato continuato. Nel secondo intervento, a Casale, è sta invece accertata la presenza, all’interno di un terreno coltivato a ortaggi, di 3 trappole in ferro di diverse dimensioni adibite alla cattura della fauna selvatica. E’ stato subito identificato il responsabile, un cacciatore in possesso di licenza di caccia: multa e sequestro dei mezzi vietati. Per segnalazioni o informazioni è possibile contattare il numero di pronto intervento 337-317977.
MORTE ORSA F36. AIDAA: ORA CONCENTRIAMOCI SULLE RICERCHE DEL CUCCIOLO
TRENTO (29 SETTEMBRE 2023) "Sul ritrovamento del cadavere dell'orsa F35 ci sono una serie di questioni che vanno chiarite, specialmente nella gestione del monitoraggio dell'orsa e del suo cucciolo negli ultimi periodi, quelli dalla emissione della prima condanna a morte di Fugatti ad oggi suqueste questioni oggi inviamo un esposto alla procura di Trento alla quale chiediamo anche una verifica dei tempi intercorsi tra la morte dell'orsa e il suo ritrovamento in Val Bondione. Ma di tutto questo- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- avremo tempo di parlare e di effettuare eventuali nuove azioni legali solo dopo che l'Istituto di Zooprofilassi avrà reso noto i motivi della morte dell'orsa. Ora- concludono gli animalisti- è necessario concentrare tutti gli sforzi sulla ricerca del cucciolo dell'orsa F36 peril quale abbiamo delle forti preoccupazioni per il suo futuro".
A PIZZIGHETTONE LA CORSA DELLE LUMACHE CON IL PATROCINIO DELLA REGIONE. AIDAA: FOLLIA
BRACCONIERE COLTO SUL FATTO SE LA CAVA CON UNA MULTA DA MILLE EURO
BRESCIA. Colto sul fatto, denunciato per porto abusivo d'arma e uso di mezzi vietati e multato di oltre 1000 euro per violazioni amministrative. E' quanto è accaduto ad un bracconiere, sorpreso nelle campagne di Gottolengo, comune della Bassa Bresciana, dalle guardie del Wwf e dagli agenti della polizia provinciale di Brescia.
Privo di licenza di porto di fucile uso caccia, era stato trovato mentre esercitava l'attività venatoria anche utilizzando un richiamo acustico impostato sul canto del prispolare, una specie particolarmente protetta. Da lì la denuncia e la sanzione amministrativa.
LUPI DELLA LESSINIA. IL TAR DA VIA LIBERA ALL'ABBATTIMENTO MA LE ASSOCIAZIONI RICORONNO AL CONSIGLIO DI STATO
TRENTO. Il Tar di Trento dà ragione alla Provincia: i due lupi della Lessinia potranno essere abbattuti. L'ordinanza, sottoscritta lo scorso 24 luglio dal presidente Fugatti, era stata sospesa in via cautelare sino al 14 settembre, in attesa del Tar, che aveva rinviato l'udienza collegiale alla giornata odierna. Il Tribunale Amministrativo Regionale si è espresso allo stesso modo del Consiglio di Stato che, alcune settimane or sono, aveva dichiarato improcedibile il ricorso presentato da Lav, Lndc e Wwf.
L'ordinanza di abbattimento era stata giustificata con l'elevato numero di predazioni nella zona di Malga Boldera, sita all'interno del comune di Ala (proprietario del terreno) e gestita dalla società di allevatori locali. La superficie da pascolo si estende su 64 ettari sul versante trentino dei Monti Lessini, al confine con la provincia di Verona. Sedici sono state le vitelle uccise l'inizio di giugno e il 24 luglio, oltre a due asini. Il recinto realizzato dagli allevatori, alto sino a 1,70 metri con sette fili elettrificati ad alto voltaggio e un perimetro di 3 chilometri, non è bastato per fermare le scorribande notturne dei lupi
Il testo del decreto spiegava perché s'intendeva procedere con l'abbattimento e non con la cattura e la custodia permanente dei due esemplari con riferimento "a tempi e difficoltà tecniche di realizzazione in breve tempo".
"La cattura di due esemplari di lupo tecnicamente potrebbe essere realizzata tramite il posizionamento di lacci, oppure tramite telenarcosi in free ranging - questo il testo - ma tali modalità non possono essere applicate nel contesto spaziale in parola e in tempi ragionevoli, vista la difficoltà tecnica oggettiva della messa in atto di tali metodi di cattura e la loro aleatorietà, oltre il fatto che il prelievo tramite cattura non avrebbe quell'effetto di condizionamento sui lupi rimanenti nel branco, mancando il il nesso temporale e causale diretto tra l'attività di predazione sul bestiame e la rimozione contestuale del lupo che la pratica". Sottolineando, poi, l' "urgenza d'intervenire per arginare il ripetersi dei danni".
giovedì 28 settembre 2023
CAGNOLINO MALTRATTATO ADOTTATO DA UNA CARABINIERA.
(ANSA) - MARTINA FRANCA, 28 SET - Lanciata a terra, colpita con calci violenti: è stata questa la notte di terrore vissuta da una cagnolina, che aveva trovato riparo in un distributore automatico di Martina Franca (Taranto). Le telecamere di videosorveglianza hanno registrato la brutalità di un uomo contro l'animale.
Poche ore dopo, grazie ad una segnalazione giunta alla centrale operativa dei carabinieri di Martina Franca, sono partite le indagini dei militari che, dopo aver acquisito e visionato le immagini del sistema di videosorveglianza, hanno identificato l'uomo, denunciandolo per maltrattamenti di animali. I militari hanno fatto visitare il cane e hanno riscontrato che le sue condizioni, fortunatamente, erano buone.
TRENTO. F36 MORTA PER MANO DI BRACCONIERI? AIDAA "ORA SI CERCHI SUBITO DI INDIVIDUARE IL CUCCIOLO"
TRENTO (28 SETTEMBRE 2023) "La morte della mamma orsa F36M è un fatto gravissimo e se questa morte fosse come da più parti si sostiene frutto di un'azione di bracconaggio questo sarebbe veramente troppo, prima di dare giudizi definitivi aspettiamo l'esito degli esami autoptici, ma sicuramente il clima di odio creato in questo periodo contro gli orsi in Trentino potrebbe aver scatenato la mano orsicida di qualche cacciatore o bracconiere. Noi domani mattina manderemo un esposto alla procura della repubblicca di Trento per chiedere di fare luce sulle cause della morte dell'orsa e annunciamo che chiederemo gli atti dell'autopsia all'istituto di zooprofilassi incaricato dei rilievi necrologici sul corpo di mamma orsa. Tutto questo lo facciamo in quanto non abbiamo alcuna fiducia nelle dichiarazioni e nella trasparenza di comportamento di chi ha sempre inneggiato alla morte dell'orsa e forse vuole oggi nasconderla dietro un atto di aggressione di altri orsi, vogliamo la verità e lotteremo fino in fondo per farla emergere, qualunque essa sia,anche se la nostra idea è precisa e precise sono le responsabilità di chi continua a fomentare un clima d'odio contro gli orsi trentini ed aggiungiamo che siamo molto preoccupati per il futuro del cucciolo di F36 per il quale chiediamo ricerche immediate e serie". Questo è il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA sul ritrovamento del cadavere di F36.
GRECIA. PECORE AFFAMATE SI MANGIANO 100 KG DI MARIUANA IL PASTORE: "AVEVANO UN COMPORTAMENTO STRANO"
Un gregge di pecore ha mangiato oltre 100 chili di marijuana in Grecia dopo che la violemta alluvione provocata dalla tempesta Daniel ha distrutto molti terreni agricoli. Gli animali, tra incendi e inondazioni, sono rimasti senza cibo ed hanno dvuto lottare per la loro sopravvivenza. Secondo diversi siti esteri, sarebbe stato il pastore ad accorgersi dello strano comportamento degli animali.
TROPPI CINGHIALI UCCISI IN INCIDENTI PROVOCATI DA AUTOMOBILISTI CHE NON RISPETTANO IL CODICE DELLA STRADA
ROMA (28 SETTEMBRE 2023) - L'ultimo incidente è avvenuto nel tarantino tra Laterza e Castellaneta dove una donna ha investito un branco di cinghiali provocando la morte di dieci di loro tra adulti e cuccioli ovviamente nessuno si è chesto a che velocità andasse la signora di 50 anni che guidava oppure perchè nella zona non c'erano segnaletiche specifiche (ma anche quando ci sono non vengono quasi mai rispettate) ne hanno speso una parola per la morte dei cinghiali, negli ultimi mesi sono stati molti gli incidenti e molti i cinghiali uccisi o lasciati mortalmente feriti ai bordi delle strade da automobilisti che in barba al codice della strada fuggono o se si fermano lo fanno solo perchè hanno avuto danni all'auto e devono quindi farseli pagare dalla propri assicurazione. "Noi ci schieriamo invece dalla parte dei cinghiali- scrivono gli animalisti di AIDAA- e non ce ne frega niente dei danni alle auto se chi le guidava non rispetta le regole che la stessa comunità umana si è dato, ci interessa invece denunciare questa violenza inaudita verso i cinghiali, che vengono uccisi a migliaia dai fucili dei cacciatori e a decine dagli automobilisti. Servono maggiori controlli sulle strade ma non verso i gruppi e le famigliole di cinghiali che quelle strade le attraversano, ma verso automobilisti vergognosamente esaltti alla guida delle loro auto magari con il telefonino all'orecchio. Un dato di fatto- concludono gli animalisti di AIDAA- che deve essere contrastato per la vita dei cinghiali prima che dei danni alle auto di automobilisti irrispettosi delle leggi e del codice della strada".
ROVELLO PORRO CERVO PRIMA INVESTITO E POI ABBATTUTO. AIDAA IN PROCURA
ROVELLO PORRO ( COMO 28 Settembre 2023) Sono molte le domande attorno a quello accaduto l'altro giorno sulla srada provinciale 31, tra Rovello Porro e Saronnoo proprio a cavallo delle provincie di Como e Varese, qui un cervo che attraversava la strada ha impattto con una golf , nessuna conseguenza per il conducente della Golf ma il cervo è rimasto ferito ad una zampa si è rialzato ed allontanato da solo. Su posto le forze dell'ordine dai crabinieri alle guardie ecologiche, ma stranamente nessun veterinario, pare accertato che invece di essere curato o nella vicina oasi del WWF o presso il CRAS di Lecco il cervo sia stato abbattto, ma sulla vicenda vige uno strano silenzio. Ora l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha deciso di andare a fondo per fare chiarezza sia sulla dinamica degli eventi che sulla assenza inspiegabile di un veteriario e sopratutto sulla sorte del cervo. "Perchè abbatterlo se era ferito ad una gamba e non portarlo in un luogo di cura? Perchè non c'era un veterinario presente sul posto ? E sopratutto che fine ha fatto la carcassa del cervo? Tutte domande lecite per avere risposta alle quali e per vedere se vi sono state negligenze e quindi punirne i colpevoli abbiamo deciso la presentazione di un esposto alla procura di Como". Cosi scrivono in una nota gli animalisti di AIDAA.
ENEL VUOLE COSTRUIRE UNA CENTRALE ELETTRICA NEL PARCO ABRUZZO. AIDAA: A RISCHIO LA SOPRAVVIVENZA DEGLI ORSI MARSICANI.
mercoledì 27 settembre 2023
MUORE L'AMICA IL CANE BAMBOO LA VEGLIA SULLA TOMBA.
Guardando un cane negli occhi si può intravedere la sua anima. Vale la pena scomodare Victor Hugo per raccontare la storia di Bamboo e Carla, rispettivamente un pastore australiano e pastore tedesco di Brescia, amici oltre ogni ostacolo, compresa la morte. Nell’epoca dell’iper-tecnologia, dove siamo sempre più simili, anche nei rapporti umani, a delle macchine, sono ancora una volta gli animali che ci ricordano ciò che davvero conta nella vita. «È una scena tanto commovente quanto straziante — dice Giulia Pulcini, padrona dei due cani e titolare della Scuderia Ippokampo di Brescia — che mi ha lasciato senza parole».
Bamboo, pastore australiano di due anni, quando la mattina arriva nel centro ippico al confine tra la città e Borgosatollo, si sdraia sulla tomba dove riposa Carla. Sul cumulo di terra con una croce in legno il giovane cane trascorre buona parte della giornata, forse aspettando di rivedere l’amica scomparsa. Carla era un pastore tedesco di nove anni, morta lunedì 18 settembre dopo un invecchiamento precoce che non le ha lasciato scampo. «Avevano un rapporto speciale — racconta Giulia — ed erano sempre insieme. Era un vero esempio di amicizia. Chi ha conosciuto Carla sa bene che era un cane incredibile e Bamboo ha imparato tutto da lei».
Ma le giornate felici e spensierate sono state interrotte dalla malattia. Una situazione che è andata peggiorando con il trascorrere delle settimane, fino a poco più di sette giorni fa quando Carla ha smesso di soffrire. «Bamboo le è sempre stata vicina — prosegue Giulia —. Abbiamo fatto di tutto per salvarla, è stata visitata dal veterinario, ma non c’è stato nulla da fare. Così dopo aver giocato per l’ultima volta con Bamboo, si è addormentata nel maneggio». Si tratta di una storia che fa venire in mente quella di Hachiko, dove un cane diventa simbolo universale di passione e amore per il proprio umano, anche se questa volta il legame è tra due cani.
Dopo la morte, ciò che resta di Carla è stato sepolto nella Scuderia Ippokampo, ovvero nel luogo dove il pastore tedesco ha trascorso le sue giornate. «Ho scelto — spiega la titolare del centro ippico — di far riposare Carla nel luogo dove è stata felice. Così, sulla tomba, abbiamo piantato un alberello e sistemato una croce in legno». Quando, ogni mattina, Giulia arriva in Scuderia insieme a Bamboo, il pastore australiano si precipita vicino alla “sua” Carla e non si allontana dalla tomba. Un legame forte e autentico. Ma Bamboo, che vive con Giulia, da quando il pastore tedesco è scomparso non solo non si sposta dal luogo dove Carla è stata sepolta.
Quando torna a casa con la padrona si accomoda, in auto, nello spazio che era di Carla. E lo stesso avviene nell’appartamento. «È incredibile come un cane possa capire così tanto senza che nessuno gli abbia spiegato nulla», pensa Giulia guardando Bamboo, protagonista di una storia fatta di amicizia e fedeltà e di quell’amore assoluto e puro che sembra in grado di poter sconfiggere persino la morte.
HANNO RAPITO UN GATTO AD AREZZO
Arezzo, 27 settembre 2023 – Denuncia il rapimento del gatto e lancia un appello affinché chi lo ha sequestrato lo riporti a casa. E’ quanto sarebbe accaduto ad un autotrasportatore di Arezzo.
Stando a quanto ricostruito nella denuncia ai carabinieri, alcuni testimoni avrebbero visto un uomo portare via con la forza il gatto dal giardino di casa. Grey è il nome del gatto, un tigrato, che non si allontana mai da casa.
Il proprietario è assistito dall'avvocato Davide Faltoni che conferma l'indagine in corso. Massimo riserbo su eventuali minacce ricevute dal proprietario
INCIDENTE IN SARDEGNA. CACCIATORE COLPITO DA UNA FUCILATA. E' GRAVISSIMO
(ANSA) - PERDASDEFOGU, 26 SET - Un cacciatore di 79 anni di Orroli è rimasto gravemente ferito da un colpo d'arma da fuoco, forse partito per sbaglio da un fucile di un altro cacciatore, nelle campagne di Perdasdefogu, nel Nuorese, nella tarda serata di domenica 24. L'uomo, soccorso dal personale del 118, è stato trasportato nel vicino Poligono Sperimentale e di Addestramento Interforze di "Salto di Quirra". La notizia è circolata solo oggi attraverso una nota della Regione, ma la dinamica del ferimento ancora non è chiara.
Il comando militare, allertato dalla sala operativa del 118, ha permesso l'accesso ai mezzi di soccorso all'interno della struttura e autorizzato l'arrivo dell'eliambulanza dell'Areus proveniente da Olbia. L'elicottero Echo Lima 1, abilitato al volo notturno, intorno alle 21, è atterrato all'interno del Poligono nella piazzola indicata dalle luci di segnalazione. Concluse le delicate operazioni di imbarco, l'anziano è stato poi trasportato all'ospedale Brotzu di Cagliari dove attualmente è ricoverato in prognosi riservata.
martedì 26 settembre 2023
BOCCONI KILLER AD ANCORA. AIDAA ANNUNCIA ESPOSTO
ANC9NA (26 SETTEMBRE 2023) Torna in azione il killer dei cani ad Ancona. Nei giorni scorsi sono stati rinvenuti in via Crocioni alcuni pezzi di salame con i chiodi sparsi per la strada, dopo che un cane ne ha addentato uno che per fortuna è stato stato tolto dalla bocca dalla sua padrona senza quindi aver conseguenze di alcun genere è intervenuta per i rilievi del caso la polizia locale che ha anche provveduto al recupero delle esche killer presenti. Sulla vicenda interviene l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che annuncia un esposto in procura.
ANCONA TORNA L'AVVELENATORE DEI CANI
ANCONA - Torna in azione l’hater degli animali. Ieri pomeriggio, in via Crocioni, sono state rinvenute delle esche killer: pezzi di salame con dei chiodi all’interno. Un cane che stava passeggiando con la sua padrona ha addentato i bocconi avvelenati, ma per fortuna l’intervento per toglierli dalla bocca è stato tempestivo. Nessuna conseguenza. Sul posto è intervenuta subito la polizia locale, che già in precedenza ha svolto accertamenti sull’hater degli animali. Tra le location più colpite, proprio via Crocioni. Ma negli ultimi mesi ci sono stati rinvenimenti anche in centro, tra piazza Cavour e il viale della Vittoria. Alcuni bocconi sono stati trovati pure in via Podesti. Per le esche avvelenate lasciate alle Brecce Bianche, nel 2021 aveva subito una doppia denuncia un anziano dopo le indagini della polizia locale.
CALTANISETTA. NO ALL'USO DEI FURETTI NELLA CACCIA DEI CONIGLI
Con una nota indirizzata alla Ripartizione Faunistico Venatoria di Caltanissetta – organo periferico dell’Assessorato regionale dell’agricoltura, le strutture provinciali delle Associazioni ambientaliste Italia Nostra, Legambiente, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e WWF (World Wide Fund for Nature) hanno chiesto l’immediata revoca del decreto assessoriale n. 1092 del 14/09/2023 che, modificando il Calendario Venatorio 2023/2024, ha autorizzato l’uso del Furetto per la caccia al Coniglio selvatico nell’Ambito Territoriale di Caccia (ATC) CL2, che comprende i comuni di Butera, Gela, Mazzarino, Niscemi e Riesi.
Il Furetto è un mustelide derivante dall’addomesticamento della Puzzola europea (Mustela putorius), feroce predatore dei Conigli, che in Sicilia viene allevato proprio a scopo venatorio: i cacciatori lo introducono nelle tane, costringendo tutti i conigli nascosti nei cunicoli ad uscire all’esterno ed esporsi, così, al facile tiro dei fucili.
La legge obbliga i cacciatori a munire il furetto di idonea museruola, per evitare che questi sbrani i conigli intrappolati nelle tane; tale prescrizione però – oltre ad essere di difficile verifica e controllo – non viene rispettata ed, anzi, certi cacciatori aizzano e addestrano i furetti ad essere molto aggressivi.
LUPA UCCISA DA BRACCONIERE. NON E' STATO UN INCIDENTE
embrava un incidente automobilistico, ma oggi, a distanza di giorni, è emerso che ad uccidere una lupa, trovata in fini di vita sul ciglio della strada, è stato il gesto volontario di una persona. Erano le 7 di domenica scorsa, quando in via Borgo delle Cave, a Terranuova Bracciolini, è stata trovata in fin di vita una lupa femmina sub adulta all’apparenza vittima di un incidente automobilistico.
Un passante del luogo l’ha notato sdraiata lungo la carreggiata, è iniziato così il tam tam dei soccorsi. Sono stati prima avvertiti i carabinieri del posto che hanno attivato il servizio di recupero della fauna selvatica di Arezzo dell’associazione "Le impronte del Bosco". La veterinaria del soccorso, arrivata sul posto, ha trovato l’animale in stato comatoso ipotermico e non reattivo. Il suo corpo era stato mangiato letteralmente vivo dalle mosche.
È iniziata la disperata corsa per salvarla. La lupa è stata trasferita nell’ambulatorio veterinario Andromeda di Arezzo dove, però, a nulla sono valsi i tentativi di strapparla alla morte. La lupa, non ce l’ha fatta, dopo poche ore nonostante le cure.
Quello che poteva però sembrare inizialmente un incidente automobilistico si è rilevato un vero atto di bracconaggio. Le radiografie eseguite nella struttura hanno rilevato la vera causa del malessere della giovane lupa che l’ ha condotta alla dolorosa morte. La lupa è stata ferita da una pallottola ad una spalla che ha portato alla frattura della scapola e dell’omero. Probabilmente il fatto è successo qualche giorno prima del suo ritrovamento e le ferite provocate dalla pallottola hanno aperto la strada ad un’infezione e al deposito delle larve di mosca che stavano mangiando la lupa al momento del ritrovamento quando era ancora viva. Tutto questo ha portato l’animale, privo di forze, a sdraiarsi lungo la strada nel punto in cui poi è stato trovato dal passante. Troppo tardi.
lunedì 25 settembre 2023
AREZZO CACCIATORI SPARANO VICINI ALLE CASE E FERISCONO BAMBINA.
Una bambina di 3 anni è rimasta colpita da alcuni pallini da caccia ad una guancia. È accaduto intorno alle 11.30 di domenica 24 settembre nella zona di Patrignone, alla periferia di Arezzo. Secondo la prima ricostruzione gli spari potrebbero essere partiti da un gruppo di cacciatori che si trovava a qualche decine di metri dalla casa. Sulla vicenda l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha deciso di inviare un esposto alla procura di Arezzo per chiedere che si individui il cacciatore responsabile del ferimento ma sopratutto che venga ricostruita la precisa dinamica dei fatti proprio per accetare le responsabillità.
INCENDIO DEVASTA RIFUGIO CANI A MISILMERI
MISSILMERI (PALERMO 25 SETTEMBRE 2023) Nei giorni scorsi a causa di un incendio è andato a fuoco nel palermitano una struttura abusiva adibita a canile gestita da una donna e della quale già in passato si erano interessati le forze dell'ordine ed anche importanti trasmissioni televisive che avevano mandato in onda dei servizi per denunciare lo stato di degrado del posto, ma non è successo nulla, fino alle fiamme che l'altro giorno hanno divorato la struttura dove hanno perso la vita 7 cani ed un gatto e gli altri animali sono stati salvati grazie al pronto intervento delle volontarie e dei volontari che sono accorsi sul posto salvando la vita agli altri cani e gatti presenti nel rifugio abusivo. "Stiamo preparando una corposa denuncia su quanto accaduto nei confronti della proprietaria della struttura per il reato di maltrattamento. Ma puntiamo sopratutto il dito contro il sindaco e i suoi predecessori- scrivono gli animalisti- perchè pur avendo gli strumenti per un'intervento incisivo contro il randagismo e per giunta senza costruire nuovi canili se ne sono fregati ora del loro comportamento e delle loro negligenze ne risponderanno davanti alla giustizia". Questa la nota stampa dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA.
JESI. CANE CHIUSO SUL TERRAZZO E SOTTO LA PIOGGIA PER ORE. SALVATO DAI VIGILI
Un cane chiuso per ore sul terrazzo e sotto la pioggia battente: arrivano tante telefonate al comando di polizia locale che prontamente interviene con il responsabile del settore benessere animale e controlla se si stia configurando un comportamento inquadrabile come maltrattamento di animali. È accaduto stamattina, attorno alle 10, in una zona residenziale della città poco distante da viale Verdi. Allertata telefonicamente la polizia locale è intervenuta per verificare quanto stava accadendo. In effetti chiuso sul terrazzo di casa c’era un bel cane completamente bagnato senza che avesse a disposizione un riparo. Gli agenti hanno così sanzionato il proprietario per maltrattamento animale (sanzione pari a 160 euro) e sono in corso ulteriori accertamenti per verificare la corretta detenzione del cane ed eventuali altri profili di responsabilità. I controlli proseguiranno anche prossimamente per prevenire e fermare i fenomeni di maltrattamento animale.
BOCCONI AVVELENATI IN VIA MORO A CHIVASSO
Chi è che ha deciso di mettere a rischio la vita con i cani della zona di via Aldo Moro di Chivasso?
Bocconi avvelenati in via Moro
E' di poche ore fa, la notizia della morte di un cane causata dall'aver ingerito dei bocconi avvelenati. Il fattaccio è avvenuto in via Aldo Moro a Chivasso. Infatti, nella zona dei Cappuccini sono stati ritrovati dei bocconi avvelenati, cioè delle polpette con all'interno del veleno dannoso per la vita dell'animale.
La segnalazione arriva direttamente dal consigliere di opposizione Bruno Prestia che vuole mettere in allarme tutti i proprietari di cani della zona che potrebbero essere le prossime vittime di questo killer.
BAMBINA FERITA DA UN CACCIATORE
Stava giocando nel giardino di casa a Patrignone, frazione del comune di Arezzo, quando improvvisamente sarebbe stata colpita da un alcuni pallini da caccia esploso da alcuni cacciatori che si trovavano a circa 200 metri di distanza. Fortunatamente la bambina ha riportato solo una ferita superficiale, ma sul posto è arrivata la polizia per far luce sull’accaduto.
Bambina ferita dai cacciatori vicino Arezzo, i fatti
Per il momento le informazioni sono frammentarie.
Una bambina di cui non è ancora nota l’età stava giocando nel giardino della sua abitazione a Patrignone, piccola frazione di Arezzo, quando sarebbe stata raggiunta da alcuni pallini da caccia
I soccorsi e le indagini
La bambina lamentava un forte bruciore a una guancia e i medici hanno constatato che fortunatamente i pallini da caccia l’avrebbero raggiunta solo superficialmente senza procurarle lesioni gravi.
‘Repubblica’ scrive che il colpo potrebbe essere stato esploso da un gruppo di cacciatori che in quel momento stavano partecipando ad una battuta a circa 200 metri dall’abitazione della piccola.
La polizia sta indagando per ricostruire le dinamiche dell’accaduto e per stabilire eventuali responsabilità sul caso.
domenica 24 settembre 2023
CEFALU' MORTA LA PULEDRA SCILLA CHE LA SUA PADRONA AVEVA TENTATO DI SALVARE DALLE FIAMME
E’ stato Massimo, il fratello di Maria David, a ritrovarla, inerme, poco distante, da dove ha visto sparire tra le fiamme l’amata sorella. Non ce l’ha fatta Scilla. La puledra che Maria ha tentato di salvare a costo della sua vita.
Tanta la solidarietà da tutta Italia ognuno ha messo a disposizione risorse e mezzi pur di salvare la piccola diventata il simbolo di rinascita dopo l’incendio devastante di Cefalù. Scilla si era più volte alimentata ed aveva bevuto, ma non ha sopportato lo stress dell’incendio, cosi dice il veterinario incaricato dalla “Lai”, la Lega Antispecista Italiana, che la stava curando sul posto, il dottor Giuseppe Iannelli.
“Una bruttissima notizia, il veterinario oggi si è recato sul posto con Massimo, proprietario della cavallina Scilla nel sito colpito dagli incendi a Cefalù, e l'hanno trovata morta”. L’annuncio è arrivato da Ilaria Fagotto, della Lai.
“Aveva anche mangiato e bevuto stamattina, che dispiacere immenso, stavamo facendo tutto il possibile, e ieri sera stava pure in po’ meglio. Domani ci saranno i funerali della sua proprietaria, a cui adesso in cielo si è ricongiunta. Che dolore, addio Scilla, abbraccia Maria da parte nostra”.
LUPA COLPITA DA UN PROIETTILE MUORE. INDAGA LA POLIZIA PROVINCIALE
Arezzo, 23 settembre 2023 – Una femmina di lupo è morta dopo essere rimasta ferita da una pallottola. Succede a Terranuova Breccialoni, in provincia di Arezzo.
L’animale è stato trovato lungo la strada da un passante che ha pensato a un incidente stradale. La radiografia tuttavia ha rivelato che la lupa era stata ferita da una pallottola.
Indagini in corso da parte della polizia provinciale per arrivare ad individuare gli autori del gesto contro l' esemplare di specie protetta poi deceduto.La lupa, trovata in fin di vita a Terranuova Bracciolini (Arezzo) è stata trasferita presso l'ambulatorio veterinario Andromeda di Arezzo dove però a nulla sono valsi i tentativi di salvarla. Le radiografie eseguite nella struttura hanno rilevato la vera causa della morte. La lupa era stata ferita da una pallottola ad una spalla con frattura della scapola e dell'omero, probabilmente il fatto è successo qualche giorno prima del ritrovamento e le ferite provocate dalla pallottola hanno aperto la strada ad un'infezione e al deposito delle larve di mosca che stavano mangiando la lupa al momento del ritrovamento ancora viva.
Tutto questo avrebbe portato l'animale privo di forze a sdraiarsi lungo la strada dove poi è stato notato. La polizia provinciale sta indagando per arrivare ad individuare l'autore del gesto di bracconaggio.
TORNATO IN LIBERTA' IL CUCCIOLO DI VOLPE FERITA DAI CACCIATORI
Ce l’ha fatta, è tornata in libertà. E ora ha anche un nome la giovane volpe delle Groane, che due settimane era fa era stata trovata ferita a Bollate in località Caloggio: “Red” come la volpe del celebre film di animazione della Disney, “Red e Toby, nemiciamici”. È la storia del cucciolo di volpe di 6-7 mesi trovato agonizzante ai bordi di una strada e soccorso da alcuni volontari del Parco delle Groane e della Brughiera Briantea. Dopo le cure da parte del medico veterinario e dei volontari del Cras (Centro recupero animali selvatici) del Wwf di Vanzago, ora sta bene ed è tornata a correre nei boschi del Parco. Una favola a lieto fine. I veterinari che avevano accolto Red non avevano dato molte speranze sul fatto che si salvasse. Probabilmente era stata investita da un’auto o un altro veicolo, si era trascinata a bordo strada dove era stata notata da un automobilista. Aveva riportato fratture agli arti posteriori e soffriva probabilmente anche di una infezione intestinale piuttosto grave. Le Gev (guardie ecologiche volontarie) l’avevano portata dentro una gabbia al Cras. "Le sue condizioni erano critiche – spiegano il commissario capo della polizia locale del Parco delle Groane e della Brughiera briantea e Mario Monza, volontario che fa parte dell’unità cinofila del Parco –. Ogni giorno che passava deponeva però a favore della sua guarigione. Venerdì pomeriggio dal Cras è arrivata la buona notizia: “Potete venire a riprendere la volpe“", aggiunge il volontario. "Siamo andati subito, io con altre tre Gev, Gianni Lucchini, Gianmarco Bartesaghi e Pino Miraglia – spiega Monza –. Abbiamo dovuto mettere nuovamente in gabbia la volpe, ma questa volta per ridarle la libertà". L’animale è stato liberato nella zona del Laghetto delle ninfee a Castellazzo di Bollate. "È vicino al punto in cui è stato ritrovato, ma in una zona più distante dalla strada", spiegano. Spaventata e titubante all’inizio, dopo qualche istante Red è uscita dalla gabbia e ha iniziato a correre nel verde, come si vede nel video girato dai volontari. "Si capiva che conosceva bene la zona, ora probabilmente è già con i suoi fratelli" conclude Monza. Non è raro in questo periodo incontrare volpi nel Parco delle Groane.
AUTRICE ROBERTA RAMPINI
da ilgiorno.net
AMMAZZATO UN FALCO PELLEGRINO. INDAGANO I CARABINIERI DI GUALTIERI
I Carabinieri Forestali di Gualtieri indagano per l’uccisione a colpi di fucile di un falco pellegrino (nella foto) a Poviglio, nella Bassa Reggiana. La carcassa dell’esemplare di specie particolarmente protetta (ce ne sono un migliaio in Italia, pochissimi nelle nostre zone) è stata rivenuta in una zona di campagna. Stando alle prime ipotesi degli inquirenti, il rapace sarebbe stato ammazzato proprio a cavallo dell’apertura della caccia al colombaccio, consentita dal calendario venatorio regionale dell’Emilia-Romagna. Il colombaccio infatti rappresenta una delle prede elette del falco pellegrino e per questo il volatile è considerato un elemento di disturbo dell’attività venatoria finendo spesso illegalmente nel mirino di cacciatori di selvaggina da piuma e bracconieri. La Procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti.
Il responsabile rischia una sanzione penale (fino a due anni di reclusione) oltre che la sospensione, la revoca o l’esclusione definitiva dalla concessione della licenza di porto di fucile per uso caccia.