lunedì 31 luglio 2023

FUGATTI VUOLE ABBATTERE L'ORSA CHE HA FATTO SCAPPARE I CACCIATORI CHE L'AVEVANO SVEGLIATA?

TRENTO (31 luglio 2023) Da ieri sera stanno girando brutte voci sul futuro dell'Orsa che per difendere il suo piccolo nelle prime ore di domenica 30 luglio dopo essere stata svegliata ha inseguito i due cacciatori  che l'avevano svegliata. I due alla vista dell'orsa addormentata si erano messi a gridare svegliando il plantigrado che li aveva rincorsi raggiungendo senza per altro aggredirlo quello dei due che si era arrampicato su un albero. L'orsa si è limitata poi a farlo cadere dall'albero per poi allontanarsi. Tutto è poi finito con l'orsa che si è allontanata e il cacciatore che caduto dall'albero se l'è cavata con un grosso spavento e qualche contusione. Tutto finito bene dunque? No infatti ad accendere l'allarme un comunicato di ieri della provincia di Trento che il presidente  Maurizio Fugatti ha fatto scrivere al suo ufficio stampa in cui non esclude tra i provvedimenti possibili anche l'abbattimento di questa orsa, idea che quest'oggi avrebbe ribadito in più occasioni ai suoi collaboratori. "Ci ruslts che il presidente della provincia abbia parlato con il cacciatore contuso e sarebbe trapelato che tra i due pure in termini generici si sia parlato sia d un possibile risarcimento al cacciatore e della decisione di Fugatti di dare una lezione a questa orsa ovviamente si tratta di indiscrezioni non confermate-scrivono in una nota gli animalisti di AIDAA- ma ci chiediamo per quali motivi logici e legalmente validi Fugatti possa emettere una sentenza di morte per questa orsa ammesso che lo faccia prima che qualche savio gli consigli di agire con prudenza, sulla questone del presunto risarcimento invece lasciamo che sia la magistratura a verificare se questo colloquio è realmente avvenuto e sopratutto in che termini anche se qualche sospetto ci passa per la mente".

ABBANDONATI 20.000 GATTI NEGLI ULTIMI MESI (MOLTE SONO CUCCIOLATE)

ROMA (31 luglio 2023) L'ultimo allarme in ordine di tempo arriva dalla Muratella di Roma  dove oltre al sovraffolamento di cani si registra in queste ore un tutto esaurito anche per i gatti ospiti e lo stesso grido di allarme arriva dai gattili e dai rifugi di tutta Italia indistintamente da nord a sud in cui si parla di un ingresso complessivo di oltre 20.000 gatti "E' un vero e proprio boom di abbandono sopratuttto di cucciolate di mici piccolissimi pochi dei quali ce la faranno a sopravvivere- scrivono gli animalisti di AIDAA-ma a questi si aggiungono le centinaia di gatti adulti abbandonati che vivono per le strade e che vanno ad incrementare l'esercito dei randagi che oggi non siamo in grado di stimare numericamente" Secondo gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente l'unica soluzione al dilagare degli abbandoni è la sterilizzazione di massa che deve essere effettuta a tappeto.



ESCHE AVVELENATE E BOCCONI CHIODATI NEL TORINESE

 Tutelare gli animali: al via un censimento sulle aree cani dei Comuni del territorio metropolitano dopo le segnalazioni di esce avvelenate e bocconi chiodati.

Esche avvelenate e bocconi chiodati

La Città metropolitana di Torino, alla luce delle numerose segnalazioni pervenute sull’ingestione di esche avvelenate e bocconi chiodati da parte dei cani da compagnia all'interno di parchi cittadini, giardini e aree cani comunali in numerosi Comuni del territorio piccoli e grandi, è al lavoro per pianificare un’adeguata vigilanza attraverso gli operatori della Polizia metropolitana.



domenica 30 luglio 2023

TRENTINO. AIDAA PRESENTA ESPOSTO SUI CACCIATORI INSEGUITI DALL'ORSA

TRENTO (30 Luglio 2023) - Due cacciatori hanno rischiato grosso questa mattina quando attorno alle 6 erano diretti ad una postazione di caccia  in località Mandrel a circa 1.900 metri di quota, in una zona lontana da Roncone qui i due si sono imbattuti in un orsa che dormiva ed è stata svegliata dal rumore dei cacciatori. L'orsa li ha inseguiti facendoli fuggire, il primo è corso per il sentiero in discesa, il secondo in salita per poi arrampicarsi su un albero, qui è stato raggiunto dall'orsa che lo ha raggiunto sull'albero e con una zampa gli ha agganciato uno scarpone facendolo cadere a terra per poi allontanarsi. Il cacciatore ha riportato alcune contusioni nella caduta. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che annuncia un esposto alla procura di Trento: "Innanzitutto bisogna capire cosa ci facevano nel bosco quei due, erano veramente diretti al posto di osservazione di caccia come hanno dichiarato o stavano facendo del bracconaggio o ancora peggio volevano uccidere dei selvatici?- scrivono gli animalisti di AIDAA- la ricostruzione dei fatti deve essere poi veritiera e non un altra occasione per una caccia alle inesistenti responsabilità dell'orsa che se non disturbata avrebbe continuato a dormire in pace. ED infine- concludono gli animalisti di AIDAA- riteniamo l'atteggiamento dei due assolutamente irresponsabile e devono solo ringraziare il loro dio se la cosa nnon è finita in tragedia".


CATTURA UN ISTRICE CON LA GABBIA E POI LO UCCIDE CON LA CARABINA

 Paganico (Grosseto). I volontari della Lac, coordinati dalla Polizia provinciale di Grosseto, hanno denunciato un bracconiere che aveva installato una gabbia trappola per la cattura della fauna selvatica.

All’interno della gabbia trappola, posizionata nelle campagne di Paganico, era rimasta intrappolato un’istrice attirato dal mais che veniva usato come esca.

Il bracconiere, nonostante il periodo di divieto generale della caccia, si è presentato davanti alla gabbia trappola con una carabina calibro 22 ed ha sparato senza pietà all’istrice provocandone la morte.

Non contento della preda abbattuta, lo stesso bracconiere ha riarmato nuovamente la gabbia-trappola ed ha cosparso di mais l’interno di essa.

A pochi metri dalla gabbia trappola era stato posizionato anche un laccio in acciaio per la cattura di grossi mammiferi, strumento pericolosissimo per qualsiasi tipo di animale, selvatico e domestico, come cane e gatto, che rimane intrappolato per il collo e muore soffocato dopo una lunga agonia.

Il bracconiere, grazie al lavoro dei volontari della Lac, è stato velocemente identificato dalla Polizia provinciale e denunciato alla Procura della Repubblica di Grosseto per esercizio di caccia in periodo di divieto generale e uso di mezzi vietati, oltre che per uccisione di specie non cacciabile.

La gabbia trappola e il laccio sono stati sequestrati dalla Polizia provinciale di Grosseto.

La Lac ha depositato autonoma denuncia alla Procura della Repubblica di Grosseto, anche per il reato di uccisione di animale, assegnando al proprio ufficio legale il compito di costituirsi parte civile nel procedimento penale a carico del bracconiere, tra l’altro in possesso di regolare licenza di caccia.



MONZA CON IL NUBIFRAGIO FERITI ANCHE MERLI E CIVETTE

Duramente colpito anche il rifugio dell’Enpa di via San Damiano. L’intera area del canile si è allagata, ma fortunatamente il terreno estremamente drenante ha permesso di limitare i danni. Il vento che soffiava a oltre 100 km orari è riuscito a spostare di quasi 40 centimetri l’intera struttura, lunga oltre 20 metri, dove vengono ospitati i conigli e i porcellini d’india. Molti i volontari accorsi per ripulire il canile dai numerosi rami e foglie caduti. Tutti gli animali non hanno subìto alcun danno, ma a farne le spese sono stati gli animali selvatici: in pochi giorni sono arrivati al rifugio di via San Damiano oltre 30 piccioni e colombacci, 15 tra merli, fringuelli e altri uccelli, una civetta, un gheppio e un parrocchetto. Tutti questi animali presentavano sintomi da ipotermia, ma molti di loro avevano anche fratture e ferite importanti. A tutti questi animali Enpa ha portato, scaldandoli e rifocillandoli, un primo soccorso e trasferendo poi molti di loro al centro recupero animali selvatici di Vanzago. Pesantemente danneggiate anche le postazioni delle numerose colonie feline presenti in città, alcune gravemente compromesse da fenomeni atmosferici di un’intensità mai vista ma con cui, purtroppo, dovremo abituarci a fare i conti.

sabato 29 luglio 2023

CANE IMPICCATO A SALEMI- TAGLIA ANIMALISTA DI 7.000 EURO SUL RESPONSABILE

SALEMI (29 LUGLIO 2023) Sono passati due giorni dal ritrovamento del corpo di un cane impiccato all'interno del territorio comunae di Salemi in provincia di Trapani ed al momento nessuna traccia dell'autore del gesto criminale. Il cane era stato trovato da un cittadino di Salemi che aveva informato Enrico Rizzi noto animalista che  pur in quel momento trovandosi a Roma si era mosso immediatamente ed aveva fatto intervenire i carabinieri che si erano recai sul posto ed attivato le indagini. Ora interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che pagherà una ricompensa di 7.000 euro a chiunque con formale denuncia alle fore dell'ordine permetterà di individuare e far condannare in via definita il responsabile di questa orrenda impiccagione.



AIZZA IL SUO PITBULL CONTRO I CARABINIERI. ARRESTATO (E CANE IN CANILE)

 Armato di martello - e con un pitbull al suo fianco - stava infastidendo i passanti. Quando i carabinieri sono arrivati per chiedergli conto di quanto stava facendo, ha iniziato a dare in escandescenze e ha aizzato il cane contro di loro: uno dei militari è stato morso all'addome dall'animale. E' accaduto, ieri sera intorno alle 22, in via Ardeatina ad Anzio sul litorale romano. Il carabiniere aggredito ha riportato dieci giorni di prognosi. Il 44enne, trovato anche con un grosso coltello, è stato arrestato per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni personali e porto abusivo di arma. il cane ovviamente è finito in canile.



IN ARRIVO A TRENTO LA FIABA: IL CACCIATORE MAURIZIO ED IL LUPO (rivisitazione animalista di Cappuccetto Rosso)

TRENTO (29 LUGLIO 2023) - Una rivisitazione della fiaba di Cappuccetto Rosso dove il lupo non sarà il cattivo, dove la nonna non morirà mangiata dal lupo, dove Cappuccetto Rosso non si rivolgerà al cacciatore Maurizio per salvare la nonna ma bensi insieme al lupo darà una lezione di vita e di morale al cacciatore Maurizio che alla fine abbandonerà il suo fucile e se ne andrà a testa bassa. Questo il sunto della riedizione della fiaba di Cappuccetto Rosso che per l'occasione sarà intitolata "Il cacciatore Maurizio e il Lupo" che gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA presenteranno proprio a Trento nei giorni immediatamente precedenti le elezii provinciali. "Intanto vogliamo precisare che non sarà nulla di volgare ne di offensivo per nessuno, anzi - scrivono gli animslisti di AIDAA- vuole essere una fiaba positiva in cui si restituisce dignità al lupo che impartirà al cacciatore Maurizio una lezione sul rispetto delle diversità tra animali ed il rispetto per gli abitanti del bosco, in qunto lo stesso cacciatore Maurizio con Cappuccetto Rosso si era vantato di voler cacciare lupi ed orsi per rendere sicuro propprio il bosco creando scompiglio tra i suoi abitanti selvatici.  Unica sorpresa è legata al personaggio del cacciatore Maurizio a chi srà ispirato questo caccistore?- concludono gli animalisti di AIDAA- Non lo riveliamo ma non è difficile da immaginare".




UCCIDONO IL CANE PER SVEGLIGIARE LA CASA

Spietati, senza scrupoli, feroci. Pur di entrare in un’abitazione per svaligiarla, non hanno esitato a uccidere il cane. È accaduto venerdì 21 luglio, verso le 3.30 in piena notte, in una villetta di via della Grigna a Camparada. I criminali probabilmente non si aspettavano la presenza del cane e pur di entrare all’interno della villa hanno esitato ad uccidere il cane avvelenandolo. Sono stati gli stessi proprietari ad accorgersi di quanto stava accadendo svegliati dai guaiti del cane che tra atroci dolori stava morendo.Dopo essersi alzati hanno acceso tutte le luci esterne e hanno così potuto vedere i malviventi che a quel punto decidevano di desistere si davano alla fuga. Per il cane purtroppo non c’era più nulla da fare. E Camparada in particolare, proprio nel periodo estivo, quando molti partono per le vacanze e lasciano la casa vuota il rischio che possa essere svaligiata dai ladri sembra quasi inevitabile.

Camparada: altri tentanti colpi nelle case

Anche in via Cappelletta, lunedì scorso e in via Lario, martedì, 25 luglio, i topi d’appartamento non hanno fatto “mancare” la loro visita. Nel primo caso dopo aver forzato una porta-finestra si sono introdotti nell’appartamento ma l’allarme attivato li ha poi fatto desistere. Nel secondo caso invece, in via Lario, i fuorilegge, alle quattro di notte, pur riuscendo ad entrare dopo aver forzato una finestra della villa, e messo a soqquadro ogni locale dell’abitazione alla ricerca di oggetti di valore, sembra che non abbiano portato via nulla. La popolazione intanto alza la soglia di attenzione di fronte ai furti.



TORINO.GUARDIE ZOOFILE SALVANO CANE MALTRATTATO

 Le guardie zoofile di Agriambiente hanno salvato, nelle scorse ore, un cane maltrattato. L'animale - di razza simil sharpei - viveva da tempo da solo, dentro un campo dalle parti di Orbassano usato come discarica a cielo aperto, con sei capre. Le guardie sono intervenute dopo avere ricevuto una segnalazione e hanno trovato l'animale chiuso in una gabbia, in un appezzamento di terra ricolmo di rifiuti. Il cane era circondato da escrementi, una ciotola di acqua putrida e lattine di cibo sparse per terra. E' apparso molto magro, con una forte congiuntivite e lesioni alle orecchie ulcerate. Il cane, accertati i maltrattamenti subiti, è stato sequestrato e portato dal veterinario. La procura di Torino non ha potuto fare altro che convalidare il sequestro, visti gli elementi di prova raccolti.

L'animale è stato portato alla Croce Blu di Piossasco (Torino). Tre persone sono state iscritte sul registro degli indagati: il proprietario del terreno, la proprietaria del cane e il custode (affidatario) dello stesso. All'operazione ha partecipato anche la polizia locale di Orbassano. (ANSA).


FOLMATO MENTRE PICCHIA IL SUO CANE. DENUNCIATO

 (ANSA) - PERUGIA, 28 LUG - E' stato denunciato per maltrattamento di animali, un 45enne filmato da un passante che ha poi segnalato il fatto alla polizia, mentre colpiva violentemente a calci e con un bastone di legno il proprio cane. E' accaduto a Perugia. Agli agenti che si sono recati sul posto l'uomo - ha ricostruito la polizia - ha confermato di aver percosso l'animale, un labrador, in un momento d'ira.

I poliziotti, constatato che all'interno dell'appartamento era presente anche un altro cane, hanno contattato il personale dell'Usl al fine di verificare le condizioni di salute dei due animali. Dopo gli accertamenti del veterinario i cani sono stati accompagnati presso una struttura in attesa di una decisione dell'autorità giudiziaria. (ANSA).



venerdì 28 luglio 2023

IL GIP ARCHIVIA LE ACCUSE CONTRO FUGATTI PER LA CATTURA DEGLI ORSI . AIDAA: PER NOI NON CAMBIA NULLA.

TRENTO (28 LUGLIO 2023) Prendiamo atto come è giusto che sia della decisione del GUP di Trento di archiviare le denunce contro il presidente della provincia di Trento FUGATTI in merito alla cattura degli orsi M49 (Papillon ora rinchiuso al Casteller) ed M57. I fatti per i  quali il GIP ha disposto l'archiviazione risalgono al 2020 e secondo il giudice  in queste catture non vi fu maltrattamento di animali. Sulla vicenda interviene con una breve nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA:"Questa decisione per noi incomprensibile in quanto in quelle carture vi furono problemi per gli orsi ma secondo il giudice non ci fu maltrattamento di animali, certo noi rispettiamo ledecisioni ma ci piacerebbe capire cosa si intende a questo punto per maltrattamento di animali. Ma comunque- concludono gli animalisti di AIDAA- questa decisione non cambia di una virgola la nostra idea e vale a dire che le motivazioni per le quali Fugatti vuole morti orsi e lupi non hanno come obbiettivo principale la tutela dei territori, ma questioni legate agli investimenti economici su quei territori che sono stati programmati e pianificati e che saranno realizzati e finanziati con i soldi del Pnrr e dei mondiali di Cortina 2026 che pioveranno copiosi sulla provincia amministrata da Fugatti".



GHIANDAIA MARINA. MESSI IN LIBERTA' I 12 PULCINI CHE ERANO STATI RAPITI

 Beccato con le mani nel nido! È quanto successo a un bracconiere che, tra Roma e Viterbo, è stato sorpreso in flagrante mentre rubava 12 pulcini di ghiandaia marina da cassette nido posizionate a cinque metri d’altezza sui tralicci dell’alta tensione. Oltre alle ghiandaie marine, al bracconiere è stato sequestrato anche un esemplare di lodolaio, piccolo falco che sarà liberato in natura appena sarà possibile. Non era solo il bracconiere colto in flagranza di reato: con lui, infatti, è stato denunciato anche un secondo soggetto risultato coinvolto nel furto.

Dopo il sequestro da parte dei carabinieri forestali, i pulcini sono stati affidati al Centro recupero fauna della Lipu a Roma, che li ha misurati e inanellati con anelli Ispra e quindi riposizionati all’interno delle cassette nido dove erano stati tolti, sperando che vengano presto adottati da adulti della stessa specie.



giovedì 27 luglio 2023

AVVELENATI I DUE CANI DELL'EX SCIATRICE LARA MAGONI

 Lara Magoni, sottosegretario con delega allo Sport e Giovani di Regione Lombardia, denuncia sui suoi canali social l’avvelenamento di due cani, avvenuto a Gorno, nella Bergamasca. Gli animali sono morti. Uno si chiamava Birillo, era un meticcio di 13 anni, l'altra, Luce, femmina di lupo cecoslovacco. Gli animali non erano suoi, Lara Magoni ha solo voluto dare risonanza a un post pubblicato da un'altra persona. «Ho voluto ripostare il messaggio — chiarisce il sottosegretario che ha sempre palesato il suo amore per gli animali — per dare la massima attenzione a un fatto gravissimo. Bisogna stanare i colpevoli». 

Il padrone dei cani si chiama Juri Quistini e ha denunciato l’episodio, con tanto di foto dei suoi due animali. «In seguito all’avvelenamento dei miei cani — scrive Quistini — nella mattinata del 25 luglio, nel recinto di casa mia, in via monsignor Guerinoni, avviso che è stata posta denuncia e verranno presi seri provvedimenti. Queste cose non devono e possono accadere. Vergogna». 

La notizia è stata ripresa da Lara Magoni. «Ho letto questa notizia agghiacciante — scrive la politica di Selvino —. In un piccolo paese si sa tutto. Omertà uguale colpevolezza. Parlate o sarete complici. Che schifo, che vergogna, che delinquente, che assassino. Ci meritiamo la “rabbia” della natura, degli animali…».



L'ORRENDA PRATICA DELL'INNESCO DI INCENDI CON CANI E GATTI

 ROMA (27 LUGLIO 2023) - Sono centinaia gli animali fuggiti, molti specialmente i selvatici quelli morti e tanti anche quelli fuggiti inquesti giorni a causa degl iincendi che hanno interessanto le regioni del sud e la Sicilia, ci vorranno giorni per avere un quadro completo della situazione sia per quanto riguarda la conta dei danni ambientali (ingentissimi) sia per quanto riguarda il quadro degli animali dispersi, scappati o morti. Ma oltre alle questioni citate se ne affaccia un'altra che come un mantra torna ogni anno nella stagione degli incendi. quello degli animali usati come inneschi. l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA torna sulla vicenda precisando che dalle indagini ufficiali non sono mai emersi elementi certi dell'utilizzo di animali a cui viene dato fuoco come inneschi degli incendi esrivi: "E' una quesrione di cu si parla da anni ma che non è mai emersa nella sua completezza- scrivono gli animalisti di AIDAA- ma che non si può escludere che questa pratica sia stata usata e lo sia ancora in alcuni casi, Per questo vogliamo ricordare in cosa consiste: un animale di solito cane o gatto viene cosparso di benzina o di altro liquido infiammabile e viene poi incendiato e lasciato libero in zone dove è presente vegetazione secca. L'animale prende fuoco e preso dal panico corre incendiando le zone circostanti -  continuano gli animalisti di AIDAA- con una fine orribile per gli animali incendiati che ovviamenre alla fime muoiono bruciati vivi".


VA AL CINEMA E LASCIA IL CANE IN MACCHINA. CANE SALVATO, LEI DENUNCIATA

 TRIESTE -  È rimasto chiuso in macchina per un paio d'ore. A salvarlo sono stati gli agenti della polizia locale con i vigili del fuoco. Disavventura a lieto fine per un cagnolino rimasto chiuso in auto in via Pindemonte. Una signora di passaggio era stata attirata dall'abbaiare dell'animale e aveva guardato dentro il veicolo in sosta: sotto il ripiano di copertura del bagagliaio s'intravedeva il cane. Con il caldo afoso di questi giorni e i finestrini abbassati per un paio di centimetri, la pattuglia e la squadra dei vigili del fuoco hanno concordato che si trattasse senza dubbio di una situazione di emergenza tale da dover intervenire e liberare il cane, vista anche l'impossibilità di contattare il proprietario del veicolo, residente fuori Trieste.

Aperta l'autovettura - senza peraltro danneggiarla - l'animale è apparso visibilmente spaventato e, per prima cosa, è stato dissetato (all'interno del veicolo non c'era acqua né cibo ma solo una piccola cesta per accomodarsi). La pattuglia ha affidato perciò l'animale al cinovigile che lo ha portato al canile lasciando una citazione per il proprietario all'interno del veicolo. Questi ha chiamato la polizia locale verso le 23: era venuto con la famiglia a Trieste per assistere ad un spettacolo teatrale e ha spiegato di aver lasciato il cane solo in macchina per circa un paio d'ore. L'uomo è stato denunciato all'Autorità Giudiziaria per maltrattamento di animali. Nel frattempo, il veterinario di Asugi ha visitato il cane trovandolo in buone condizioni di salute nonostante lo stato di agitazione.



MAMMA GHEPPIO SALVATA DAI CARABINIERI NIDIFICA IN CASERMA

 VALLO DELLA LUCANIA. Mamma Gheppio, salvata lo scorso inverno dai carabinieri forestali, nidifica in caserma. E ieri, dopo circa due mesi, ha lasciato prendere il volo ai suoi tre piccoli. Un tuffo nel vuoto, e poi di colpo in su, in picchiata a 360 all'ora, come frecce sopra le teste dei carabinieri forestali.

Non è una favola della Walt Disney, ma una storia vera, di amicizia tra uomini e animali. È accaduta a Vallo della Lucania, in località Montisani, nell’area militare del Reparto Carabinieri Parco. E, a darne notizia, è stato proprio il comandante, il colonnello Mario Guariglia.

“Mamma Gheppio ha trovato nella nostra caserma un posto sicuro – ha raccontato il colonnello – Fu salvata in strada lo scorso inverno da due carabinieri che, dopo le prime cure, la lasciarono nuovamente libera. Ma il rapace, dall'inconfondibile livrea rosso mattone con barrature trasversali scure, si è affezionata ai carabinieri e non è mai più andato via”.

E ha scelto un anfratto esterno della caserma per allestire il nido, deporre le uova e far nascere i propri piccoli. “Così abbiamo deciso di adottare mamma Gheppio – spiega l’ufficiale - ma senza alcuna intromissione nella sua vita. L’abbiamo solo protetta e ammirata. In questi mesi – continua con un pizzico di emozione Guariglia - ci ha regalato delle performance straordinarie: centinaia di voli sulla vallata che si concludevano con atterraggio sulla caserma. Un esempio di come la natura, se lasciata tranquilla, sa restituirci straordinarie sensazioni”.



GLI INCENDI HANNO DISTRUTTO IL RIFUGIO DELL'ASSOCIAZIONE ADA

(ANSA) - PALERMO, 26 LUG - L'incendio che ha devastato la zona di Bellolampo per oltre 36 ore a Palermo ha distrutto un rifugio di cani dell'associazione Ada. Il rifugio si trova vicino la provinciale 1 e la strada della cava. I danni sono ingenti. La struttura è stata avvolta dalle fiamme. Alcuni volontari sono intervenuti con degli estintori e sono riusciti a spegnere l'incendio e mettere in salvo gli animali, anche grazie all'aiuto di operai comunali della Reset. "Avevamo un bel rifugio per cani - dice Giusy Caldo - con dei cipressi che facevano ombra ai cani. Avevamo delle cisterne d'acqua sempre piene, avevamo un impianto elettrico, avevamo un deposito cibo. Avevamo un deposito per i farmaci e gli antiparassitari. Adesso non abbiamo più nulla". (ANSA).


mercoledì 26 luglio 2023

FUGATTI VUOL FUCILARE DUE LUPI. GLI ANIMALISTI LO DENUNCIANO: I LUPI SONO SPECIE PROTETTA

TRENTO (26 LUGLIO 2023) Gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA hanno i viato m esposto denuncia contro il presidente della provincia autonoma di Trento Maurizio Fugatti in relazione al decreto firmato nei giorni scorsi che prevede l'abbattimento di due lupi del branco che si aggira nei pressi delle malghe del comuune di Ala nel loro esposto gli animalisti di AIDAA chedono alla procura di verificare la validità del decreto firmato da Fugatti in quanto i lupi sono specie protetta e poi ci potrebbero essere carenze indicative sui due specifici lupi. Secondo gli animalisti che sono pronti a trasformare l'esposto in una denuncia penale con questa firma il presidente Fugatti abbia violato le norme e le leggi che proteggono i lupi e gli altri selvatici ed anche il decreto Caccia Libera in vigore dallo scorso inizio mese di luglio. Gli animalisti di AIDAA stanno inoltre valutando un azione europea contro il presidente del Trentino reo di creare danni irreparabili alla biodiversità sia nella sua regione che nel resto dell'apparato alpino.



CANE UCCISO A PALAZZO CIRIO A MONDRAGONE. DENUNCIA E TAGLIA SUL COLPEVOLE

MONDRAGONE (Caserta 26 luglio 2023) - "Abbiamo inviato questa mattina una denuncia alla procura di Caserta allegando un video che ci è stato fornito nel quale si vede un auto ed il relativo numero di targa che potrebbe appartenere a colui o coloro che hanno lanciato la cagnolian dalla torre in zona Cirio a Mondragone, e siamo disposti come Associazoine Italiana Difesa Animali ed Ambiente a pagare una ricompensa di 3.000 euro a chiunque con la sua testimonianza resa attraverso una formale denuncia alle forze dell'ordine sia in grado di aiutare ad individuare e far condannare il responsabili del gesto criminale, invitiamo coloro i quali hanno assistito all'accaduto a rivolgersi con fiducia alle forze dell'ordine per assicurare questo criminale alla giustizia". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA con il quale annuncia di aver inviato una denuncia e di aver posto una taglia di 3.000 euro sulla testa dell'assassino della cagnolina di 6 mesi lanciata dalla torre in zona Cirio a Mondragone.


UCCIDONO UN UN PICCIONE CON UN FUCILE A PALLINI IN ORATORIO. AIDAA DENUNCIA E SCRIVE AL VESCOVO

CARDITO (NAPOLI 26 LUGLIO 2023) Quello che è successo all'oratorio di Cardito in provincia di Napoli è semplicemente inaudito. Qui nei giorni scorsi alcuni adolescenti armati di un fucile a pallini e co delle magliette con la scritta "Animatori" (sponsorizzate da un armeria) hanno dapprima intrappolato un piccione in un locale dell'oratorio e lo hanno ucciso sparandole con un fucile a pallini filmando tutto e postandolo sui social."Si tratta di un gesto gravissimo, ancora più grave se prendiamo in considerazione il luogo dove è accaduto, ci domandiamo come possano dei ragazzi entrare armati in un oratorio, ci domandiamo come sia possibile che le magliette dello stesso otatorio siano sponsorizzate da un armeria e ci domandiamo come possa questo essere semplicemente avvenuto. Per questo abbiamo deciso di scrivere al vescovo di Napoli perchè il suo silenzio di questi giorni è semplicemente imbarazzante- scrivono gli animaliti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- ed ovviamente abbiamo sporto denuncia per diversi reati tra cui maltrattamento di animali causante la morte, denuncia che abbiamo inviato sia alla procura di Napoli che a quella del Tribunale dei Minori del capoluogo campano.".


TENEVA UN PITBULL ED UN ALRTRO CANE AL SOLE E GUAIVANO PER CHIEDERE AIUTO

 Firenze,  Teneva due cani, tra cui un pitbull, in un terrazzo piccolo e assolato, pregiudicando il loro stato di salute. Un 45enne, già noto alle forze dell'ordine, è stato così denunciato dalla polizia municipale di Firenze. Rischia fino a 10.000 euro di multa e l'arresto fino ad un anno. Una decina di giorni fa gli agenti della municipale hanno ricevuto una segnalazione riguardo alle condizioni di due cani, confinati in un terrazzo piccolo e assolato al quinto piano di uno stabile in zona Novoli, alla periferia cittadina.

A corredo c'erano anche delle foto e dei video che mostravano le precarie condizioni igieniche dello spazio dove i due animali dovevano loro malgrado convivere, e che li portava ad abbaiare e guaire per chiedere aiuto. I riscontri hanno accertato il reale e concreto stato di sofferenza dei cani che, specie nelle ore più calde, cercavano rifugio sotto un piccolo tavolo o sotto una tenda che però non mitigavano il calore. Gli agenti insieme agli operatori dell'Ente nazionale protezione animali sono intervenuti nell'appartamento.



martedì 25 luglio 2023

20 CANI IN CONDIZIONI ORRENDE SEQUESTRATE IN PIEMONTE

 (ANSA) - ALESSANDRIA, 25 LUG - Sopralluogo delle guardie zoofile Oipa Alessandria e Gepa Casale Monferrato a Murisengo, dopo una segnalazione per sospetto maltrattamento di animali. Come precisato in un comunicato, trovati ventuno cani in uno scantinato fatiscente, sporco di feci e urina. Presente anche una cucciolata di labrador di circa un mese, in pessime condizioni.Detenuti inoltre in un cortile due conigli ariete e sette galline (trasferiti in un rifugio di Casale Monferrato), otto gatti di razza e un pappagallo. Marito e moglie sono stati denunciati. Subito confiscati tredici cani, quelli in condizioni più gravi, e portati al Canile Cascine Rossi di Casale; uno dei cuccioli è morto nonostante le tempestive cure. Tutti sono adottabili, così come i gatti. (ANSA)



AGNONE. TAGLIA DI 500 EURO SULL'AVVELENATORE DEi GATTI DI AGNONE.

AGNONE. (25 LUGLIO 2023) - Da alcuni giorni si segnala la presenza di sostanze velenose nel centro di Agnone, inoltre da quanto dichiarato da fonti municipali sono diversi i gatti che sono stati avvelenati in questi ultimi giorni per questo motivo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha istituito una ricompensa di 500 euro che sarà pagata a chi con la sua denuncia fornita secondo le frorme di legge alle autorità pubbliche aiuterà a individuare e far condannare in via definitiva il responsabile o i responsabili di tale odioso crimine.


IL MALTEMPO DISTRUGGE UN MANEGGIO A BORGOSTALLO

 C’è anche il maneggio Ippokampo Stable di Borgosatollo tra gli edifici devastati dal maltempo dello scorso fine settimana. La buona notizia è che, nonostante i danni, non si registra nessuna vittima tra gli animali ricoverati in struttura e nemmeno feriti tra dipendenti e clienti. Sono tutti sani e salvi, ma i danni hanno reso la scuderia inagibile.

La testimonianza della titolare

“Fortunatamente – racconta la titolare Giulia Pulcini – per una serie di cause fortuite dai primi di luglio la grande maggioranza di pony e cavalli che stavamo accudendo, salvati da situazioni difficili, era già stata portata in diverse fattorie didattiche. Questo perché mi sarei dovuta assentare per tre mesi, per motivi di lavoro, e non avrei potuto prendermi cura di loro. Erano state sospese anche le varie attività in scuderia, come il campus estivo e le lezioni di equitazione”.

Questo ha fatto sì che non ci fossero molte persone al momento del disastro. I cavalli rimasti erano solo una ventina, ora tutti ricoverati in altre strutture. “In pochi minuti – continua Giulia Pulcini – ho visto spazzare via anni di duro lavoro e sacrifici. Ma sono comunque serena, perché nessuno si è fatto male. Purtroppo i danni alla scuderia sono ingentissimi: spero di poter rialzarmi al più presto e ricominciare la mia attività, e soprattutto continuare ad aiutare gli animali maltrattati”.

Giulia e la sua famiglia ringraziano “tutti coloro che hanno espresso solidarietà e portato coraggio, in questo momento di disperazione, e tutti coloro che concretamente hanno dato una mano”. Il maneggio Ippokampo Stable al momento rimane inaccessibile: i Vigili del Fuoco, per ovvi motivi, hanno apportato i sigilli per inagibilità totale. Le immagini purtroppo parlano da sole.



GATTI AVVELENATI NELC ENTRO STORICO DI AGONE

 “Negli ultimi giorni sono giunte segnalazioni di avvelenamenti ai danni di gatti nel centro storico della nostra città.  Purtroppo si registrano comportamenti senza scrupoli che di trasformano in atti di inciviltà e disumanità nei confronti di creature indifese. È bene ricordare che, come previsto dall’articolo 544-bis del codice penale, chiunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona la morte di un animale è punito con la reclusione da quattro mesi a due anni”.

E’ quanto scrivono da Palazzo San Francesco gli amministratori della giunta Saia.

“Il Comune – aggiungono – condanna fermamente questi comportamenti criminosi e invita chiunque sia a conoscenza di fatti o responsabili a segnalarlo prontamente alle autorità competenti. Faremo tutto il possibile per individuare i colpevoli, gli atti di crudeltà gratuita non possono essere tollerati in una società civile. Confidiamo – concludono – nella collaborazione di tutti i cittadini per mantenere la nostra Agnone una comunità rispettosa della vita e degli animali, nella quale questi vengono gestiti con senso civico e nel rispetto delle aree pubbliche e degli altri. Nella speranza che atti simili non si ripetano in futuro”.

Nel frattempo, nei giorni scorsi, il centro storico ha visto la presenza dell’unità cinofile dei Carabinieri alla caccia di eventuali esche avvelenate.



RIFLESSIONI SUL CANE LEGATO E BRUCIATO A SANTA MARIA DEL BELICE di Cetty Tripoli

 All’amico a quattro zampe di S. Margherita del Belice (Ag)

L’articolo che è apparso su Agrigento Notizie il 03 Luglio 2023, sull’amico a quattro zampe di Santa

Margherita del Belice ritrovato con le zampe posteriori legate e bruciato, lascia amareggiati. Sinceramente

leggendo e rileggendo l’articolo a distanza di giorni si rimane costernati non solo per il fatto accaduto ma

per l’intento. Appare chiaro che lo scopo dell’articolo, che sembra piuttosto un comunicato stampa, è per

dire che il povero amico a quattro zampe di S. Margherita del Belice non è stato bruciato vivo, anche se non

si comprende secondo quali dati.

La cosa sconcertante è che non si dica una parola sul gesto ignobile in sé stesso ma neanche sul fatto che

un cane randagio abbia subito tale scempiaggine. Quello che fa riflettere è che sia stato prima legato con le

zampe posteriori per essere reso immobile e poi bruciato. Restano da chiarire questi aspetti sui quali non si

può restare indifferenti e che denotano non solo il decadimento della coscienza ma anche della pietà.

E’ giusto che la coscienza abbia la sua voce e reclami chiarezza. Ci chiediamo pertanto come possa essere

accaduto.. per errore, per gioco, per divertimento, per crudeltà pura? Per saperlo poniamo le speranza

nelle indagini perché la società civile questo lo vuole sapere.

Ora che nell’articolo non si faccia accenno per nulla all’oscenità del gesto in sé stesso fa riflettere molto.

Sembra una discolpa da parte degli enti locali, preposti con responsabilità diretta dalle normative vigenti

alla tutela degli animali randagi, piuttosto che una condanna a chi ha compiuto il gesto.

Certo è che l’immagine di questo borgo della Sicilia, ricco di storia e di nobiltà per la presenza nei secoli

passati dell’alta aristocrazia siciliana, ha subito un grave danno alla sua immagine trascinata nel fango

mediatico a livello nazionale e forse anche oltre.

Ma Santa Margherita del Belice non è il solo paese della Sicilia ad avere acquisito un infausto marchio per la

crudeltà contro gli amici a quattro zampe. Si potrebbe fare una lunga lista di atti crudeli compiuti a danno

degli animali “randagi” in alcuni paesi della Sicilia, che trattano la questione randagismo come se fossimo

nel medioevo. Per contro ci sono invece diversi Comuni virtuosi che si stanno adoperando per la tutela

degli animali di affezione.

Ora la domanda è perché randagi? La normativa nazionale e quella della Regione Sicilia hanno già

legiferato in passato per la tutela degli animali di affezione e soprattutto per la gestione del randagismo. Le

norme fanno riferimento alle responsabilità diretta degli enti locali per la gestione ed il controllo del

randagismo, nello specifico i Comuni e le Asl, ciascuno con le proprie specifiche competenze.

Forse le normative sono scivolate dal paniere per non essere state applicate alla lettera. Qual è la

conseguenza? degrado morale, decadenza etica, mancanza di azioni determinate per istruire e costruire il

benessere di una comunità che non deve vedere o raccogliere cani randagi al fine di proteggerli, di cittadini

che non devono mettere mano alle proprie tasche per salvare i fedeli amici a quattro zampe.

A questo ci devono pensare gli enti locali responsabili dei territori. E dove sono già accaduti fatti cruenti

contro gli animali gli enti locali devono stare molto accorti e mi riferisco ad ASL e Sindaci delle

amministrazioni comunali perché che vi piaccia o no siete voi i responsabili per legge del randagismo

irrisolto in Sicilia.



lunedì 24 luglio 2023

BOSCOREALE. CANE ABBANDONATO LEGATO CON LA CORDA

 Una corda bianca legata ad un palo gli impediva di muoversi. Lo sguardo implorante verso chi passava gli ha salvato la vita. Abbandonato in una zona di periferia a Boscoreale un cane, colore champagne dal carattere dolce e affettuoso, ha rischiato di morire.

Lasciato dai suoi proprietari legato sotto il sole, a 40 gradi. Perché non potesse seguirli la corda era attaccata al suo collare in acciaio, in modo da non dargli una chance di salvezza. Accanto a lui niente. Nessuna scodella del cibo e soprattutto niente acqua.Non aveva neanche più la forza di abbaiare o piangere quando a Boscoreale sono intervenuti i vigili urbani, in una zona poco frequentata del comune vesuviano in particolare nel fine settimana. Chiamati dai passanti che si sono preoccupati per la sua sorte, gli agenti di polizia municipale guidati dal comandante Giovanni Sansone lo hanno liberato. E preso in custodia.


GLI STRANI ATTACCHI DELL'ORSO FRANCESCO IN FRIULI

CARNIA (24 LUGLIO 2023) Sabato l'orso Francesco (proveniente dal Trentino) avrebbe ucciso un altra asina e ferito gravemente un puledro attaccndoli  a Sauris, mietendo cosi un’altra vittima tra il bestiame. L’aggressione è avvenuta a Malga Novarzutta, nella stessa luogo zona in cui pochi giorni fa l’orso aveva un’asina che da quanto si è capito era stata lasciata ai lati della malga. Ora l'orso ha colpito ancora nella stessa zona e guarda caso anchd stavolta c'era un asina libera e con lei un puledro. lasciati liberi pur sapendo che in quella zona qualche giorno fà si era registrato un primo attacco dell'orso. "Abbismo annunciato un esposto sul primo episodio,- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- in cui denunciamo le nostre perplessità sui fatti accaduti e visto quanto successo in Trentino non vorremmo che si arrivasse al secondo caso di aggressione ad uomo in quanto pur sapendo che nella zona è presente un orso poco si fa per tutelare gli animali in malga".



MONZA. LITE PER U N CANE. SFREGIA IL VOLTO DI UNA RAGAZZA CON IL CACCIAVITE

 (ANSA) - MONZA, 23 LUG - Un uomo di 61 anni è stato denunciato dalla Polizia di Stato per lesioni e minacce aggravate per aver ferito una ragazza di 19 anni, colpita al volto con un cacciavite, che aveva chiesto all'uomo di tenere il suo cane al guinzaglio per evitare incidenti con il proprio. È accaduto giovedì sera a Monza, nel quartiere San Fruttuoso, ma è stato reso noto solamente oggi. Secondo la ricostruzione della Polizia, la giovane e il fratello minore, 16 anni, erano appena scesi in strada con il loro cane al guinzaglio, quando hanno notato il cane del 61enne vagare libero, come già accaduto altre volte. Così il più giovane dei due ragazzi lo ha invitato a richiamarlo e mettergli il guinzaglio. L'uomo ha però dato in escandescenza, insultandolo e gridandogli contro, fin quando la sorella non è intervenuta per difenderlo. Il 61enne allora ha estratto un cacciavite a stella dalla tasca e le ha sferrato un pugno al volto, spaccandole un labbro, sfregiandole una guancia e scheggiandole un dente. Quando la Polizia è arrivata sul posto, chiamata dalla mamma dei ragazzi, l'aggressore è stato identificato e denunciato. (ANSA).


domenica 23 luglio 2023

DIUE DONNE SALVATE DAU CANI BAGNINI A MONTALTO DI CASTRO

 Un miracoloso salvataggio di due donne è avvenuto in provincia di Viterbo, a Montalto di Castro, dove i cani della Scuola Italiana Cani di Salvataggio, tra sabato e domenica sono riusciti  a estrarre dall’acqua due donne, quando le bagnanti erano davvero in pericolo di vita, in un tratto di mare estremamente pericoloso, già teatro della morte di un anziano appena due settimane fa.


COME COMPORTARSI COL CANE AL BAR ED AL RISTORANTE

 Il cane al bar e al ristorante: un’abitudine da difendere per chi ama gli animali domestici. Purché si rispettino gli altri clienti e i gestori del locale, e non si creino disagi che possono danneggiare gli stessi cani. Sono tutti buoni motivi per seguire alcune, semplici regole di comportamento quando decidiamo di farci accompagnare da un cane al bar o al ristorante.

CANI AL BAR E AL RISTORANTE COSA DICE LA LEGGE

Il ministero della Salute ha prodotto un regolamento, condiviso con la Federazione dei pubblici esercenti, dove le regole sono semplici e chiare. Nei bar e nei ristoranti i cani possono entrare purché siano forniti di guinzaglio e museruola. Non è una grande fatica, e serve a non dare fastidio a chi magari non ama questi animali.

LEGGI ANCHE: Dove lasciare cani e gatti quando si va in vacanza

INFORMATEVI SE L’ACCESSO DEI CANI È CONSENTITO

Quando prenotate un ristorante, e volete andare con il cane, informatevi se questo sia possibile. Ci sono locali che in ogni caso non accettano l’ingresso dei cani. E questo vale anche per alcuni bar. Inn ogni caso, i gestori di questi locali sono obbligati a mettere all’ingresso un cartello che avvisi i clienti del fatto che gli animali domestici non sono ammessi.

ABITUATE IL CANE ALLA SUA ZONA

Il cane in un ristorante o in un bar non è a passeggio. E non può andare ovunque. Abituatelo, come a casa, ad avere la sua zona, ed a circoscrivere i movimenti in quell’area. Senza dare fastidio, ovviamente, ad altri tavoli. Fate particolare attenzione al fatto che il cane non intralci il lavoro dei camerieri, costretti a correre da un tavolo all’altro.

NON CEDETE ALLE RICHIESTE DEL CANE

Di solito il cane è bravissimo a elemosinare cibo dal tavolo e se capisce che può avere un riscontro difficilmente si metterà tranquillo. Fuori casa il cane non deve né chiedere né ricevere cibo. Piuttosto cercate di avere sempre una ciotola a disposizione: magari il ristorante non è fornito di questo oggetto e il cane ha bisogno di bere acqua.

PARTITE CON RISTORANTI E BAR TRANQUILLI

Iniziate come prima esperienza a frequentare bar e locali con tavoli all’aperto in contesti tranquilli lontano da rumori e ambienti particolarmente stressanti e ricchi di stimoli. Tenete presente che il cane non ama la movida e la musica ad alto volume. D’altra parte, non portate in un bar o in un ristorante un cane abituato ad abbaiare spesso oppure che emana un cattivo odore.

EVITATE LE CAREZZE DEGLI ALTRI

Di solito, lo sconosciuto che vuole dare una carezza al vostro cane si avvicina educatamente con questa domanda: “Morde?”. Il consiglio è di evitare comunque le carezze di estranei, le reazioni dei cani di fronte a questi gesti possono essere imprevedibili.

PREPARATE IL CANE

Fatelo con attività rilassanti. Una bella passeggiata interattiva nella quale l’animale abbasserà il suo livello di stress e sarà più propenso al riposo e a rilassamento è sempre un’ottima soluzione. Nel caso del ristorante i tempi saranno più lunghi per cui sarà importante fare una pausa intermedia durante la quale porterete il cane a fare una breve passeggiata con piccole attività di ricerca olfattiva. Sarà un modo intelligente per prevenire eventuali situazioni di difficile gestione, neutralizzando il rischio di dover comunque uscire in seguito a reazioni di insofferenza di terzi.