ROMA - Dopo la notizia apparsa in giornata che rivela come il difensore della Roma Chris Smalling segua una dieta vegana,lo stesso difensore ha dichiarato parlando con la BBC che tra i suoi compagni di squadra quando giocava in Inghilterra al l Manchester United sono interessati alla dieta vegana e tra loro anche il centravanti attualmente in forza all'Inter Romelo Lukaku potrebbe presto diventare vegano in quanto nei mesi scorsi si è parso molto interessato alla decisione del suo ex compagno di squadra. Smalling ha ha parlato della sua scelta alla BBC, per il documentario “Football Going Vegan”. Ecco quanto ha dichiarato alla televisione di stato britannica: “La cosa che mi ha spinto di più a diventare vegano è il benessere degli animali. Forse ho cominciato per gli aspetti legati alla salute, visto che mi riprendevo meglio dopo le partite. Poi ho visto alcuni documentari, ho letto dei libri… ho scoperto cose difficili da ignorare. Mia moglie non si aspettava che io diventassi vegano, ma quando ho cominciato a capire, il benessere degli animali è il fattore che mi ha spinto a dire ‘Ok, da oggi sarò vegano’. I compagni di squadra fanno domande".
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
lunedì 30 settembre 2019
DENUNCIATI DUE BRACCONIERI NEL NAPOLETANO
Richiami vietati, armi e munizioni. Operazione congiunta contro il bracconaggio nelle province di Napoli, Caserta e Salerno: in campo i carabinieri forestali, le Guardie giurate volontarie venatorie e zoofile del Wwf della provincia di Caserta, Napoli e Salerno, e volontari dell’Enpa (in provincia di Caserta). Controlli a Carditello, nei pressi dell’omonima reggia borbonica, a San Tammaro e Villa Literno, località Pagliatella. Interventi anche a Casalvelino (Sa) e sul Monte Faito (Na). Mentre le Guardie del Wwf di Salerno lavoravano in costiera amalfitana, quelle di Napoli stavano in Penisola Sorrentina.
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi delle province di Napoli, Caserta e Salerno, echeggiavano i richiami elettroacustici detti comunemente "Fonofil": metodo di caccia, illegale e deplorevole, praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti. Pratica diffusa anche nel litorale Domitio e in penisola sorrentina come in area vesuviana.
Richiami vietati, armi e munizioni. Operazione congiunta contro il bracconaggio nelle province di Napoli, Caserta e Salerno: in campo i carabinieri forestali, le Guardie giurate volontarie venatorie e zoofile del Wwf della provincia di Caserta, Napoli e Salerno, e volontari dell’Enpa (in provincia di Caserta). Controlli a Carditello, nei pressi dell’omonima reggia borbonica, a San Tammaro e Villa Literno, località Pagliatella. Interventi anche a Casalvelino (Sa) e sul Monte Faito (Na). Mentre le Guardie del Wwf di Salerno lavoravano in costiera amalfitana, quelle di Napoli stavano in Penisola Sorrentina.
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi delle province di Napoli, Caserta e Salerno, echeggiavano i richiami elettroacustici detti comunemente "Fonofil": metodo di caccia, illegale e deplorevole, praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti. Pratica diffusa anche nel litorale Domitio e in penisola sorrentina come in area vesuviana.
Sul territorio di caccia, in diversi luoghi delle province di Napoli, Caserta e Salerno, echeggiavano i richiami elettroacustici detti comunemente "Fonofil": metodo di caccia, illegale e deplorevole, praticato per compiere vere e proprie stragi di animali selvatici o per cattura con reti. Pratica diffusa anche nel litorale Domitio e in penisola sorrentina come in area vesuviana.
RADIO MARIA ATTACCA GLI ANIMALISTI E GLI AMBIENTALISTI
ERBA (30 Settembre 2019) - Radio Maria odia gli animali, anzi odia tutti coloro che si occupano di animali ed ambiente al punto da arrivare a postare (e poi ritirare di corsa) sulla sua pagina Facebook parole al vetriolo indirizzate ufficialmente a Greta Thunberg ma che possono essere lette come rivolte a ciascuno dei volontari che si occupano di animali ed Ambiente. Nel post i responsabili della pagina Facebook di Radio Maria hanno scritto testualmente :"Cara Greta, dopo che abbiamo buttato Dio nella pattumiera, vogliamo salvare il pianeta? Dopo che lasciamo sopprimere i feti umani, vogliamo proteggere i cuccioli animali? Dopo che confondiamo i generi , vogliamo salvare la specie? Dopo che aiutiamo gli uomini a morire salviamo le foreste?". Il post poi prosegue accusando Greta di essere manipolata ed altre questioni che non ci interessano. "Padre Livio Fanzaga è noto per le sue posizioni estreme e contro la natura e gli animali, lui vede il diavolo dappertutto-ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- lui che imbottendo le persone che ascoltano la sua radio con parole di odio contro tutti e tutto fomenta l'odio contro la natura e gli animali, difende i cacciatori e i torturatori di animali, lui sarebbe un uomo di Dio? Uno cosi- conclude Croce- san Francesco lo prenderebbe a calci in culo giorno e notte noi ci limitiamo a sperare che il giorno in cui lascerà questa valle di lacrime sia accolto tra le braccia del demonio suo degno compare e ispiratore di cattivi pensieri".
PADRE LIVIO FANZAGA DI RADIO MARIA. NOTO IL SUO ODIO CONTRO ANIMALISTI E AMBIENTALISTI.LUI CHE PROCLAMA DI AGIRE IN NOME DI DIO E' STRUMENTO DEL DEMONIO CHE VUOLE DISTRUGGERE IL MONDO. |
VALSINNI.UOMO SCAMBIATO PER LEPRE DAI CACCIATORI CHE LO FERISCONO
Un incidente di caccia, fortunatamente senza gravi conseguenze, si è verificato nel territorio di Valsinni questo pomeriggio. Un uomo di 59 anni originario di Rotondella si trovava assieme ad un gruppo di amici intenti alla caccia alla lepre. Ad un certo punto un colpo sparato è andato a finire su una pietra che, rimbalzando, ha colpito l'uomo alle gambe, ferendolo non gravemente. Sul posto sono giunti l'automedica di Senise e l'ambulanza del 118 di Tursi che ha trasportato il ferito al vicino ospedale di Policoro.
CACCIATORE SCAMBIA LA CABINA ELETTRICA PER CINGHIALE. PAESE RIMANE AL BUIO
Fucilate alla cabina elettrica: maxi black out
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lack out a Foiano della Chiana. Un'estesa area della Valdichiana è rimasta senza corrente elettrica per il danneggiamento di una cabina elettrica, in località Crocifisso. La struttura sarebbe stata colpita da colpi di fucile. Forse un incidente durante una battuta di caccia all'alba di questa mattina, ma sulle cause stanno indagando i carabinieri. I tecnici di Enel si sono messi subito al lavoro per ripristinare il servizio interrotto.
“PONTE PRIULA: BOCCONI AVVELENATI CON UN UNCINO DI FERRO ALL'INTERNO
Ancora allarme bocconi avvelenati, con uncino in ferro all'interno, a Ponte della Priula. Gli avvisi sono corsi via wathsapp tra i gruppi di controllo di vicinato ed è arrivato anche al sindaco Vincenza Scarpa, la quale ha segnalato subito il grave episodio anche sul suo profilo Facebook ufficiale per dare il massimo risalto: "Mi hanno segnalato bocconi sospetti di colore rosa con uncino all'interno - ha confermato - all'incrocio di via Munizioni (nella foto) a Ponte della Priula verso il Piave. Ho provveduto ad avvisare subito la polizia locale del coneglianese e pure il servizio veterinario per le opportune verifiche. Nel frattempo con consigliato ai miei cittadini anche la massima attenzione ai nostri amici animali".
Il posto in cui sono stati rinvenuti i bocconi avvelenati è molto frequentato, anche perchè proprio lì ci sono stati dei precedenti di avvelenamento di cani. La polizia locale ha provveduto intanto a prelevare pezzi sospetti, dopo aver eseguito tutti i rilievi fotografici, e i bocconi sono stati portati ai laboratori dell'Uls per le analisi.
"Certo - afferma ancora il sindaco Scarpa - oltre al veleno, il fatto che all'interno siano stati trovati degli uncini in ferro la dice lunga sull'intenzione. E' bene che la gente stia attenta, da parte nostra faremo in modo che ci siano le opportune indagini per arrivare a individuare che vuole fare del male agli animali d'affezione".
domenica 29 settembre 2019
A TRENTO E BOLZANO ORSI E LUPI POTRANNO ESSERE CATTURATI ED UCCISI
Le ordinanze di cattura ed abbattimento di lupi ed orsi (compreso M49) emesse dalle provincie autonome di Trento e Bolzano sono state dichiarate legittime dalla Corte Costituzionale, e quindi lupi ed orsi in queste due provincie e nelle altre regioni autonome potranno da oggi essere uccisi o catturati ne caso in cui gli esemplari mettano in pericolo allevamenti o coltivazioni o rappresentino un pericolo per gli individui. Sono quindi legittime le leggi provinciali e regionali che autorizzano il presidente della provincia ad adottare provvedimenti che riguardino il prelievo, la cattura e l'eventuale uccisione di lupi ed orsi quando ricorrano le condizioni previste dalla normativa europea in materia di conservazione degli habitat naturali. Il principio è realmente pericoloso perchè apre ad abbattimenti indiscriminati che dovrebbero essere puniti, ma che siamo quasi certi non lo saranno.
PARCHI, AIUOLE E AREE CANI SPORCHE O DEGRADATE? OGGI PUOI SEGNALARLO ONLINE
MILANO (29 SETTEMBRE 2019) – Parchi sporchi e non
curati mal utilizzati e con le recinzioni rotte o divelte, aiuole con l’erba
alta, rifiuti abbandonati in aree pubbliche, ma anche aree cimiteriali lasciate
all’incuria e aree cani dove mancano luce, acqua. E’ rivolto alla segnalazione
di tutti i siti verdi pubblici non fruibili o abbandonati all’incuria o
utilizzati per scopi diversi da quelli per cui sono stati creati il nuovo
servizio online di segnalazione mezzo in campo da AIDAA-ITALIAMBIENTE e che
riguarda per il momento la sola città di Milano ma che vuole essere uno stimolo
a tutte le comunità locali ed alle associazioni ambientali ed ai comitati
cittadini a mettere in pratica un servizio di segnalazione e controllo dei
piccoli disastri ambientali e delle incurie in cui spesso cittadini ed
amministrazioni locali lasciano parchi e giardini pubblici. Il servizio che
partirà nella giornata di martedi 1 ottobre (ma si possono gia inviare le
proprie segnalazioni) ha lo scopo di creare un filtro tra i cittadini e la
pubblica amministrazione in modo che le segnalazioni arrivino in maniera
diretta agli enti e alle società competenti per favorire la rapida soluzione
dei problemi e delle piccole manutenzioni necessarie per garantire a tutti i
milanesi la fruibilità dei parchi e delle aree cani. Il servizio online è
raggiungibile inviando una mail (meglio se corredata di fotografie) all’indirizzo
di posta elettronica parchisporchimilano@libero.it
nella quale si segnala la situazione di degrado del proprio parco, aiuola o
area verde o area cani cittadina per la quale si chiede il sopralluogo o l’intervento.
AIDAA provvederà ad avviare una pratica e a segnalare il disguido all’ente
competente per la sua risoluzione. “Sappiamo che purtroppo sia per inciviltà
dei fruitori che per mancata manutenzione sono tanti i siti a Milano dove
degrado ed abbandono abbondano compresi i parchi pubblici, le aree verdi,
aiuole ed aree cani- si legge in una nota di AIDAA ITALIAMBIENTE MILANO- e sappiamo anche che spesso diventa difficile
per i cittadini interloquire con gli enti preposti, allora noi abbiamo messo a
punto un servizio semplice da utilizzare e se si vuole anche in maniera anonima
creando un filtro tra i segnalatori e gli enti in modo che si possano snellire
tempi e procedure di intervento, stiamo anche pensando ad un allargamento delle
potenzialità di questo servizio che per i prossimi tre mesi funzionerà in
maniera sperimentale solo attraverso le segnalazioni via email”.
sabato 28 settembre 2019
CACCIATORI MESSI IN FUGA AD INVERUNO
Questa mattina un gruppo di almeno una ventina di cacciatori si sono appostati nelle zone adiacenti le case di via Cavour ad Inveruno esplodendo i loro colpi di fucile nelle adiacenze delle case e delle cascine della zona. La vicenda è stata segnalata al telefono anticaccia di AIDAA che ha allertato i vigili urbani del paese. Dopo due ore la conferma. I cacciatori sono stati messi in fuga dai controlli delle forze dell'ordine e degli stessi guardia caccia.
VICENZA. CACCIATORE UCCIDE FEMMINA ADULTA DI CAPRIOLO. SCATTA LA TAGLIA
VICENZA (28 Settembre 2019) E' ancora forte lo sdegno nei confronti dell’ignoto cacciatore responsabile dell’uccisione di una femmina adulta di capriolo, avvenuta probabilmente nel pomeriggio di lunedì scorso sulle fascia collinare di Sarego. L’abbattimento di un esemplare di questo tipo, di per sè, rappresenta una grave trasgressione delle legge venatorie, in quanto le mamme in questa stagione svezzano i cuccioli nati nei mesi recenti e quindi ne è bandita la caccia selettiva. Per questo motivo l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE ha deciso di proporre una ricompensa di 500 euro che sarà pagata a chiunque con la propria testimonianza sarà in grado di far identificare, denunciare e condannare l'autore di questo gesto criminale, il quale non si è limitato a uccidere la capriola ma lo ha Fatto sparando vicino alle case ed usando pallettoni proibiti. La segnalazione potrà essere fatta sia telefonando al numero ANTI CACCIA 3479269949 oppure scrivendo a presidenza.aidaa@gmail.com, e comunque dovrà essere seguita da regolare denuncia alle forze dell'ordine. Non si accettano segnalazioni anonime.
FRANCAVILLA FONTANA: ELEFANTE SCAPPA DAL CIRCO E SI NASCONDE DIETRO LE AUTO
Insolito avvistamento in città. Un elefante è stato avvistato e filmato mentre passeggiava sul marciapiede di una strada di Francavilla Fontana(Brindisi), nei pressi di via Spagna. L'animale si sarebbe allontanato dal circo che si trova nelle vicinanze. Non è chiaro se al suo fianco vi fosse anche un domatore.
La presenza dell'elefante ha destato sorpresa, tant'è che in molti lo hanno ripreso con i telefonini e il video della passeggiata dell'animale sta diventando virale. Non vi sono state situazioni di allarme, ma l'animale è apparso visibilmente spaventato dal traffico, tanto da non allontanarsi mai dal marciapiede cercando riparo tra le auto in sosta.
MILANO. PIANTARE ALBERI VA BENE. MA IL VERDE VA CURATO
Ieri abbiamo visto postate su molte pagine dei social le foto dei ragazzi che hanno sfilato per Milano e per le altre città italiane per chiedere un mondo migliore, a Milano inoltre nello spazio degli ex gasometri di piazza Baiamonti (c'eravamo anche noi) è stato piantato dai cittadini in polemica con l'amministrazione comunale un albero al centro di uno spazio verde che i residenti vorrebbero a disposizione dei cittadini, mentre il comune vorrebbe cementificare. Bene proprio da qui prendo spunto per ricordare al sindaco ed ai molti amministratori locali che so frequentare queste pagine che non basta piantare gli alberi o inaugurare giardini, ma gli stessi vanno curati, e credo che sia buona cosa che il sindaco ed il suo assessore all'ambiente oltre a farsi immortalare con le migliaia di giovani che hanno sfilato per le vie di Milano facciano una cosa piu semplice e pratica. facciano fare la manutenzione del verde cittadino di Milano che oggi è carente in tantissime aree e parchi pubblici.
FEMMINA DI CAPRIOLO UCCISA VICINO ALLE CASE CON PALLETTONI VIETATI
Non si placa lo sdegno nei confronti dell’ignoto cacciatore responsabile dell’uccisione di una femmina adulta di capriolo, avvenuta probabilmente nel pomeriggio di lunedì scorso sulle fascia collinare di Sarego. L’abbattimento di un esemplare di questo tipo, di per sè, rappresenta una grave trasgressione delle legge venatorie, in quanto le mamme in questa stagione svezzano i cuccioli nati nei mesi recenti e quindi ne è bandita la caccia selettiva. Ma a rendere ancora più grave l’episodio la constatazione che l’animale sia stato colpito da una fucilata andata a segno a distanza di pochi metri da un’abitazione, e per di più utilizzando dei pallettoni proibiti.
Tre gravissime infrazioni che si sommano alla sorte del capriolo e anche dei probabili cuccioli privati della mamma, che rischiano di non sopravvivere in mancanza del loro unico punto di riferimento nella vita tra i boschi e le colline. “Si presume che l’esemplare ucciso di femmina adulta avesse dei piccoli – spiega Claudio Meggiolaro, comandante del corpo di polizia provinciale di Vicenza -, che a pochi mesi di vita succhiano ancora dalle mammelle per alimentarsi. Potrebbero farcela a trovare autonomamente in natura il sostentamento di cui hanno bisogno, ma in ogni caso mancando la loro guida sono più soggetti a forte stress, disorientati e quindi in pericolo”.
BRACCONIERE 77 ENNE DENUNCIATO A TORINO
(ANSA) - TORINO, 27 SET - Un bracconiere è stato scoperto e denunciato dalle guardie venatorie volontarie della Lac nel parco Chico Mendez, nel territorio del Comune di Borgato Torinese. Lo comunica la stessa associazione.
Il cacciatore di frodo, secondo quanto riferito, si serviva di una trappola - realizzata con mezzi artigianali - per catturare minilepri. Le guardie, prima di individuare il responsabile, avevano liberato un esemplare.
A formalizzare la denuncia è stato un ufficiale di polizia giudiziaria della Città metropolitana di Torino. Il provvedimento riguarda un uomo di 77 anni.
CACCIATORI SPARANO VICINO ALLE CASE AD INVERUNO.
Inveruno (Milano 28 settembre 2019) - Una segnalazione è giunta questa mattina al telefono anti caccia dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente relativa alla presenza di un folto gruppo di cacciatori armati nella zona di via Cavour ad Inveruno in provincia di Milano, secondo quanto segnalato i cacciatori, circa una ventina, giunti a bordo di sei-sette automobili si sono diretti nel bosco e i loro spari erano vicini alle case piu di quanto consentito dalla legge. I volontari di AIDAA si sono immediatamente messi in contatto, sia telefonicamente che inviando una segnalazione scritta con la polizia locale che ha assicurato il suo intervento n tempi rapidissimi. Vi aggiorniamo.
venerdì 27 settembre 2019
VITELLI ALLA CATENA. MULTATO ALLEVATORE DEL VARESOTTO
I carabinieri della stazione di Busto Arsizio, in collaborazione con i carabinieri forestali e con personale veterinario dell’autorità sanitaria, hanno deferito per maltrattamenti di animali il titolare di un’azienda agricola di Busto Arsizio.
L’uomo, durante l’ispezione, risultava custodire animali all’interno della propria azienda in contrasto con le disposizioni della normativa vigente. In sostanza l’allevatore, adottando una vecchia tecnica ormai fuori legge, teneva dei giovani vitelli legati con una pesante catena.
Una pratica che viola le normative di settore e per la quale è stato contravvenzionato con sanzione amministrativa da 3mila euro, oltre, all’obbligo del ripristino immediato delle idonee condizioni per i medesimi animali.
L’operazione è stata possibile grazie ad una specifica informazione ricevuta dal comandante della stazione durante i primi incontri avvenuti con i cittadini nel corso degli ormai noti servizi di ascolto svolti nei quartieri.
Durante uno di tali incontri, infatti, una cittadina ha avvicinato il comandante della stazione raccontando della traumatica esperienza fatta con i propri figli durante una visita occasionale alla suddetta azienda agricola. Proprio i bambini, infatti, erano risultati molto scossi dalle condizioni di custodia degli animali, tanto da indurre la madre ad effettuare tale segnalazione ai carabinieri.
MONTORIO. IL CANE GUAISCE E SALVA IL PADRONE DALL'ICTUS
Subito sono stati allertati l’ambulanza e i vigili del fuoco che hanno rotto una finestra e trovato l’uomo riverso vegliato dal cagnolino. «Bobby non abbaiava, ma era come se emettesse una nenia», racconta una vicina di casa, «questo ha fatto scattare il dubbio che c’era qualcosa che non andava. Quando ha visto i pompieri ha emesso un ululato ancora più forte, come un grido di liberazione, e ha assistito silenziosamente alle operazioni di soccorso». Dopo poche ore il cagnolino è stato portato al canile sanitario ed è stato avviato l’iter di legge da parte del Comune di Montorio.
SCOPERTO DEPOSITO/CIMITERO DI ANIMALI A ROMA (SEQUESTRATO)
Roma – La Polizia Locale di Roma Capitale ha posto sotto sequestro un deposito non autorizzato di scarti di origine animale in via del Cappellaccio, al termine di un’indagine partita per le forti esalazioni fetide avvertite nella zona.
Nei giorni scorsi gli agenti hanno intercettato, all’altezza della via del Mare, un furgone che stava trasportando residui di macellazione e rifiuti organici: questo ha consentito di risalire all’impianto dove veniva gestito illecitamente questo tipo di materiale. Unitamente a personale della ASL di zona e dell’ARPA Lazio, che si è occupato del campionamento di alcuni resti di animali abbandonati, gli operanti hanno riscontrato una grave situazione igienico-sanitaria: scarti provenienti dalle tipiche attività di lavorazione in macellerie e pescherie, infestati da migliaia di bigattini e larve di mosche. Presente anche un impianto di depurazione non funzionante con una vasca contenente 1.000 litri di liquame in putrefazione. È ora in fase di accertamento la presunta attività di sversamento illegale di queste sostanze nel Tevere, distante solo pochi metri dal deposito. Ritrovate diverse ossa di animali lungo la sponda del fiume, nelle vicinanze dell’area oggetto dei controlli.
Il responsabile, un cittadino italiano di 50 anni, è stato denunciato per gestione illecita di rifiuti, che avveniva in un impianto non a norma e privo di autorizzazione per lo scarico di acque reflue industriali. Gli agenti hanno proceduto al sequestro dell’intera area, di circa 1500 mq, delle strutture annesse e dei furgoni della ditta, mancanti dei requisiti previsti per il trasporto del materiale trattato. Contestate anche sanzioni amministrative per circa 10mila euro. Ulteriori indagini sono tuttora in corso.
EMERGENZA BRACCONAGGIO IN PROVINCIA DI TRAPANI
on un documento inviato all’Assessore regionale dell'Agricoltura, on. Edgardo Bandiera, le Associazioni ambientaliste siciliane LEGAMBIENTE, LIPU (Lega Italiana Protezione Uccelli) e WWF Italia (World Wide Fund for Nature) hanno chiesto l’emanazione di un urgente decreto per sospendere, con effetto immediato, l’esercizio venatorio almeno fino al 31 ottobre nell’intero territorio della provincia di Trapani, a seguito di gravi casi di bracconaggio.
Lo scorso 14 settembre, infatti, un esemplare di Falco Pecchiaiolo (specie migratrice particolarmente protetta) è stato mortalmente ferito da colpi di fucile da un cacciatore di frodo nelle campagne di Marsala (TP); nei giorni scorsi, sempre nel Trapanese, grazie ad un’operazione anti-bracconaggio del Corpo Forestale regionale, sono stati sanzionati 5 cacciatori per aver violato le norme sull’attività venatoria ed è stato sequestrato un richiamo acustico elettronico, posizionato per il prelievo illegale della Quaglia alla foce del fiume Belice, ancorato al suolo e blindato con una cassetta metallica!
“Anche quest’anno la provincia di Trapani si contraddistingue per l’ennesimo eclatante quanto grave episodio di bracconaggio a carico di specie di avifauna particolarmente rare e protette: già un anno fa – ricordano LEGAMBIENTE, LIPU e WWF - a Mazara del Vallo (TP) era stato ucciso un giovane esemplare di avvoltoio Capovaccaio (specie in via di estinzione) liberato in Basilicata nell’ambito del progetto europeo LIFE “Egyptian vulture”; pochi giorni dopo è stata colpita, sempre con armi da caccia, una rara e minacciata Aquila di Bonelli, monitorata nell’ambito del progetto LIFE “ConRaSi” grazie ad un trasmettitore satellitare, rinvenuta morta nelle nel Comune di Fulgatore (TP); altri due rapaci particolarmente protetti – due esemplari di Nibbio bruno in migrazione – erano stati uccisi con arma da fuoco nell’agro di Calatafimi (TP), subito dopo l’apertura della stagione di caccia".
La sospensione della caccia ridurrebbe i rischi di abbattimento o ferimento, nel periodo di migrazione autunnale, di avifauna spesso appartenente a specie minacciate, monitorate e studiate nell’ambito di progetti scientifici di livello nazionale ed internazionale (progetti finanziati dall’UE; progetti del Ministero Ambiente; ecc.); inoltre, va ricordato che già il “Piano d’Azione nazionale per il contrasto degli illeciti contro gli uccelli selvatici” elaborato dal Ministero dell’Ambiente e da ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale), in collaborazione con il Comando Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dell’Arma dei Carabinieri, indica la Sicilia occidentale e , in particolare, proprio la Provincia di Trapani quale “black-spot” di massima attenzione per il bracconaggio.
giovedì 26 settembre 2019
TREVIGLIO. CANE UCCISO DA UN COLPO DI FORCONE
Hanno trovato il loro cane brutalmente ucciso davanti a casa, forse colpito con un forcone alla testa, e ora sono decisi ad andare fino in fondo per capire cosa sia successo e per scoprire il responsabile di un gesto così crudele. A denunciare l’accaduto sono due coniugi anziani residenti alla cascina Gambarina, a lato della provinciale 235. Ieri hanno chiamato i carabinieri, ai quali non hanno nascosto qualche loro sospetto.
«Purtroppo non possiamo puntare il dito contro nessuno in questo momento perché non abbiamo prove e rischiamo di essere a nostra volta denunciati, ma questo non è certo il primo episodio che subiamo, comprese aggressioni nei nostri confronti, e ai carabinieri abbiano raccontato ogni cosa» spiega il signor A.P.
Quando sono usciti per una commissione a Treviglio, i due coniugi hanno chiuso in casa quattro dei loro cani, tutti meticci di piccola taglia, mentre solo una femmina, Margò, ormai vecchia e quasi cieca, di 17 anni, era rimasta nel recinto all’esterno dell’abitazione. «Quando siamo tornati, due ore dopo, l’abbiamo trovata ancora lì, sdraiata in una pozza di sangue e con un buco in testa. Era stata colpita da poco, secondo me con un forcone» raccontano.
Iri mattina sono arrivati alla cascina Gambarina, alle porte della città, anche i carabinieri della stazione di Lodi, per fare un sopralluogo e verificare con il proprietario il luogo in cui è stato trovato l’animale e come la persona (al momento sconosciuta) sia riuscita ad arrivare fino lì. Ora le verifiche sono in corso, a cominciare dalle dichiarazioni rese dai padroni. La denuncia invece è stata presentata contro ignoti.
CORTINA. DENUNCIATA PASTICCERIA. BLOCCAVA GLI UCCELLINI CON LA COLLA.
CORTINA. "Un vergognoso e scandaloso episodio di maltrattamento di animali",
L'episodio sarebbe avvenuto venerdì 13 settembre, quando verso le 16 due avventori si sono seduti al bar pasticceria per bere un caffè. "In terrazza - si legge nella denuncia - abbiamo notato che sul supporto della copertura della veranda lì presente, precisamente all'angolo, c'erano degli uccellini. Inizialmente erano tre e successivamente si è aggiunto un altro volatile. Questi animali sembravano sguazzare dentro dell'acqua, pensavamo fosse stata posizionata una ciotola per abbeverarli".
A quel punto però un altro uccellino si sarebbe posato sul supporto della veranda per restare apparentemente bloccato. "Insospettito - continua la testimonianza nella denuncia - da questo fatto e vedendo che l'uccellino non si muoveva più decidevo di alzarmi e guardare meglio: ho notato che era completamente incollato alla tavoletta di legno. Dopo aver liberato l'animale ho deciso di contattare la polizia provinciale di Belluno per chiedere informazioni".
L'uccellino è stato liberato e consegnato al servizio veterinario per le cure e le verifiche, mentre ci sarebbero diversi testimoni, tra i quali anche una coppia di turisti francesi. "Il giorno dopo - spiega la nota - ci siamo nuovamente recati dal veterinario per verificare le condizioni dell'uccellino e lo stesso ci riferiva di aver liberato a fatica lo stesso dalla colla e che quest'ultimo aveva perso le penne remiganti e che non sarebbe stato più in gradi di volare perché non sarebbero ricresciute. Durante la visita - spiega la nota - il medico ci ha mostrato alcune foto dell'uccellino ancora sporco di colla". Da qui la decisione di sporgere querela e denunciare il titolare del locale per maltrattamenti.
Della questione si stanno interessando in maniera egregia gli esponenti del gruppo CENTOPERCENTO ANIMALISTI A CUI VA TUTTO IL NOSTRO PLAUSO.
CACCIATORE FERITO DAL CINGHIALE NEL BIELLESE
Nuovi particolari sull’incidente di caccia avvenuto questa mattina a Piatto in frazione Quarello. Nella tarda mattinata, durante una battuta di caccia al cinghiale, un selvatico usciva dal folto della vegetazione inseguito dai cani. Sulla sua traiettoria si trovava il cacciatore F. P., 74 anni, di Cossato, che proprio per la presenza dei cani esitava ad esplodere i colpi contro l’ungulato.
Il cinghiale a quel punto lo ha caricato balzandogli all’altezza del petto e facendolo cadere a terra. F. P. rimaneva ferito ad una gamba ed al torace e veniva poi trasportato presso l’ospedale di Ponderano con l’elisoccorso. L’uomo non è in pericolo di vita.
CACCIATORE OTTANTENNE FERITO A RIETI
RIETI - Un cacciatore di Salisano l’80enne M.C. è stato vittima questa mattina di un incidente di caccia. Il fatto è avvenuto questa mattina nei pressi di via Campore. Da una prima ricostruzione dei fatti pare che l’uomo è rimasto ferito dopo che è partito accidentalmente un colpo dal fucile di un altro cacciatore che si trovava nei paraggi. Sul posto l’ambulanza della Croce Blu Sabina e poi l’elicottero del 118. Il ferito (il colpo di fucile lo ha raggiunto alle gambe) da quanto si è appreso si trova al Gemelli e non è in pericolo di vita. Indagano sull’accaduto i carabinieri forestali di Poggio Mirteto.
RECUPERATO FAGIANO CHE SI ERA RIFUGIATO IN CHIESA
Non bastando i numerosi recuperi di fauna selvatica in difficoltà, in questi giorni i volontari della Protezione Animali sono chiamati a soccorrere fagiani e pernici d’allevamento liberati dagli Ambiti di Caccia e dalla Regione Liguria per l’apertura della stagione venatoria.
Animali incapaci di trovare cibo, che muoiono di fame e sete o uccisi da predatori in boschi a loro sconosciuti; o che volano in città nel disperato tentativo di sfamarsi; come accaduto ad un fagiano che, forse per chiedere la grazia, è entrato nella chiesa di Santa Caterina a Varazze senza più riuscire ad uscirne e sfinendosi in inutili voli tra colonne e rosoni: Fagiano SCaterina0919VIDEO
Fallito ogni tentativo di farlo andar via, sono intervenuti i volontari dell’Enpa con un dispositivo speciale contenente cibo ed il giorno dopo il volatile affamato vi è rimasto imprigionato ed incolume; è ora ospitato, assieme agli altri fagiani recuperati dall’Enpa, in un recinto in campagna, per imparare a conoscere l’ambiente e a cercare cibo, per poter tornare libero ed autosufficiente a caccia chiusa.
mercoledì 25 settembre 2019
ARMI E MUNIZIONI ILLEGALI A CASA DEL PRESUNTO BRACCONIERE
Dongo (Como), 24 settembre 2019 –Un fucile da caccia con matricola abrasa, un altro con puntatore ottico da utilizzare in notturna, e una quantità di munizioni illegali. Sono stati trovati dai carabinieri di Dongo e dalla polizia provincialenell’abitazione di un uomo di origine sudamericana, residente in alto lago. E’ stato messo tutto sotto sequestro, in attesa di svolgere i rilievi sulle armi e cercare di verificarne la provenienza. Anche il puntatore ottico dovrà essere oggetto di verifiche, per capire se si tratta di un accessorio riconducibile ad armi da guerra.
Al momento l’uomo è stato denunciato a piede libero per possesso illegale di armi e per bracconaggio. Infatti gli investigatori hanno trovato e messo sotto sequestro anche il suo telefono cellulare, al cui interno c’erano diversi video con scene di bracconaggio e di cattura di animali con metodi non consentiti, o in violazione delle normative. Carabinieri e polizia provinciale hanno svolto la perquisizione a casa dell’uomo, sul quale c’erano sospetti di attività illegale, e sono così arrivati a trovare le armi e le munizioni, ma anche i video che ora dovranno essere analizzati per meglio comprendere se sono stati realizzati dall’indagato, o se acquisti da terze persone. Le indagini sono ancora in corso per meglio delineare l’attività illegale di cui l’uomo è sospettato.
STRAGE A LICATA. MORTI AVVELENATI DIECI CANI
Dopo Agrigento, e Sciacca, ancora una strage di cani nella nostra provincia. Questa volta nell’abitato di Licata. Ed è stata una vera e propria mattanza di randagi. Il fatto si è verificato nei pressi della località balneare di “Mollarella”.
Trovati morti dieci cani con palesi segni di avvelenamento. Uccisi dalla mano di una o più persone, senza scrupoli, che probabilmente hanno disseminato di esche, contenenti veleno, la zona in questione.
CACCIA. POCHE REGOLE PER EVITARE GLI INCIDENTI E RIDURRE I CACCIATORI
ROMA (25 settembre 2019) Siamo purtroppo consapevoli che parlare oggi di abolizione totale della caccia è un progetto irrealizzabile ma crediamo che un poco di buon senso possa aiutare a ridurre al minimo gli incidenti di caccia, ma sopratutto possa evitare che persone di ottantanni vadano in giro con in spalla il fucile con i rischi che ne derivano prima di tutto per loro stessi basterebbe seguire l'esempio del canton Ticino dove dopo il primo morto di caccia si stanno studiando poche regole che potrebbero risolvere molte problematiche e che l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA da anni propone ai cacciatori ed alle amministrazioni regionali. Eccole elencate di seguito:
1- ALCOL TEST per ogni cacciatore a sopresa
2 - ESAMI DELLA VISTA obbligatori ogni sei mesi per i cacciatori sopra i sessantanni come si fa per i conducenti di automobili.
3 - DIVIETO DI CACCIA ASSOLUTO dopo gli ottant'anni
4 - DIVIETO DI SPARARE A MENO DI 200 METRI DALLE ABITAZIONI CIVILI
5- DIVIETO DI INGRESSO NEI FONDI NON AUTORIZZATI
6 - DIVIETO DI CACCIA NEGLI ORARI DEL CREPUSCOLO O COMUNQUE AL BUIO.
A MILANO TORNA L'INVASIONE DEI CANI CLOCHARD (IRREGOLARI).
MILANO INVASA ANCORA DAI CANI
CLOCHARD – SERVE UN CENSIMENTO SUBITO.
Milano (25 settembre 2019) Sono
almeno una sessantina i nuovi cani clochard arrivati in città in queste ultime
due settimane, di questi molti sono cagnolini giovani che si trovano nelle mani
di tossicodipendenti o di persone che difficilmente saranno in grado di poterli
gestire, trattandosi di cuccioli molto facilmente saranno ceduti a qualche
persona di buon cuore per pochi euro, in altri casi si tratta di cani che
provengono da alcuni paesi dell’est in particolare Bulgaria e Romania, qui
esiste un vero e proprio mercato di questi cani gestito da alcuni zingari e
clochard che si ritrovano nelle zone adiacenti il centro città e che bivaccano
con i loro animali nella zona della chiesa delle Ossa di Corso Europa e nelle
adiacenze della Chiesa di Largo Corsia dei Servi. A questi vanno aggiunti i cani spesso rubati
che provengono dai campi rom e che vengono utilizzati in giro per la città al
solo scopo di impietosire. La situazione è sotto controllo nel centro storico
di Milano dove i volontari di diverse associazioni si prodigano per portare
cibo ed aiutare i cani dei clochard, ma in già oltre la prima cerchia della
periferia il problema è ben visibile, con la presenza di decine di zingari, e clochard
spesso in cattive condizioni accompagnati dai loro cani per raccogliere l’elemosina.
Ma spesso questi cani abbisognano di aiuto e cibo, e in molti atri casi anche
di visite veterinarie, di anti parassitari e di molto altro. Ad oggi l’ASSOCIAZIONE
ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA che dal novembre 2016 si occupa di
portare cibo ai cani clochard calcola che in città vi siano oltre 300
mendicanti con i cani al seguito, di questi quasi cento sono zingari, 70 i
clochard con i cani che sono sottoposti ai controlli e che aderiscono ai vari
programmi di ricezione del cibo e di cure,mentre gli altri sono di fatto dei
fantasmi i cui cani sono spesso i loro soli compagni di vita. A questi vanno
aggiunti i cani presenti nei campi rom e non microchippati, quelli usati per i
combattimenti e quelli usati (sono oltre un centinaio) a cura dei fortini della
droga nel capoluogo meneghino. Per questo occorre un serio piano di controllo a
partire da un censimento dei cani clochard presenti in città.
martedì 24 settembre 2019
INCIDENTI, NON E' COLPA DEI CINGHIALI, MA DELLE AUTOMOBILI
Tutto ci si sarebbe aspettati nel contrasto “sul campo” alla proliferazione - con annessi danni a Comuni, agricoltori e privati - dei cinghiali tranne che contromisure da “Codice della strada”.
Proprio così. L’Ispra - l’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale -, in un documento di tre pagine, ha formulato una serie di metodologie e iniziative da utilizzare nelle aree “con forte presenza di cinghiali”.
Si va dall’apposizione «di limiti di velocità lungo i rettilinei e nei tratti con limitata visibilità» all’installazione di «dossi e recinzioni» e, non da ultimo, «all’installazione di autovelox».
Le indicazioni di Ispra passano anche attraverso “l’installazione di apposita cartellonistica «animali selvatici vaganti» nonché attraverso l’obbligo di «mantenere puliti e sgomberi i terreni e le aree private da vegetazione infestante».
Il concetto (secondo Ispra) è semplice: riducendo la velocità, si limita il numero di impatti con i cinghiali. Concetto da applicare anche agli altri ungulati e alla fauna selvatica. «Le indicazioni di Ispra lasciano sconcertati e seriamente preoccupati per le difficoltà oggettive in cui si potrebbero trovare in primis i nostri agricoltori. Nelle prossime settimane andremo ad adottare nuovi provvedimenti per semplificare le modalità di svolgimento delle attività di contrasto ed a snellire le pratiche per ottenere l’abilitazione di caccia al cinghiale. Certo è che se venissero adottate le indicazioni di Ispra si creerebbe una situazione quantomeno problematica» sottolinea il sottosegretario regionale Fabrizio Turba, ex sindaco di Canzo.
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