martedì 30 settembre 2025

STRAGE DI CANI E GATTI UCCISI DAL VELENO A PALMA CAMPANIA

 Cresce la preoccupazione per una serie di avvelenamenti ai danni di cani e gatti randagi a Palma Campania, in provincia di Napoli.’episodio più recente ha scosso la comunità locale: a perdere la vita è stata una cagnolina randagia, conosciuta e accudita dagli abitanti della zona. 

Nonostante le cure e l’affetto dei cittadini  l’animale è stato trovato morto. Accanto al corpo sarebbe stato rinvenuto del cibo contenente una bustina accartocciata piena di veleno. Si tratta di una vera e propria strage di randagi, una barbarie che non possiamo più tollerare” e sollecita un intervento deciso.


lunedì 29 settembre 2025

E' ALLARME GATTI ABBANDONATI AL CIMITERO DI BRINDISI

 BRINDISI (29 settembre 2025) Al cimitero di Brindisi c'è oramai da anni una colonia felina stanziale riconosciuta con circa una cinquantina di gatti accuditi dall'Associazione Micetti di Brindisi. Purtroppo da qualche anno è sempre più in intensificazione il fenomeno degli abbandoni e proprio presso quella colonia nel giro degli ultimi tre anni sono stati abbandonati oltre una trentina di gatti. Ma purtroppo il fenomeno sta aumentando in maniera sproporzionata in queste settimane quando ad essere stati abbandonati all'interno dell'area cimiteriale dove è situata la colonia sono stati una quindicina di gatti. L'abbandono oltre ad essere un reato sancito dall'articolo 727 del codice penale e che prevede oltre ad una sanzione anche la possibilità di essere carcerati fino a un anno è anche motivo destabilizzante per i gatti della colonia e per le volontarie che oltre alle maggiori spese per sfamare i mici devono anche provvedere alle sterilizzazioni proprio per evitare il proliferre di cucciolate e all'inserimento dei gatti più piccoli. "Quanto sta avvenendo alla colonia del cimitero di Brindisi è un fatto molto grave oltre che penalmente rilevamente, si tratta in realtà di un doppio abbandono perchè quelli lasciati liberi sono nella quasi totalità gatti di proprietà che assunte le abitudini della vita domestica difficilmente si adattano alla vita di colonia, con il rischio inoltre di allontanare i gatti esistenti che non riconoscono piu il loro territorio " Ci dice Antonella Brunetti presidente di Micetti di Brindisi e vice presidente vicaria dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. Le due associazioni inoltre in un breve comunicato ricordano che l'abbandono è un reato e che i responsabili una volta individuati saranno perseguiti per legge.




2 GATTE RAPITE (MA SI PENSA SIANO DI PIU) NEL BOLOGNESE

SAN BENEDETTO VAL DI SAMBRO (BO 30 Settembre 2025) Ancora gatti rapiti nel Bolognese, questa volta siamo a Sant'Andrea frazione di San Benedetto Val di Sambro dove negli ultimi quranta giorni sarebbero diversi i gatti scomparsi e quasi certamente rapiti. A lanciare l'allarme con una segnalazione all'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente è Stefania a cui sono state rapite in pochi giorni due gatte. "Giulietta, la prima rapita, è stata presa dal giardino di casa sabato 23 agosto 2025 tra le 17:30 (ora dell'ultimo avvistamento) e le 19:00,ora alla quale lei, puntuale come un orologio, entra in casa per mangiare, in una giornata in cui i turisti di un agriturismo vicino facevano avanti e indietro a piedi, in bicicletta e con i quad lungo il vialetto esterno alla proprietà, motivo per cui escludiamo l'attacco di un predatore selvatico. Giulietta ha 6 anni, è sterilizzata, ha sempre vissuto in montagna ed è abituata a muoversi liberamente tutto il giorno nel giardino della proprietà fino al sentiero che delimita il confine con il bosco circostante, ma non si è mai allontanata o addentrata nella foresta, motivo per cui escludiamo un allontanamento Sophie, la seconda rapita, (10 anni, sterilizzata ed ha sempre vissuto all'aperto) è stata presa anche lei dal giardino di casa Giovedì 4 settembre 2025 tra le ore 10:45 e le 11:30 del mattino. Quella mattina, circa alle 6, mia mamma è uscita in cortile insieme a Sophie e ha notato due uomini che si aggiravano attorno a casa, uno a volto coperto e l'altro che, appena ha capito di essere osservato, si è tirato su il cappuccio della felpa avendo premura di stringerlo bene per coprire il più possibile il volto. I due uomini hanno continuato a girare intorno a casa per più di 4 ore tenendo sempre il volto coperto uno, e il cappuccio alzato l'altro, anche quando ormai faceva molto clado, per poi allontanarsi alle 10:30. Alle 10:45 la mamma  è dovuta rientrare in casa lasciando Sophie in giardino, quando è tornata fuori, alle 11:30, la gatta era sparita. Anche in questo caso abbiamo sporto denuncia ai carabinieri "Queste le sue parole alle quali si uniscono quelle degli animalisti:"Abbiamo notizie di ulteriori gatti scomparsi nell'ultimo mese e mezzo in quella zona quindi invitiamo i proprietari dei gatti scomparsi a contattarci e a presentare denuncia alle forze dell'ordine, ma invitiamo anche tutti coloro che in qualche modo sono a conoscenza di informazioni che possano aiutare a individuare sia Giulietta che Sophie o gli altri gatti scomparsi ci contatti o via telef9no al 3479269949 o via mail all'indirizzo presidenza.aidaa@gmail.com".





CAPRE SGOZZATE NEL BOSCO DUE ITALIANI A PROCESSO

 Due italiani a processo, cinque stranieri già condannati. Tre animali uccisi. Nessun controllo sanitario. Nessuna autorizzazione. Solo un fuoco acceso, due teste già sul rogo, una ancora attaccata al corpo. Succede il 9 luglio 2022, nei boschi di San Benigno Canavese, giorno della festa islamica del sacrificio, l’Eid al-Adha. Una tradizione diffusa, ma fuori legge se praticata così. I carabinieri intervengono dopo la segnalazione del sindaco, Alberto Graffino, da pochi giorni in carica. In una radura isolata trovano cinque uomini di origine marocchina intenti a sgozzare capre e montoni. Con loro, secondo la procura, ci sono anche Augusto Palladino, 62 anni, e Aldo Bergero, 46. I due – difesi dagli avvocati Lorenzo Bianco e Celere Spaziante – sono ora imputati a Ivrea per concorso in macellazione clandestina (art. 6 del d.lgs. 193/2007 e art. 110 c.p.). I cinque cittadini marocchini non hanno opposto ricorso al decreto penale: sanzione pecuniaria, condanna definitiva. Palladino e Bergero, invece, hanno scelto il dibattimento. In aula, davanti alla giudice Maria Claudia Colangelo, è stato sentito uno dei carabinieri intervenuti. Ha confermato i fatti. Tre carcasse sul posto, teste abbrustolite, assenza totale di misure igienico-sanitarie. Gli animali – una capra e due montoni – erano privi di ogni documento di tracciabilità. Nessun marchio identificativo, né registrazione. Secondo la ricostruzione dell’accusa, Bergero avrebbe fornito gli animali, mentre Palladino si sarebbe limitato ad accompagnare uno degli stranieri. Ma entrambi erano lì. E per la procura, tanto basta. La difesa respinge ogni accusa. «I nostri assistiti erano lì per caso», ha detto l’avvocato Spaziante. Ma sulla scena del bosco, quella mattina, il “caso” appare poco rilevante. Lì c’erano gli animali uccisi, il fuoco, i coltelli. E due italiani che, oggi, si giocano tutto su una distanza che la procura non vede.


domenica 28 settembre 2025

VAILATE.ASINI FUGGONO DAL RECINO E PROVOCANO INCIDENTE. DUE SONO MORTI

 VAILATE (Cremona)Singolare incidente nella notte tra venerdì e sabato sulla strada che introduce a Vailate, provenendo da Calvenzano, la Sp n.2. All’altezza della zona industriale e del nuovo supermercato del paese una Volkswagen T-Rock a bordo della quale c’erano due persone, si è trovata la sede stradale occupata da sei asini e chi era al voltante della vettura non è riuscito a evitare di investirli, con conseguenze mortali per due di loro, letali per l’auto e con ferite per i due giovani che erano a bordo dell’auto. Erano le 23,30 quando l’auto stava viaggiando verso Vailate. Da poco lasciata la Rivoltana e arrivata nei pressi della nuova zona industriale, nel buio più completo davanti all’auto si sono parati sei asini. Inutile il tentativo di frenata di un incredulo conducente: gli asini sono stati investiti, sono rotolati sul cofano infrangendo il parabrezza e per due di loro purtroppo il violento urto è stato fatale e non c’è stato nulla da fare per salvarli, mentre gli altri quattro animali, molto impauriti, sono fuggiti nei campi. Ferite di poco conto le due persone che erano nella T-Rock, più che altro molto spavento per l’incontro ravvicinato con questi grandi animali. Sul posto sono arrivate auto medica e ambulanza che si sono occupate dei due feriti, trasportati nell’ospedale di Treviglio e accolti in codice giallo. Le loro ferite non preoccupano i medici. Per i rilievi a Vailate è arrivata una pattuglia della Polstrada di Seriate che ha stabilito che i sei asini erano fuggiti da un vicino allevamento, dopo aver divelto il recinto. I quattro asini superstiti sono stati recuperati nella mattinata, con il favore della luce del giorno.


sabato 27 settembre 2025

ENTRA NEL VIVO IL PROCESSO A LEOMBRUNI CHE UCCISE L'ORSA AMARENA

 Con l’accusa di uccisione di animale e di aver agito con l’aggravante della crudeltà, il giudice predibattimentale del Tribunale di Avezzano ha rinviato a giudizio Andrea Leombruni, l’uomo che nella notte del 31 agosto 2023, alla periferia di San Benedetto dei Marsi, sparò colpi di fucile all’orsa Amarena, uno dei simboli del Parco Nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.L’esemplare di orso bruno marsicano, specie protetta, morì poco dopo davanti all’abitazione di Leombruni; l’orsa aveva con sé due cuccioli dei quali subito dopo si persero le tracce.L’udienza dibattimentale è stata fissata al 19 gennaio 2026 alle ore 9. 


PERO. CANI E GATTI MALTRATTATI. SCATTA IL SEQUESTRO

 Abbandonati in condizioni igienico-sanitarie critiche, tra rifiuti e sporcizia, detenuti all’interno di uno stabile occupato in parte abusivamente. Così le guardie zoofile dell'Oipa di Milano hanno trovato un cane e un gatto, portandoli in salvo con il supporto della polizia locale. È accaduto a Pero, nella provincia milanese. I due animali, un pitbull maschio di 2 anni e una gatta bianca di 4 anni, sono stati posti sotto sequestro e trasferiti al canile sanitario di competenza. Qui verranno visitati, curati e accuditi fino a quando non verrà trovata per entrambi una sistemazione che gli possa garantire l’affetto e le attenzioni di cui hanno bisogno.