SARSALA (CZ 8 APRILE 2025) Orror a Sarsala dove un passante ha trovato un grosso cane gravemente ferito in un fosso. Sul posto sono intervenuti i volontari dell'associazione Balzoo "AMICI DI RONZO" che si sono subito presi cura del cane affidandolo alle cure di un veterinario che sta cercando di salvare la vita del cane anche se le sue ferite sono gravi. Secondo una prima ricostruzione il cane sarebbe stato agganciato ad un auto e poi trainato. Sulla vicenda interviene anxhe l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che nei prossimi giorni sporgerà una denuncia sull'accaduto e che ha deciso di mettere a disposizione una ricompensa di 1.000 euro sul capo del responsabile o dei responsabili di questo orribile crimine. Soldi che verranno pagati a chi con la propria denuncia formale rilasciata alle forze dell'ordine o all'autorità giudiziaria permetterà di individuare e far condannare in via definitiva l'autore del crimine.
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
martedì 8 aprile 2025
COPPARO. A CHE PUNTO SONO LE INDAGINI SUL VIGILE CHE AVREBBE SCALCIATO IL GATTO INVESTITO?
COPPARO (FERRARA 8 APRILE 2025) "E' passato un mese e non si sa piu nulla delle indagini, semmai ci sono state, sul vigile che a Copparo secondo alcuni testimoni avrebbe preso a calci un gatto ferito da un precedente investimento e gettato dalla strada proprio con quel calcio in un fosso, ma sopratutto non si è più saputo niente a livello ufficiale di come stia il gatto vittima di quel doppio maltrattamento, se vivo o morto e di chi lo avrebbe investito scappando. Per questo, per fare innanzitutto chiarezza su quanto accaduto e sulle conseguenze nei prossimi giorni torneremo a scrivere al comune di Copparo. Serve chiarezza fino in fondo. Vorremmo ricordare a differenza di quanto sarebbe successo a Copparo dove due persone avrebbero maltrattato investendolo e poi scappando e il secondo in divisa sarebbe sceso dall'auto di servizio e anzichè aiutarlo lo avrebbe scalciato via, bene a questi signori vorrei ricordare che in provincia di Como pochi giorni fa una ragazza di venti anni per senso civico è stata ucccisa da un automobilista ubriaco proprio perchè si è fermata per soccorrere un coniglietto ferito. Questo esempio dovrebbe far pensare e mettere una mano sulla coscenza ai due signori del fatto di Coppare e più in generale a chi non si ferma a soccorrere ne persone ne animali dopo averli investiti e farli seriamente vergognare di loro stessi". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ad un mese dall'investimento del gatto a Copparo in provincia di Ferrara.
COCQUIO. GATTO UCCISO DA DUE CANI LASCIATI LIBERI
Un gatto è stato sbranato da due cani liberi, un pastore tedesco e uno spinone, entrati nel cortile dell’abitazione della proprietaria del micio, che ha assistito impotente all’uccisione del suo amico a quattro zampe.
È successo nella mattinata di oggi, lunedì 7 aprile, in zona Sacra Famiglia. L’aggressione è stata segnalata su Facebook da un’amica della padrona del gatto Lucky, morto a 13 anni. «Il dolore che stiamo provando è immenso - racconta Alessia - e Giorgia è completamente sotto choc». La carcassa del felino è stata poi portata a un veterinario per un esame finalizzato ad accertare le cause del decesso, che sembrano comunque chiare.
«Niente e nessuno ci ridarà Lucky - conclude Alessia - ma vorrei far capire ai detentori di qualsiasi animale che questi vanno accuditi e gestiti per il loro benessere e la sicurezza degli altri. Questi incidenti, a causa di una leggerezza umana, non possono e non devono succedere. Ciao Lucky, scusa per la pochezza di questo mondo e corri sul ponte dell’arcobaleno».
QUATTRO CUCCIOLI DI CANE ABBANDONATI IN UNO SCATOLONE NEL PIACENTINO
Quattro cuccioli meticci abbandonati in uno scatolone. A ritrovarli sono stati gli operatori del canile di Montebolzone che ora dovranno metterli in adozione. I quattro meticci sono stati abbandonati davanti al cancello del canile da una persona che è stata anche ripresa dalle telecamere e che, forse, non voleva pagare i 500 euro della rinuncia di proprietà della cucciolata. "I cuccioli sono in apparente stato di buona salute - ha rassicurato il responsabile del canile Giovanni Peroni - ora li doteremo di microchip. li vaccineremo in modo da renderli adottabili"
lunedì 7 aprile 2025
STRAGE DI GATTI AVVELENATI A VITTORIO VENETO
VITTORIO VENETO – Chi possiede un animale domestico sa bene quanto affetto riescano a ispirare. Si può ben comprendere, quindi, il dolore di Federica che ci scrive dopo l’ennesima perdita di uno dei suoi amati gatti, per mano di ignoti avvelenatori a Cozzuolo, in zona via dell'Aviere e via dell'Alpino a Vittorio Veneto. “Sono una proprietaria di gatti ormai delusa e senza speranza – racconta Federica -. Hanno avvelenato un micio che adoravamo, un altro è scomparso. Ieri è stato trovato un altro gatto avvelenato”.
La vittoriese racconta che non è la prima volta che si verifica una moria di animali domestici: “Già nel 2017, sempre nel mio quartiere, siamo riusciti a salvare una gatta con 5 giorni di ospedale veterinario, un'altra non ce l'ha fatta: da autopsia il risultato è stato avvelenamento da Aldicarb, prodotto vietato dal 2005. Nel giro di una settimana abbiamo trovato un altro gatto morto presumibilmente dallo stesso veleno (nessuna ferita)”. Insomma, una strage di bestiole, così Federica già venerdì sera ha provato a contattare diversi numeri di telefono, ma: “L'Ulss è attivo solo nei giorni feriali, come pure l'istituto zooprofilattico di Legnaro che esegue le autopsie. Mi hanno detto di tenere il cadavere del gatto in frigo, ma può immaginare la situazione... sta di fatto che anche la volta scorsa nessuno si è presentato per un sopralluogo: ho letto che dopo un'autopsia con accertato avvelenamento parte una segnalazione e deve essere fatta una bonifica dell'area”.
Ma quando viene sparso del veleno, inevitabilmente, ne restano vittime anche la fauna selvatica, come racconta Federica: “Due settimane fa ho trovato inoltre 4-5 rospi morti, intatti, con la lingua fuori. Qui abbiamo diversi animali selvatici, anche dei ricci che mangiano il cibo dei gatti. Volevo sensibilizzare la popolazione. Ci sono anche cani che girovagano nell'area e i proprietari devono sapere i rischi che corrono”. Il problema è serio, perché oltre a far soffrire chi ha degli animali da compagnia che vengono uccisi dagli avvelenatori, si tratta di un comportamento che mette in pericolo anche gli esseri umani, in particolare i bambini. Va ricordato che l’uso di veleni è un reato penale.
Spargere veleno per topi, in un luogo di transito pubblico o in un luogo privato di proprietà altrui, commette il reato di Getto pericoloso di cose ex art. 674 del codice penale, punito con l'arresto fino a un mese o con l'ammenda fino a duecento sei euro. Ma attenzione: qualora il veleno provochi la morte di un animale, l’autore commetterà il reato di uccisione di animale punito dall’articolo 544 bis del codice penale con la reclusione da quattro mesi a due anni. Nel caso in cui l’animale, a causa del veleno, abbia un danno alla salute, il responsabile commetterà il reato di maltrattamento di animali, ex articolo 544 ter del codice penale, punito con la reclusione da tre mesi a diciotto mesi o con la multa da 5.000 a 30.000 euro. Quindi i responsabili della strage di gatti a Cozzuolo sono avvisati!
GATTO MORTO AVVELENATO IN PROVINCIA DI ROVIGO
Bocconi avvelenati che qualche mano criminale avrebbe lanciato con l’intento di colpire qualche animale, ma che avrebbero messo a rischio soprattutto cani e gatti, tanto che a farne le spese, morendo per effetto di quanto ingurgitato, sarebbe stato proprio un gatto “di casa”.
A lanciare l’allarme sul pericolo delle “polpettine mortali” è l’associazione Una Rovigo, che si occupa della gestione dell’oasi felina di via de Polzer e, più in generale, del benessere degli animali d’affezione.
Con un post dal proprio seguitissimo profilo Facebook, infatti, l’associazione spiega: “Ci tenevo ad avvisarvi che a Rovigo in zona Tassina nuova qualcuno distribuisce bocconi per cani e gatti”.
La segnalazione che viene riportata, relativa a venerdì mattina, è corredata, purtroppo, dalla testimonianza di una vittima: “un gattino ha perso la vita con convulsioni e soffocamento in via Cime di Lavaredo. Si presume che il boccone sia stato ingerito nel parco giochi, dove spesso il gatto passava le giornate”.
Un pericolo, quindi che incombe in un’area frequentata anche da bambini. In attesa di conoscere gli sviluppi di questa segnalazione, sempre dal profilo dell’Una arriva un caloroso invito: “Chiedo cortesemente se si può fare un appello a tutti i padroni di cani o gatti tenuti liberi”.
Inevitabilmente, un simile post ha scatenato in calce un’ondata di indignazione oltre che di preoccupazione.
Il problema dei bocconi avvelenati colpisce, da anni, tutto il Polesine. Le segnalazioni, in questo senso, non si contano più. Anche se spesso non arrivano alla ribalta delle cronache. L’ultimo caso con un animale deceduto, in questo caso un cane, risale all’estate scorsa, a Fiesso. Ma anche a Rovigo i casi sono stati molteplici, come cinque anni fa quando in città giardino due cani rimasero intossicati da polpette avvelenate, uno si era poi salvato, l’altro purtroppo no.
domenica 6 aprile 2025
CANE ABBANDONATO E LEGATO SALVATO DA UN CICLISTA
Durante un allenamento pomeridiano sulle strade rurali di San Donaci, il ciclista Lorenzo Perrone ha scoperto un cane meticcio bianco in condizioni disperate. Il cane era legato con un cavo metallico che avrebbe potuto strangolarlo se avesse tentato di sdraiarsi. La vista del povero animale, esausto e visibilmente deidratato, ha colpito Perrone, che immediatamente è intervenuto per soccorrerlo.Il soccorso decisivo
“L’animale era impossibilitato a muoversi e ogni tentativo di distendersi avrebbe potuto essere fatale”, ha spiegato Perrone, presidente dell’Asd Messapia Bikers. Con grande senso di umanità, ha fornito al cane l’acqua dalla sua borraccia, salvandolo da una morte certa per disidratazione o soffocamento. L’episodio è stato un chiaro esempio di come la presenza e la prontezza di spirito in momenti critici possano fare la differenza tra la vita e la morte.
L’intervento delle autorità
Subito dopo il salvataggio, Perrone ha contattato la Polizia Locale di San Donaci. Il comandante Enzo Elia è intervenuto prontamente, prendendo in carico l’animale e coordinando il suo trasferimento presso una struttura locale dove il cane potrà ricevere le cure necessarie. Il caso ha suscitato una forte reazione nella comunità locale, con un’indagine in corso per rintracciare il responsabile di questo crudele abbandono.
Grazie all’intervento di Perrone, il cane ha ora una seconda possibilità di vita, benché l’episodio lasci un’ombra di tristezza per la malvagità di cui sono capaci alcuni individui