domenica 30 settembre 2012

MA CHI HA DETTO CHE TOPO E GATTO SI ODIANO??


3 FERITI IN QUESTA DOMENICA DI CACCIA

ANCORA FERITI IN QUESTA DOMENICA DI CACCIA

Tre persone sono rimaste ferite in altrettanti incidenti di caccia in questa domenica di fine settembre. In contrada Montenegro a Brindisi un pensionato che stava raccogliendo l'uva nel suo podere è stato ferito ad un braccio ed a una gamba da un colpo di fucile sparato da un cacciatore di 65 anni residente a San Michele Salentino che è stato denunciato per lesioni personali ed omissione di soccorso. A Macugnaga nella provincia del Verbano Cusio Ossola è invece rimasto ferito un cacciatore residente a Cassano Magnago in provincia di Varese, l'uomo sarebbe stato colpito accidentalmente da un colpo partito dal suo stesso fucile. L'incidente più spettacolare che visto come protagonista un cacciatore è accaduto a Pianello in provincia di Perugia dove un cacciatore è scivolato, cadendo ha battuto la testa sulle pietre, per recuperarlo (era in una zona impervia) è stato necessario far intervenire le squadre degli speleologi. Con questi incidenti dall'inizio della caccia (due settimane fa) i morti sono 5 mentre i feriti in incidenti da caccia salgono da 11 a 14 due dei quali colpiti dai cacciatori mentre si trovavano a casa loro.
PURTROPPO SONO AUMENTATI I FERITI ED ANCHE I MORTI.....

CANE SOPPRESSO: LA VELINA CHIAMA AIDAA E CONFERMA: "IL CANE E'MORTO!"

 CANE SOPPRESSO: LA VELINA CHIAMA AIDAA E CONFERMA: "IL CANE E'MORTO!"

Milano (30 Settembre 2012) Con una telefonata durata circa una ventina di minuti intercorsa ieri sera alle 19.50 Giulia Calcaterra ha spiegato al presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce la sua versione in merito alla questione del cane di razza rotwailler soppresso a suo dire gia dallo scorso 3 luglio. Durante la telefonata Giulia Calcaterra ha spiegato al presidente di AIDAA che il cane era aggressivo e che i genitori non volevano più tenerlo e che dopo aver tentato di farlo adottare o di portarlo in canile "Abbiamo chiamato il canile,ma non lo hanno voluto nemmeno loro- ha detto la Calcaterra- allora ho messo un annuncio per farlo adottare" ma sempre secondo quanto sostenuto nella telefonata dalla giovane donna il cane sarebbe morto lo scorso 3 luglio per una torsione intestinale come a suo dire sarebbe dimostrato dai documenti in suo possesso firmati dal veterinario che ha il proprio studio in un comune del Milanese documenti che la velina ha più volte dichiarato di non poter mostrare almeno fino a quando: "non sarà autorizzata dal suo ufficio stampa". Da quanto sostenuto dalla velina nella telefonata al presidente Croce il cane sarebbe arrivato dal veterinario (che dista una quarantina di chilometri da casa sua) gia morto. Ha tenuto a precisare che lei non ha alcuna responsabilità nella morte del cane e che ama gli animali. "Non ho mai pensato ne voluto uccidere il cane io amo gli animali" ed ha tentato di dare una spiegazione alle diverse interpretazioni uscite su internet spiegando che lei possiede due cani e che quando il fidanzato in Facebook sosteneva che il cane "scorazzava liberamente in giardino" si riferiva all'altro cane. "Ho ascoltato ed interloquito con Giulia- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ascoltando la sua versione dei fatti e specificando che non è compito mio ne di altri investigare sulle cause reali della morte del cane, ma semmai è compito delle autorità pubbliche alle quali ci siamo rivolti per fare chiarezza e che alle quali ha anche lei il diritto di rivolgersi se si sente diffamata dalle nostre opinioni o da quelle di altri. Tutto ciò premesso mi pare ovviamente che emergano diverse contraddizioni sulla posizione ufficiale di Striscia che ha sostenuto fino a ieri che il cane era stato adottato e stava benissimo rispetto alla versione che mi ha fornito Giulia che comunque ha promesso un chiarimento con documenti alla mano nel corso della prossima settimana. Per noi - conclude Croce- una volta appurato che i cane è morto e rimaniamo in attesa di essere sentiti dalle forze dell'ordine per dare loro le informazioni in nostro possesso. Spetta ad altri, Striscia in testa, chiarire come mai si è detto che il cane era vivo, adottato e stava bene, quando era morto ed incenerito dallo scorso 3 luglio".

MUCCHE E CAVALLI SCHELETRICI IN SARDEGNA

Mucche e cavalli tenute in condizioni pietose e sottopeso in Sardegna e precisamente in un prato che si trova nella bellissima zona di Costa Rei sulla strada per Capoferrato in provincia di Cagliari. Secondo la segnalazione arrivata al servizio segnalazione reati di AIDAA mucche e cavalli sono tenuti in uno spazio aperto condiviso, senza cibo e con poca acqua e completamente coperti di sterchi. Azionati immediatamente i servizi per i controlli della situazione.
VACCHE MAGRE IN SARDEGNA

sabato 29 settembre 2012

CASO VELINA.TESTO MAIL DA MANDARE A STOPPA E RICCI

abbiamo preparato il testo di una email da mandare a stoppa e ricci e al gabibbo per chiedere chiarimenti definitivi sulla storia del cane della VELINA.
Fate copia incolla e firmate e spedite numerosi se volete personalizzate
CARO RICCI, CARO STOPPA

Sono alcuni giorni che state dicendo che il cane della signorina Giulia Calcaterra, la vostra velina, è stato messo in adozione e sta bene. Ora leggiamo sul Corriere di Novara un articolo a firma Lalla Negri dove la signorina Calcaterra dice invece che il cane è stato soppresso perchè era malato.
A parte il fatto che in questi giorni abbiamo letto tutto e di più, vogliamo capire, se questa signorina ha detto bugie a tutti quanti oppure se voi eravate a conoscenza di quanto accaduto e lo avete tenuto nascosto.
Nel primo caso appare evidente che dovete mandarla via perchè vi ha preso in giro, nel secondo caso dovete lo stesso licenziarla perchè altrimenti perdere voi in credibilità.
Inotre ci piacerebbe sapere chi è il veterinario che ha ucciso questo cane perchè aveva dei problemi comportamentali o di aggressività. Non si possono uccidere cani con problemi di aggressività, i cani vanno portati nei canili sanitari e vanno visitati e se possibile recuperarli.
Ora siate coerenti e mettete fine una volta per sempre a questa vergognosa vicenda diteci qual'è la verità e se voi ne eravate a conoscenza e se si perchè ci avete raccontato che il cane stava al sicuro in adozione.
Aspettiamo la vostra risposta perchè di qualunque cosa dica la signorina Giulia CALCATERRA non ci fidiamo piu.

FIRMA E DATA

le mail vanno mandate a
segnalazioni@edoardostoppa.com
gabibbo@mediaset.it
antonio.ricci@mediaset.it

LA VELINA CONFESSA: HO SOPPRESSO IL CANE

la velina ha ammesso di aver fatto sopprimere il cane
http://www.corrieredinovara.com/it/web/giulia-calcaterra-la-velina-bionda-finisce-nell’occhio-del-ciclone-11809/sez/novara-provincia

Novara (29 settembre 2012) - Giulia Calcaterra alla fine lo ha ammesso. Il cane è stato soppresso. A suo dire perchè aveva una malattia incurabile e questo sarebbe stato accertato da un veterinario. Questo è quanto ella stessa dichiara in un virgolettato pubblicato sul quodiano Corriere di Novara (http://www.corrieredinovara.com/it/web/giulia-calcaterra-la-velina-bionda-finisce-nell’occhio-del-ciclone-11809/sez/novara-provincia) dove la stessa velina in un articolo a firma di Lalla Negri sottolinea che: "Questa storia e questi attacchi mi fanno ancora più male: il cane – ha spiegato Giulia – purtroppo è stato fatto sopprimere per una malattia accertata e certificata dal veterinario. Ho fatto davvero di tutto per far sì che questo non dovesse accadere. Purtroppo non riconosceva più me come padrona: mi ha aggredita e ha aggredito anche mio fratello. La situazione non poteva più essere gestita, non sono riuscita a trovare nessuno che potesse occuparsene come un cane di questo genere in queste condizioni avrebbe richiesto. Posso però in tutta onestà dire che ho cercato di evitare tutto ciò fino all’ultimo". Ora se questo corrisponde al vero Giulia dovrà mostrare ai magistrati ed ai carabinieri la dichiarazione del veterinario che ha soppresso il cane e comunque AIDAA inolterà un'ulteriore esposto alla magistratura di Novara proprio a partire dalle dichiarazioni della Velina. Ma le spiegazioni devono venire anche dalla redazione di Striscia. Se quanto affermato da Giulia in questo articolo corrisponde al vero come mai la redazione ha detto che il cane era in adozione e che stava bene? Chi ha mentito? Giulia alla redazione? Giulia al corriere di Novara? O la redazione di Striscia a tutti coloro che hanno chiesto informazioni? "Ci piacerebbe sapere chi ha mentito a chi- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- la redazione di striscia ha risposto a tutti che il cane stava bene ora Giulia dice che lo ha soppresso. Non ci fidiamo vogliamo le prove e vogliamo che le consegni ai carabinieri, noi non facciamo un passo indietro la denuncia rimane sul tavolo. Troppe bugie attorno a questa storia Ricci deve delle spiegazioni non a noi ma ai suoi stessi spettatori".
AIDAA INTEGRA LA DENUNCIA
Oggetto: integrazione denuncia Giulia CALCATERRA
Da: segnalazionereati@libero.it
A: <procura.novara@giustizia.it>

Data: 29/09/2012 14:01
Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 nella mia qualità di presidente nazionale dell'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con sede in via Roma 62- 20010 Pregnana Milanese dove eleggo domicilio, mi rivolgo a codesta procura a parziale integrazione della denuncia presentata nei giorni scorsi nei confronti della signora Giulia Calcaterra di cui ai reati 544 e 544 ter del codice penale per comunicare che la stessa in un articolo apparso quest'oggi sul corriere di novara online di cui allego il link

http://www.corrieredinovara.com/it/web/giulia-calcaterra-la-velina-bionda-finisce-nell’occhio-del-ciclone-11809/sez/novara-provincia

ha testè dichiarato di aver fatto sopprimere il cane.

Chiedo a codesta procura di verificare le circostanze di tale atto e se quanto dichiarato corrisponde al vero.

In attesa si porgono cordiali saluti

Lorenzo Croce

presidente nazionale AIDAA

GIULIA CALCATERRA: IL CANE E' STATO SOPPRESSO

Questo è quanto dichiarato da Giulia CALCATERRA in un virgolettato apparso questa mattina sul giornale di Novara in un Articolo a Firma Lalla Negri.
"«Questa storia e questi attacchi mi fanno ancora più male: il cane – ha spiegato Giulia – purtroppo è stato fatto sopprimere per una malattia accertata e certificata dal veterinario. Ho fatto davvero di tutto per far sì che questo non dovesse accadere. Purtroppo non riconosceva più me come padrona: mi ha aggredita e ha aggredito anche mio fratello. La situazione non poteva più essere gestita, non sono riuscita a trovare nessuno che potesse occuparsene come un cane di questo genere in queste condizioni avrebbe richiesto. Posso però in tutta onestà dire che ho cercato di evitare tutto ciò fino all’ultimo».
stiamo verificando la vedicità di queste dichiarazioni
http://www.corrieredinovara.com/it/web/giulia-calcaterra-la-velina-bionda-finisce-nell’occhio-del-ciclone-11809/sez/novara-provincia

CASO VELINA: QUELLI DI STRISCIA SE NE LAVANO LE MANI

ma come il bassotto non indaga a casa dei colleghi??

Ma come? Il signor STAFFELLI E STEFANIA PETIX (quest'ultima con il bassotto) sono sempre pronti a scoprire le magagne del mondo intero e quando mezzo mondo chiede a loro di indagare sul cane della loro collega velina Giulia Calcaterra alzano le spalle infastiditi? Guardate cos'hanno risposto via twitter alle domande più che lecite di chi gli chiede un intervento. RICCI SE CI SEI BATTI UN COLPO. LA TUA CREDIBILITA' STA CROLLANDO. 
questa la risposta del signor staffelli

venerdì 28 settembre 2012

GATTO AVVELENATO A BRINDISI IN COLONIA AIDAA

BASTARDI
SCUSATE MA NON TROVO ALTRA PAROLA PER CHI HA FATTO QUESTO.


NO AL CIRCO CON ANIMALI. E LE FAMIGLIE SE NE VANNO SENZA ENTRARE

Si è svolto ieri pomeriggio-sera un presidio organizzato da AIDAA Brindisi ed in particolare dalla vice presidente nazionale AIDAA Antonella Brunetti un presidio contro il CIRCO CON ANIMALI. Il presidio è andato bene non si sono registrati momenti di tensione particolare anche grazie alla discreta e concreta presenza delle forze dell'ordine. A differenza di altri che insultano coloro che vanno al circo senza ottenere tra l'altro risultati apprezzabili i nostri hanno pensato di dare un simbolo, un diploma di merito a coloro che insieme ai propri bambini decidevano di non entrare al circo dopo aver ascoltato le notizie dei maltrattamenti a cui sono sottoposti questi animali. Noi pubbichiamo come simbolo di questo nuovo modo di fare la campagna contro i circhi proprio la foto di una mamma e di una bambina che decidono di non entrare al circo una volta saputo cosa succede. E ieri le persone che non sono entrate al circo Orfei dopo aver parlato con i nostri volontrari sono state diverse. Un piccolo segnale che lancia una forte speranza. 

APPELLO AIDAA. CHI HA IL CANE DELLA VELINA SI FACCIA VIVO

APPELLO AIDAA. CHI HA IL CANE DELLA VELINA SI FACCIA VIVO


Roma (28 Settembre 2012) - Chiunque sia l'attuale proprietario del cane rottwailer avuto in adozione dalla velina Giulia Calcaterra si faccia vivo cosi mettiamo fine a questo inutile circo mediatico nato dalle dichiarazioni contrastanti della stessa velina e del suo presunto fidanzato sulle pagine di facebook ma anche da dichiarazioni rilasciate ai giornalisti. In Italia, nei canili ci sono migliaia di cani in attesa di essere adottati e per questo lanciamo un appello per chiudere definitivamente questa vicenda. Chiunque ha il cane o ha notizie certe e provate sulla fine di questo cane ce lo faccia sapere anche in forma anonima o via mail all'indirizzo presidenza.aidaa@yahoo.it oppure telefonando al 3478883546, ovviamente le segnalazioni devono essere corredate da prove certe sull'esistenza in vita, o sulla soppressione del medesimo cane. La vicenda rischia di sfuggire di mano e riteniamo che non sia insultando la signorina Calcaterra o diffamandone la persona che si possono risolvere le cose. Noi in base alla documentazione raccolta ci siamo rivolti alla procura della repubblica di Novara perchè si faccia chiarezza su questa vicenda, ci rendiamo comunque conto che tutto potrebbe essere chiarito in maniera semplice, a meno che dietro questa vicenda non si nascondano strane manipolazioni o scoop giornalistici sulla pelle del cane ed anche della velina. "Aidaa si mette a disposizione per raccogliere le segnalazioni prove alla mano sulla fine del cane di Giulia Calcaterra- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- sono molte le possibilità aperte tra le quali ci può essere il fatto che il cane non fosse microchippato o fosse intestato a persona diversa e dato in adozione, oppure che il medesimo sia finito in canile, o che sia ancora a casa della ragazza o di qualche amico ed infine che sia morto. Ditecelo- conclude Croce- in modo che si chiusa serenamente una vicenda che rischia di trasformarsi in una farsa. L'appello ha come prima destinataria proprio Giulia: ci dica dove è il cane che cosa è successo e ce ne dia le prove in modo da fermare questa situazione che sta per sfuggire dalle mani di tutti i protagonisti".
per info 3478883546-3926552051 oppure scrivere a presidenza.aidaa@yahoo.it

ANIMALI IN CONDOMINIO. UNA LEGGE CON LUCI E OMBRE

qualcuno vorrebbe anche che i gatti non passeggiassero sui tetti dei condomini

ANIMALI IN CONDOMINIO: CON LA NUOVA LEGGE RISCHIO DI AUMENTI LITI E SEQUESTRI

Roma (28 Settembre 2012) - La legge che sancisce il diritto di tenere gli animali nei propri appartamenti senza che il condominio possa inserire alcun divieto di sorta sancisce un principio assolutamente positivo ma il rischio che aumentino le liti in condominio e le cause davanti a conciliatori e giudici di pace è dietro l'angolo, cosi come di fatto la nuova legge introduce la possibilità di sanzionare il proprietario e sequestrare un poco più facilmente l'animale qualora si renda responsabile di reiterato disturbo della quiete e del riposo degli altri condomini con le modalità previste dall'articolo 672 del codice penale. Ovviamente l'introduzione dell'inasprimento delle sanzioni è stata individuata come tutela dei condomini che non possiedo animali o che non ne vogliono sapere di cani e gatti in condominio. Oggi in Italia c'è una lite di condominio ogni dieci minuti per problemi legati alla gestione degli animali, il rischio che i condomini intolleranti alla presenza degli animali visto che non possono più chiedere l'allontamento a norma di regolamento si rivolgano ai giudici per far valere il principio di non essere disturbati dal cane che abbaia o del gatto che attraversa l'abbaino e va sul balcone. "Noi attraverso i nostri servizi legali ne abbiamo visti di tutti i colori, compresi condomini che chiedono di introdurre in regolamento il divieto per i gatti di camminare sui tetti- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- il rischio che aumentino le liti non è affatto peregrino per questo motivo occorre che a fianco di questa legge vengano introdotti dei regolamenti comunali e di condominio molto chiari che sanciscano quelli che sono gli orari del riposo, ma sopratutto che sanciscano quali sono i comportamenti degli animali che potrebbero essere considerati molesti, e sopratutto sia chiaro a tutti quelli che sono i limiti dell'abbaio di un cane in decibel per poter parlare di disturbo della quiete pubblica. Riteniamo questa legge un buon punto di incontro, ma - conclude Croce- lasciare al solo buon senso dei condomini le valutazioni in merito al distrurbo della quiete pubblica è rischioso. E' vero esistono delle sentenze che mettono dei paletti, ma molto spesso le persone maleducate ed intolleranti lo sono anche in presenza di leggi e divieti, figuriamoci se lasciamo fattori come questi alla libera interpretazione. Il rischio di far west è dietro l'angolo".

giovedì 27 settembre 2012

NINA E' NELLA NUOVA CASA DI BOLLATE

Ricordate Nina la bellissima cavalla  cieca salvata da Lorenzo Cappellini Mion e Catia Brozzi. Bene proprio ieri questa bellissima cavalla è arrivata nella sua nuova casa presso l'Associazione SALTO OLTRE IL MURO diretta da Claudio Villa che ha sede dentro il carcere di BOLLATE. Un grazie enorme a Lorenzo, Catia, Claudio e tutti gli altri che in qualche modo hanno collaborato alla salvezza di questa meravigliosa creatura e a lei l'augurio di vivere felice con tutta la tribù umana ed equina del gruppo di Claudio.


DENUNCIATA LA VELINA BIONDA: HA UCCISO IL SUO CANE?

AIDAA DENUNCIA LA VELINA GIULIA CALCATERRA PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI

Roma (27 SETTEMBRE 2012) Esposto denuncia per fare chiarezza sulla fine del cane di proprietà di Giulia Calcaterra la velina bionda di striscia la notizia nata a Magenta in provincia di Milano ma residente nel novarese accusata di aver fotografato in stato di maltrattamento il proprio cane di razza Rotwailler. AIDAA ha inviato nel pomeriggio una denuncia corredata da oltre 50 link di riferimento dai quali risulta che lo stesso cane sia stato probabilmente soppresso. AIDAA nella denuncia a firma del presidente nazionale Lorenzo Croce avanza alla procura la richiesta di:"procura la richiesta di indagare al fine di verificare
1- lo stato di tenuta in maltrattamento del cane della signora Giulia Calcaterra e denuncia la suddetta per violazione dell'articolo 544 del codice penale (maltrattamento di animale) estendendo la denuncia di reato connesso alla persona che eventualmente ne era la titolare all'anagrafe canina
2- di verificare la veridicità delle dichiarazioni contenute in diversi post che sarebbero riferibili alla signorina Calcaterra ed al di lei fidanzato dove si sostengono differenti posizioni in merito all'attuale sistemazione del cane, compresa la possibilità che lo stesso sia morto e se eventualmente la sua morte sia da ascrivere ad una violazione dell'articolo 544 ter del codice penale."
la denuncia
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA

Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea
AIDAA nel web: http://aidaa-animaliambiente.blogspot.com/
Mail: press.aidaa@libero.it - direttivo.aidaa@libero.it - presidenza.aidaa@libero.it
Telefono 392 6552051 - 347 8883546 - 02 22228518

ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA
PRESSO IL TRIBUNALE DI NOVARA

denuncia anticipata via Email

procura.novara@giustizia.it

Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente a Pregnana Milanese in qualità di presidente nazionale dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con sede legale in via Roma 62 20010 Pregnana Milanese dove eleggo domicilio, mi rivolgo a codesta procura della repubblica presso il tribunale penale di Novara per esporre quanto segue.
Da alcuni giorni su diversi siti online e su diverse pagine facebook (di cui si allegano tutti i link) si è accesa una discussione in merito ad alcune fotografie di un cane di razza rotwailler di proprietà della signorina Giulia Calcaterra nata a Magenta ma residente a Cerano in questa provincia.
Da quanto si desume dalle fotografie tale cane era tenuto in condizioni di maltrattamento in violazione dell'articolo 544 del codice penale, non è dato capire a quando risalgono le fotografie ma sicuramente a non oltre tre anni orsono.
Essendo la signorina Calcaterra personaggio pubblico, la tenuta di questo cane in violazione all'articolo 544 e 544 ter del codice penale ha fatto porre delle domande a molti amanti degli animali sulla sorte del medesimo cane.
Da quanto si evince dalle stesse risposte presenti sulla pagina fb della signorina Calcaterra Giulia, non è affatto chiaro inoltre che fine abbia fatto predetto cane, in quanto la stessa sostiene in diversi post che il medesimo sia stato dato in adozione in quanto "era diventato ingestibile ed i genitori non erano più in grado di tenerlo", successivamente il fidanzato invece sostiene che il cane "si trova libero nel giardino di Giulia": Esistono poi dei sospetti sulla possibile morte del medesimo cane, sospetti che sono suffragati sempre da una serie di post contenuti sulle diverse pagine fb riferibili alla signorina di cui qui sotto si allegano i link di riferimento.
Per questo motivo in relazione a quanto sopra esposto io sottoscritto Lorenzo Croce in qualità di presidente pro-tempore dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA presento a codesta procura la richiesta di indagareal fine di verificare
1- lo stato di tenuta in maltrattamento del cane della signora Giulia Calcaterra e denuncia la suddetta per violazione dell'articolo 544 del codice penale (maltrattamento di animale) estendendo la denuncia di reato connesso alla persona che eventualmente ne era la titolare all'anagrafe canina
2- di verificare la veridicità delle dichiarazioni contenute in diversi post che sarebbero riferibili alla signorina Calcaterra ed al di lei fidanzato dove si sostengono differenti posizioni in merito all'attuale sistemazione del cane, compresa la possibilità che lo stesso sia morto e se eventualmente la sua morte sia da ascrivere ad una violazione dell'articolo 544 ter del codice penale.
Chiedo altresi di essere sentito per fornire ulteriori informazioni delle quali potrei venire in possesso in merito al presente esposto-denuncia
in fede
lorenzo croce

dalla sede aidaa il 27 settembre 2012

LA PROCURA DI NOVARA HA LETTO E PRESO IN CARICO LA DENUNCIA ANTICIPATA VIA EMAIL
Oggetto: Letto: DENUNCIA A CARICO DI CALCATERRA GIULIA PER I REATI 544 E 544 TER CODICE PENALE
Da: Procura.novara@giustizia.it
A: <segnalazionereati@libero.it>
Data: 27/09/2012 15:53
Conferma del messaggio inviato a
<procura.novara@giustizia.it> alle 27/09/2012 15.37

Il messaggio è stato visualizzato nel computer del destinatario alle 27/09/2012 15.53

COMO: PICCHIA DUE CAGNOLINI CON IL BASTONE. DENUNCIATO


Como (27 Settembre 2012) - Un uomo residente a Longone al Segrino un paese della provincia di Como è stato denunciato alla procura della repubblica di Como per il reato di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale. L'uomo secondo le segnalazioni giunte al servizio di segnalazione reati di AIDAA quotidianamente picchia i suoi due cani di piccola taglia con l'ausilio di bastone ed inoltre ad ogni piccolo abbaio dei cani questi vengono puniti con pesanti calci, fatti questi che si ripeterebbero quotidianamente. Dopo aver verificato le segnalazioni è scattata la denuncia inviata questa mattina alla procura della repubblica di Como e la richiesta di immediato sequestro dei due cani sottoposti a sevizie dal padone violento.

mercoledì 26 settembre 2012

OGNI PAESE ITALIANO DICA NO AL CIRCO CON ANIMALI

DICIAMO TUTTI INSIEME NO AL CIRCO CON ANIMALI. AIDAA CHIEDE A TUTTI I SINDACI DI EMETTERE ORDINANZE IN CUI SI PROIBISCA L'ATTENDAMENTO DEI CIRCHI CON ANIMALI. BASTA TORTURE. 

VITTORIA AIDAA. A BRINDISI IL CIRCO CON ANIMALI HA I GIORNI CONTATI

la vice presidente nazionale aidaa ANTONELLA BRUNETTI
il sindaco di Brindisi Mimmo Consales
DOPO L'INCONTRO AVUTO DALL'AIDAA, PIU' PRECISAMENTE DAL VICE PRESIDENTE ANTONELLA BRUNETTI, COL PRIMO CITTADINO, IL SINDACO MIMMO CONSALES, IL CIRCO CON ANIMALI A BRINDISI HA ORMAI I GIORNI CONTATI!
IL SINDACO HA RECEPITO LA RICHIESTA DI AIDAA SUL DIVIETO PER GLI ATTENDAMENTI CIRCENSI SU TUTTO IL TERRITORIO BRINDISINO!
CONCORDANTI TUTTE LE ASSOCIAZIONI ANIMALISTE E PIU' DELLA META' DEI CITTADINI NEL PORRE FINE ALLO SFRUTTAMENTO DEGLI ANIMALI NEI CARROZZONI DELLA SOFFERENZA.
IL NOSTRO IMPEGNO VERSO GLI ANIMALI E' DIMOSTRATO DA FATTI CONCRETI, DA ATTIVISMO IN TRINCEA, DA PICCOLE SCELTE QUOTIDIANE CHE NEL TEMPO CONTRIBUIRANNO SOLO A REALIZZARE IL CAMBIAMENTO ETICO E CULTURALE DELLA CITTA' DI BRINDISI.
NON CI ARRENDIAMO NE' CI LASCEREMO STRAVOLGERE DA COMPROMESSI...PERCHE' NON ESISTE ALCUN COMPROMESSO SUL DIRITTO ALLA VITA!!!
RIPORTIAMO DI SEGUITO IL NOSTRO COMUNICATO :
L’Associazione Italiana Difesa Animali e Ambiente, chiede a codesta Amministrazione il divieto assoluto per gli attendamenti Circensi con Animali, in particolare, l’indisponibilità all’attendamento nel territorio Brindisino di circhi e mostre viaggianti con esemplari delle seguenti specie al seguito: primati, delfini, lupi, orsi, grandi felini, foche, elefanti, rinoceronti, ippopotami, giraffe, rapaci diurni e notturni. La risoluzione impegna poi la Giunta Comunale ad attivarsi affinché il Comune, sulla base del Regolamento Comunale Tutela Animali consegnato dall’AIDAA, provveda a dotarsi di appositi regolamenti per disciplinare questa materia.
E’ necessaria una riflessione Nazionale sull’inutilità, l’assenza etica ed educativa del Circo con gli animali, e, in mancanza di disposizioni di Legge specifiche anti-circo, ogni Comune può apportare il cambiamento, può fornire elementi utili ad un’intera Nazione per promuovere il rispetto alla vita.
La città di Brindisi, candidata a Capitale Europea della Cultura 2019, ha il dovere di dimostrare alla popolazione tutta, il profondo rispetto nei confronti degli animali, quale sintomo di civiltà e considerazione di una cultura contemporanea e rivolta all’antispecismo. Da oltre un quarto di secolo lo spettacolo circense è messo sotto accusa dalla crescente sensibilità dei cittadini nei confronti dei diritti degli animali: nonostante la stessa attività circense sia apprezzabile per i contenuti artistici rappresentati da clown, giocolieri, acrobati, trapezisti e illusionisti, è l’uso degli animali che l’ha confinato nel vicolo cieco dell’anacronismo. Per la loro intera esistenza gli animali sono obbligati in angusti spazi, in molti casi con l’ausilio di mezzi tipici dei peggiori orrori della tortura, come le catene.
Nei prossimi giorni la città, su consenso Comunale, si appresterà ad accogliere il Circo Orfei a ridosso di un gravissimo avvenimento , emblema di quanto descritto pocanzi, verificatosi nella città di Imola, nel primo pomeriggio del 21 Settembre.
Riportiamo quanto segue da un comunicato Stampa sull’accaduto :
IMOLA - Ha corso tanto per le vie della città, poi è stata anestetizzata con un sedativo per poter essere catturata e riconsegnata al circo Orfei. Sembrava aver avuto un epilogo felice la sgroppata per Imola di questa mattina di un esemplare di giraffa di 920 chilogrammi. Invece nel pomeriggio sono subentrate complicazioni che hanno portato l'esemplare al decesso, intorno alle 15.40 circa. E ora il caso fa discutere. Il presidente del consiglio comunale Andrea Zucchini è stato il primo ad intervenire, seguito da un furioso sindaco: Daniele Manca è pronto a vietare gli spettacoli circensi ad Imola e a costituire il Comune come parte civile.
La giraffa era scappata dal circo Rinaldo Orfei che si stava stabilizzando in via Pirandello. Bloccata in via Marconi, l'animale era riuscito nuovamente a sfuggire, raggiungendo via Selice e colpendo con gli zoccoli alcune auto parcheggiate. La giraffa si era poi infilata in uno dei padiglioni della Cefla. Qui per bloccarlo definitivamente erano intervenuti carabinieri, polizia e guardiacaccia, che con una siringa le avevano iniettato del sedativo. Nel pomeriggio però l'improvviso decesso.
Nel pomeriggio il sindaco Daniele Manca scrive una dura nota in cui invita il circo a lasciare la città. E, in futuro, questi spettacoli non saranno ospitati nel territorio. “Questo caso - scrive Manca - purtroppo conclusasi drammaticamente, scuote le coscienze di tutti gli imolesi e di chiunque abbia a cuore la vita di questi animali, il cui habitat naturale non è certo Imola. Questo è un evento tragico, che richiede nuovi provvedimenti. Il circo responsabile di quanto accaduto deve andarsene, non può stare in questa città dopo questa dimostrazione di trascuratezza e superficialità. L’evento sollecita tuttavia nuove riflessioni e interrogativi: è ancora utile uno spettacolo circense che prevede l’utilizzo di animali? Ritengo sia ora di aprire una riflessione nazionale su questo punto e siamo pronti a fare nostra parte. Chiediamo si faccia piena luce sull’accaduto, su come la giraffa è sfuggita al controllo di chi doveva custodirla e sulle circostanze che hanno portato al decesso dell’animale".
Il Comune di Imola “è pronto a costituirsi parte civile perché riteniamo eticamente inaccettabile che un animale possa morire così. Pur consapevoli dell’esistenza di un ente nazionale circhi e di una legislazione che tutela l’attività circense, d’ora in avanti faremo in modo che questi spettacoli non si svolgano più ad Imola e siamo pronti a fare una battaglia nazionale in ogni sede e luogo. Voglio ricordare, inoltre, che già da qualche anno l’amministrazione, attraverso un proprio regolamento, ha introdotto garanzie relative alla tutela e benessere degli animali che possono essere detenuti da circhi e che il circo cui apparteneva la giraffa ha comunicato solo pochi giorni fa, rettificando quanto comunicato in sede di richiesta di autorizzazione, la presenza di alcuni animali, tra i quali la giraffa stessa. Abbiamo il dovere di rendere trasparenti le eventuali responsabilità, poiché riteniamo inaccettabile e assurdo che in una città civile come la nostra, con un’alta qualità della vita, capitino cose di questo genere”
Lo spettacolo di animali in gabbia, lontani dal loro ambiente e dai loro comportamenti naturali, difficilmente può essere proposto come "didattico", specialmente per i bambini; E’ quanto di più triste si possa vedere, i loro occhi vuoti in una realtà forzata e innaturale.
L'animale da circo deve diventare un automa, non può permettersi di fare un passo falso. Le punizioni saranno esemplari, impossibile dimenticarle.
Alcuni non imparano mai, la loro volontà non può essere piegata, così muoiono per le ferite o semplicemente per inedia perché sono talmente disperati e rassegnati che non riescono più a mangiare.
Nel lungo periodo necessario per piegare la volontà di un animale si arriva anche a togliergli acqua e cibo. "Alla lunga" - ha affermato un domatore - "devono assecondare l'uomo o morire". Alcuni, forse i più fortunati, scelgono la morte. (Bairo)
Il Circo con Animali, inoltre, è fonte di inquinamento per la città: La città, è presa d’assedio dalla massiccia affissione abusiva di manifesti pubblicitari ad opera degli stessi circensi, in città e in periferia (sotto cavalcavia, viadotti, ecc.). Nella maggioranza dei casi si tratta di affissioni abusive perché in luoghi non consentiti o prive del timbro comunale che attesta il pagamento della tassa di affissione, inoltre,quando il circo alza le tende, spesso, si assiste ad una vera e propria invasione di rifiuti nella zona degli attendamenti.
Ogni anno, il ministero per i Beni culturali elargisce circa 7 milioni di euro di sovvenzioni di cui beneficiano un centinaio di circhi che appartengono principalmente al capitolo di spesa del Fus , il Fondo unico dello spettacolo. Chiediamo che i contributi statali che l’attività circense riceve ogni anno vengano concessi esclusivamente ai circhi che non sfruttano animali.
A livello Locale, il Comune virtuoso, potrà scegliere di non schierarsi coi carrozzoni della Sofferenza, impedendone la Sosta, quest’ultimo, potrà invece incentivare e dare ampio spazio a spettacoli circensi di grande prestigio e successo che non utilizzano gli animali, il circo contemporaneo, primo fra questi “Cirque du soleil”.
VI ASPETTIAMO TUTTI DOMANI, 27 SETTEMBRE ALLE ORE 17,OO PRESIDIO CONTRO IL CIRCO-PARCHEGGIO LE COLONNE-IPERCOOP-NON MANCATE!!! DIAMO VOCE A CHI NON HA VOCE!!!!

GREEN HILL. LA PROCURA INDAGA IL SINDACO DI MONTICHIARI

GREEN HILL. LA PROCURA DI BRESCIA INDAGA IL SINDACO ZANOLA
elena zanola è indagata per abuso d'ufficio nella vicenda green hill. secondo la procura di Brescia sapeva ma non ha fermato l'allevamento. 

La procura della repubblica di Brescia ha indagato 3 persone nell'ambito dell'inchiesta sull'allevamento green Hill di Montichiari in provincia di Brescia. Secondo quanto emerso nella mattinata infatti tra gli indagati il sindaco Elena Zanola accusata di non aver fermato le attività. Secondo l'accusa Zanola (accusata di abuso d'ufficio) sapeva che dentro Green Hill gli animali erano sottoposti a maltrattamento e non è intervenuta per chiudere l'allevamento. Oltre alla sindaca di Montichiari sono stati indagati un funzionario della regione Lombardia ed il comandante della Polizia Locale di Montichiari il quale, secondo la procura, avrebbe omesso di segnalare gli evidenti maltrattamenti a cui erano sottoposti i beagle, omissione avvenuta durante l'ispezione dei vigili urbani all'allevamento. Sale cosi a 6 il numero di indagati nel corso dell'inchiesta Green Hill.

martedì 25 settembre 2012

AD AREZZO RUBATI 4 CANI DA CACCIA E I CUCCIOLI


Insolito furto l'altra notte a Fiò, nel comune di Poppi. Ignoti hanno rubato quattro cani da caccia di razza con i loro cuccioli. Gli esemplari si trovavano dentro alla loro cuccia: un terreno delimitato da una rete.
Per portare via i cani i malviventi hanno tagliato la recinzione esterna. I proprietari degli animali non appena si sono accorti del furto hanno sporto denuncia ai carabineri che stanno indagando sulla vicenda.

GATTI SEVIZIATI A FORTE MARMI. PROCURA APRE INCHIESTA

La procura della repubblica di Lucca ha aperto un'inchiesta a seguito della denuncia di AIDAA e delle precedenti denunce presentate dall'Associazione Tutela Animali della Versilia con la quale stiamo collaborando in maniera fattiva. A darne notizia è la stampa locale che aggiunge che incaricati di svolgere le indagini sono le forze di polizia locale. Nel frattempo dopo le dichiarazioni del vice-capo della polizia Locale di Forte dei Marmi che tendevano a sminuire la portata dei fatti denunciati sia da AIDAA che da ATA. La presidenza AIDAA ha inviato nel pomeriggio alla procura di Lucca ed al comando della Polizia Locale di Forte dei Marmi ulteriore materiale a conferma di quanto sostenuto nella denuncia presentata ieri. Nel frattempo si sta raccogliendo ulteriore materiale probatorio relativo alla sparizione di oltre 50 gatti nella zona che verrà consegnato alla procura nelle prossime ore. 

RESTI DI POSSIBILI RITI SATANICI (CON GATTI) AL CIMITERO DI PALLANZA

TROVATI RESTI DI POSSIBILI RITI SATANICI (CON GATTI) AL CIMITERO DI PALLANZA


Verbania-Pallanza (25 settembre 2012) Potrebbero essere resti di un rito satanico o esoterico quelli trovati questa notte attorno alle due da una guardia giurata nel piccolo cimitero di Pallanza (Verbania). Secondo la ricostruzione della stessa guardia giurata che si è rivolta alle forze dell'ordine, attorno alle due di questa notte passando nelle adiacenze del piccolo cimitero, l'uomo sarebbe rimasto sorpreso dal trovare il camposanto aperto, e ad un rapido controllo successivo avrebbe scoperto i resti di un possibile rito satanico. L'uomo chiamando le forze dell'ordine ha segnalato la presenza di tre ceri, alcune bottiglie di prodotti alcolici parzialmente consumate, fiammiferi, sigarette e due rose rosse, materiale questo tutto sequestrato poi dagli uomini della digos e della squadra mobile di Verbania che stanno indagando sul fatto. Ma la parte più inquietante della segnalazione della guardia giurata riguarderebbe la presenza di un sacchetto contenente alcuni gattini che miagolavano e che di per se potrebbero essere stati oggetti del sacrificio. I gatti non sono stati ritrovati, ma potrebbero essere stati portati via dagli autori del folle gesto che si sarebbero dati ad una precipitosa fuga non appena scoperti. AIDAA ha presentato un esposto alla procura di Verbania perchè si faccia chiarezza sull'accaduto, essendo la zona una di quelle considerate a rischio e dove in passato furono denunciate diverse sparizioni di gatti neri e non solo. AIDAA senza fare inutile allarmismo chiede che venga fatta luce sull'intera vicenda che potrebbe essere una semplice bravata, o un rito esoterico. "Per quanto ci riguarda la nostra attenzione è concentrata sulla possibile presenza di gatti- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e dal ritrovamento di alcune macchie che potrebbero essere di sangue, invitiamo tutti coloro che hanno avuto rapito o che hanno perso un gatto in queste ultime settimane a denunciarlo alle forze dell'ordine, e chiediamo che si faccia chiarezza su quanto accaduto senza tralasciare alcuna ipotesi compresa quella del rito satanico".

FORMIGONI: LOMBARDIA TUTELA LA CACCIA.

Riprendiamo direttamente le dichiarazioni del presidente di regione Lombardia Roberto Formigoni dall'agenzia stampa ASCA. In queste dichiarazioni Formigoni sostiene che in Lombardia la caccia è una risorsa della tradizione e della cultura lombarda. SI VERGOGNI. ASPETTIAMO DI CONOSCERE IL PENSIERO DELL'ON. BRAMBILLA SUL SUO COMPARE DI PARTITO. 
GUARDATELO BENE E RICORDATEVI. PER LUI LA CACCIA E' UNA RISORSA DELLA CULTURA LOMBARDA. 

ASCA
Lombardia/Caccia: Formigoni, Governo agisca in Europa
24 Settembre 2012 - 14:37

(ASCA) - Milano, 24 set - ''L'attivita' venatoria e' una risorsa importante della tradizione e della cultura lombarda, e come tale la Regione continuera' a tutelarla e favorirla.

Da parte sua il governo deve fare decisamente di piu'''. Lo dichiara il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni.

Formigoni punta il dito contro ''una legislazione nazionale che e' gia' stata dichiarata dalla Corte di Giustizia incoerente con le norme europee (e che abbiamo gia' proposto al parlamento di modificare, purtroppo fino ad oggi senza esito)''; richiama al fatto che ''non possiamo ignorare i ripetuti pronunciamenti della Corte europea di Giustizia e della Corte costituzionale italiana che hanno sanzionato la legislazione nazionale e regionale, compresa quella lombarda''; non nasconde che ''non ci aiuta infine Ispra (l'organo tecnico nazionale di riferimento, ndr) che normalmente agisce senza alcuna preventiva condivisione e collaborazione con le istituzioni regionali, che peraltro devono esercitare queste competenze sulla base di una legislazione nazionale, come detto, fortemente imperfetta''.

lunedì 24 settembre 2012

AIDAA. "A CUCCIA LA CACCIA"

AIDAA: NASCE IL SERVIZIO: "A CUCCIA LA CACCIA"


Roma ( 24 Settembre 2012) - Combattere la caccia con ogni mezzo lecito, ed anche con azioni di disobbedienza civile non violenta è lo scopo del nuovo servizio offerto a tutti coloro che in un modo o nell'altro sono contro la caccia o che sono molestati dai cacciatori o che hanno subito dei danni dovuti alle azioni di caccia, danni sia di natura patrimoniale, che fisica o personale.
Il nuovo servizio di AIDAA si intitola ironicamente "a cuccia la caccia" ma mette a disposizione diversi servizi alcuni gratuiti altri a pagamento a favore di coloro che subiscono a vario titolo danni dai cacciatori e dalle azioni di caccia.
Servizio legale gratuito di denuncia e segnalazione online mandando una email a presidenza.aidaa@yahoo.it
QUESTI SONO I SERVIZI DEL SERVIZIO "A CUCCIA LA CACCIA"
- se un cacciatore si avvicina troppo a casa tua, spara o semplicemente gira nel tuo fondo armato troppo vicino a case di civile abitazione, alle stalle dove sono custoditi gli animali o nelle zone dove sono animali domestici comprese le colonie feline. avvisaci, ci basta conoscere il numero di targa del cacciatore che viola le regole (la distanza minima per sparare è a 500 metri dalle case) e provvederemo noi a denunciarlo.
- se un cacciatore entra nel tuo fondo nonostante tu abbia messo il cartello "divieto di caccia" avvisaci sempre via mail e insieme decideremo come procedere o ti aiuteremo se devi procedere per violazione di domicilio contro il cacciatore o il bracconiere.
- se il cacciatore uccide o maltratta uno dei tuoi animali domestici o di allevamento o che rientrano tra quelli presenti nel tuo fondo mandaci una mail lo denunceremo noi per maltrattamento ed uccisione di animali
- se un cacciatore ti causa danni patrimoniali o alle coltivazioni o crea situazione di pericolo per te o per i tuoi ospiti o semplicemente per coloro che stanno attraversando il tuo fondo in maniera autorizzata lo denunceremo per violazione dei singoli articoli del codice penale e ti aiuteremo a chiedere il risarcimento danni.
- se un cacciatore colpisce te o qualcuno della tua famiglia scrivici o chiamaci al 3478883546 saremo lieti di darti a costi assolutamente contenuti l'assistenza legale necessaria.
- se non sei proprietario di un fondo ma un cacciatore in qualche modo ti inopportuna o ti crea disagio magari mentre stai passeggiando chiamaci e saremo al tuo fianco per verificare le ipotesi di reato e gli interventi per ridurre questi portatori di morte alla ragione.
"Quello che AIDAA con l'ausilio della sua task force legale vuole offrire è un supporto diretto di consulenza e di assistenza a vari livelli- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- noi incitiamo alla disobbedienza civile, a rendere impossibile la vita ai cacciatori ma siamo come sempre al fianco di coloro che vengono molestati in qualche modo o che subiscono danni diretti o indiretti a causa della caccia perchè vogliamo far emergere il problema. Noi siamo l'85% degli italiani che ne hanno le tasche piene di caccia e cacciatori che uccidono e danneggiano l'ambiente circostante".

AIDAA MOLISE. DA OTTOBRE ANCORA NELLE SCUOLE

Riparte ad ottobre il progetto di educazione ai diritti degli animali e alla tutela dell'ambiente nelle scuole materne ed elementari delle provincie di Isernia e Campobasso. Il progetto diretto dalla responsabile AIDAA regionale del Molise Gianna Spina è stato avviato gia con ottimi risultati negli ultimi mesi dell'anno scolastico 2011-2012.
Gianna insieme ad altri volontari della nostra associazione si recherà nelle scuole insieme a piccoli animali per insegnare il rispetto dei medesimi ai bambini proprio a partire dai più piccoli e quindi da quelli delle scuole materne. 
Nei prossimi giorni pubblicheremo il calendario degli incontri di questo inizio di nuovo anno scolastico 2012-2013.

Nella foto Gianna Spina e altri volontari Aidaa in una scuola materna molisana nello scorso mese di aprile 2012


CACCIA. IN UMBRIA CONTROLLI A TAPPETO AI CACCIATORI

Era ora, finalmente qualcuno si muove. Nelle scorse ore in Umbria sono stati controllati 600 cacciatori tra le provincie di Terni e Perugia, Tra sabato e domenica sono stati impiegati nei controlli complessivamente 66 pattuglie con un totale di 172 agenti del corpo forestale dello stato. 2 i cacciatori denunciati, e 64 le sanzioni elevate. Ecco di seguito il dettaglio delle operazioni della forestale umbra alla quale va il nostro sentito GRAZIE.

In provincia di Perugia sono stati controllati complessivamente dal Corpo forestale dello Stato 251 cacciatori nella giornata di sabato e 264 in quella di domenica. A seguito delle verifiche sono state elevate complessivamente 64 sanzioni amministrative tra le quali le più frequenti relativamente agli illeciti rispetto alla normativa in materia di caccia: mancata annotazione nel tesserino venatorio, mancato sgombero dei bossoli, mancato rispetto delle distanze. Rispetto ad altre normative è stata sanzionata la circolazione e sosta fuoristrada dei veicoli a motore. L’importo complessivo delle sanzioni amministrative elevate è stato di euro 4.159,00.

In provincia di Terni i cacciatori controllati sono risultate 81 nella giornata di sabato e 90 in quella di domenica. Sono stati riscontrati 2 illeciti penali per le quali si è proceduto alla denuncia all’autorità giudiziaria con deferimento a piede libero di due cacciatori per esercizio dell’attività venatoria con mezzi non consentiti e conseguente sequestro penale degli stessi. Le sanzioni amministrative contestate sono risultate complessivamente 21 per un importo di euro 3.766,00 per mancato rispetto distanze, omessa annotazione sul tesserino e circolazione e sosta fuoristrada.

GATTI SEVIZIATI E TORTURATI A FORTE DEI MARMI

AIDAA DENUNCIA: GATTI SEVIZIATI A FORTE DEI MARMI
L'ULTIMO GATTO SEVIZIATO A FORTE DEI MARMI

Forte dei Marmi (Lucca) Con una denuncia (che si allega con foto al presente comunicato) inviata al comando della polizia locale di Forte dei Marmi e alla procura della repubblica presso il tribunale penale di Lucca l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha segnalato che da diverso tempo nella zona denominata Vittoria Apuana ed in particolare in via Civitali, alcuni residenti estivi (ma non solo) siano dediti alla sistematica tortura dei gatti della zona, gatti a cui vengono bruciati i polpastrelli delle zampe, avvelenati ed in alcuni casi anche decapitati. L'ultimo caso dei giorni scorsi quando un gatto (ora in cura presso una volontaria animalista della zona) è stato massacrato e salvato miracolosamente grazie all'intervento degli animalisti locali. AIDAA nella sua denuncia chiede che si ponga fine a questo massacro che dalle segnalazioni pervenute ha gia visto oltre una decina di gatti vittime di quanto sopra denunciato, ma sopratutto chiede sia alla procura della repubblica ma il maniera particolare alle forze dell'ordine locali ed in particolare alla Polizia Locale che vengano individuati e puniti i responsabili di tali reati. Ovviamente AIDAA si riserva tutte le azioni a tutela dei gatti sia in sede penale che civile, cosi come sancito dalla legge 281/91 sul randagismo, senza escludere la possibilità di un'azione di boicottaggio del turismo nel comune di Forte dei Marmi attraverso azioni stampa a livello nazionale ed internazionale perchè si sappia che nella cosi detta "perla della Versilia" in realtà esistono sadici torturatori che indisturbati uccidono e seviziano innocenti mici.
per info 3478883546-0222228518

LA DENUNCIA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA

Sede Legale via Roma 62 - 20010 Pregnana Milanese (Milano)

Telefoni 0222228518-3478883546-3926552051

AIDAA nel web:

Mail : press.aidaa@libero.it - presidenza.aidaa@libero.it - direttivo.
aidaa@libero.it




DENUNCIA ANTICIPATA VIA EMAIL.



Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 nella mia qualità
di presidente nazionale dell´associazione italiana difesa animali con sede
legale in via Roma 62 a Pregnana Milanese (Milano) dove eleggo domicilio mi
rivolgo a codesta procura della repubblica per denunciare quanto segue:

Questa mattina ho ricevuto una comunicazione via email relativa ad uno scempio compiuto nei confronti di un gatto che è stato seviziato e torturato a Forte dei Marmi in particolare dalla segnalazione ricevuta risulterebbe che gli atti di sevizia e maltrattamento nei confronti dei gatti sia di proprietà che randagi che vivono nella zona denominata Vittoria Apuana ed in particolare in via Civitali, siano spesso destinati ad essere avvelenati o seviziati, infatti secondo la segnalazione il gatto in questione di cui produciamo foto, non sarebbe il primo costretto a subire torture, pestaggi ed a finire decapitato o avvelenato dai residenti estivi (e non solo) della zona.

Risultando chiaramente la violazione dell'articolo 544 ter del codice penale si chiedono immediate indagini al fine di individuare e punire per legge i responsabili di tali vili atti criminali, rimango a disposizione per essere sentito per fornire eventuali informazioni di cui dovessi venire a conoscenza nei prossimi giorni

lorenzo croce

presidente nazionale AIDAA

INVIATA ALLE ORE 12.03 DI OGGI LUNEDI 24 SETTEMBRE ALLA PROCURA DI LUCCA ED AL COMMISSARIO FARABOSCHI DELLA POLIZIA LOCALE DI FORTE DEI MARMI

domenica 23 settembre 2012

PARTE DA BRINDISI IL NOSTRO NO AL CIRCO CON ANIMALI

PARTE DA BRINDISI LA CAMPAGNA AIDAA CHE SI DEVE ESTENDERE A TUTTE LE CITTA' CONTRO IL CIRCO CON ANIMALI

AIDAA. CONTRO LA CACCIA GIUSTO DISOBBEDIRE ALLA LEGGE

CONTRO LA CACCIA E' LECITO DISOBBEDIRE ALLA LEGGE
la caccia è una pratica di morte

ROMA (23 Settembre 2012) Disobbedire alla legge per dire no alla caccia salvando migliaia di animali da una morte crudele e anche qualche persona umana non solo è lecito ma è assolutamente legittimo. Un atto di disobbedienza civile collettivo per dire no a questa barbara pratica che viene impropriamente chiamato sport e che in realtà è di fatto un atto di guerra continua che nei primi dieci giorni ha fatto 5 morti, una decina di feriti tra gli uomini e migliaia di animali ammazzati al puro scopo di divertimento. Serve un atto di coraggio, serve proibire ai cacciatori di entrare nei nostri fondi nonostante un vecchio decreto fascista gli consenta di andare ovunque armati con i loro fucili a seminare morte tra uomini ed animali, serve denunciarli per violazione di proprietà privata e di denunciarli se si avvicinano con il loro maledetto fucile alle nostre case. Come fare? La proposta di AIDAA è chiara e semplice.
1 TUTTI I PROPRIETARI DI FONDI O BOSCHI ATTRAVERSATI DAI CACCIATORI METTANO IL CARTELLO "DIVIETO DI CACCIA- PROPRIETA' PRIVATA" AI MARGINI DEI LORO FONDI. CIASCUNO A CASA SUA E' LIBERO DI DECIDERE SE VOLERE O MENO CHE VENGA CALPESTATA DA QUESTA GENTE LA PROPRIA TERRA.
2 SE SI INDIVIDUANO DEI CACCIATORI CHE SI AVVICINANO ALLE ABITAZIONI NON ESITARE A CHIAMARE I CARABINIERI LA LEGGE VIETA DI CACCIARE A MENO DI 500 METRI DALLE CASE DI CIVILE ABITAZIONE E DALLE CASCINE
3 SE I CACCIATORI ENTRANO NEI NOSTRI FONDI DOVE E' VIETATA LA CACCIA SEGNALATECELI (BASTA IL NUMERO DI TARGA) ALL'INDIRIZZO presidenza.aidaa@gmail.com e PROVVEDEREMO NOI A DENUNCIARE QUESTI MESSERI.
4 INVITIAMO TUTTI AD ANDARE A PASSEGGIARE NEI BOSCHI E SUI SENTIERI IL MATTINO PRESTO SPECIALMENTE IL SABATO E LA DOMENICA IN MODO DA NON LASCIARE TRANQUILLI I CACCIATORI CHE NON POSSONO SPARARE IN CASO DI PRESENZA DI ALTRI UOMINI IN ZONA.
"Sono quattro piccole regole che se messe in pratica tutte insieme e da molti di noi possono far emergere il problema dell'anacronismo della caccia e della diritto di ciascuno di noi di non volere questi personaggi sulla nostra terra e vicino alle nostre case- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- questi signori portano la morte per se e per gli animali, e spesso anche per persone che non hanno nulla a che fare con le loro lugubri pratiche di morte. Aidaa- conclude Croce-mette a dispozione un indirizzo a cui far pervenire le segnalazioni di violazione di domicilio da parte dei cacciatori a denunciarli ci penseremo noi. Quello che vogliamo è che la gente si mobiliti contro la caccia e far sentire queste persone per quello che sono: anacronistici portatori di morte".

GREEN HILL NEI PROSSIMI GIORNI SI VOTA AL SENATO


il presidente del senato Schifani presente alla consegna di tre beagle adottati. Dai cacciatori?
Ci siamo, nei prossimi giorni si vota al Senato l'articolo di legge che dovrebbe recepire tutte le nuove normative sulla vivisezione (pessime) ma che contiene anche la chiusura di Green Hill e degli altri allevamenti di cani, gatti e primati destinati alla vivisezione. La nostra posizione è nota. Noi riteniamo dannosonel suo complesso l'articolo che di fatto non modifica di una virgola la pratica della vivisezione in Italia anzi per certi versi la peggiora. Il fatto che si sia voluto inserire in questo articolo la chiusura degli allevamenti è l'unico elemento positivo, ma che purtroppo di fatto almeno in questa prima fase impedisce la lotta contro la vivisezione e contro le altre normative dell'articolo in quanto la sua abolizione o bocciatura lascerebbe aperto ancora Green Hill. Per dirla tutta ci hanno fregato alla grande, ma questo noi lo sappiamo, chi non lo sa sono quelle migliaia di ingenui che scambiano la chiusura di un paio di allevamenti per la fine delle torture che portano a morte ogni anno solo in Italia 680.000 animali. E' uno scambio conveniente? Non siamo in grado di dirlo, perchè comunque la vita di un solo animale salvato per noi rappresenta una vittoria, ma in questo caso è davvero solo una vittoria mutilata. 

CACCIA. ALTRI DUE MORTI NEGLI ULTIMI GIORNI

Ancora due morti duramte le battute di caccia, entrambi in Veneto. Il primo è accaduto in provincia di Vicenza dove un uomo (il secondo) venerdi è morto d'infarto mentre stava stanando le lepri insieme al suo amico. Il secondo morto è un cacciatore di 48 anni di cui da un paio di giorni non si avevano notizie. Il cadavere del cacciatore è stato ritrovato ieri nei boschi di Agordino in provincia di Belluno, da quanto si è saputo l'uomo è rimasto ucciso da un colpo sparato accidentalmente dal suo fucile. In meno di due settimane i morti per la caccia sono al momento 5 (ma oggi sicuramente avremo altre notizie del genere), ci chiediamo quale sia la soglia minima di morti per far capire ai testoni che ancora la praticano che questo non è uno sport ma una vera e propria guerra dove muoiono milioni di animali e anche qualche cacciatore imprudente. 

sabato 22 settembre 2012

GIORNATA DELL'ORGOGLIO DEI GATTI RANDAGI E DI STRADA

GIORNATA DELL'ORGOGLIO DEI GATTI RANDAGI DI STRADA

Roma (22 Settembre 2012) - Quest'anno il 17 novembre non sarà solo il gatto nero day, ma a questa ricorrenza arrivata ormai al settimo anno, si affianca il la prima "Giornata dell'orgoglio dei gatti randagi e di strada". La manifestazione principale organizzata da AIDAA quest'anno si svolgerà a Brindisi sotto l'attenta regia della vicepresidente nazionale di AIDAA Antonella Brunetti (il programma definitivo verrà distribuito alla stampa nelle prossime settimane). Quest'anno AIDAA alla battaglia per la tutela dei gatti neri ha voluto affiancare anche la battaglia per la tutela dei gatti randagi e di strada. In Italia sono circa un milione i gatti randagi che vivono per strada e nelle colonie feline, purtroppo cresce il numero dei gatti investiti ed uccisi in incidenti stradali che si aggirano attorno a circa 10.000 l'anno (e nonostate l'obbligo nessuno si ferma a soccorrerli), e sono in forte aumento i gatti torturati e seviziati specialmente da ragazzi ed adolescenti (lo scorso anno sono state diverse centinaia le denuncie e le segnalazioni di gatti seviziati) con ultimo caso quello di un gatto crocifisso e poi usato come bersaglio vivente in Sicilia. Da qui la necessità secondo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA di affiancare la giornata di tutela del gatto nero, con quello che rappresenta anche la giornata dell'orgoglio dei gatti randagi di strada. Nel corso della giornata si distribuirà materiale e si raccoglierà cibo per le colonie feline. "Sopratutto- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- la giornata servirà a spiegare i diritti dei gatti randagi, tra i quali moltissimi sono appunto neri, e per ringraziare pubblicamente le migliaia di gattare e gattari che ogni giorno si battono per sfamare e tutelare i gatti randagi anche dalle insofferenze dei condomini dei palazzi nei quali giardini vivono queste meravigliose creature".

giovedì 20 settembre 2012

SCIOPERO CONTRO IL CARO CIOTOLA. VENDITE CALATE DEL 22%


SCIOPERO CONTRO IL CARO CIOTOLA. VENDITE CALATE DEL 22%

Roma (20 settembre 2012) E' stato un buon successo la giornata di sciopero della spesa contro il caro ciotola e per l'introduzione dei farmaci veterinari, nei 67 supermercati controllati dai volontari AIDAA situati nei capoluoghi di regione italiani la media di adesione ha portato ad una diminuzione media del 22% sull'acquisto di prodotti di prima necessità per fido e micio rispetto ai cinque giorni precedenti. Il maggiore successo si è avuto a Roma, Torino, Milano e Reggio Calabria dove l'adesione ha permesso una diminuzione di circa il 30% degli acquisti. AIDAA ha aderito allo sciopero della spesa per chiedere la diminuzione dei prezzi di prima necessità per fido e micio e per l'introduzione di farmaci veterinari generici che permetterebbero un risparmio fino al 65% sul prezzo dei farmaci veterinari attualmente in circolazione. Soddisfazione è stata espressa dal presidente AIDAA Lorenzo Croce.

mercoledì 19 settembre 2012

CACCIA. BOLLETTINO DI GUERRA 3 MORTI IN 4 GIORNI

Ancora un morto, l'ennesimo figlio ucciso in un tragico incidente di caccia dai pallettoni sparati dal padre. E' accaduto stamattina a Fiesole in località Bragazzano, il padre e il figlio che camminano appaiati il padre inciampa parte il colpo ed ammazza il figlio, ieri un bambino ferito in Toscana precisamente a Massarosa, colpito da un pallino da caccia al volto. Domenica a Treviso il padre convinto di aver visto una lepre impallina negli occhi il proprio figlio di 24 anni... Tre morti ed otto feriti di cui un paio in gravi condizioni, sono le stime dei primi quattro giorni di caccia... E probabilmente ne manca ancora qualcuno. Sospendiamo la caccia, non si è mai visto uno sport che in tre giorni emette un bollettino di guerra pari ad una settimana di guerra in Afghanistan. Occorre sapersi fermare, rivedere le regole, dare un giro di vite ai permessi e allontanare i cacciatori (e i bracconieri) dalle zone abitate. Fermiamo la caccia per salvare vite umane. 

CANI RASTRELLATI PER LA GERMANIA. AIDAA DIFFIDA I SINDACI DI LAZIO E UMBRIA

CANI RASTRELLATI PER LA GERMANIA. AIDAA DIFFIDA I SINDACI DI LAZIO E UMBRIA
qual'è il loro destino una volta in germania?

Roma (19 settembre 2012) Con una lettera inviata a tutti i sindaci dei comuni del Lazio e dell'Umbria, ai Prefetti ed al comando dei Nas dei Carabinieri del Ministero della Salute l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA diffida i sindaci dal firmare accordi che prevedano il trasferimento dei cani in Germania con i singoli cittadini europei, o attraverso quelle associazioni che non danno alcuna garanzia sui controlli preventivi e successivi alle adozioni dei cani trattenuti nei canili e nei rifugi privati e soprattutto a non sottoscrivere alcun accordo con persone che sono già sotto denuncia per il reato di traffico internazionale di animali. Il rischio che tutti o parte dei cani che escono dai canili italiani o che ancora peggio vengono rastrellati sulle strade e che vengono poi intestati in maniera fittizia a persone che risultano essere intestatarie in alcuni casi anche di 20 o 30 cani finiscano anzichè nelle famigliole tedesche che li accudiscono con amore sui tavoli della vivisezione è assolutamente dietro l'angolo. AIDAA ha inoltre chiesto con un esposto inviato questa mattina alla guardia di Finanza il controllo dei bilanci di tutte le associazioni che si occupano di adozioni internazionali di cani che hanno sede nelle due regioni ed in particolare i controlli dei flussi di denaro transitati sui conti correnti e sulle carte pay post intestate alle stesse associazioni o ai loro legali rappresentanti o soci accomandatari. AIDAA con queste iniziative non intende avviare nessuna caccia alle streghe, ma si propone di controllare e verificare i contorni di un fenomeno che vede qualche luce ma molte ombre. I sindaci che sottoscriveranno delle convenzioni, o degli accordi personali con persone o associazioni, saranno comunque denunciati per violazione della legge 281/91 in materia di lotta al randagismo, per maltrattamento ed istigazione al maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale e per traffico internazionale di cani.

OGGI GIORNATA DI SCIOPERO DELLA SPESA

OGGI GIORNATA NAZIONALE DI SCIOPERO DELLA SPESA E DEL FARMACO VETERINARIO CONTRO IL CARO CIOTOLA

aidaa propone

1- riduzione dei prezzi prodotti necessari per fido e micio e creazione di un paniere di prodotti a prezzi calmierati

2 introduzione dei farmaci generici veterinari attualmente assolutamente introvabili in ITALIA

martedì 18 settembre 2012

LAVORI FORZATI PER CHI MALTRATTA ANIMALI: MIGLIAIA DI ADESIONI

puffo ai lavori forzati
Oltre duemila firme raccolte online in pochi giorni ed oltre tremila "mi piace" postati a favore della petizione online promossa da AIDAA con la quale si chiede l'inasprimento delle pene e l'introduzione dei "lavori forzati" al posto delle attuali multe per coloro che maltrattano o uccidono colpevolmente gli animali. I promotori della petizione chiedono infatti: "Che l'attuale legge contro il maltrattamento di animali venga modificata nelle pene. In particolare chiediamo che chiunque sia riconosciuto colpevole di maltrattamento sugli animali sia obbligato ad un periodo minimo di 6 mesi di lavori sociali assolutamente gratuiti a favore degli animali e della comunità (raccogliere cacche, costruire e gestire aree cani, volontariato in canili, gattili ed altre strutture che ospitano gli animali), obbligo di corsi di rieducazione al diritto ed alla tutela degli animali. Ed infine chiediamo che chiunque venga riconosciuto colpevole di aver ucciso un animale dopo aver inflitto un maltrattamento o una tortura sia condannato ad un periodo minimo di anni 2 ad un massimo di anni 5 di galera da scontare oltre all'obbligo per tutto il periodo di lavori forzati a favore degli aninmali ed a corsi di rieducazione ai diritti ed alla tutela di animali". La raccolta firme andrà avanti fino al raggiungimento dell'obbiettivo minimo di 10.000 firme e sarà poi consegnata ai capigruppo dei partiti presenti in Parlamento.
per firmare
http://firmiamo.it/lavori-forzati--e-galera-per-chi-maltratta-gli-animali

CASSINO SCOPERTO ALLEVAMENTO LAGER SEQUESTRATI 391 ANIMALI


I NAS di Latina sono intervenuti in un allevamento lager a Cassino dove un uomo faceva crescere fagiani argentati e dorati, pavoni, cigni neri e bianchi, gru coronata, ibis, agapornis e cocoriti, ma anche cani meticci e animali da cortili.
Un controllo congiunto effettuato con i veterinari della locale ASL i carabinieri dei Nas hanno accertato che l’allevatore, contrariamente a tutte le normative specifiche, deteneva gli animali e i volatili in condizioni incompatibili con le loro caratteristiche ed esigenze fisiologiche ed etologiche costringendoli in spazi angusti, in gabbie e recinti improvvisati, mancanti di illuminazione naturale, di sistemi di abbeveraggio e di raccolta liquami nonché in pessime condizioni igieniche e con accumuli di escrementi non rimossi da lungo tempo. Per questo, oltre alla denuncia per maltrattamento di animali, i militari hanno sequestrato 391 esemplari di varie specie.

DOMANI SCIOPERO DELLA SPESA E DEL FARMACO VETERINARIO

DOMANI GIORNATA DELLO SCIOPERO DELLA SPESA E DEI FARMACI VETERINARI


Roma (18 settembre 2012) - Contro il caro-ciotola, contro il caro farmaci veterinari e per l'introduzione dei farmaci veterinari generici a prezzi calmierati. Queste sono le motivazioni per le quali l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA domani invita i propri iscritti e tutti i proprietari di animali ad aderire allo sciopero della spesa e dei farmaci veterinari come atto simbolico di protesta contro il caro ciotola (i prezzi relativi ai prodotti alimentari e a quelli indispensabili per micio e fido in un anno sono cresciuti del 10%, mentre i farmaci veterinari generici costano mediamente dal 40 al 65% in meno rispetto ai farmaci per micio e fido griffati). Vale inoltre la pena ricordare che in diverse parti d'Italia sono in aumento gli abbandoni dei cani fuori dai canili da parte di persone che non ce la fanno più a mantenerli. Per mantenere micio e fido ogni anno infatti si spendono circa 1000 euro per ciascun animale. AIDAA aderendo insieme alle altre organizzazioni dei consumatori allo sciopero della spesa chiede:
1) l'introduzione di farmaci veterinari generici
2) riduzione dell'iva sui prodotti farmaceutici, le visite e prestazioni veterinarie ed il cibo per animali
3) l'introduzione da parte di tutti i supermercati di un "paniere" di prodotti alimentari e altri prodotti indispensabili per micio e fido a prezzi calmierati mantenendo in contemporanea un buon livello qualitativo.

lunedì 17 settembre 2012

VARESE: GIUDICE ORDINA DI SEGREGARE I CANI CHE ABBAIANO. INACCETTABILE.

VARESE. GIUDICE ORDINA DI SEGREGARE I CANI. AIDAA: INACCETTABILE

Varese (17 settembre 2012) - Un giudice che ordina di segregare due cani che vivono in casa ed allontanarne un terzo dal cortile di una fattoria semplicemente perchè abbaiando fanno il loro dovere di segnalare gli estranei non si era mai visto. Eppure in questa Italia dove ogni giorno si combatte per ampliare i diritti degli animali succede anche questo. Il fatto è accaduto alla signora Paola Pagani di Venegono Inferiore in provincia di Varese che nei giorni scorsi si è vista ordinare dal giudice Nicola Cosentino la:" cessazione immediata delle immissioni acustiche provenienti dai cani di loro proprietà;rimozione del cane posto all'interno della gabbia nel cortiole e sua collocazione al di fuori del cortile e a distanza dalle finestre dei ricorrenti tale da eliminare le immissioni sonore durante il giorno e la notte,restrizione dei cani lasciati fino ad oggi liberi all'interno di spazi altrettanto lontani dal cortile e dalle predette finestre" La decisione del giudice in accettazione del Procedimento cautelare iscritto al n. r.g. 2056/2012 promossa da una coppia di vicini della signora Pagani che sarebbero disturbati dall'abbaiare dei cani ha sollevato le ire e le proteste dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che denuncia come tale provvedimento sia da considerare inaccettabile in quanto non solo considera i cani come degli oggetti di cui ordinare la rimozione ma che non tiene conto assolutamente di quelle che sono le normative previste dalle leggi di tutela degli animali. "Ordinare la restrizione di un cane va contro quelle che sono le normative previste dalle leggi di tutela degli animali di affezione che prevedono l'obbligo di tenere i cani ed i gatti in ambiti idonei- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- cosi come ordinarne l'allontamento coatto significa indurre il proprietario dell'animale ad abbandonarlo, ma è tutta da verificare anche la sussistenza della motivazione del disturbo della quiete e del riposo che sta alla base della decisione del giudice varesino. Infatti- sostiene Croce- con la sentenza della Suprema Corte del 5 novembre 2007 numero 40502 si stabilisce che non si può ritenere configurabile il reato di disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone nel caso in cui ad essere disturbata sia una sola persona in quanto l'articolo 659 del codice penale che tutela il riposo delle persone presuppone che l'attività rumorosa sia potenziamente idonea ad arrecare disturbo al riposo ed all'occupazione di un numero indeterminato di persone, e non ci pare proprio questo il caso di tre cani che abbaiano al passar della gente dal cortile di una fattoria". AIDAA dunque non solo ritiene inaccettabile quanto contenuto nel provvedimento emesso dal tribunale di Varese ma affiancherà la signora Pagani Paola in ogni attività di tutela del suo diritto a tenere i cani, e sopratutto i cani a poter vivere tranquillamente la loro vita negli spazi attualmente occupati e non certo ad essere costretti segregati in spazi angusti o lontani dalla casa dove vivono con i loro amici umani.

CACCIA: VEDE UNA LEPRE MA SPARA AL FIGLIO


Altri cacciatori feriti nella prima giornata di caccia, sono di stamattina gli aggiornamenti che vedono salire il "bolettino di guerra" dei cacciatori rimasti vittime di "incidenti" o meglio presi a fucilate dai loro stessi compagni di caccia. Ieri abbiamo dato notizia dei primi feriti in Veneto e Toscana, a questi si aggiungono altri feriti, un giovane cacciatore di 25 anni è rimasto ferito a San Giorgio di Pesaro nelle Marche durante la battuta di caccia, un altro ferito anche in Toscana dove un cacciatore è rimasto ferito ad una gamba per un colpo partito dal fucile del suo compagno di caccia, vicenda che appare poco chiara e che potrebbe essere oggetto di ulteriori indagini da parte dei carabinieri. Anche in Emilia Romagna e precisamente a Gualtieri è rimasto ferito un altro uomo residente a Massa, pure lui ferito dai pallini partiti per caso dal fucile di un suo compagno di caccia. Ma la situazione peggiore è quella accaduta a Motta di Livenza dove un cacciatore si è recato a caccia con i due figli, qui il cacciatore residente a Codognè dopo aver avvistato una lepre ha preso la mia e sparato. Ma non ha colpito la lepre bensi il figlio di 24 anni colpito dai pallini in pieno volto e che ora rischia di perdere un occhio. Sempre in provincia di Treviso un altro cacciatore è rimasto ferito mentre uno è morto d'infarto mentre imbracciava la doppietta.