Toccherà ai carabinieri della compagnia di Taranto, guidati dal maggiore Francesca Romana Fiorentini e coordinati dal pubblico ministero Vittoria Petronella, capire cosa è accaduto a Bruno, il cane-eroe morto nei giorni scorsi a causa, secondo quanto raccontato dal suo proprietario Arcangelo Caressa, di polpette infarcite di chiodi lanciate nel recinto in cui era ospitato a Taranto. Ieri il magistrato ha firmato il decreto con il quale ha disposto la riesumazione del corpo per eseguire accertamenti tecnici: un’autopsia o anche più semplicemente una radiografia dovrà sostanzialmente confermare le gravi accuse formulate dall’uomo nei giorni scorsi. Nel pomeriggio del 6 luglio, infatti, Caressa è stato convocato e ascoltato nella caserma dell'Arma e ha raccontato agli investigatori il tragico ritrovamento avvenuto nella mattinata del 4 luglio. Un racconto fatto non solo a distanza di giorni dalla tragedia, ma anche dopo decine di interviste concesse alle principali emittenti televisive italiane. Saranno quindi gli inquirenti a fare luce su una storia che per giorni ha sconvolto l'intera Italia al punto che anche la Presidente del Consiglio dei Ministri Giorgia Meloni è intervenuta definendo l'uccisione «un atto vile, codardo, inaccettabile».Tutto è cominciato il 4 luglio quando sulla bacheca social di Caressa è apparso il post nel quale l'uomo svelava che «Bruno è stato ucciso, gli hanno buttato dei wurstel con dei chiodi dentro» e ringraziando «la Procura e le forze di polizia che congiuntamente stanno cercando i responsabili di questo atroce delitto». Eppure quel giorno, gli inquirenti erano completamente all'oscuro di tutto. L'inchiesta, quindi, dovrà cominciare proprio dalla causa della morte: alla Gazzetta, Caressa ha spiegato che il povero animale è stato esaminato da una veterinaria tarantina, ma ora la procura nominerà un suo consulente.
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
mercoledì 9 luglio 2025
BOCCON AVVELENATI A SALERNO
Allarme veleno in via Mobilio: sui social, alcuni proprietari di cani hanno raccontato di essere stati costretti a soccorrere i loro Fido, dopo la passeggiata in zona Irno. Consigliabile, dunque, evitare di percorrere con i propri amici di zampa la zona o prestare la massima attenzione affinchè non ingeriscano eventuali cibi avvelenati. Nel caso di rinvenimento di esche, è necessario allertare la Polizia Municipale e l'Asl per gli accertamenti del caso e la rimozione.
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martedì 8 luglio 2025
COMBATTIMENTO TRA CANI. AIDAA PRESENTA 3 ESPOSTI CONTRO LE STAFFETTE FANTASMA.
REGGIO CALABRIA (8 GIUGNO 2025) Sono ancora diffusissimi i combattimenti clandestini tra cani e non solo al sud. Ma è da li che partono decine di cani e che vengono poi spostati con "finte staffette" o ancora peggio confusi con i cani che vanno in adozione specialmente nelle regioni del nord Italia. "Il giro dei combattimenti fa girare miliardi di euro solo in Italia e la difficoltà di individuare i cani che combattono è proprio dettato dal fatto che questi cani vengono continuamente mossi tra le località dove si organizzano i combattimenti clandestini grazie all'ausilio ed alla copertura di presunti staffettisti che muovono in continuazione questi cani con l'appoggio anche di privati che li detengono per i giorninecessari ad essere preparati al nuovo combattimento. I cani- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- sono sottoposti ad addestramenti brutali, costretti a combattere con altri cani che vengono uccisi in combattimento. Noi nei prossimi giorni invieremo tre esposti alle procure di Cosenza, Reggio Calabria e Messina per chiedere maggiori controlli proprio sulle staffette, tutte le staffette- conclude il ungo comunicato AIDAA- perchè crediamo che proprio dalla individuazione dei trasportatori dei cani destinati ai combattimenti sia possibile spezzare questa rete criminale di persone senza scrupoli che fanno soldi sulla pelle e sul sangue dei poveri animali".
SALVATA LION LA GATTINA INTRAPPOLATA DA 4 GIORNI SULL'ALBERO
Lion è salvo. Il gattino che era rimasto intrappolato mercoledì scorso su un pino del Parco nazionale del Vesuvio è stato salvato da un volontario, Angelo Sorrentino, con mezzi di ventura. Il micio, rimasto sul pino per 4 giorni, non accennava a scendere.
È successo a Torre del Greco, in provincia di Napoli. Non sono riusciti a farlo tornare giù nemmeno i vigili del fuoco, occorreva una scala apposita e un cestello ma i mezzi non potevano raggiungere la zona impervia. Così dopo un’attività durata 48 ore, con la tenacia di Angelo che è salito più volte sull’albero con una corda, stamattina il gattino è tornato dalla sua nonnina disperata.
BRACCONIERE SCOPERTO A PONZA. AVEVA ISTALLATO TRAPPOLE PROIBITE
I militari del Nipaaf del gruppo forestale di Latina in servizio anti bracconaggio sull'isola di Ponza. Nel corso di un'attività mirata, in località Forte Papa, hanno sorpreso un uomo che aveva installato su un suo terreno una rete per catturare avifauna selvatica che in questo periodo si trova nella delicata fase della migrazione. Infatti, i volatili nella migrazione (generalmente piccoli insettivori) spendono ogni energia per raggiungere i luoghi di nidificazione. In questa fase le isole rappresentano proprio un luogo di sosta soprattutto per i migratori che attraversano il Mediterraneo, per riprendere le forze e terminare il viaggio.
In questo contesto gli esemplari, a causa della stanchezza, sono facile preda di bracconieri senza scrupoli che usano mezzi vietati per abbatterla o catturarla in un periodo di divieto generale.
Grazie alla collaborazione della stazione dei carabinieri di Ponza e dei volontari del Cabs, impegnati proprio nel monitoraggio dell’avifauna migratoria, è stato possibile sia individuare il sito in cui era stata posizionata la rete da cattura che l’autore dell’episodio di bracconaggio. L'uomo è stato denunciato in stato di libertà alla procura della Repubblica di Cassino
lunedì 7 luglio 2025
TAGLIA ANIMALISTA SULL'ASSASSINO DEL CANE BRUNO. E PENE SEVERE PER GLI AVVELENATORI
TARANTO (7 GIUGNO 2025) Da inizio anno son quasi 4.000 i cani morti a causa del veleno o rimasti gravemente intossicati. Ora la questione degli avvelenamenti che è sicuramente una delle piaghe sociali peggiori è tornata alla ribalta per la morte con un bocone infarcito dei chiodi del cane Bruno noto per essere un vero eroe a quattro zampe. Dopo anche le dichiarazioni dell'addestratore le indagini stanno andando in diverse direzioni ma sopratutto si parla di un uccisione per vendetta. Fin qui la situazione relattiva alla morte del cane Bruno ma come detto la vicenda dei cani uccisi dal veleno o dai bocconi farcii con vetro o chiodi è veramente drammatica. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che da anni denuncia l'inasprimento di questa orrenda e criminale pratica che porta alla morte quasi sempre dopo atrroci sofferenze dei cani che ingeriscono i bocconi: "Intanto sulla vicenda del cane Bruno abbiamo deciso di porre una taglia di 1.500 euro sul suo assassino che verrà pagata a chi con la sua denuncia formale aiuterà ad individuare e far condannare l'assassino del cane Bruno. Ma noi vorremmo richiamare l'attenzione sul fenommeno generale degli avvelenamenti che colpiscono ogni anno migliaia di cani, gatti ed ultimamente anche animali selvatici per questo come animalisti chiediamo al governo una stretta anche su questo vergognoso fenomeno Nel contempo presenteremo anche un esposto per cercare di capire come sia stato possibile l'avvelenamento.".
PALERMO. STOP ALLE CARROZZE PER PRESERVARE I CAVALLI DAL CALDO
A causa dell’eccezionale ondata di calore che sta investendo la Sicilia, il Comune di Palermo ha disposto, tramite ordinanza sindacale, il divieto assoluto di circolazione per i veicoli a trazione animale nelle giornate del 6 e 7 luglio 2025. La decisione, firmata dal sindaco Roberto Lagalla, è stata presa su proposta dell’assessore al benessere animale Fabrizio Ferrandelli, d’intesa con l’Ufficio Igiene e Sanità del Comune e con il supporto della Protezione Civile regionale. L’ordinanza ha effetto immediato e riguarda in particolare le carrozze trainate da cavalli attive nel servizio turistico in città.
Nel testo si sottolinea come, in presenza di condizioni meteo estreme, come quelle previste per questi giorni, sia prioritario tutelare la salute e il benessere degli animali, soprattutto degli equidi sottoposti a sforzi fisici sotto il sole cocente. La Polizia Municipale è incaricata della vigilanza e dell’applicazione della misura, che è stata pubblicata sull’Albo Pretorio e diffusa anche attraverso i canali ufficiali del Comune. I trasgressori rischiano sanzioni e la sospensione dell’attività.
L’intervento si inserisce nell’ambito di un più ampio piano di prevenzione legato all’ondata di calore in corso, con temperature percepite ben oltre i 40 gradi. Le associazioni animaliste hanno espresso apprezzamento per la misura. Il Comune invita cittadini e turisti al rispetto dell’ordinanza, ricordando che le temperature elevate possono causare gravi conseguenze per la salute degli animali, anche in presenza di ombreggiature apparenti.
CANI AVVELENATI A SANT'ANGELO LE FRATTE
A Sant’Angelo le Fratte, in Contrada Isca, nei pressi della zona industriale, è accaduto un fatto sconvolgente: diversi cani sono stati avvelenati.
Così riferisce una cittadina che prosegue:
“Un gesto vigliacco, crudele e disumano, che merita la massima condanna pubblica e l’intervento immediato delle autorità.
Chi ha compiuto questo atto mostruoso deve essere fermato.
Ma anche chi sa e tace è complice.
Non si può far finta di niente.
Non si può voltare lo sguardo.
In mezzo a tanto silenzio e indifferenza, solo il Prof. Amodeo, dell’associazione “Vola per l’Ambiente”, ha preso posizione e si sta battendo per ottenere giustizia per queste povere creature innocenti.
È terrificante sapere che in mezzo a noi possa nascondersi un essere tanto spregevole.
Un appello agli abitanti di Contrada Isca, zona industriale e limitrofe: massima attenzione!
Potrebbero esserci ancora tracce di veleno nell’area.
domenica 6 luglio 2025
CERCA DI SALVARE IL SUO CANE MA VIENE TRASCINATO IN ACQUA E MUORE
Stava cercando di salvare il suo cane, finito nel canale, quando è scivolato ed è stato trascinato nel corso d'acqua. Nonostante l'intervento tempestivo delle squadre di soccorso, non ce l'ha fatta un uomo di 57 anni il cui corpo è stato recuperato nella prima serata di sabato 5 luglio all'altezza di via Monzoro a Cornaredo.
I soccorsi
L'allarme è scattato nel tardo pomeriggio. I vigili del fuoco sono stati allertati per un uomo caduto nel canale nei pressi della strada provinciale 173 a Settimo Milanese, hinterland ovest di Milano. I pompieri sono arrivati sul posto con diverse squadre tra cui gli specialisti del soccorso acquatico con il supporto di un elicottero del Reparto volo Lombardia decollato dalla base di Malpensa.
Durante le ricerche è arrivata la segnalazione di un corpo nel corso d'acqua che lambisce via Monzoro a Cornaredo, a una manciata di minuti d'auto da Settimo. Una squadra è giunta sul posto, ha recuperato la vittima ma, nonostante la rapidità delle operazioni di salvataggio, per lui non c'era già più nulla da fare.
ORRORE A MAZZARA SANT'ANDREA. GATTI UCCISI CON IL VELENO
Ancora un grave atto di crudeltà verso animali indifesi. Ieri, a Mazzarrà Sant'Andrea, ignoti hanno ucciso una decina di gatti con il veleno. Lo ha denunciato il sindaco Carmelo Pietrafitta con una dura nota.
Il Comune di Mazzarrà Sant'Andrea esprime profondo sconcerto per il grave episodio relativo all’uccisione di una decina di gatti tramite l’utilizzo di bocconi avvelenati. Un gesto a dir poco ignobile. "Condanniamo fermamente quanto accaduto. - ha affermato il Sindaco Carmelo Pietrafitta - Questo atto di crudeltà nei confronti degli animali è inaccettabile e non troverà mai giustificazione. Faremo il possibile per fare luce su questa triste vicenda e risalire ai responsabili”.
Il primo cittadino ha inoltre rivolto un appello ai proprietari di animali d'affezione: "È fondamentale che tutti i proprietari adottino le dovute precauzioni per proteggere i propri animali. Ricordiamo di sorvegliare i propri amici a quattro zampe, di evitare di lasciarli incustoditi in zone potenzialmente a rischio e di segnalare immediatamente qualsiasi comportamento sospetto alle autorità competenti".
sabato 5 luglio 2025
INCENDIO A CHIERASCO. MUOIONO UN CANE E UN GATTO
Momenti di paura a Cherasco, nel Cuneese, dove due famiglie sono state costrette a evacuare da una palazzina per un violento incendio. L’edificio di due piani è stato distrutto dalle fiamme, ma nessuna persona è rimasta coinvolta. Sarebbero morti un cane e un gatto bloccati all’interno. In corso gli accertamenti per chiarire le cause del rogo.L’incendio è scoppiato intorno alle 22 della serata di giovedì 3 luglio, in una palazzina di due piani, una delle villette a schiera, separate da piccoli giardini, della zona residenziale del comune di circa 9.500 abitanti.
Le fiamme hanno avvolto l’edificio riducendolo quasi in cenere. Le due famiglie che vivevano nello stabile, quattro adulti e una bambina, sono state evacuate in tempo. Dentro l’abitazione sarebbero rimasti un cane e un gatto della proprietaria, che non sarebbero stati trovati.
TARANTO. CANE MOLECOLARE UCCISO CON BOCCONI FARCITI CON I CHIODI
TARANTO - Lo hanno ucciso con dei bocconi infarciti di chiodi. Terribile la morte che la cattiveria umana ha riservato a Bruno, un cane di sette anni. Un cane premiato persino dalla premier Giorgia Meloni per aver ritrovato persone disperse. Uno di famiglia per Arcangelo Caressa, il suo addestratore di Taranto che non si dà pace.
venerdì 4 luglio 2025
CASAMASSIMA. 10 CUCCIOLI E MAMMA ABBANDONATI SOTTO IL SOLE E SALVATI PER MIRACOLO. TAGLIA ANIMALISTA E PROFILER PER FARE IDENTIKIT DEL CRIMINALE
CASAMASSIMA (4 LUGLIO 2025) "Abbandonare una cagnolina con dieci cuccioli sotto il sole sperando solo che muoiano è un atto abominevole e criminale. Grazie ai volontari grazie ai quali sono stati salvati sia la mamma che i cuccioli ma noi riteniamo di dover perseguire il responsabile o i responsabii di questo gesto criminale. per questo abbiamo deciso di profilare questo ignobile essere con l'aiuto di un criminolo che nomineremo ad inizio settimana prossima. E sulla testa del responsabile mettiamo una taglia di 1.000 euro che sarà pagata a chi con la propria denuncia fornirà alle autorità competenti elementi per individuare e far condannare il responsabile."Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA dopo quanto accaduto a Casamasima.
CUCCIOLO DI GATTO COMPLETAMENTE RICOPERTO DI COLLA PER TOPI . SALVATO IN EXTREMIS
Incollato a terra, rischiando di morire. E’ stato trovato così, giovedì 26, un cucciolo di gatto – ribattezzato Nocino -, recuperato dalle operatrici dell’associazione ‘A coda alta & Gata’ di Ferrara. Il piccolo animale era completamente ricoperto di colla per topi, in evidente difficoltà, terrorizzato e letteralmente appiccicato al suolo (incapace di muoversi).
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“Fortunatamente, grazie all’intervento tempestivo, siamo riuscite a lavarlo – specificano dall’associazione -, a rimuovere con molta pazienza la sostanza dal suo manto e a fornirgli le prime cure (ora è in fase di recupero e sotto osservazione). Questo episodio ci spinge a lanciare un appello pubblico: la colla per topi è una sostanza estremamente pericolosa, non solo per i roditori a cui è destinata, ma per tanti altri animali (soprattutto cuccioli) che vivono liberi nei cortili, nei parchi e nelle aree urbane”.
L’associazione manda poi un appello: “Ricordiamo che, secondo quanto previsto anche dalla normativa europea in materia di benessere animale, l’uso e la vendita di queste colle sono altamente problematici, e in alcuni casi vietati, proprio a causa del loro potenziale dannoso su animali non bersaglio. Invitiamo quindi tutti i cittadini a riflettere su metodi alternativi e non crudeli per affrontare problemi di infestazione, e a non utilizzare strumenti che possono causare sofferenze ingiustificate ad altri esseri viventi”.
giovedì 3 luglio 2025
CAVALLO GRAVMENTE FERITO IN UNA CORSA CLANDESTINA. DENUNCIATO 56ENNE
La polizia di Catania ha denunciato un 53enne per inottemperanza a un ordine legalmente dato dall'autorità.
L'uomo è il proprietario di un cavallo sottoposto a vincolo sanitario di cui si sono perse le tracce.
Gli investigatori sospettano che possa essere quello rimasto vittima di un grave incidente e che, durante una corsa clandestina, mentre trainava un calesse con due persone a bordo, è pesantemente caduto sull'asfalto, all'altezza del torna indietro del tondo Gioeni della circonvallazione, riportando gravi ferite e una copiosa perdita di sangue.
I due uomini che erano a bordo del calesse, e un terzo che li seguiva a bordo di uno scooter incitando il cavallo a correre sempre più veloce, hanno fatto arrivare sul posto un veicolo per il trasporto animali, caricando a bordo, con non poche difficoltà, il cavallo che zoppicava vistosamente. Poi si sono allontanati dal luogo dell'incidente per eludere il controllo della polizia municipale che era subito intervenuta perché poco distante ed era stata informata da cittadini. Tutta la scena è stata ripresa da telecamere del sistema di sicurezza attivo a Catania. Agenti della squadra a Cavallo, visionando le immagini di telecamere di sicurezza, grazie alla loro conoscenza del territorio, hanno riconosciuto il cavallo di colore bianco perché alcune settimane era stato sottoposto e sottoposto a vincolo sanitario dalla polizia su disposizione dei veterinari dell'Asp e gli era stato applicato un microchip. Un controllo nella stalla di Catania dove l'animale sarebbe dovuto custodito ha dato esito negativo. Il proprietario ha detto agli investigatori che il cavallo era stato spostato in un altro luogo, ma non ricordava né dove né quando, confermando i sospetti dei poliziotti che sarebbe stato fatto sparire per evitare di incorrere in sanzioni più gravi.
FOGGLIA INVESTE PEDONE E IL SUO CANE E POI FUGGE
Foggia – Caccia al pirata della strada che intorno alle 20:30 di mercoledì 2 luglio, in via Giannini, ha investito un pedone e il suo cane, dandosi poi alla fuga. Sul posto sono subito intervenuti i soccorritori del 118, che hanno trasportato l’uomo al Pronto Soccorso, e gli agenti della Polizia Locale ai quali sono affidate le indagini del caso e che stanno ora vagliando le telecamere di videosorveglianza per risalire al responsabile dell’incidente e del mancato soccorso.
mercoledì 2 luglio 2025
ROMA.2 FRATELLINI MORSICATI DAL ROTTWEILER DELLA NONNA. NON SONO IN PERICOLO DI VITA
Aggrediti dal cane della nonna, che era tenuto libero in giardino. Due fratellini di 8 e 10 anni sono rimasti feriti in modo grave nella mattinata di martedì 1 luglio in una villetta di via Satta, al Lido delle Sirene, frazione di Lavinio, vicino ad Anzio, dopo essere stati morsi dall'animale, un esemplare maschio di rottweiler. Uno ha riportato profonde ferite alla schiena e l'altro alla testa.
La prima a intervenire è stata proprio la nonna che si è messa in mezzo riuscendo ad allontanare il cane che aveva scavalcato una recinzione proprio per avventarsi sui fratellini. Quindi la donna ha soccorso i nipotini, trasferiti in eliambulanza all'ospedale Bambino Gesù.
L'allarme e i soccorsi. I genitori erano al lavoro
Il rottweiler, che sembra prima di oggi non avesse mai dato segni di aggressività, è stato preso in consegna dal Servizio veterinario su ordine dei carabinieri della compagnia di Anzio intervenuti per ricostruire la vicenda dopo l'allarme lanciato dalla nonna e raccolto dal 112 e dal 118.
I piccoli non sarebbero in pericolo di vita, ma non si esclude che debbano essere operati per ridurre le conseguenze dei morsi. Sono sotto choc, come la nonna che li accudiva perché i genitori erano al lavoro. Anche loro abitano nella zona delle villette del Lido delle Sirene.
La nonna per ora non è indagata
Gli accertamenti dei carabinieri dovranno stabilire ora in quali condizioni fosse tenuto il cane e quali siano le circostanze in cui si è verificata l'aggressione ai bambini. Non si esclude che l'animale abbia avvertito un'invasione del suo territorio e abbia reagito in modo violento.
La nonna, che è stata interrogata, al momento non risulta indagata per omessa custodia, ma chi indaga sta preparando una relazione da inviare in Procura a Velletri. Saranno i pm a decidere se iscrivere la donna dopo aver ravvisato eventuali responsabilità da parte sua nella gestione del rottweiler, che a sua volta potrebbe essere sottoposto a una verifica sul livello di aggressività.
DUE BRACCONIERI DENUNCIATI A CUMIANA
In un caso è stata uccisa una femmina di cinghiale, nonostante il divieto di caccia. Nell’altro, invece, sonno stati trovati lacci a ‘strozzo’ e gabbie trappole per catturare piccoli selvatici. Gli episodi sono accaduti nel Pinerolese e hanno portato alla denuncia di due bracconieri, con una multa che può arrivare fino a 1.549 euro.
Nel corso dei primi mesi dell’anno, il nucleo forestale dei carabinieri di Pinerolo, con la polizia locale della Città metropolitana e le guardie venatorie della Lac, ha intensificato i controlli sulla tutela dell’ambiente e della fauna selvatica.
Nei due casi di bracconaggio contestati, la femmina di cinghiale era stata uccisa con arma e munizioni non consentite, a gennaio a Cumiana. Mentre per catturare i piccoli selvatici, a giugno, a Osasco, sono stati usati strumenti vietati dalla legge nazionale e dalle convenzioni internazionali, perché arrecano gravi sofferenze all’animale, prima della morte, e al loro interno possono cadere anche specie protette.
martedì 1 luglio 2025
MANFREDONIA. I SOCIAL DENUNCIANO :"CANE GETTATO I N MARE DAGLI SCOGLI". AIDAA IN PROCURA PER ACCERTARE LA VERITA'
MANFREDONIA 1 LUGLIO 2025) Sec9nd quanto riportato dai social domenica pomeriggio un pastore avrebbe gettato un cane dalle scogliere, secondo quanto riportato dai presenti il cane sarebbe stato gettato in quanto anzichè guardare le pecore stava osservando incuriosito il mare. Le condizioni del cane sarebbero gravi mentre altri sostengono sempre sui social che l'animale sarebbe morto. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha deciso di andare in fondo a questa vicenda e per appurare la natura degli eventi ha deciso di presentare un esposto alla procura di Foggia. "Quanto denunciato sui social è grave si tratta di un reato punibile con il carcere ecco perchè vogliamo fare chiarezza su quanto accaduto realmente e per conoscere le condizioni del cane e per sapere se è vivo o morto. Comunque-scrivono gli animalisti di AIDAA - vogliamo chiarezza e giustizia per quel cane vivo o morto che sia.
UN ORSA E I SUOI CUCCIOLI A SPASSO ALLE PORTE DI RENDINA
L’orso alle porte della città. A Ravina, 5 chilometri da Trento, sopra l’abitato della frazione, a mezz’ora di cammino. «Nel bosco», sottolinea la presidente della Circoscrizione Ravina-Romagnano, «non in piazza». Il plantigrado, un esemplare di femmina con due cuccioli, è costantemente monitorato dalle foto-trappole del Corpo forestale della Provincia, a conoscenza dei suoi spostamenti in monte Bondone e nei pressi di Ravina dove è stata più volte avvistata negli ultimi giorni, in particolare in località Guardiol, un’area abbandonata con molti alberi di ciliegie di cui sono ghiotti gli orsi. Come attesta un video.
Il monito sui social
Dalla Sat (Società alpinisti tridentini) di Ravina il monito sui social a prestare «la massima attenzione se si percorrono i nostri sentieri, farsi sentire parlando, usando fischietti, musica, evitare le ore vicino all’alba e al tramonto». Allegando il vademecum sul comportamento in caso di avvistamento o incontro con un plantigrado. Ma dall’altra parte del Trentino, sull’Altopiano della Paganella, il comitato «Paganella liberi e sicuri», contrario alla convivenza uomo orso (e uomo lupo) attacca, sostenendo di essere cittadini di serie B per l’avviso riguardo a Ravina mentre «fuori dai nostri paesi è tutto normale? C’è un allarme diverso, un’attenzione diversa».
I precedenti avvistamenti
Non è la prima volta che un plantigrado viene avvistato nella zona di Ravina. Già nel maggio del 2018 è stato visto e ripreso dal cellulare di un residente più o meno nella stessa area dove è stato avvistato in questi giorni. Così come nel luglio del 2023 quando però la zona era battuta era sul monte Bondone e sulle Tre Cime, anche se tracce di passaggio di orsi erano stati identificati dai forestali anche nella val Gola e in Guardiol.
Frenati gli allarmismi
Frena gli allarmismi la presidente della Circoscrizione Ravina e Romagnano, Maria Camilla Giuliani: «L’orso è nel bosco, lontano, sopra il paese: arriva lì, in località Guardiol, ed è monitorato dalla forestale, in un’area ricca di ciliegie». È stata proprio Giuliani ad avvisare la Sat di Ravina affinché avvisasse più persone possibili, poiché c’è un sentiero lì vicino, che arriva in val Gola, o battuta dagli escursionisti, una camminata di mezz’ora che parte dalla piazza di Ravina. Nessun allarme, ma prudenza. «Il mese scorso sono stati avvistati i lupi», aggiunge Giuliani.ù
SE ABBANDONI UN ANIALE IN STRADA RISCHI CARCERE E PATENTE
Li prendono da cuccioli, poi ecco che arrivano le vacanze e le partenze. Cani e gatti sono cresciuti e diventano un costo, qualcosa di cui disfarsi. Con l'estate torna il dramma dell'abbandono degli animali. Lo scorso anno sono stati oltre 1700: la Puglia è tra le regioni dove il fenomeno è più diffuso. Lasciare un animale, magari sul ciglio di un'autostrada, non è solo un gesto incivile ma è anche un reato. E questa sarà la prima estate in cui, con il nuovo codice della strada, le sanzioni saranno più severe. Lo ricorda la Polizia, con la campagna social "Se non ti porto, non parto". Per chi alla guida di un'auto abbandona un animale è prevista ora, infatti, la sospensione della patente da 6 mesi a un anno. E se dall'abbandono dovesse derivare un incidente stradale, le conseguenze saranno a carico del proprietario dell'animale: in caso di incidente mortale, la pena è la reclusione da due a sette anni.
lunedì 30 giugno 2025
IL CANE IN SPIAGGIA NON PUO' STARE. E FINISCE A CAZZOTTI
Un uomo di 36 anni è finito in ospedale dopo una lite con un altro bagnante, 64enne, nata per la presenza di un cane in spiaggia.
È accaduto a Lago, frazione marina di Castellabate, nel Salernitano.
La discussione tra i due bagnanti, entrambi del Napoletano, sarebbe esplosa quando il più giovane ha fatto notare al 64enne che la presenza del cane contravveniva a un'ordinanza comunale che vieta l'accesso degli animali alla spiaggia libera.
Dalle parole si è passati rapidamente ai fatti: il 36enne è stato colpito e ha riportato ferite che hanno richiesto l'intervento del 118. Soccorso sul posto, è stato trasportato al pronto soccorso per accertamenti. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia locale, che hanno avviato le verifiche del caso. Il 64enne sarà multato per aver ignorato il divieto previsto dal regolamento comunale.
A SUGGIA UNA MANO IGNOTA LANCIA BOCCONIAVVELENATI NEI CORTILI
Un’ombra inquietante si è posata su Saluggia negli ultimi tempi, gettando nella paura numerose famiglie e accendendo un preoccupante allarme in tutto il paese. Quella che inizialmente sembrava una serie di tragiche fatalità, si è rivelata essere una vile e intenzionale aggressione: diversi cani, animali amati e insostituibili delle rispettive famiglie, sono stati trovati morti in giardini e cortili, vittime di bocconi avvelenati.
Lanciano bocconi avvelenati nei cortili
Cani abituati a giocare e trascorrere liberamente le giornate nelle proprie proprietà recintate sono stati ritrovati senza vita, lasciando un vuoto incolmabile. Le lacrime e lo sgomento dei padroni, soprattutto dei più piccolini, lasciano spazio però anche alla rabbia perché non solo hanno perso un fedele amico, ma non comprendono il gesto di inspiegabile crudeltà.
domenica 29 giugno 2025
TORNA A CASA MILO IL BARBONCINO RAPITO A PRONTREMOLI 5 GIORNI FA. AIDAA. CACCIA APERTA AI RAPITORI
P347692ONTREMOLI (29 GIUGNO 2025) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA esprime la sua totale soddisfazione per il ritorno a casa di Milo il barboncino che era stato rubato 5 giorni orsono.Il cane ritrovato ieri da alcuni ragazzi del centrogamma che lo hanno messo al sicuro e poi restituito alla sua padroncina ed alla sua famiglia. Ma l'azione degli animalisti non si ferma qui, infatti continua la caccia ai rapitori del cane. "Non avremo pace fino a quando i rapitori del cane non saranno consegnati alla giustizia, e per la verità qualche idea sull'ambiente in cui è maturato questo furto ce la stiamo facendo- scriv in un comunicato AIDAA- esortiamo chi sa a parlare e chi ha commesso materialmente la sottrazione del cane ad ammettere la propria colpa davanti alle forze dell'ordine, qualcuno se vuole invece dire a noi come è andata può farlo chiamandoci al 3479269949".
SI INCENDIA IL PORTICATO SI UNA CASA. CAGNOLINO SALVATO DAI POMPIERI
Intorno alle ore 13:30 di oggi, 28 giugno, i vigili del fuoco di Treviso sono intervenuti in vicolo Limbraga a Treviso per l’incendio all’interno del porticato di un’abitazione. All’arrivo sul posto, la squadra dei pompieri ha prontamente provveduto a spegnere l’incendio evitando che lo stesso si propagasse verso gli altri locali dell’abitazione. Durante le operazioni è stato inoltre portato in salvo il cane dei proprietari che era rimasto bloccato all’interno a causa dell’incendio. Notevoli i danni dovuti al calore e al fumo prodotti durante la combustione.
RSA ADOTTA UN CANE PER MIGLIORARELA VITA DEGLI ANZIANI
TORREVECCHIA PIA
Alla residenza sanitaria per anziani “Turvegia”, a Torrevecchia, è cominciato da qualche giorno, riscontrando già un notevole successo, un progetto di “Pet therapy”. Ad allietare le giornate degli ospiti è arrivato Re, un simpatico amico a quattro zampe che sta contribuendo a portare sorrisi e benessere. Il dolcissimo cagnolino , che si è già conquistato l'affetto di tutti, è stato adottato dalla direzione della Rsa. «Re – spiega la direttrice sanitaria Giusy Succini – è entrato a far parte della nostra famiglia la scorsa settimana, dopo aver atteso il nullaosta di Ats Pavia. La finalità è quella di accompagnare con dolcezza la quotidianità dei nostri ospiti, regalando momenti di affetto e serenità».
Nella struttura sanitaria, situata tra Milano, Lodi e Pavia, capace di accoglie fino a 120 ospiti, il piccolo Re sarà libero di muoversi, cercando il contatto con gli ospiti, giocando con chi lo desidera.
Fin dal primo giorno, ha conquistato ospiti, familiari, operatori socio-sanitari, infermieri, addetti alle pulizie, personale amministrativo.
«La presenza di Re – aggiunge Succini – si inserisce in un contesto già ricco di attività pensate per rendere la vita in struttura stimolante e piena di significato. Ogni settimana si organizzano aperitivi, partite a bocce, tombolate, cineforum e tante altre attività. Per la fine dell'estate è in programma anche l'attesissima “Olimpiade della terza età”. Con l'arrivo di Re, la Rsa Turvegia rafforza il proprio impegno verso un modello di cura più umano, accogliente e affettivo, dove anche un amico a quattro zampe può fare una grande differenza nella giornata di chi vive nella struttura»
TROVATA MORTA UNA MANTA A MARINA DI PISA
La squadra dei Vigili del Fuoco di Vigilanza estiva, specializzata in soccorso acquatico, è intervenuta oggi 28 giugno a Marina di Pisa per effettuare il recupero di una Mobula della famiglia delle Myliobatidae, specie comunemente conosciuta come manta. L'animale è stato individuato intorno alle 11.40 sulla spiaggia di ghiaia in prossimità di via Robertino Francaldi. Su richiesta della Capitaneria di Porto di Livorno il personale ha disincagliato dagli scogli il pesce ormai morto, per poi portarlo a riva.
venerdì 27 giugno 2025
ORRORE. TRE CANI RANDAGI PENETRANO DENTRO L'ASP DI PALERMO E UCCIDONO I GATTI
Nelle prime ore di lunedì tre cani sarebbero entrati dentro l'Asp di via La Loggia dove vivono colonie di gatti, regolarmente censite, ed hanno ucciso tantissimi gatti". E' la denuncia, arrivata a PalermoToday, da diversi animalisti. "Il cancello della struttura è guasto da mesi e quindi rimane aperto e incustodito - sottolinea Rosalba Rabboni, volontaria e amministratrice del gruppo Facebook "Colonie feline Palermo" - pertanto l'accesso è facile a chiunque, compreso a branchi di cani feroci. Questi cani, visti da una volontaria che si trovava a passeggiare con il suo cane, erano uno bianco e nero e gli altri due miele, tutti a pelo corto. A distanza di tre giorni purtroppo dobbiamo constatare che le carcasse dei gatti sono ancora là".
Sulla vicenda è intervenuta anche Concetta Amella, consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, che ha scritto ai vertici dell'Asp: "Facendo seguito alle segnalazioni pervenute da residenti e volontari che denunciano l'uccisione di diversi gatti - dice Amella - alla luce di questo grave fatto e vista la normativa vigente a tutela delle colonie feline e del benessere degli animali, chiedo che venga disposto con urgenza il ripristino della chiusura del cancello dell'Asp di via La Loggia per provvedere alla tutela dei gatti che vivono nella colonia felina interna alla struttura".