PALERMO – A Romagnolo non si parla d’altro: tutti conoscevano il senzatetto che è stato trovato in una pozza di sangue, ieri sera 21 maggio, all’interno di un terreno abbandonato in viale dei Picciotti. Il quartiere è sconvolto.
“Lo vedevamo in chiesa”
“Non aveva mai dato fastidio a nessuno – dicono i residenti della zona -. Con i suoi lunghi capelli bianchi era inconfondibile. lo vedevamo spesso davanti al supermercato o davanti alla parrocchia di San Giovanni Bosco, in via Messina Marine, ci è sempre sembrata una persona pacifica”.Il 48enne romeno è stato trovato agonizzante dai soccorritori del 118 che hanno cercato in tutti i modi di salvarlo, ma per lui non c’è stato niente da fare. Sei coltellate tra l’addome il torace non gli hanno lasciato scampo. Gli investigatori della squadra mobile stanno cercando di ricostruire le ultime ore del clochard: viveva insieme a una donna e alcuni cani nell’area che si trova a ridosso di alcune palazzine abbandonate che si affacciano su corso dei Mille.
Nei dintorni, tra l’ex macello comunale e il deposito della Rap, un lungo tratto poco illuminato, si trovano diverse strutture fatiscenti in cui i senzatetto hanno trovato da tempo rifugio. Qui la polizia ha già effettuato sopralluoghi e perquisizioni per cercare indizi utili alle indagini. Nel frattempo sono anche stati estrapolati i video di alcune telecamere collocate lungo la strada.
La lite e la violenza
La donna avrebbe trascorso con lui le ore prima dell’omicidio, durante le quali avrebbe preso vita una lite con dei connazionali. La discussione sarebbe nata dalle parti della stazione centrale, poi i due sarebbero tornati in viale dei Picciotti percorrendo a piedi corso dei Mille. Dal suo racconto potrebbero emergere importanti dettagli per risalire a chi ha sferrato i colpi mortali. Nel frattempo si cerca anche l’arma del delitto, che non è stata rinvenuta sul posto in cui l’uomo è stato soccorso.
“Mai segnalati episodi preoccupanti”
“Lo vedevamo da queste parti almeno da tre anni – dice il presidente della seconda circoscrizione Giuseppe Federico – e confermo ciò che dice chi abita nel quartiere: non era mai stato segnalato alcun episodio preoccupante che lo riguardasse”.
“Andava in chiesa con la sua compagna, stazionava vicino al supermercato “Paghi Poco” di via Amedeo d’Aosta, senza chiedere nulla: chi li conosceva donava quel che poteva uscendo dal negozio. La nostra comunità è molto unita, qui ci si conosce tutti e le situazioni che richiedono particolare attenzione vengono immediatamente segnalate”.