sabato 29 febbraio 2020

CANE CONTAGIATO DA COVID- 19 IN CINA? SERVE CORRETTA INFORMAZIONE

Roma (29 febbraio 2020) In questi giorni la stampa e le televisioni stanno riportando la notizia proveniente da Hong Kong secondo la quale le autorità sanitarie di quel paese hanno messo in quarantena un cane che sarebbe stato contagiato dalla padrona con il virus CODIV-19 meglio impropriamente noto con il nome di Corona Virus. La notizia se lanciata in questi termini potrebbe creare non poche difficoltà ai padroni di cani e gatti, che potrebbero essere presi dal panico. In realtà le cose stanno in maniera ben diversa e lo diciamo con le parole delle stesse autorità cinesi e della federazione internazionale dei medici veterinari. Partiamo dal caso in questione. Secondo le autorità sanitarie cinesi il cagnolino della signora contagiata con il corona virus ha subito; "un leggero contagio lievemente positivo limitato alle zone della bocca e del naso" ed è quindi stato messo in quarantena per studiarlo, ma questo non implica alcun rischio di contagio per gli umani. E chiudiamo con le dichiarazioni della Associazione Mondiale dei Veterinari che rivolgendosi ai suoi iscritti in tutto il mondo ha detto: "Sollecitate i proprietari a non lasciarsi prendere dal panico perchè cani e gatti non trasmettono il virus". Parole chiare e lapidarie. L'associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente in una nota sottolinea la necessità di trattare tali notizie con molta prudenza, proprio perchè: "Visto il panico creato nei giori scorsi che ha portato ad una forma di isteria collettiva, non vorremmo che la diffusione errata ed ingigantita di questa notizia come purtroppo già avvenuto da piu parti in questi giorni posso ad una psicosi con aumenti di avvelenamenti e abbandoni di animali domestici. Quindi ribadendo che non vi sono rischi di contagio da corona virus da cani e gatti- conclude la nota AIDAA- invitiamo tutti ad una seria, prudente e corretta informazione su questa vicenda e su eventuali suoi sviluppi e bolliamo al momento come totalmente falsa la notizia secondo cui alcuni cani di contagiati da corona virus in Italia siano stati messi in quarantena anche se ciò un domani dovesse avvenire sarebbe comunque per salvare i cani e gatti da un eventuale contagio umano e non viceversa".

COLONIA FELINA STERMINATA (CON VELENO?) A CASTEL VOLTURNO

Fino a mercoledi i gatti erano diciotto, ora dopo tre giorni ne sono tornati quattro degli altri si ha la paura che possano essere stati sterminati con il veleno. La vicenda è grave e riguarda una colonia felina di Castel Volturno in provincia di Caserta. L'allarme è stato lanciato nei giorni scorsi dalla responsabile della sezione locale di AIDAA. Vi aggiorniamo su eventuali aggiornamenti.

CANI AVVELENATI ALL'APPIO LATINO




 Nella giornata del 26 Febbraio 2020, nel quartiere Appio-Latino, più precisamente in Via Giuseppe Mantellini, è stata rinvenuta la presenza di polpette avvelenate al Metaldeide, una sostanza che se ingerita può risultare letale.
A fare l’amara scoperta una signora a passeggio con il suo cane che purtroppo ne ha inghiottita una ma fortunatamente senza gravi conseguenze in quanto la proprietaria dell’animale lo ha immediatamente portato dal veterinario che è riuscito a fargli espellere la polpetta prima che essa potesse fare il suo effetto.
Successivamente al fatto, la signora in questione ha subito allertato i carabinieri che giunti sul posto e presa visione della situazione, hanno detto che avrebbero provveduto ad informare AMA per procedere alla pulizia. Sono purtroppo molti i casi di cani morti per avvelenamento e la facile reperibilità di alcuni materiali come ad esempio chiodi o di sostanze tossiche come stricnina, diserbanti o anche topicidi agevola tutti quegli esaltati che per fastidio o semplicemente disprezzo nei confronti degli animali creano questi bocconi avvelenati che vengono successivamente nascosti all’interno dei giardini o dei parchi pubblici.

BOCCONI AVVELENATI AD AVEZZANO

Avezzano – Che siano uova, fette di prosciutto arrotolate o polpette disperse in strada, dobbiamo stare attenti poiché potrebbero contenere veleno o chiodi, e per i nostri cani sono tutte esche irresistibili. Come sia anche solo lontanamente pensabile, noi proprio non lo sappiamo. Purtroppo però ancora tante persone preparano bocconcini avvelenati per cani e gatti e li spargono per strada o, peggio ancora, li lanciano direttamente nel giardino di casa nostra.
Stamane ad Avezzano sono stati segnalati dei bocconcini avvelenati in zona Borgo Via Nuova. Purtroppo non è un caso isolato, infatti negli ultimi mesi in tutta la Marsica molteplici sono state le notizie di cronaca che riportavano tentativi di avvelenamento di cani e gatti.
Gli effetti dei bocconi avvelenati si possono vedere anche nel giro di pochi minuti e possono essere molto pericolosi

Le conseguenze dipendono da una serie di fattori, tra cui il tipo di veleno utilizzato, il dosaggio, il peso e la taglia dell’animale e il tempo trascorso dall’ingestione.

venerdì 28 febbraio 2020

REGIONE SICILIA. RITIRATO IL POST FAKE SU CONTAGIO CORONAVIRUS ED ANIMALI

Ieri l'assessorato regionale alla sanità della Sicilia aveva pubblicato un post contenente una fake news relativa alle metodologie di contatto del coronavirus. Nella brochure si sosteneva infatti che c'era un rischio di contagio toccando gli animali selvatici compresi i cani e gatti randagi. Subito dopo si è scatenato l'inferno in quanto abbiamo denunciato la stortura pubblicata dal sito ufficiale della regione Siciliana. Abbiamo anche telefonato al ministero della sanità ed alla stessa regione. Alle ore 14.48 il fake post è stato rimosso e la questione risolta. 


LA CACCIA FA PIU VITTIME DEL CORONA VIRUS

ROMA (28 febbraio 2020) Ad oggi venerdi 28 febbraio le persone decedute affette da corona virus sono 17, numero che sicuramente potrebbe salire di qualche unità, ma come sappiamo si tratta di vittime provocate da un virus. Il paragone fatto con la caccia ed i cacciatori però riserva una sorpresa, infatti nella sola ultima stagione di caccia se prendiamo i dati sui morti ed i feriti gravi per incidenti di caccia pubblicati dall'Associazione Vittime della Caccia sono stati 95. (27 morti e 68 feriti). Anche solo tenendo conto dei morti quelli accertati sono una decina in piu rispetto a quelli del corona virus.

giovedì 27 febbraio 2020

CORONA VIRUS. REGIONE SICILIA "NON TOCCATE CANI E GATTI RANDAGI". AIDAA SCRIVE AL MINISTRO

PALERMO (27 Febbraio 2020) La regione Siciliana ha pubblicato sulla sua pagina facebook ufficiale una serie di linee guida in materia di prevenzione al Corona Virus che contengono delle normative che sono assolutamente inesatte e che vanno contro la direttiva del ministero della sanità e dell'Organizzazione mondiale della Sanità. La regione nelle sue linee guida sostiene infatti che per evitare il contagio non si deve toccare gli animali selvatici e cita come esempio cani e gatti randagi e questo fatto è in netta contrapposizione con le direttive nazionali e dell'OMS che dicono chiaramente che "il virus non si trasmette da cani e gatti e dagli altri animali domestici". Per questo motivo il presidente dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - AIDAA Lorenzo Croce una volta venuto a conoscenza della direttiva siciliana ha telefonato alla segreteria del ministro della salute Speranza spiegando quello che stava succedendo ed ha successivamente inviato una mail alla stessa segreteria del ministero chiedendo di intervenire immediatamente sulla vicenda. "Quanto scritto dalla regione siciliana nella sua pagina ufficiale è assurdo, se per giunta si tiene conto che la Sicilia ha un problema di randagismo gravissimo e che direttive come queste rischiano di creare confusione- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- e di creare panico con il rischio del massacro di migliaia di cani , mi appello all'assessore regionale alla salute perchè provveda a ritirare quelle linee guida specificando immediatamente che si è trattato di un errore, nel frattempo ho scritto al ministero in modo che a sua volta anche il ministro possa fare chiarezza su questo gravissimo fatto".

LA MAIL SCRITTA AL MINISTRO SPERANZA 

Gentile segreteria ministro Speranza, 
le trasmetto in allegato come da accordi telefonici il link della pagina ufficiale della regione siciliana in merito alla vicenda coronavirus
ed alle notizie riferibili alla richiesta di non toccare cani e gatti e tutto questo ovviamente in contrasto con le linee guida del ministero.
Vi prego di provvedere
Cordiali saluti
Lorenzo Croce
presidente nazionale Associazione Italiana DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE  - AIDAA
3479269949




SETTIMO TORINESE. BRUCIA APPARTAMENTO I POMPIERI SALVANO 3 CAGNOLINI

SETTIMO. I vigili del fuoco di Torino Stura e Volpiano salvano tre cani da un incendio. E' successo poco prima delle 17 di oggi, mercoledì 26 febbraio. I cani, due di media taglia e un meticcio, erano all'interno dell'alloggio al quarto piano del condominio di via Monte Rosa 5 a Settimo Torinese dove si stava propagando il fumo. Erano spaventati, ma sono stati immediatamente salvati e coccolati dai pompieri una volta spente le fiamme.
La causa
L'incendio si è sviluppato probabilmente a causa di una sigaretta lasciata accesa nel portacenere sul balcone esterno. Da qui le fiamme hanno avvolto una tenda e il fumo stava già penetrato all'interno dell'appartamento attraverso le fessure delle porte e finestre. Poco dopo, a incendio ormai domato, è arrivo il proprietario dell'alloggio, preoccupato per i suoi tre cagnolini.

CATTURATO BRACCONIERE A NOLA. LIBERATI 60 VERZELLINI

A Nola i carabinieri della Stazione forestale di Marigliano hanno denunciato per detenzione illecita di avifauna selvatica, bracconaggio e maltrattamento di animali un 58enne di Somma Vesuviana già noto alle forze dell’ordine. I militari, insieme a personale della LIPU, hanno raggiunto una campagna di Nola dove erano stati segnalati numerosi episodi di bracconaggio. Hanno così beccato il 58enne mentre “comandava” con una corda la trappola per catturare gli uccellini. I carabinieri hanno constatato che il bracconiere fosse appostato poco lontano dalla trappola e con una corda collegata a una rete ribaltabile imponeva, con un’altra fune, il movimento a un cardellino legato per le ali a un’asta. In questo modo l’uccellino attirava gli altri volatili, che una volta vicini all’ ”esca”, venivano intrappolati dalla rete attivata dall’uomo. I militari hanno anche trovato una gabbia con all’interno 60 verzellini e un’altra nella quale era intrappolato un cardellino. I volatili, probabilmente appena catturati, sono stati liberati.

mercoledì 26 febbraio 2020

FAKE NEWS SUGLI ANIMALI PER IL CORONA VIRUS. SCATTANO DUE DENUNCE

Milano/Udine (26 febbraio 2020) Un falso volantino che incita a sbarazzarsi di cani e gatti in quanto portatori del corona virus è  apparso in provincia di Udine per la precisione a San Giorgio Nogaro. Il volantino apparentemente di mano ignota è una vera e propria pericolosissima fake news in quanto sostiene che cani e gatti sono i portatori del corona virus ed invita a liberarsi di fido e micio. Una assoluta falsità per la quale è scattata una denuncia penale che sarà inviata domani alla procura di Udine. Il secondo untore è un predicatore fai da te sudamericano che gridava nella giornata di ieri nel centro di Milano che i responsabili della polmonite chiamata corona virus sono i piccioni. Anche per questo soggetto nei prossimi giorni scatta la denuncia penale per procurato allarme. Ricorda in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA che: "Gli animali non hanno alcun coinvolgimento con il corona virus e quindi chiunque dice il contrario mente sapendo di mentire e per questo verrà denunciato alle autorità giudiziarie".

I BOCCONI AVVELENATI UCCIDONO LEILA


La foto raffigura Leila, la cagnolina morta per aver ingerito un boccone avvelenato nei prati di Frassilongo.
Il suo calvario è iniziato giovedì sera quando sono cominciati i dolori e il vomito. Leila si vergognava e si nascondeva.
Capita la situazione la sua padroncina l’ha portata subito dal veterinario che ha fatto tutto il possibile per salvarla.

PESCATORI DI FRODO A SANTA MARINELLA.SEQUESTRATI 5.000 RICCI DI MARE

Santa Marinella – Ancora un sequestro di Ricci di Mare ad opera delle Fiamme Gialle della Stazione Navale di Civitavecchia, impegnate in un mirato monitoraggio costiero notturno predisposto dal Reparto Operativo Aeronavale di Civitavecchia su tutto il litorale laziale, allo scopo di intensificazione i controlli di Polizia economico-finanziaria attuati nel settore del contrasto ai traffici illeciti via mare e del bracconaggio itticoAnche stavolta, teatro dell’operazione dei finanzieri è stato il litorale di Santa Marinella, dove sono stati colti in flagrante tre pescatori di frodo, originari della provincia di Barletta-Andria-Trani, in possesso di ben 5.000 esemplari del prezioso echinoderma. Intorno a mezzanotte, dopo un lungo e paziente appostamento, in località Prato del Mare, scattava il blitz degli uomini della Guardia di Finanza, che coglievano di sorpresa i pescatori di frodo, immersisi con delle bombole, nel momento in cui, riemersi, guadagnavano la riva e, furtivamente, caricavano a bordo dell’autovettura tutto il prodotto ittico illecitamente pescato.
Immediatamente sequestrati, quindi, i 5000 esemplari di riccio di mare (pari a circa 250 kg), contenuti in 3 ceste, e di tutta l’attrezzatura da pesca utilizzata, con la contestuale irrogazione ai due bracconieri ittici di sanzioni amministrative per complessivi € 4.000,00.
Tutti i ricci di mare sequestrati sono stati immediatamente rigettati in mare dai finanzieri della Stazione Navale di Civitavecchia, supportati da personale della locale Compagnia in servizio 117, allo scopo di garantire il ripopolamento dei fondali e di ristabilire l’equilibrio dell’ecosistema marino, compromesso dalle irresponsabili condotte dei pescatori di frodo.


martedì 25 febbraio 2020

NINA MORIC HA MORSICATO IL CANE DI LUIGI FAVOLOSO? SCATTA ESPOSTO AIDAA

Milano (25 febbraio 2020) Nei giorni scorsi alla trasmissione "Live non è la D'urso" in onda su canale 5 Nina Moric è stata accusata di "aver dato un morso a Baghera" il cane di Luigi Favoloso. La sconvolgente dichiarazione è stata fatta dalla madre di Luigi Favoloso ( fatto confermato in diretta televisiva dallo stesso Favoloso che ha sostenuto anche che la Moric in un'altra occasione ha cacciato il cane di casa). La cosa non è passata inosservata agli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA che hanno inviato un esposto alla procura della repubblica di Milano per chiedere una verifica su quando accaduto: "Se quanto dichiarato dalla mamma di Luigi Favoloso nella trasmissione della D'Urso dovesse corrispondere al vero - si legge nella nota AIDAA di accompagnamento all'esposto- esisterebbero i presupposti per una denuncia penale nei confronti della signora Moric per aver commesso il resto di maltrattamento di animali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale punibile con la reclusione fino a 2 anni o con una forte ammenda, se quanto denunciato si dovesse rivelare una bufala la signora e il figlio che ha confermato il fatto sempre in diretta televisiva sarebbero invece a loro volta denunciabili dalla signora Moric (che ha smentito di aver morso il cane Baghera) e per questo abbiamo deciso di fare un esposto per chiedere alle autorità di far luce su quanto dichiarato, fatto questo che assume una forte rilevanza in quanto dichiarato in diretta televisiva davanti a 5 milioni di telespettatori. Per questo nell'esposto- conclude la nota AIDAA- abbiamo chiesto inoltre che vengano accertate le reali condizioni di salute del cane e se la sua detenzione rientra nei parametri di benessere dell'animale previsto dalle leggi vigenti".

LA DICHIARAZIONE DELLA MAMMA DI LUIGI FAVOLOSO DOVE ANNUNCIA CHE LA MORIC AVREBBE MORSICATO IL CANE BAGHERA















lunedì 24 febbraio 2020

CORONA VIRUS. REGOLE DI COMPORTAMENTO A SPASSO CON FIDO O IN AREA CANI

MILANO (24 Febbraio 2020) - In questi giorni di emergenza legati al Corona Virus, molti si chiedono se ci si deve attenere a comportamenti particolari in presenza di animali domestici ed in particolare quando si esce portando il cane a spasso o nelle apposite aree di sgambamento. Premesso che nessun animale domestico è portatore di Corona Virus e che quindi non esistono emergenze legate alla presenza singola o molteplice di animali domestici siano essi cani oppure gatti o altri animali di affezione che vivono nelle nostre case, con questo breve decalogo messo a punto dagli esperti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente vogliamo ricordare le regole di gestione e di comportamento che valgono per tutti i giorni ma che in questi giorni di emergenza devono essere seguiti con maggiore attenzione.
REGOLE DI COMPORTAMENTO PER CHI PORTA IL CANE A SPASSO O IN AREA SGAMBAMENTO
1- Fuori dall'area o a spasso non lasciare mai il cane libero e tenerlo al giunzaglio lungo al max 1,50 metri
2- Per i cani di grossa stazza o i molossi portare sempre con se la museruola da fare indossare all'occorrenza
3- Avere sempre con se i sacchetti per la raccolta delle deiezioni e la bottiglietta dell'acqua per lavare la pipì del cane
4 - Raccogliere le deiezioni e lavare la pipi del cane
5 - In area cani tenere dalle altre persone umane presenti una distanza di almeno 2 metri per evitare eventuali contagi da Corona Virus e preferibilmente indossare la macherina 
6 - Nelle zone dove non ci sono particolari vincoli di quarantena portare a spasso i cani possibilmente negli orari diurni e frequentare le aree cani negli stessi orari
7 - Nelle zone rosse o sottoposte a quarantena è importante seguire le eventuali indicazioni e le limitazioni imposte dalle autorità civili o militari.
8 - Evitare di recarvi con il vostro cane in luoghi affollati ed a rischio, non ne va della salute del cane ma della vostra e poi potreste essere impossibilitati ad occuparvi di lui nei giorni successivi
9 - Se si esce di casa portare sempre con se la mascherina, e del detergente meglio se a base alcolica per pulirsi le mani
10 - Lavarsi sempre le mani prima di uscire di casa, una volta rientrati, evitare se possibile di salutarsi dandosi la mano con persone presenti nelle aree cani, e lavarsi bene le mani ogni volta che accarezziamo il nostro cane o il nostro gatto, che non trasmettono il corona virus, ma solo per buona norma igienica.

RAVENNA. E' ALLARME BRACCONIERI E PESCATORI DI FRODO

“Gli ennesimi episodi di pesca abusiva in valle, con sempre più frequenti atti di vandalismo alle imbarcazioni (come quello di questa notte) preoccupano i pescatori regolari, ma passano inosservati alle istituzioni. È opportuna una vera tutela al territorio e alle attività produttive regolari” scrivono Andrea Liverani e Gianfilippo Rolando rispettivamente consigliere regionale e consigliere comunale a Ravenna della Lega.”
“La lotta al bracconaggio è da sempre uno dei cardini delle mie battaglie in Regione, non mancherò nemmeno in questa battaglia di legalità. Porterò la questione in Regione – aggiunge Andrea Liverani – serve sicurezza con il presidio del territorio per bloccare il bracconaggio e rilanciare un settore in difficoltà. Tutelando i regolari si tutela anche il territorio”.

BOCCONI AVVELENATI. E' ALLARME IN TUTTA ITALIA

In tutta Italia è stato lanciato un allarme per esche e bocconi avvelenati, lasciati per cani e gatti. Sono tantissimi gli animali che non ce l’hanno fatta, sia padronali che randagi. Un gesto veramente codardo che non trova nessuna giustificazione e non si stratta di casi isolati ma di un’escalation.

Allarme e casi in crescita

Un cucciolo di soli 6 mesi di Akita inu è morto dopo atroci sofferenze, per aver mangiato un boccone avvelenato, mentre era in passeggiata coi suoi padroni. Questo è recentemente accaduto nel bresciano a Sarezzo. Purtroppo correre dal veterinario non ha potuto salvargli la vita. Un mese fa sempre nello stesso luogo una femmina di Labrador è morta dopo aver mangiato un boccone avvelenato: è morta dopo giorni di agonia.
Questo però sta accadendo in tutta Italia: a Ravenna ormai il parco Teodorico sta diventando off limits con troppi casi denunciati il più recente della scorsa settimana. In questo caso la cagnolina ha mangiato una polpetta avvelenata col lumachicida ma per fortuna il veterinario è riuscito a salvarla. Nel parco se continuano a trovare e si chiede a gran voce l’installazione di telecamere come deterrente.
A Tarcento in Friuli si è lanciato l’allarme sul gruppo Facebook “Sei di Tarcento se…” per la presenza di biscotti avvelenati in diversi comuni della zona. I cittadini avvisano di prestare la massima attenzione. Ma non solo luoghi pubblici anche nei giardini privati. A Vigonza, in provincia di Padova, un pastore tedesco è stato avvelenato e ritrovato ormai morto la mattina nel giardino.
Poi è drammatica la situazione a Belpasso, città metropolitana di Catania. Lo scorso sabato, un branco di 15 randagi è stato sterminato con bocconi avvelenati, probabilmente con il solo scopo di liberarsi di loro, in modo terribile e rapido.

Come agire in questi casi

Dei casi molto eclatanti di odio verso gli animali, nati prevalentemente della cinofobia, cioè un odio immotivato verso il miglior amico dell’uomo. Si tratta di una vera e propria emergenza sanitaria e si ricorda che questi fatti devono essere denunciati alle forze dell’ordine, chiedendo la rimozione dei bocconi, –  non basta segnalare la cosa su siti o pagine facebook specializzati.
Per prima cosa, bisogna cercare di prevenire, educando i propri animali a non raccogliere mai nulla da terra o accettare cibo dagli sconosciuti. Ovviamente quando siamo a passeggio, stacchiamoci dal cellulare per mezz’ora e controlliamo cosa fanno i canibasta anche una semplice annusata in alcuni casi.

sabato 22 febbraio 2020

CACCIA AI KILLER DEI CANI DI CERVARO E MACOMER. SCATTANO DUE TAGLIE DA 1000 EURO

Due paesi lontani tra loro, uno in Ciociaria, l'altro in Sardegna ma accomunati in questi giorni dalla presenza criminale di veri e propri killer dei cani. Nel primo paese Macomer in provincia di Nuoro in Sardegna, sono oramai decine i cani rinvenuti avvelenati ai quali ora si aggiungono cani ritrovati impiccati nelle campagne del paese. Nel secondo paese Cervaro comune di oltre ottomila abitanti in provincia di Frosinone i killer si muovono silenziosi spargendo veleno, anche in questo caso siamo di fronte all'ennesima strage di cani (sono oramai diversi quelli uccisi dal veleno) per la quale si rischia di non trovare mai i colpevoli. Ora interviene l'AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente - AIDAA che ha istituito due ricompense di mille euro ciascuna che saranno pagate a chi darà informazioni certe che possano portare alla individuazione, cattura e condanna dei responsabili degli avvelenamenti e delle impiccagioni dei cani. "E' buona cosa che le segnalazioni si facciano alle forze dell'ordine che stanno indagando su questi fatti- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma se qualcuno ritiene di rivolgersi direttamente a noi può farlo telefonando al 3479269949 ogni giorno dalle 11 alle 13, ovviamente non accettiamo segnalazioni anonime e le stesse segnalazioni se ritenute attendibili saranno immediatamente girate alle forze dell'ordine".

NEGOZI E BAR CHE VIETANO L'INGRESSO AI CANI VANNO BOICOTTATI

Ci sono ancora diversi locali pubblici, tra cui alcuni nel cuore di Milano e delle altre città italiane (vedi fotografie) che vietano l'ingresso ai cani, nel caso della famosa caffetteria nel cuore di Milano abbiamo chiesto i controlli dei vigili, mentre per tutti gli altri vi invitiamo a fotografarli e segnalarceli in modo che possano essere pubblicati e di conseguenza boicottati.



CERVARO DECINE DI CANI MORTI AVVELENATI

A distanza di poche ore dall'ultimo ritrovamento, ancora un altro cane è morto. Nei pressi del giardinetto alle spalle del Municipio. I cittadini sono sconvolti. Dopo pochi minuti un'altra terribile notizia, alcuni esemplari sono deceduti in un giardino di una proprietà privata del centro.
"C'è qualcosa che non va - ha tuonato l'ex consigliere comunale Rita Ricozzi - In questi luoghi ci trascorrono ore i bambini e, ovviamente, toccano tutto. Forse è stato usato qualche prodotto che sta avvelenando i cani. Ma bisogna intervenire. La situazione è allarmante. Si dovrebbe procedere con la chiusura e una bonifica delle aree verdi".

venerdì 21 febbraio 2020

VERMEZZO. INCITA A UCCIDERE LE NUTRIE SPARGENDO VETRI ROTTI IN GIARDINO

La notizia è di quelle che non possono lasciare senza parole e non avere un seguito penale. In questo articolo  apparso sul giornale locale gratuito Eco della Città una signora di Vermezzo si lamenta perchè nel suo giardino hanno trovato casa dieci nutrie, e chiede come poterle ammazzare. Dice che il comune non fa niente ma nell'articolo sostiene che possono essere uccise spargendo del vetro rotto in giardino in modo che le nutrie possano morire subito mangiandolo. E lo scrive con una naturalezza assolutamente da orrore puro.Ora stiamo approfondendo per individuare la persona capire la fonte del suggerimento e far scattare le denunce conseguenti.

SOLO IL 20% DEI CANI CHE VANNO IN GERMANIA VENGONO ADOTTATI E GLI ALTRI?

E' dei gironi scorsi l'ennesima bufera social, su alcuni trasporti di cani dalla provincia di Cosenza in Calabria, la questione era già emersa negli anni scorsi e poi si era sopita, ora non siamo qui a dare giudizi sulla singola vicenda che stiamo approfondendo, ma cogliamo l'occasione per ricordare alcuni dati: ogni anno partono dall'Italia verso la Germania diverse di migliaia di cani ogni anno, bene meno del 20% di questi vengono messi in adozione sui social e sui siti specializzati, degli altri si perde ogni traccia o meglio loro pensano di aver fatto perdere le tracce. Nei prossimi giorni approfondiamo seriamente l'argomento.

CORMORANO FERITO DAI BRACCONIERI E' STATO SALVATO

Cormorano ferito dai bracconieri, salvato da Wild Umbria: adesso avrà una casa vicino all'acqua

Cormorano ferito dai bracconieri, salvato da Wild Umbria: adesso avrà una casa vicino all'acqua
una storia di amore e passione per gli animali quella che viene dal gruppo Wild Umbria, con una richiesta di aiuto.
“Pochi mesi fa sulle sponde del Tevere, all’altezza di Montecastello di Vibio, siamo intervenuti per recuperare un cormorano in difficoltà. Le sue condizioni sono apparse da subito abbastanza buone ma dopo le visite di routine è emerso che l’animale era vittima di bracconaggio… una dozzina di pallini di piombo nel corpo, sparati dall’arma di un vigliacco – scrivono sui sociale - L’animale aveva una lesione alla nuca e durante la lunga degenza e i controlli post ricovero ha iniziato progressivamente a perdere completamente la vista da entrambi gli occhi e di conseguenza anche le possibilità di un rilascio in natura”.


Cormorano ferito dai bracconieri, salvato da Wild Umbria: adesso avrà una casa vicino all'acqua
I veterinari dell’ospedale veterinario universitario didattico di Perugia si sono presi cura dell’animale e l’hanno salvato, ma il cormorano aveva “bisogno di cure continue e di una casa adatta sia tutte le sue necessità etologiche che alla sua particolare condizione. La ricerca non è stata semplice ma alla fine ci siamo messi in contatto con un Centro di accoglienza per animali non recuperabili, specializzato in uccelli acquatici… a circa 600 chilometri di distanza… - prosegue il post - Due dei nostri volontari, Luca e Valeria, non si sono fatti spaventare e sono partiti il prima possibile. Dopo più di 1000 chilometri e circa 12 ore di viaggio tra andata e ritorno, il cormorano ha raggiunto la sua nuova casa. Dei volontari si prenderanno cura di lui e gli garantiranno una vita degna in un ambiente adeguato e cure costanti”.
Una vicenda che dà “la misura dell’impegno che, quotidianamente, è richiesto a tutti i nostri volontari e a loro va il nostro più grande grazie”. Chiunque abbia a cuore la salute degli animali può contribuire con una donazione su https://buonacausa.org/cause/sos-animali-selvatici



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BISCOTTI ED ESCHE AVVELENATE A TARCENTO

Biscotti ed esche avvelenate sul ciglio della strada, è allarme a Tarcento e Moggio
allarme biscotti ed esche avvelenate: sulla pagina Facebook "Sei di Tarcento se..." è stata segnalata la presenza di biscottini gettati sul ciglio della strada a coprire alcune pastiglie. La segnalazione riguarda via Sottonogaria, a Tarcento. Un'altro fatto riguarda il ritrovamento di esche velenose ritrovate per terra, in borgo Aupa a Moggio Udinese. Si raccomanda i possessori di cani a prestare la massima attenzione.



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giovedì 20 febbraio 2020

MACOMER. E' CACCIA APERTA AL KILLER DEI CANI E GATTI

A Macomer è caccia aperta al serial killer degli animali, che da qualche tempo sta seminando terrore anche al centro della cittadina.
L'ennesima barbarie contro gli animali è stata compiuta in una zona isolata dell'abitato, accanto agli ex stabilimenti Alas. Un cane di media taglia è stato trovato impiccato.
Per uccidere il povero animale hanno usato un corda metallica, che ha provocato la morte in poco tempo.
A denunciare l'accaduto un gruppo di cittadini, che hanno provveduto ad avvisare le forze dell'ordine, le quali hanno subito avviato le indagini per risalire a chi possa aver compiuto questo gesto contro un animale indifeso.
L'uccisione del cane nella zona Alas è stata infatti preceduta dal ritrovamento, in alcune vie cittadine, di bocconi avvelenati e peggio ancora di esche particolari, con pezzi di formaggio dove sono stati conficcati degli ami da pesca.
Alcuni di queste micidiali esche sono state trovate nelle adiacenze del viale Pietro Nenni. Alcuni proprietari di cani e gatti, invece, sono dovuti ricorrere alle cure del veterinario, che ha provveduto ad estrarre, anche dalla gola gli ami, che si sono conficcati anche nella bocca e nella lingua.


Per altri di questi poveri animali, invece, non c'è stato niente da fare. Un fenomeno che sta preoccupando l'intera comunità e sul quale stanno indagando le forze dell'ordine.

MUCCA ABBATTUTA AD ABBIATEGRASSO. INVIATO L'ESPOSTO

E' stato inviato alla procura della repubblica di Pavia l'esposto firmato dal presidente di AIDAA Lorenzo Croce in relazione alla vicenda della mucca fuggita dal macello e poi abbattuta a nostro avviso inutilmente.


MONTEROTONDO. PRESI CACCIATORI DI TASSI

MONTEROTONDO MARITTIMO – Ci sono voluti giorni e giorni di appostamenti per denunciare tre bracconieri per aver cacciato istrici e tassi. Le guardie della Lac li hanno sorpresi «a usare mezzi illeciti per l’attività venatoria in periodo di divieto generale». I tre uomini, in possesso di regola licenza di caccia, sono stati denunciati.
Il primo bracconiere è stato sorpreso giovedì pomeriggio Monterotondo Marittimo mentre usava lacci per la cattura di istrici, ma nei giorni precedenti usava tagliole per la cattura di uccelli, come pettirossi, piccoli uccellini particolarmente protetti.

MISINTO. SCONOSCIUTO GETTA POLLI ARROSTO AI CANI

MISINTO – Un amante dei cani che ha pensato di fare loro un “regalo”? Un malintenzionato che li voleva avvelenare? Oppure voleva guadagnare la loro fiducia? Di certo l’episodio avvenuto ieri pomeriggio a Misinto e del quale si parla sui social network è davvero singolare, anzi del tutto inedito. In paese è stato visto un uomo che si aggirava nelle vie gettando dei pezzi di pollo arrosto nei cortili e giardinetti delle abitazioni dove c’erano cani.
Vicenda quindi particolarmente singolare, che sarebbe finita con una segnalazione – per questo insolito comportamento – ai carabinieri. Non risulta che nessun cane abbiamo avuto problemi a differenza invece che in altre località della zona, come a Caronno Pertusella, dove alcuni cani sono stati avvelenati, tramite bocconi di cibo gettati nei cortili di casa. E’ successo di recente ed almeno un esemplare è morto mentre il responsabile di questi episodio non è stato mai rintracciato o identificato.

mercoledì 19 febbraio 2020

ABBIATEGRASSO. LA MUCCA DOVEVA ESSERE SALVATA

ABBIATEGRASSO (19 Febbraio 2019) - Quella mucca non era più pericolosa e non andava abbattuta, questo il senso dell'esposto inviato oggi dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente alla procura della repubblica di Pavia con il quale si chiede di verificare sia la regolarità delle procedure usate in macello, sia le condizioni in cui sono tenuti gli animali, sia il rispetto da parte del macello delle norme di igiene e sicurezza. Ma sopratutto nell'esposto AIDAA si chiede perchè si è voluti ad ogni costo procedere all'abbattimento dell'animale visto che oramai era stato messo in sicurezza ed era calmo. "Quella mucca semplicemente non voleva morire- si legge in una nota di AIDAA- e al di la di tutte le norme e le regole, che siamo comunque sicuri non siano state rispettate, quella mucca andava salvata e gli andava data la possibilità di una nuova vita. Infine- conclude la nota a firma del presidente AIDAA Lorenzo Croce- servono controlli sui macelli che fossero compiuti a rigor di legge vedrebbero buona parte di quei centri di morte chiudere immediatamente".