ALBERESE. Il colpo sparato da quella carabina era destinato al cinghiale che la squadra stava braccando nella campagna vicino Alberese. Ma qualcosa è andato storto. Sicuramente è andata storta la traettoria del proiettile che invece di colpire l’animale ha lambito il torace e si è conficcato nel braccio di un cacciatore.
Poteva finire in tragedia l’incidente di caccia avvenuto ieri in Maremma. Giornata di caccia al cinghiale, il sabato, Ivo Bettiol classe 1946, si trovava con la sua squadra a Collecchio, vicino Alberese, per una battuta al cinghiale.
Erano circa le 13.30 quando la battuta, fino a quel momento proseguita senza intoppi, ha preso tutta un’altra piega.
La dinamica dell’incidente non è ancora stata ricostruita con precisione ma da una prima ipotesi il colpo, sparato da un altro cacciatore, potrebbe aver incontrato un ostacolo nel suo tragitto ed essere stato deviato, per finire poi addosso al sessantanovenne.
È stato un attimo, ma il dolore è stato lancinante e la situazione è apparsa subito grave.
Bettiol è stato infatti colpito all’emitorace destro e al braccio destro. Il proiettile gli ha reciso l’arteria ascellare e i sangue si è subito riversato copioso fuori. L’arteria ascellare, infatti, è la principale arteria del cavo ascellare e fornisce sangue a questo, alla parte superiore del torace, alla spalla e alla scapola. Il rischio, in questi casi, è la morte per dissanguamento.
L’uomo è stato immediatamente soccorso dai compagni che hanno tentato di tamponare alla meglio la ferita e hanno chiamato il 118.
L’elisoccorso Pegaso, atterrato sul posto, ha portato il ferito all’ospedale Misericordia di Grosseto dove i medici lo hanno operato d’urgenza. L’uomo, per fortuna, non è in pericolo di vita anche se lo aspetta un periodo di convalescenza. Per lui, almeno per quest’anno, la caccia finisce qui.
Lo spavento è stato comunque tantissimo e lo choc comprensibile tra i compagni per un incidente che è apparso subito un episodio del tutto involontario.
I carabinieri della stazione
di Montiano, intervenuti sul posto, hanno raccolto le testimonianze degli altri cacciatori. Il pubblico ministero di turno, Salvatore Ferraro, ha disposto il sequestro dell’arma in attesa che sull’episodio sia fatta completa chiarezza.
fonte tirreno.it