giovedì 12 dicembre 2013

SALVIAMO IL CANE ZORO DALLA CONDANNA A MORTE

ANCHE AIDAA CHIEDE CHE SIA SALVATO ZORO


Grosseto - Il caso che divide il web e scatena i social network arriva da Massa Marittima, in provincia di Grosseto. La sentenza di morte è arrivata senza sconti.Zorro, dogo argentino colpevole di aver morso il suo padrone, deve morire. E subito parte la corsa alle firme : dodicimila i firmatari della richiesta per salvare l’animale. La piattaforma di petizioni onlineChange.org ha lanciato infatti un appello non appena ha saputo la notizia: «Dogo da sopprimere, mail bombing contro Asl e sindaco». Ed è un vero e proprio bombardamento di accuse: «E’ un modo di agire indegno dell’umana sensibilità».
«La pena di morte non si dà neppure ai cani». «Dimissioni immediate del sindaco, in galera». Sono i post più critici contro il primo cittadino. Lei si chiama Lidia Bai e in un primo momento ha dichiarato: «Ho ricevuto il referto dell’Asl in cui l’animale viene definito dai veterinari “estremamente pericoloso”, impossibile da rieducare.
«Con una nota simile non ho molta scelta» così si è difesa. Ma intanto fra polemiche, insulti e battaglie, la condanna non è stata ancora eseguita. Quando i vigili urbani del Comune toscano si sono presentati nella casa dei padroni per accertare dove fosse Zorro, infatti, non hanno trovato nessun cane: «E’ ospite di una struttura protetta di recupero», hanno spiegato i proprietari. Una mossa per salvare il proprio animale, probabilmente.
“Salvezza per Zorro” continuano intanto a ribadire i tanti, anche sul web, che hanno intrapreso la lotta contro il provvedimento. E, riferendosi al pastore maremmano soppresso qualche giorno fa nel comune di Scarlino per lo stesso motivo: “Non vogliamo un altro Argo”.
AIDAA SI MOBILITA E HA CHIESTO UFFICIALMENTE CHE IL CANE VENGA SALVATO.