venerdì 27 dicembre 2013

IL PAPA VIETI L'INGRESSO IN CHIESA CON LA PELLICCIA


AIDAA. BASTA ENTRARE IN CHIESA CON LE PELLICCE
CAMPAGNA AIDAA CONTRO LE PELLICCE

Roma (27 dicembre 2013) – Entrare in chiesa indossando la pelliccia o altri indumenti che grondano sangue in quanto frutto dell'uccisione assolutamente inutile e superflua degli animali è un affronto al creato e se questo avviene, come è avvenuto nella cripta della basilica di San Francesco dove è custodito il corpo del Santo del Cantico delle Creature questo è un gesto di dileggio e disprezzo proprio della vocazione di San Francesco. Per questo motivo l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente rivolge un appello a Papa Francesco, a tutti i Cardinali, Vescovi, Preti e religiosi perchè vietino l'ingresso nelle chiese (dalle Cattedrali fino alle chiesette di Campagna) di persone che indossano pellicce o altri indumenti che recano offesa alla stessa visione cristiana del creato e che sono segno di opulenza e frutto di inutile violenza contro animali inermi uccisi solo per soddisfare la bieca vanità degli uomini e delle donne che si beano di indossare la pelle di cadaveri di altre creature Ma in particolare l'invito di AIDAA si estende alla comunità francescana di Assisi perchè vieti da subito l'ingresso nella basilica di persone in pelliccia che dimostrano lo stesso disprezzo e la stessa pressapochezza di chi entra in chiesa in abiti succinti. Da qui la decisione di AIDAA concentrare la campagna contro le pellicce di questo 2014 in una raccolta firme che verrà avviata in questi giorni e che sarà inviata al Papa e consegnata ai frati di Assisi in occasione della festività di Pasqua per chiedere che nelle chiese non vengano ammesse persone impellicciate o che indossano indumenti che grondano sangue di animali innocenti. 
CATIA BROZZI IDEATRICE DELLA CAMPAGNA
“L'idea- ci dice Catia BROZZI vice presidente e responsabile del settore equini di AIDAA- mi è venuta a Natale quando ho visitato la chiesa dove è ospitato e venerato il corpo di San Francesco ad Assisi e vedendo davanti a me persone impellicciate mi sono resa conto di quanto poco rispetto queste avessero per quel santo che ha fatto dell'amore per il creato una parte importantissima della sua missione su questa terra. “Indossare un capo di un animale morto è un offesa al creato- prosegue Antonella Brunetti pro presidente di AIDAA e responsabile dei micetti di Brindisi- ed un segnale di violenza assoluta, abbiamo subito sostenuto l'idea di Catia perchè la sentiamo nostra, e per questo chiediamo un atto simbolico ai frati e a tutti i religiosi di ogni livello a partire da papa Francesco che in onore al creato vietino l'ingresso in chiesa di persone con pellicce e capi frutto del sangue innocente degli animali”. Al coro si unisce anche Salvina Inzana responsabile Ambiente di AIDAA che sostiene come.”Questa sia una battaglia di civiltà e di rispetto per la vita, certo sarebbe bello che tutti da domani smettessero di indossare capi di abbigliamento e scarpe derivate dalla sofferenza animale, ma in attesa che questo accada cominciamo proprio con le pellicce”.
LA PROPRESIDENTE  AIDAA ANTONELLA BRUNETTI
AIDAA si prefigge di raccogliere migliaia di firme ed il consenso anche di altri gruppi animalisti e di cattolici impegnati nella tutela degli animali e del creato. “Crediamo- conclude Lorenzo CROCE presidente di AIDAA- che questa nostra richiesta non debba apparire solo come una provocazione ma vuole essere un modo per condannare coloro che sfruttano gli animali e chi meglio di un papa che si richiama al nome del santo poverello di Assisi può e deve pronunciare parole di condanna contro lo sfruttamento del mondo animale ai soli fini della vanità umana come è quello della produzione delle pellicce che ogni anno provoca milioni di animali massacrati in maniera indecente in ogni parte del mondo?”.

SALVINA INZANA VICE PRESIDENTE SETTORE AMBIENTE AIDAA