TRAFFICO DI CANI SULL’ASSE TORINO- MILANO
Torino
(17 ottobre 2018) – Il sistema è sempre lo stesso, si presentano come finte
guardie eco zoofile, esibendo tesserini falsi e fanno dei finti sequestri che
in realtà sono furti di cani ai clochard che vivono in strada a Milano e
Torino, oppure acquistano i cani a prezzi irrisori sempre dai clochard,in ogni
caso cani di razza, meglio cuccioli o se di piccola taglia o cani particolari
ricercati dal mercato per la riproduzione (pastori tedeschi,husky e buldog
francesi ed inglesi). Dopo averli acquistati mettono annunci sui siti
specializzati italiani e della vicina Confederazione Elvetica o della Germania
spacciando i cani rubati o fraudolentemente acquistati per propri o per cani
salvati dalla strada da adottare e facendo ovviamente pagare spese inesistenti,
e se invece si tratta di cani puri ed interi (non castrati ne sterilizzati)
allora la storia diventa più interessante ed i cani vengono venduti a
riproduttori casalinghi o ad allevatori compiacenti e in quel caso l’organizzazione
ci guadagna fino a 3000 euro a cane. Tutto questo meccanismo scoperto quasi per
caso seguendo le tracce di alcuni cani di razza rubati ai clochard o venduti in
maniera irregolare nelle scorse settimane e nei giorni scorsi a Torino e Milano
ha portato alla segnalazione di cinque donne alle forze dell’ordine per i reati
furto e sottrazione fraudolenta di animali. “Il sistema è sempre quello- ci
dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- queste furbacchione adocchiano i cani
che possono essere di loro interesse girando nel centro storico delle due città
(ma anche di altre) oppure seguendo le segnalazioni di cani di clochard di
razza che purtroppo abbondano in maniera stolta sui social, si presentano come
finte guardie e fanno finti sequestri o comperano a 50 o 100 euro cani di razza
che poi rivendono a cifre moltiplicate anche per venti volte. Scelgono bene i
loro bersagli- continua Croce-individuando i soggetti non italiani che parlano
male e che non hanno documenti e cosi portano via i cani ovviamente di razza
che poi rivendono per compagnia o anche per riproduzione in Italia e nella
vicina Svizzera guadagnandoci parecchi soldini dopo aver ripulito e
microchippato il cane stesso. Sei le persone segnalate tutte donne residenti a
Milano, Torino e in provincia di Pavia e Monza Brianza non giovanissime note
alle varie liste nere e conosciute nel mondo del volontariato come furbette e
truffatrici alcuni delle quali con precedenti penali specifici”.