LEGGE
VIVISEZIONE: SE PASSA AIDAA RICORRERRA’ ALLA CONSULTA.
Roma (19 gennaio 2012) Ma quale lotta alla
vivisezione?? Ma quale emendamento Brambilla?? Oggi la commissione referente
della camera dei deputati ha votato il recepimento della direttiva europea sulla
vivisezione e non contro la vivisezione. Il governo Berlusconi (in cui sedeva l’allora
ministro on. Brambilla) ha inserito un emendamento unico (chiamato articolo
3bis) che non limita ne proibisce la vivisezione anzi la riconferma nei campi
più tragici come quello per gli esperimenti bellici. Il quell’emendamento si
legge che è vietato l’allevamento degli animali destinati alla sperimentazione
(tranne quella bellica e per l’alta specializzazione medica) al comma c, ma
tale comma (detto emendamento Brambilla) è parte integrante dell’articolo che
permette la vivisezione e la sperimentazione animale per scopi scientifici.
Inoltre in Italia non è possibile rapire i cani e i gatti randagi da destinare
alla vivisezione. Ma a nessuno è proibito di raccogliere questi cani ed
inviarli nei paesi dove questa normativa contenuta nella legge è in vigore
utilizzando l’escamotage delle finte adozioni. Cosa che oggi già si fa e di cui
tutti siamo a conoscenza. L’onorevole ex ministro Brambilla sostiene che oggi
non c’era in discussione l’abolizione della vivisezione, tecnicamente questo è
vero, ma il parlamento di un paese civile ha il dovere di respingere
(bocciandola) questa normativa che viene considerata da molti come obsoleta e
che non va assolutamente nella direzione della tutela degli animali. AIDAA ricorrerà alla suprema corte contro
questa legge se dovesse venire approvata in questi termini in quanto a nostro
avviso contraria alle normative vigenti in Italia per la tutela degli animali a
partire dalla legge 281/91 e quindi inapplicabile sul nostro territorio
nazionale. “E non ci vengano a dire che il nostro ricorso bloccherà la
chiusura di Green Hill- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA-
quell’allevamento vergogna può essere chiuso con una leggina di un articolo
della regione Lombardia e i cani possono essere sequestrati, cosa tra l’altro
non prevista dal cosi detto emendamento Brambilla. Quello che ci domandiamo è perché
fino ad ora non si è ricorsi alla legge regionale ma si è voluti invece a tutti
i costi seguire questa strada che è assurda inserendo il divieto in una legge
che invece contempla la vivisezione e la favorisce e non si è agito
diversamente avendo tra l’altro molteplici possibilità anche a livello
governativo a partire da un apposito decreto legge, senza arrivare a questo
assurdo pastrocchio”.