CIMITERO DEI CANI DI MARIGLIANO: POTREBBE ESSERE LA PUNTA
DELL’ICEBERG
Napoli (9 gennaio2012) – Come
annunciato nei giorni scorsi questa mattina l’Associazione Italiana Difesa
Animali ed Ambiente ha inviato un esposto alla procura della repubblica di Nola
(anticipato nelle ore scorse via mail e fax rito al ritrovamento dei cadaveri
di 74 cani, una decina di gatti e un coniglio nel lago a Merigliano, anticipazione
letta dalla procura questa mattina alle 9,20) L’esposto firmato dal presidente
di AIDAA Lorenzo Croce chiede alla procura di Nola un indagine a tutto campo
sul fenomeno della gestione dei business degli animali con particolare
riferimento ai cani da parte della malavita organizzata. Secondo AIDAA infatti
la camorra gestisce diverse attività malavitose che vanno dalla gestione
diretta dei canili lager, alla gestione del traffico internazionale clandestino
di cani destinati ai laboratori della vivisezione, fino alla gestione delle
scommesse legate ai combattimenti clandestini e per finire appunto con il nuovo
business dello smaltimento illegale dei cadaveri dei cani e di altri animali,
il cui ritrovamento del cimitero nel lago di Merigliano altro non sarebbe che
la punta dell’iceberg e che oltre a quello di Marigliano potrebbero essere
molti altri siti di smaltimento illegali di cadaveri di cani da ricercare e scoprire. Il business dei cani
nelle sue diverse componenti produce nella sola Campania un giro di guadagni
illeciti che si aggira attorno ai 6-7 milioni di euro l’anno. Ricordiamo che in
Campania ci sono oltre 200.000 cani randagi e che il fenomeno è diffuso in
tutto il Sud Italia dove vivono circa 700.000 cani randagi su un totale di un
milione di cani randagi presenti su tutto il territorio nazionale. Nell’esposto
AIDAA chiede quindi alla procura di Nola un indagine a 360 gradi in quanto il
problema dell’infiltrazione malavitosa nella gestione del business illegale
degli animali è un fenomeno sul quale si discute da anni ma che al momento è
ancora lontano dall’emergere nella sua totalità.