Sulla legge sulla Caccia
l’Assessore Sacchetto fa il Ponzio Pilato. Non presenta ancora gli emendamenti
sugli articoli di legge oggetto del Referendum nonostante l’udienza al Tar di
domani.
Gentile scrivente e/o promotore del referendum,
Ho aderito convintamente e ufficialmente al Comitato
promotore del Referendum sulla caccia come Gruppo consiliare regionale. Come
molti di Voi sanno si sta dibattendo in Commissione agricoltura la possibilità
di recepire, in una nuova legge sulla caccia, i quesiti referendari.
L’Assessore regionale all’agricoltura Claudio Sacchetto, dopo aver
ritirato l’emendamento di cancellazione della legge regionale sulla caccia, su
pressione delle forze politiche di opposizione aveva concertato di esaminare i
quattro progetti di legge presentati in Commissione con l’obiettivo di arrivare
ad una solo legge che recepisse i quattro quesiti referendari.
Di fatto si è trattato di una
presa in giro.
Domani, 25 Gennaio c’è una
udienza del Tar con la presenza della Regione e del Comitato promotore, dove il
Tar stesso, sentite le parti, potrà anche decidere di nominare un Commissario
per l’attuazione del Referendum.
Risultava, così, importante che la III Commissione
agricoltura dibattesse subito gli articoli della legge che vengono coinvolti
dai quesiti referendari: l’art. 22 (abbattimenti), l’art. 23
(catture a scopo di ripopolamento), l’art. 30 (Divieti di detenzione, uso,
commercio), l’art. 38 (specie cacciabili e periodi di caccia), l’art. 40
(Giornate e orario di caccia), l’art. 41 (Carniere giornaliero e stagionale) e
l’art. 45 (Luoghi in cui è vietato l’esercizio della caccia).
Questo non è avvenuto,
nonostante lo abbia sollecitato più volte, sia Venerdì scorso, sia oggi. La
Commissione è andata avanti ad esaminare le quattro leggi presentate ma non ha
voluto affrontare subito gli articoli in questione. Ancora non conosciamo gli
emendamenti che l’Assessore presenterà per capire se c’è o meno l’intenzione di
recepire i quesiti referendari con la nuova legge. Gli
effetti di questo stratagemma procedurale pilatesco, confuso e politicamente dilatorio sono
che la Regione andrà domani al Tar dicendo probabilmente che la Commissione sta
affrontando la discussione per approvare una nuova legge che superi i quesiti
referendari.
Niente di più falso.
Non credo abbia aiutato neanche l’atteggiamento in
Commissione del Gruppo 5 stelle che, su ogni articolo, legittimamente, ha
voluto illustrare i propri emendamenti (regolarmente bocciati dalla
maggioranza). Ciò di fatto però ha fornito un ulteriore alibi
dilatorio al Presidente della Commissione e all’Assessore.
Ferma restando l’assoluta buona fede e bontà di intenzioni, a volte forse un
po’ di malizia in più da parte delle forze di opposizione non guasterebbe
perché costringerebbe l’assessore Sacchetto a non giocare su più tavoli.
A presto ulteriori aggiornamenti sul lavoro in Regione.
I più cordiali saluti
Andrea Stara