ESPOSTO AIDAA. SUD ITALIA: ALLA MALAVITA RENDE 100 MILIONI L’ANNO
IL BUSINESS ILLEGALE SUI CANI
Roma (13 gennaio 2012) – La malavita
organizzata nota sotto il nome di Mafia, Camorra, N’drangheta, Sacra Corona
Unita, gestiscono un giro di affari illegale legato alla gestione dei cani, dei
canili e delle attività delittuose delle scommesse clandestine, delle scommesse
illegali collegate ai combattimenti dei cani, al
traffico internazionale di cani destinati sia ai canili del nord Europa che ai
laboratori di vivisezione e sperimentazione animale in Italia e nel Nord Europa
fino allo smaltimento illegale di salme di cani ed altri animali. Queste attività illecite produrrebbero un
guadagno annuo netto di oltre 100 milioni di euro (200 miliardi delle vecchie
lire) per le organizzazioni criminali. Questo è il sunto di quanto contenuto in
un esposto dettagliato inviato questa sera (anticipato via email) alle procure
della repubblica di Roma, Napoli, L’Aquila, Catanzaro, Bari e Palermo. Nell’esposto
corredato di diverse tabelle che saranno inviate insieme all’originale lunedì alle
singole procure si fa un quadro dettagliato delle attività che a detta degli
animalisti di AIDAA vedrebbero coinvolte le organizzazioni criminali in regioni
quali Il Lazio, la Puglia, L’Abruzzo, la Sicilia, la Calabria e la Campania. Nell’esposto
firmato dal presidente nazionale di AIDAA e che rappresenta il sunto di un
lavoro di raccolta di dati e segnalazioni durato 9 anni di legge infatti: “Il
giro del business dei cani gestiti direttamente o in via fiduciaria dalla
malavita organizzata, in particolare attraverso i clan territoriali della
mafia, della camorra, della sacra corona unita ed in misura minore (almeno
stando alle conoscenze attuali) dall’n’drangheta calabrese. Il business più diffuso
è sicuramente quello del traffico internazionale di cani verso i canili ed i
laboratori del nord Europa, traffico in aumento e e che riguarda ogni anno
almeno 70.000 cani dei quali 20.000 destinati alla vivisezione per ricavi che
superano complessivamente gli 8 milioni di euro l’anno dei quali oltre la metà
sicuramente gestiti in proprio dalla malavita organizzata. Vi è poi il lucroso
business dei combattimenti e del giro delle scommesse, che è quello meno noto
ma che sicuramente è di gran lunga il più lucroso, qui si parla del
coinvolgimento di oltre 3.000 cani per un giro di affari di oltre 70 milioni di
euro (50 di guadagni netti per la malavita” Si parla poi della truffa allo
stato ed alle autorità locali attraverso la gestione dei canili lager che
interessa 80 canili , qui sono un’ottantina i canili interessati con un totale
di 16.000 cani ed un guadagno superiore largamente ai 10 milioni di euro.
Infine il business dello smaltimento illegale delle carcasse dei cani e di
altri animali per i quali i guadagni della malavita superano un milione di euro
l’anno.