BLOCCATA IN ROMANIA LA MATTANZA DEI CANI: ORA FERMARE I
TRAFFICANTI
Roma (11 gennaio 2012) La Corte
Costituzionale della Romania ha rimandato al Parlamento la legge che prevedeva
la possibilità di uccidere i cani randagi. Si tratta di una vittoria di tutti
gli animalisti europei che al di la delle sigle hanno combattuto e combattono
per ottenere la fine della pena di morte dei cani e gatti in Europa, e l’introduzione
della sterilizzazione come unico metodo di controllo del randagismo. Ora
arginata l’emergenza si deve immediatamente passare alla controffensiva sia
proponendo in maniera chiara una normativa europea che proibisca alle singole
nazioni di praticare l’eutanasia di massa di animali d’affezione. E allo stesso
tempo occorre una politica ferrea e di contrasto del traffico internazionale
degli animali, in particolare dei cani e dei gatti molto diffuso in Europa ed
in particolare in Romania, dove sotto l’egida di adozioni internazionali spesso
si nascondono veri e propri traffici di migliaia di cani che finiscono
clandestinamente sui tavoli dei laboratori di vivisezione in cambio della
modica somma di 30 o 40 euro a cane. Ovviamente con questo non intendiamo
riferirci alle associazioni serie che operano per la tutela degli animali e per
trovare casa ai cani salvati dalla pena di morte in ogni paese d’Europa, ma
occorre assolutamente trovare delle regole europee condivise per le adozioni
internazionali per evitare che tra le maglie delle adozioni regolari si possa
nascondere anche la malavita che gestisce il traffico internazionali con le
stesse modalità in ogni paese Italia compresa.