venerdì 17 giugno 2022

BRACCONAGGIO. UN ARRESTO ED OTTO DENUCIATI NELLA PROVINCIA DI MESSINA

 Una persona arrestata per detenzione di arma clandestina, 8 denunciati persone per detenzione illecita di specie protette, 38 esemplari di avifauna vivi sequestrati assieme a 3 fucili con matricola abrasa, oltre un numero cospicuo di munizioni e 4 reti da uccellagione e trappole. Un falco pecchiaiolo ferito da arma da fuoco è stato salvato e affidato al Centro di Recupero Fauna Selvatica ‘Stretto di Messina’. Questi i risultati dell’operazione ‘Adorno’ coordinata dal Reparto Operativo – SOARDA (Sezione Operativa Antibracconaggio e Reati in Danno agli Animali) del Raggruppamento Carabinieri CITES e dal Comando Regione Carabinieri Forestale ‘Calabria’ che ha interessato maggiormente le province di Reggio Calabria e Messina. Con l’arrivo della primavera, infatti, si ripete ogni anno lo spettacolo della migrazione pre-nuziale. Enormi concentrazioni di uccelli, tra cui rapaci, cicogne e gru, raggiungono i siti di nidificazione in Europa, attraversando gli stretti di Messina, Gibilterra e Bosforo. A difesa del passo migratorio, le pattuglie dei Carabinieri Forestali hanno quindi effettuato un capillare controllo del territorio, impiegando anche Unità Cinofile specializzate nella ricerca di armi e munizioni e i Sistemi Aeromobili a Pilotaggio Remoto (Droni) per la ricerca dei bracconieri, con lo scopo di reprimere, ma, soprattutto, prevenire le condotte illecite a danno dell’avifauna selvatica, pratiche sempre più invise dalla società civile.