sabato 17 luglio 2021

VIA LIBERA DALLA CAMERA A DIMINUZIONE IVA SU ANIMALI VIVI DESTINATI ALLA CACCIA

  Il Decreto Sostegni-bis recante “misure urgenti connesse all’emergenza da Covid-19, per le imprese, il lavoro, i giovani, la salute e i servizi territoriali” è stato approvato ieri dall’Aula della Camera, che ha votato con 444 voti favorevoli la questione di fiducia posta dal Governo.

Tra le misure previste dal testo unico, anche quella introdotta con un emendamento – a firma congiunta Buratti (PD), Fragomeli (PD), Golinelli (Lega), Liuni (Lega) – che riduce al 10% l’IVA degli animali vivi ceduti per l’attività venatoria.

Tale misura, pur avendo durata limitata al 31 dicembre, comporterà un onere per lo Stato di 500 mila euro, in soli cinque mesi! Soldi pubblici pagati dai cittadini e sottratti a più nobili e prioritari impieghi. Inoltre, il provvedimento introduce un precedente gravissimo, aprendo di fatto la strada a successivi tentativi di renderlo definitivo.

Scandaloso e inaccettabile che, con la pandemia che si trascina da oltre un anno e ci costringe a confrontarci urgentemente con il problema delle zoonosi e del rapporto con gli animali selvatici, il Parlamento approvi una disposizione per ridurre l’IVA sugli animali vivi usati nella caccia, favorendo di fatto il contatto tra umani e selvatici, con in risultato di incrementarne il consumo e di aumentare il numero degli animali cacciati e uccisi” dichiara Massimo Vitturi, responsabile LAV Animali Selvatici. 

Il provvedimento passa ora all’esame del Senato. LAV chiede ai Senatori e al Governo di intervenire per bloccare l’insensato tentativo di promuovere la caccia approfittando di un Decreto che ha lo scopo di sostenere il Paese in un momento drammatico per l’intera collettività.