Avrete visto o letto tutti in questi giorni una serie di servizi in cui gli agricoltori, in particolare quelli della coldiretti come al solito denunciano una serie di danni a loro dire inenarrabili alle colture per colpa questa volta dei cinghiali. Sempre secondo questa organizzazione di categoria i cinghiali in Italia sarebbero oltre 2 milioni e duecento mila (ci piacerebbe sapere come hanno fatto a contarli, visto che non esiste un censimento nazionale per questa specie), dati che noi crediamo volutamente ingigantiti per avviare quella che è una massiccia campagna (tra il silenzio delle organizzazioni protezionistiche e con la compiacente complicità di alcuni organi di stampa) che ha come obbiettivo la strage finale di almeno mezzo milione di cinghiali. Non è bastata infatti la campagna degli scorsi mesi in cui si incolpavano i cinghiali di tutto quello che avveniva nelle città, degli incidenti stradali. Non sono bastati i massacri di mamme cinghiali con i piccoli avvenute in diverse città italiane e fatte passare come azioni di tutela dei cittadini. Queste assurdità no sono bastate ed ora sono scese in piazza le organizzazioni a parlare di danni milionari alle colture e di altre questioni che andrebbero seriamente approfondite, e di fronte alle quali non esprimiamo forti dubbi.L'obbiettivo è uno solo e salda il mondo di agricoltori e cacciatori, cioè quello di ammazzare più animali possibili. Tutto qui? Si tutto qui se non fosse che a rimetterci la vita nei prossimi mesi saranno mezzo milioni di cinghiali, maschi, femmine, e cuccioli compresi.