Ferita da una pallottola sparata da un bracconiere criminale, ieri l’aquila dell’Appennino, dopo essere stata curata a dovere, è tornata a volare riguadagnando la libertà. Ieri mattina alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura caccia e pesca, Alessio Mammi, unitamente ai volontari CRAS del Rifugio Matildico, hanno restituito alla sua libertà il bellissimo esemplare di aquila reale che vive e nidifica nel nostro Appennino reggiano e più precisamente nella zona a monte di Valbona di Collagna in comune di Ventasso, proprio alle pendici del crinale. Lo stupendo esemplare di aquila solo qualche settimana fa era stata ritrovato a San Giovanni di Querciola ferita da una pallottola sparata da ignoto bracconiere sulle tracce del quale stanno indagano i carabinieri forestali. Grazie alla cura dei volontari del Rifugio Matildico, praticata con professionalità ed amore, ieri l’aquila ha potuta tornare in libertà nel proprio habitat naturale (foto), riprendendo a volare sotto lo sguardo gioioso dei volontari e autorità presenti alla liberazione. L’assessore regionale, Alessio Mammi, ha precisato: "Come Regione da diversi anni abbiamo avviato una convenzione, che sostiene e riconosce il valore di questi luoghi e il lavoro che fanno, perché oltre a curare con professionalità e passione questi animali feriti".