martedì 18 dicembre 2018

TOSCANA. CACCIATORI DI FRODO SUL FIUME


PISA. I vigili urbani non sostituiscono l’unica motovedetta rotta da anni. La polizia provinciale, invece, le ha dovute vendere tutte dopo lo smembramento del corpo, tagliato da 23 a 11 agenti (compreso il comandante) con lo svuotamento delle Province. Ecco perché a Pisa nessuno pattuglia l’Arno. Come confermano i tanti diportisti e addetti ai lavori che navigano fra le sponde o vi lavorano ogni giorno. Il fenomeno del bracconaggio nel Parco di San Rossore si spiega anche così: con l’assenza dei controlli.

La città ne ha nuovamente preso atto nel modo peggiore. Con la scomparsa in Arno di Davide Pellegrini, 21 anni, il cui corpo ancora non si trova. Il giovane alle 19.45 di mercoledì 12 dicembre era sul barchino di famiglia col padre Riccardo Pellegrini, 53 anni. I due – come confermato al Tirreno dallo stesso babbo , pescatore – stavano andando a caccia di frodo nel “boschetto” del Parco, di fronte al cantiere del Dopolavoro ferroviario. Riccardo aveva ucciso un daino, trapassandolo con una pallottola, e insieme al figlio lo ha caricato sulla barca. Poi i due, dopo essere tornati nell’area protetta interdetta all’attività venatoria, si sono accorti che il barchino non era ben ormeggiato e stava andando alla deriva. E Davide, purtroppo, agendo di impulso si è buttato, non tornando più su.