sabato 15 dicembre 2018

STRAGE DI CUCCIOLI NEL VIBONESE

Nuovi inquietanti episodi di violenza ai danni di animali nel vasto territorio del centro dell’Angitolano segnalati da una guardia ecozoofila. In pochi giorni riscontrati numerosi casi
Cuccioli avvelenati a Montesoro
CRONACA
Nuovi inquietanti episodi di violenza e soprusi ai danni di animali si registrano nel territorio vibonese. In particolare, a destare non poca preoccupazione è l’escalation di casi di avvelenamento di cani nella zona di Filadelfia, dove il fenomeno ha assunto le proporzioni di una vera e propria carneficina. Solo pochi giorni fa ben otto cuccioli erano morti per avvelenamento nella zona delle case popolari dove venivano accuditi dai residenti che hanno denunciato l’episodio ai carabinieri. Una nuova segnalazione è giunta da Montesoro dove Giuseppe Bartucca, guardia ecozoofila, ha rinvenuto in pieno centro abitato altri tre cani deceduti per avvelenamento. All’origine del fatto, secondo lo stesso Bartucca, potrebbe esserci l’utilizzo di un lumachicida - tossico per i cani - utilizzato negli orti e nei giardini privati per difendere le colture e le piante, ma non è da escludere neppure il ricorso ad un veleno deliberatamente utilizzato da qualche sconsiderato per contenere il fenomeno del randagismo. «Ci sono ancora troppe persone senza cuore - ha riferito Bartucca al nostro giornale -, responsabili di atroci uccisioni di piccoli animali. Gli avvelenamenti che si stanno registrando a Filadelfia e contrade e a Montesoro sono un vero e proprio crimine contro animali indifesi». Altro fenomeno collegato al primo e sempre più in aumento, segnalato sempre dalla guardia ecozoofila, è l’abbandono di cuccioli indesiderati nelle campagne della zona. «Se ne trovano a decine - spiega Bartucca - abbandonati dentro scatole di cartone lasciate ai margini delle strade. Non se ne può più, è da primitivi». Uno stillicidio continuo, quello relativo ai casi di violenza contro gli animali, che registra ogni giorno nuovi tristi episodi rispetto ai quali emerge, evidente, la totale assenza di contromisure idonee a contenere il fenomeno del randagismo da parte degli enti preposti ma anche, evidentemente, la carenza di una cultura responsabile da parte di chi si rende artefice degli abbandoni e, ancor di più, la vigliaccheria di chi perpetra gratuita violenza contro esseri indifesi.