(ANSA) - SYDNEY, 7 DIC - Stimolare la libido utilizzando degli ormoni da applicare sulla pelle con l'obiettivo di salvare dall'estinzione una specie di rana a rischio. A mettere a punto il trattamento un team di ricercatori dell'Università di Wollongong e dello zoo Taronga di Sydney. Obiettivo: far riprodurre la rana corroboree dalla caratteristica striatura gialla e nera. Somministrando l'ormone sia ai maschi che alle femmine prima di appaiarli - annunciano gli esperti - è aumentata dal 22 al 100% la probabilità che accettassero il partner assegnato. I ricercatori hanno applicato sullo stomaco delle rane poche gocce dell'ormone sintetico gonadotropina, lo stesso tipo usato nella fecondazione in vitro umana, invece di ricorrere alla pratica corrente di iniettare l'ormone sotto la pelle. "Poiché le rane hanno una pelle molto permeabile, l'ormone viene assorbito rapidamente", scrive la responsabile del progetto Aimee Silla, sul sito di Taronga Zoo. "E' assolutamente sicuro da usare e siamo veramente soddisfatti con i risultati, perché speriamo che il metodo possa essere adottato in programmi di riproduzione globalmente".
Senza la terapia ormonale, le rane molto spesso respingono i partner assegnati e in media solo un terzo dei maschi vengono accettati per l'accoppiamento. "Le femmine hanno l'opportunità di scegliere il maschio che trovano più desiderabile. Da un punto di vista di gestione genetica, vorremmo davvero identificare quei maschi che sono geneticamente importanti, per ottenere una più ampia rappresentazione di quei geni nella prole. La procedura ha poi altri benefici per la salute delle femmine, poiché riduce il numero di quelle che riassorbono le uova dopo una stagione di riproduzione infruttuosa. (ANSA).
Senza la terapia ormonale, le rane molto spesso respingono i partner assegnati e in media solo un terzo dei maschi vengono accettati per l'accoppiamento. "Le femmine hanno l'opportunità di scegliere il maschio che trovano più desiderabile. Da un punto di vista di gestione genetica, vorremmo davvero identificare quei maschi che sono geneticamente importanti, per ottenere una più ampia rappresentazione di quei geni nella prole. La procedura ha poi altri benefici per la salute delle femmine, poiché riduce il numero di quelle che riassorbono le uova dopo una stagione di riproduzione infruttuosa. (ANSA).