BAREGGIO (5 Marzo 2019) - Secondo il rapporto che ci ha inviato come ogni anno l'esperto Stefano Cattaneo a cui va tutto il nostro ringraziamento per il lavoro in relazione alla situazione dei fontanili del nord-ovest Milano anche quest'anno in concomitanza con le asciutte del canale Villoresi, e a causa della mancata immissione d'acqua nello scolmatore del fiume Olona siamo di fronte a un rischio scempio ed ad un asciutta che rischia di distruggere ogni forma di vita nei fontanili dei comuni della prima fascia esterna nord-ovest di Milano. Ecco di seguito il rendiconto che ci ha inviato Stefano Cattaneo: "Come in ogni primavera, si sta deteriorando rapidamente. Ai fontanili Masciochino, Magna Gallarata cui si era prosciugata anche la testa, distruggendo così ogni forma di vita, si è aggiunto anche il Della Casa (Simonetta) Mentre il Cicogna e il Marzon (Trentin) e il Cavo delle rane sono rimasti con una pozzanghera d'acqua che, nonostante l'abbia smossa con un bastone per ossigenarla e verificare fossero rimasti pesci, non vi ho trovato alcun segno di vita. Poco meglio il Trebbia, nel quale però sembrerebbe sia rimasto un solo pesciolotto, che con il costante prosciugamento prevedo non abbia scampo.
Quindi riassumendo nella zona controllata: Prati Nuovi, Bartoli, Varesino, Riale di San Quirico: Estinti. Masciochino, Della Casa, Gallarata, Magna in totale asciutta primaverile. Cicogna Trebbia, Marzon, Cavo delle Rane sono in prosciugamento. Gallina, Fontaninetto, Testaccio, Battistino, Testa delle Volpi sono rimasti con acqua solo nella testa.
Tenendo presente che causa la chiusura dei terziari del Villoresi e la mancata immissione di acqua dell'Olona nello scolmatore, la falda continuerà ad abbassarsi fino oltre la metà aprile, è prevedibile un'asciutta che distruggerà quasi tutta la fauna ittica".
Siamo dunque di fronte ad una vera e propria emergenza della quale come ogni anno non si parla, con rischi enormi per l'eco sistema dei fontanili. Sulla vicenda interviene anche il presidente nazionale AIDAA Lorenzo Croce già componente del consiglio di Amministrazione del Consorzio Villoresi: "La questione purtroppo si rinnova ogni anno, e noi come sempre siamo qui a denunciarla, ci spiace che a differenza di quanto accade per esempio per la darsena non ci sia interesse ne della comunità scientifica ne tantomeno della Città metropolitana su un problema che invece deve stare a cuore di tutti noi, ricordo- ci dice Croce- che anni fa la allora provincia comperò l'acqua dal consorzio per favorire la crescita della falda oggi nessuno fa piu nulla e il rischio di veder distruggere il micro ecosistema di molti fontanili è dietro l'angolo per questo lancio l'appello a tutte le istituzioni perchè si muovano per salvare con un progetto unico e finanziato in modo serio per salvare questi fontanili che coprono la fascia che va da Settimo fino all'Abbiatense e che rischiano di veder morire un habitat naturale che invece merita di essere salvato e tutelato".