venerdì 7 luglio 2023

MUORE IN PINETA VEGLIATO DAL SUO CANE

 Un corpo senza vita sotto l’altalena dei bambini. E’ un 40enne residente a Pistoia. L’ha trovato, ieri mattina, l’operatrice ecologica nel parco giochi della scuola Taliercio a Marina, dove alle 8 sarebbe cominciato il campus estivo dei bambini. La donna alza lo sguardo e tra i seggiolini dell’altalena intravede una figura, accanto un cane che abbaia disperato. Non capisce, continua a percorrere il vialetto, allarmata dal continuo abbaiare del cane. Non ha il tempo di realizzare, il gelo nel sangue. Davanti a lei un uomo senza vita. La donna non riesce più a muoversi, lo shock la blocca. Prende coraggio e scappa verso l’uscita del parco, con le forze rimaste chiama le autorità. Sul posto si dirigono polizia, automedica e ambulanza. Provano ad avvicinarsi al corpo ma il cane inizia a ringhiare. Così devono attendere l’unità veterinaria per catturare l’animale. Intanto arriva anche la polizia scientifica. Sono le 7.30, proprio in quel parco è in programma il campus estivo dei bambini. I genitori all’oscuro di tutto, scendono con i piccoli per mano. Vengono allontanati e con dei teli neri vengono oscurate le ringhiere del parco: la situazione è complicata. Continuano ad arrivare bambini. Intanto si decide di chiudere la pineta e sospendere l’attività del campus estivo. Sul posto arriva anche l’assessore Carlo Orlandi, che cerca di parlare alla donna. Qualcuno dei presenti riconosce l’uomo. Fuori la sua auto. All’interno della vettura si intravede una giacca nera, un pacchetto di sigarette, un asciugamano giallo e dietro nel bagagliaio, un grosso cuscino per il cane. "L’altro giorno era in strada stava urlando al telefono, sembrava per questioni di lavoro". Riferiscono alcuni vicini. "Girava con il suo cane, lo salutavamo spesso". Sono le 9 ma il corpo è ancora lì. Sul posto anche la polizia municipale. Le autorità attendono il magistrato. In strada continuano ad arrivare macchine, i docenti si avvicinano e a bassa voce spiegano che il campus è stato rimandato. Il magistrato di turno conferma che la morte dell’uomo non è un “giallo” e la salma resta a disposizione dell’autorità giudiziaria.