giovedì 30 maggio 2013

PERRERAS. BOICOTTIAMO LE VACANZE IN SPAGNA

ESTATE 2013 - BOICOTTIAMO LE VACANZE IN SPAGNA

Roma (30 maggio 2013) – Nonostante le campagne che in questi anni si sono levate da mezza Europa per denunciare lo scempio delle Perreras Spagnole dove ogni anno vengono ammazzati (gasati se va bene oppure anche uccisi ad acettate) centomila cani randagi dobbiamo purtroppo dire che nulla è cambiato. Purtroppo dopo il 2011 anno in cui si era veramente sperato in un cambio di passo da parte della Spagna in materia di protezione di animali, la situazione appare identica se non peggiore rispetto al passato. Nel frattempo anche a causa di alcuni profittatori (e profittatrici) che nel corso degli anni hanno raccolto soldi che dicevano di voler dedicare alla salvezza dei cani spagnoli e che invece sono finiti nelle loro tasche, e con la complicità della crisi economica anche i numeri dei cani salvati e che trovano casa anche in famiglie italiane è in forte regresso. Molti i gruppi che operano ma che purtroppo nel complesso riescono a salvare meno cani di quanti se ne salvavano negli anni scorsi. Da qui la necessità di riproporre all'opinione pubblica questa vergogna, e di ripartire con una campagna di boicottaggio delle vacanze in Spagna per i prossimi sei mesi in modo che gli spagnoli già colpiti dalla crisi economica sentano ulteriormente il peso della medesima fino a quando non impareranno a trattare con i diritti previsti dall'Unione Europea i loro animali ed in particolare i cani. “La campagna AIDAA ha lo scopo di denunciare, anzi di tornare a denunciare la situazione spagnola- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ed anche di smascherare tutti coloro che anche in Italia hanno approfittato di questa situazione per distogliere soldi destinati a salvare i cani spagnoli per usarli per scopi personali o anche peggio, noi invitiamo tutti i gruppi che operano a farsi associazione ed a depositare i bilanci rendendo trasparente il loro operato, purtroppo per colpa di qualche furbetto o furbetta anche in questo settore le donazioni sono diminuite e di conseguenza son diminuiti anche i cani salvati”.