lunedì 27 maggio 2013

ARRIVA L'ESTATE: LIBERO CANE IN LIBERA SPIAGGIA

ARRIVA L'ESTATE. LIBERO CANE IN LIBERA SPIAGGIA


Roma (27 MAGGIO 2013) – Quest'anno cominciamo presto, infatti nonostante il cattivo tempo dei giorni scorsi stanno fioccando le prime lamentele di proprietari di cani cacciati dalle spiagge libere o dalla battigia. Per questo quest'anno in previsione dell'estate l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente lancia la campagna LIBERO CANE IN LIBERA SPIAGGIA.
La campagna consiste in tre attività di segnalazione, consulenza e una petizione da inviare nel mese al nuovo ministro del turismo con l'obbiettivo storico che vogliamo raggiungere del 20% di spiagge libere strutturate ed aperte ai bagnanti con animali, 1600 degli 8.000 chilometri di costa italiana (mari,laghi e fiumi) vorremmo fossero aperti ai bagnanti accompagnati dai quattro zampe.
Rispetto a sei anni fa quando AIDAA iniziò la campagna per le spiagge libere ai cani qualche passo in avanti è stato fatto ma non basta ancora.
Per quest'anno AIDAA mette a disposizione il proprio servizio di tutela legale sui cani in spiaggia, per chiunque ne avesse bisogno è possibile avere consulenza online tutta estate scrivendo a tribunaleanimali2@libero.it oppure telefonando al 3926552051 tutti i giorni da 1 giugno al 30 settembre dalle 13 alle 15.
Inoltre AIDAA chiede a tutti voi di unirsi agli oltre 18.000 italiani che hanno gia firmato la petizione LIBERO CANE IN LIBERA SPIAGGIA per firmare basta collegarsi al sito www.firmiamo.it/liberaspiaggiapercani e seguire le semplici istruzioni
Infine qui di seguito ecco un decalogo di semplici regole e diritti dei bagnanti con i quattro zampe al seguito in spiaggia:
1- Nessuno ha il diritto di cacciarvi da una spiaggia pubblica, o dalla battigia se siete con il vostro cane in assenza di divieti chiaramente esposto e pubblicizzati regolarmente e men che meno bagnini o altri bagnanti possono rivolgersi a voi con epiteti o invitandovi ad andarvene gli stessi DEVONO ESSERE DENUNCIATI PER IL REATO DI MOLESTIE
2 - Solo le forze dell'ordine ed in particolare la Capitaneria di Porto e i Vigili Urbani possono rivolgersi a voi invitandovi ad allontanarvi non prima di avervi informato della presenza della relativa ordinanza di diveto di cui avete diritto non solo di conoscerne il numero e la scadenza, ma anche di vederne e leggere il contenuto, in quanto molte ordinanze hanno dei divieti solo parziali o alcune limitazioni orarie o di giorni della settimana e voi dovrete allontanarvi solo nei casi previsti dalle ordinanze siano esse comunali o delle capitanerie di porto.
3 - Nessuno mai in nessun caso può allontanarvi dalla battigia, l'importante è che voi abbiate sempre con voi il sacchettino e la palettina (o il guanto) per la raccolta degli escrementi di fido ed una bottiglietta di acqua da versare sulla pipi di fido.
4 - qualora il vigile o l'esponente della forza pubblica si rifiutasse di farvi leggere l'ordinanza o l'articolo di regolamento o legge regionale che vi impone di allontanarvi dalle spiagge con il vostro cane chiedere immediatamente il numero di matricola e inviare protesta scritta all'ente di riferimento (comune, capitaneria di porto o comando di carabinieri o altre forze dell'ordine) spiegando quando accaduto ed inviarne copia alla procura della repubblica competente per territorio indicando il numero di matricola di chi si è rifiutato di mostrarvi le ordinanze: lo stesso è passibile del reato di omissione di atti di ufficio.
5 - in caso di multa scrivere sempre sul verbale le motivazioni che vi hanno indotto a rimanere in spiaggia (mancanza di cartelli di divieto o di indicazione del numero di ordinanza e data di divieto dietro i cartelli, interventi poco corretti di chi è preposto al controllo della spiaggia o altro. In questi casi la multa può essere impugnata davanti ad un giudice di pace e basta una sola infrazione della sua stesura a renderla nulla.
6 - Segnalare alle comando di competenza eventuali disparità di trattamento riservati anche negli stabilimenti privati tra bagnanti con il cane (anche in caso di divieto) ed altre situazioni di divieto conosciute (bagnanti che violano le regole di tuffo in mare o altro).
STARE IN SPIAGGIA CON IL NOSTRO CANE E' UN DIRITTO CHE NESSUNO CI PUO' E CI DEVE NEGARE. MAI.