DAL SITO www.vaol.it
Interessata una vasta zona tra Ponte e Postalesio.
La notizia è stata battuta dai media di settore e dal sito dell'associazione produttori apistci di Sondrio.
Le api di centinaia di alveari in Valtellina sono stati compromessi dall'uso degli insetticidi irrorati sui meli in fiore.
L’avvelenamento - come lo definisce il sito dell'Apas - ha
interessato una vasta area e, secondo le prime segnalazioni pervenute, i
Comuni più colpiti sono quelli di Ponte in Valtellina, Chiuro,
Tresivio, Poggiridenti, Castione Andevenno, Teglio, Postalesio con alti
tassi di mortalità tra le api anche a distanza di molti chilometri.
Il trattamento è stato effettuato il 17 aprile sui meleti in post fioritura in Valtellina.
Apas ha fatto sapere che nel cuore delle zone frutticole non si sono
rilevati danni agli apicoltori poiché tutti quelli che hanno partecipato
al Servizio di impollinazione sono stati correttamente avvisati ed
hanno trasportato in altri luoghi i propri alveari.
I danni sono lamentati negli apiari posti nelle zone al margine delle
aree frutticole. La mortalità delle api è stata più o meno intensa ed è
variata da apiario ad apiario in funzione delle specificità delle zone.
All'esterno della zona frutticola classica di Ponte e di Tresivio il trattamento si è avvertito in modo molto più pesante (come a Postalesio e a Castione A.) e queste le consistenti mortalità di api ci induce a prendere contatti con i tecnici delle Cooperative Agricole di Consumo di Berbenno di V., di Montagna in V. e di Albosaggia circa una maggior tutela ed attenzione per le api.
Apas
fa sapere che sono molto buoni i rapporti con le cooperative
ortofrutticole anche per l'attenzione che in genere riservano
all'apicoltura e più in generale ad un sempre maggior sensibilità al
equilibrio dell'ambiente. In questo caso però - spiega Apas - poteva
essere posticipato almeno di 6 - 7 giorni il trattamento insetticida per
essere sicuri che tutti i fiori del melo fossero sfioriti."E' mancato generalmente lo sfalcio della vegetazione sottostante
alla coltura trattata - spiegano i tecnici di Apas - soprattutto la dove
era presente molto tarassaco in fiore. Si poteva pensare anche
all'utilizzo di prodotti insetticidi più selettivi ovvero rispettosi
degli insetti utili quali api e bombi anche se costano qualche euro in
più come ad esempio "Epik" o altri".