domenica 15 aprile 2012

SERVE “UN GIUDICE DEGLI ANIMALI” SOLO IL 7% DEI MALTRATTAMENTI A GIUDIZIO


SERVE “UN GIUDICE DEGLI ANIMALI” SOLO IL 7% DEI MALTRATTAMENTI A GIUDIZIO

Roma (15 Aprile 2012) – L’Italia è il paese con una delle migliori legislazioni sulla carta in materia di protezione degli animali, sia dai maltrattamenti che dall’abbandono fino ad arrivare al contrasto dell’importazione clandestina di specie rare o in via di estinzione.  Solamente sulla carta però. In quanto solo il 7% dei maltrattamenti denunciati, degli abbandoni individuati e denunciati va a giudizio e di questi si contano sulle dita di una mano o poco più le condanne che prevedono il carcere e ancora meno quelle che vedono i condannati scontare realmente la loro pena (sempre e comunque mite) dietro le sbarre. A denunciare questa situazione è l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE che ha fatto l’analisi delle denunce presentate sia dalla stessa associazione che da altri gruppi animalisti nelle procure della repubblica Italiana nel corso degli ultimi tre anni per i reati di maltrattamenti, abbandono e sevizie sugli animali. Su un totale di 443 casi presi in esame, di questi 32 sono andati a giudizio, 217 si sono conclusi con la richiesta di archiviazione da parte delle procure mentre per i restanti 194 casi non si ha notizia di atti successivi alla denuncia.  Sono dati che non sorprendono in quanto le cause per i reati contro gli animali spesso si esauriscono con il sequestro del cane e la denuncia del maltrattatore, denuncia che spesso rimane poi nei cassetti delle procure fino alla richiesta di archiviazione o di caduta in prescrizione del reato. Per questo motivo AIDAA ha inviato una lettera al ministro della Giustizia per chiedere che nelle procure vengano individuati dei giudici specifici che abbiano come compito quello di occuparsi prevalentemente di reati contro gli animali, sulla falsa riga di quanto gia succede per i reati contro l’ambiente.