lunedì 19 settembre 2022

MASSA CARRARA. BRACCONIERI A CACCIA DI CERVI MESSI IN FUGA DAI RESIDENTI

 Inizia a settembre la stagione degli amori per i cervi. La sera nei boschi della Lunigiana riecheggiano i possenti bramiti emessi dai maschi ma spesso anche i boati degli spari. Non sono pochi i bracconieri che approfittano del momento. E’ successo anche qualche sera fa nella zona fra Vedriano e Reusa a Casola. E un residente, esasperato dai colpi d’arma da fuoco che arrivavano dal bosco, ha preso coraggio, ed è uscito di casa urlando: "Smettetela di sparare, la caccia è chiusa; gli animali hanno il diritto di vivere e riprodursi. Adesso chiamo i carabinieri!" Come per incanto gli spari sono cessati. non si è udito più nessuno sparo. "Devono essersi presi paura – racconta – . Lo scorso anno i carabinieri avevano preso in flagrante, di notte, alcuni bracconieri: avevano sequestrato i loro fucili e li avevano denunciati". Il cervo è una preda ambita per i cacciatori di frodo. "E’ la selvaggina che procura più carne e denaro – spiega – . La maggior parte di questi fuorilegge vendono le loro prede. Un cervo maschio pesa oltre due quintali, la carne è di grana fine, si arriva a pagarla anche 20 euro il chilo... E c’è un commercio sotterraneo dei palchi e della pelle. Certo, corna le pelli hanno bisogno di adeguata preparazione da parte di un esperto, però vengono venduti a prezzi da capogiro". Sul territorio il bracconaggio è frequenti: c’è chi spara la notte a cervi,caprioli e cinghiali; chi tende le reti per catturare gli uccelli e peggio ancora i lacci d’acciaio.