Anche il rispetto degli animali che accompagnano l’uomo in questo mondo ne denota le qualità ed è indicatore del livello di civiltà. L’amministrazione comunale di Carlopoli, guidata da Emanuela Talarico, ha vituperato quanto di recente la comunità presilana ha dovuto registrare nel suo seno. Attraverso il canale social istituzionale ha inteso esprimere «profonda indignazione per gli episodi di avvelenamento di cani e gatti, avvenuti in questi giorni. Condanniamo con fermezza - ha scritto - un gesto tanto crudele che denota una grave e, purtroppo, ancora diffusa forma d’inciviltà, vanificando gli sforzi compiuti dai volontari che quotidianamente si adoperano, supportando l’amministrazione nelle attività di tutela degli animali abbandonati e di contrasto al fenomeno del randagismo». L’amministrazione, dunque, ha voluto prendere le distanze da chi forse pensa che l’uccisione di «un animale innocente» sia la soluzione del problema della presenza di randagi nel paese. Anzi con un avviso ha ricordato ai cittadini ch’è obbligatorio provvedere all’identificazione e alla registrazione dei cani di qualsiasi specie, conformemente alla normativa nazionale. I possessori di animali non iscritti all’anagrafe canina devono adempiere all’obbligo attraverso la registrazione nell’apposito registro predisposto dall’Azienda sanitaria provinciale. La stessa amministrazione comunica che per andare incontro ai proprietari di cani, di concerto con i responsabili dell’Asp, «organizzerà una giornata con la presenza del personale veterinario per l’iscrizione all’anagrafe canina e l’inserimento del microchip».