martedì 29 ottobre 2019

CERVO DECEDUTO ERA STATO FERITO DA ALTRO ANIMALE E NON DA BRACCONIERE

A ferire il cervo trovato ieri, sabato 27 ottobre, nel Parco Pineta non è stato un bracconiere ma un altro animale.

Cervo ferito da un altro animale

Era subito scattato l’allarme cacciatori di frodo nella popolazione tradatese ieri dopo il ritrovamento di un cervo ferito nella zona dei ronchi. Nonostante quanto riportato sui social e da alcuni giornali però, l’animale non è stato ferito da un cacciatore (in una zona, tra l’altro, con divieto di caccia) che l’ha poi abbandonato agonizzante ma da un altro cervo, come subito stabilito da tutti i presenti.

Animalisti, carabinieri e polizia locale sul posto

L’animale era stato avvistato da una cittadina che vive nella zona intorno alle 9.30, mentre si aggirava ferito e confuso tra gli alberi. Sul posto erano subito arrivati i volontari di alcune associazioni animaliste della zona, i carabinieri e la polizia locale (alcuni rimasti anche fuori servizio per aiutare). Il cervo era accecato e si trovava anche in stato confusionario, un potenziale pericolo per i frequentatori della zona dei ronchi del Parco Pineta. Un controllo durato fino a sera: essendo quello un “residente” del Parco Pineta, è considerato un bene dello Stato e nessuno dei presenti era quindi titolato a sedare l’animale, intervento necessario per poter pensare di curarlo. Non riuscendo a contattare la Polizia Provinciale, unico ente deputato a intervenire in questi casi, si è dovuto attendere l’arrivo di un veterinario specializzato dalla Valcuvia, intorno alle 14.30. Le condizioni del cervo nel frattempo si erano aggravate e questo si era accasciato su un cespuglio. Il veterinario è riuscito ad anestetizzarlo e dopo la rimozione del palco di corna, necessaria per poterlo caricare su un mezzo, lo ha trasportato nel suo studio per cercare di salvarlo.

Deceduto. Effettuata l’autopsia

Purtroppo però non c’è stato nulla da fare, il cervo è deceduto ieri sera poco dopo l’arrivo in clinica. Oggi è stata effettuata  l’autopsia che ha definitivamente chiuso a qualsiasi sensazionalismo sulla presenza di cacciatori, confermando che a causare la ferita era stato lo scontro con un altro cervo, così come la cecità dovuta a un versamento ematico conseguenza di una violenta botta in testa.