sabato 19 settembre 2015

INCIDENTE CAVALLI PIAZZA CASTELLO PROCURA APRE FASCICOLO INDAGINE


Milano, 19 settembre 2015 - E sulla carrozza «impazzita» ora indaga la magistratura. Lesioni gravissime è l’ipotesi di reato, indagato il conducente del calesse: ma sarà un consulente tecnico incaricato dal pm Giancarla Serafini a stabilire se il mezzo trainato dai cavalli e il suo movimento stesso rispettassero o meno le norme in materia di sicurezza. L’incidente di Piazza Castello, una settimana fa, era stato piuttosto clamoroso. La sfilata di carrozze d’epoca programmata di fronte al castello Sforzesco venne turbata davanti a un folto pubblico di spettatori e testimoni. A farne le spese un turista 58enne di Roma, arrivato a Milano con la moglie, e una signora di ottant’anni residente a Cormano, che stava passeggiando davanti alla fontana della piazza. Il primo aveva addirittura rischiato di perdere un braccio.
Tutto era successo in pochi minuti, intorno alle 11, mentre la sfilata del Gia (Gruppo italiano attacchi) era nel pieno dell’esibizione che, partita dal cortile interno del castello, stava arrivando all’esterno proprio davanti alla fontana. Per cause non ancora chiare, si sarebbe spaccato il timone di legno del calesse trainato dai cinque cavalli. A quel punto uno degli animali era caduto, gli altri si erano imbizzarriti e per paura erano usciti dal binario imposto dal conducente, finendo per travolgere i due passanti.  Il turista romano, che stava scattando una foto vicino al cavallo, sarebbe stato colpito prima dallo zoccolo dell’animale, poi caduto a terra per l’urto sarebbe finito sotto la ruota del calesse che quasi gli aveva tranciato il braccio destro. Trasportato d’urgenza al Niguarda, subì un lungo intervento chirurgico grazie al quale l’arto gli è stato ricucito. Ma i medici ancora non si sbilanciano sui livelli di funzionalità che sarà in grado di recuperare. L’anziana, fortunatamente, era rimasta ferita solo lievemente. 
Immediate erano scattate le polemiche sulla sicurezza, in particolare sulla presenza o meno di transenne in quel punto e sul rispetto delle distanze dal pubblico. Anche su questo aspetto, oltre che sulla questione della sicurezza intrinseca del calesse, dovrà pronunciarsi il consulente tecnico che presto riceverà l’incarico dalla Procura. Solo dopo gli inquirenti saranno in grado di individuare eventuali responsabilità umane o invece di ricondurre il tutto ad un’ imprevedibile bizzarria di uno dei cavalli.