Monte Porzio Catone - Roma - (24 ottobre 2014) - Vogliono vietare agli anziani della casa di Riposo Inps di Monte Porzio Catone di prendere il cibo avanzato dalle cucine per alimentare la colonia felina della medesima casa albergo di Monte Porzio Catone altrimenti gli anziani rischiano l'espulsione dalla casa di riposo. Con queste parole il dirigente Inps Marco D'Alessandris scrive agli ospiti ed al personale della casa di riposo una lettera assurda in risposta alla consuetudine degli anziani di dar da mangiare ai gatti della colonia felina insita nella casa di riposo e intestata al medesimo ente. Nella sua missiva il dirigente INPS scrive testualmente: "non è consentito asportare alcun tipo di residuo alimentare e lo stesso non può essere distribuito come cibo per i gatti o i cinghiali". L'assurda missiva continua ricordando che gli ospiti della casa albergo devono comportarsi in maniera irreprensibile altrimenti lo stesso può essere allontanato dalla casa di riposo. Da qui la decisione di alcuni anziani della casa che da tempo si occupano della tutela dei gatti e di dar da mangiare ad alcuni cinghiali che sono quasi addomesticati di rivolgersi al tribunale degli animali di AIDAA che stà ora istruendo la pratica con i propri legali. "Quella lettera rappresenta un ignobile vergogna- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- infatti oltre ad istigare al maltrattamento degli animali non permettendo di dare loro da mangiare con i residui della cucina, cosa che invece è ammessa dalla legge come per i ristoranti e le mense aziendali questo funzionario compie un orribile ricatto nei confronti degli anziani presenti nella struttura minacciandoli di espulsione. Un ignobile e vergognoso ricatto sulla pelle degli anziani per il quale abbiamo inviato una comunicazione al ministero della salute perchè agisca immediatamente contro questa situazione intollerabile di mancanza di rispetto per gli anziani e per i loro gatti".
l'ignobile lettera del dirigente inps contenente il divieto di dar da mangiare ai gatti ed il ricatto agli anziani