Abbandonati in gabbie sudice e arrugginite, come unico pasto una carriola piena di pane secco lasciata lì chissà da quanto. Queste erano le condizioni dei cani nel cascinale alla periferia di Treviglio usato come allevamento abusivo trovato nel corso di un controllo congiunto di Polizia locale, Forestale, Ats e tecnici comunali, che ha verificato la mancanza di autorizzazioni sanitarie e strutturali. A seguito delle irregolarità riscontrate 17 cani sono stati posti sotto sequestro amministrativo e affidati a strutture autorizzate che possano garantirne il benessere e la sicurezza. L’intervento è scattato a seguito di una segnalazione pervenuta alle autorità nella quale venivano denunciate le condizioni inadeguate della struttura, sia a livello di gestione che strutturale. Seguiranno poi tutte le sanzioni amministrative del caso con la valutazione di eventuali fatti a rilevanza penale. «Rimane l'amarezza nel constatare che ci sia ancora chi ritiene che gli amici a quattro zampe possano vivere di stenti, rinchiusi in luoghi inadeguati e in pessime condizioni igieniche e allo stesso tempo fa arrabbiare pensare che qualcuno possa aver affidato il proprio cane a una struttura di questo tipo — ha commentato il sindaco di Treviglio, Juri Imeri —. Nel merito valuteremo ogni eventuale profilo di responsabilità, approfittando di questa triste storia per ricordare a tutti i proprietari di animali che in caso di necessità è loro responsabilità affidarli a strutture autorizzate».
