REGGIO CALABRIA (8 GIUGNO 2025) Sono ancora diffusissimi i combattimenti clandestini tra cani e non solo al sud. Ma è da li che partono decine di cani e che vengono poi spostati con "finte staffette" o ancora peggio confusi con i cani che vanno in adozione specialmente nelle regioni del nord Italia. "Il giro dei combattimenti fa girare miliardi di euro solo in Italia e la difficoltà di individuare i cani che combattono è proprio dettato dal fatto che questi cani vengono continuamente mossi tra le località dove si organizzano i combattimenti clandestini grazie all'ausilio ed alla copertura di presunti staffettisti che muovono in continuazione questi cani con l'appoggio anche di privati che li detengono per i giorninecessari ad essere preparati al nuovo combattimento. I cani- scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- sono sottoposti ad addestramenti brutali, costretti a combattere con altri cani che vengono uccisi in combattimento. Noi nei prossimi giorni invieremo tre esposti alle procure di Cosenza, Reggio Calabria e Messina per chiedere maggiori controlli proprio sulle staffette, tutte le staffette- conclude il ungo comunicato AIDAA- perchè crediamo che proprio dalla individuazione dei trasportatori dei cani destinati ai combattimenti sia possibile spezzare questa rete criminale di persone senza scrupoli che fanno soldi sulla pelle e sul sangue dei poveri animali".