sabato 12 luglio 2025

PECORE E CAPRE SCOMPARSE. 3.000 ANIMALI AVVIATI ALLA MACELLAZIONE CLANDESTINA

 Circa 3mila ovicaprini — tra capre e pecore — sarebbero stati sottratti ai controlli sanitari e avviati alla macellazione clandestina. È quanto emerso da un'articolata indagine condotta dai Carabinieri Forestali di Breno e dal Nucleo Antisofisticazioni e Sanità (NAS) di Brescia, che nei giorni scorsi hanno notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari a quattro titolari di aziende agricole della provincia.

Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, gli animali risultavano ufficialmente spostati verso altri allevamenti, attraverso documentazione che, secondo l'accusa, sarebbe stata falsificata per farli apparire regolarmente movimentati. In realtà, gli ovicaprini sarebbero stati macellati abusivamente in strutture non autorizzate, eludendo completamente il sistema di controllo sanitario previsto per le carni destinate al consumo umano.

L'escamotage avrebbe consentito agli indagati di evitare le ispezioni veterinarie obbligatorie previste per legge — sia quelle antecedenti sia quelle successive alla macellazione — compromettendo gravemente la sicurezza alimentare e mettendo potenzialmente a rischio la salute pubblica.

Le indagini, seguite dalla Procura di Brescia, puntano ora a chiarire fino in fondo le responsabilità dei quattro allevatori coinvolti. Tra le ipotesi di reato ci sono la falsificazione dei documenti e la violazione delle norme su igiene e sicurezza alimentare.