lunedì 14 giugno 2021

SONDRIO. BRACCONIERE UCCIDE CERVA GRAVIDA

 È caduta stremata sull’erba colpita da un proiettile che le si è conficcato nel corpo uccidendola insieme al suo cucciolo. La cerva adulta gravida non ce l’ha fatta. Il ritrovamento dell’animale è avvenuto in questi giorni in Valgrosina, sul versante grosottino, poco sopra il ponte del torrente Roasco in località Presacce, in una zona dove è bandita la caccia. A dare segnalazione della presenza della cerva ormai priva di vita sono stati dei turisti che hanno avvisato l’amministrazione di Grosotto.

La barbara mattanza sembrerebbe opera di un bracconiere. Il proiettile è, infatti, ben visibile nel pelo dell’ungulato. L’increscioso episodio ha scatenato l’indignazione di molti amanti degli animali del mandamento tiranese, ma non solo. Diversi i residenti rimasti sconcertati dalla crudeltà del gesto e in primis il sindaco del Comune di Grosotto, Giuseppe Saligari, che è immediatamente accorso sul luogo del macabro rinvenimento ed ha seguito passo a passo tutte le operazioni di recupero dell’animale e della sua rimozione effettuate da parte della Polizia locale di Grosotto in particolare dall’agente Pierantonio De Piazza e dall’operaio Massimo Trinca Colonel. Accorato l’appello di Saligari per sensibilizzare la popolazione e scardinare l’omertà e i diffusi atteggiamenti di compiacenza che spesso aleggiano: "E’ vergognoso. Non si possono accettare certe atrocità. Questi episodi sono una grave piaga sociale da combattere - dichiara - Noi ci siamo attivati subito per programmare il recupero. Da quanto si può supporre il colpo dell’arma da fuoco dovrebbe essere risalente a giovedì scorso". L’appello di Saligari si focalizza poi sull’importanza di rafforzare il servizio antibracconaggio sul territorio della valle attualmente composto da poco più di una decina di unità per due territori estesi quali Valtellina e Valchiavenna. "Ricordo quando ero sindaco dal 1995 al 1999 che il personale in servizio era di oltre 40 unità". Saligari auspica in un aumento dei controlli. In valle la problematica è tristemente nota e lo scorso mese di maggio se ne era già discusso in una videoconferenza promossa dal prefetto, Salvatore Pasquariello, da sempre sensibile alla tematica, alla quale avevano partecipato numerose autorità fra le quali il sindaco Saligari: "Auspico vengano trovate strategie comuni. Servono atteggiamenti virtuosi e responsabili. Si deve creare sensibilità già a partire dai ragazzi delle scuole. Che le giovani generazioni imparino a rispettare tutte le forme viventi perchè anche gli animali sono creature".