martedì 2 febbraio 2021

IL MINISTRO SPERANZA RISPONDA AI TRE QUESITI CHE GLI PONIAMO SULLA VICENDA MACACHI

 

ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- ITALIAMBIENTE 
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Al ministro della sanità

Roberto Speranza

Ministero sanità

Lungo Tevere Ripa 1

00153 ROMA

OGGETTO. RICHIESTA CHIARIMENTI SU SPERIMENTAZIONE MACACHI UNIVERSITA’ TORINO E PARMA

 

Signor Ministro,

Sono Lorenzo CROCE presidente nazionale dell’associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente. Mi rivolgo direttamente a lei per porle tre quesiti che in questi giorni stanno preoccupando molti  cittadini italiani elettori (e non sudditi) amanti degli animali sia sulle motivazioni, che sull’uso del pubblico denaro nella vicenda degli esperimenti che da molte parti sono considerati inutili sui sei macachi richiusi nei laboratori delle università di Parma e Torino e per vicende ad esse collegate.

In prima istanza viene ovvio chiedere come sia possibile che in un periodo di pandemia lei e i suoi collaboratori abbiate trovato il tempo di impegnare l’avvocatura dello stato, per preparare la opposizione davanti al consiglio di stato del ricorso contro la sperimentazione presentato da una qualificata associazione che da anni si occupa di lotta alla vivisezione, davvero non potevate soprassedere? Con tutti i soldi dei fondi comunitari che non vengono utilizzati quelli arrivati dalla commissione europea sulla sperimentazione per gli “studi” sui macachi potevano tranquillamente essere restituiti, in un momento cosi difficile in cui in Italia muoiono centinaia di persone al giorno,lei e il suo ministero non avete visto di meglio che usare tempi e soldi pubblici per opporvi in giudizio ad una sperimentazione animale che non penso rientri nelle priorità di questo periodo storico italiano. E venendo alla domanda chiara e diretta sarebbe bello sapere quanto alle casse dello stato questa decisione di opporsi al ricorso che aveva come unico obbiettivo quello di salvare quei macachi? Lei potrà asserire che se non ci si opponeva avremmo perso 2 milioni di euro di fondi europei, peccato, e qui entro nella seconda questione, che la stessa cifra di fatto è stata persa, e credo volontariamente, per il mancato rinnovo a giugno 2020 del comitato ministeriale per la sperimentazione alternativa, comitato scaduto proprio il quel periodo. Ora le domando non c’era tempo per rinnovare un comitato che avrebbe ottenuto dei risultati scientifici molto presto evitando di sacrificare gli animali ma si è trovato tempo e danaro per opporsi al ricorso davanti al consiglio di stato mi chiedo come mai?  E PERCHE’ (E QUESTA E’ LA TERZA QUESTIONE) IL PUNTO DI RIFERIMENTO PER LA RICERCA SCIENTIFICA CON ESPERIMENTI CON ANIMALI IN ITALIA  CONTINUA AD ESSERE L’ISTITUTO ZOOPROFILASSI DI BRESCIA lo stesso che ci raccontava che a Green Hill andava tutto bene? Sono tre semplici domande, che pongo a nome della associazione che presiedo e alle quali siamo certi lei non darà risposta perché è troppa la polvere buttata sotto quel tappeto che se fosse sollevato anche solo per un lembo verrebbero fuori tante cose, molte delle quali pagate con il sangue innocente di migliaia di animali uccisi ogni anno pressoché inutilmente.

Cordiali Saluti

 

 

 

Lorenzo CROCE

 

 

 

Milano il 2 febbraio 2021