lunedì 20 luglio 2020

STRAGE ANNUNCIATA DI CERVI. DENUNCIATO IL PRESIDENTE DELLA PROVINCIA DI BELLUNO

Belluno (20 luglio 2020) L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente ha inviato questa mattina una denuncia contro il presidente della provincia di Belluno in relazione alla decisione di anticipare l'apertura della caccia e la conseguente decisione di abbattere 3.234 esemplari di cervi compresi cuccioli e femmine.  Secondo l'associazione questa decisione oltre a violare palesemente la legge di tutela della fauna selvatica in quanto permette l'abbattimento indiscriminato di cuccioli e femmine, viola anche una serie impressionante di normative sulla macellazione e sul commercio delle carcasse degli animali morti che almeno in parte potrebbero essere destinate in maniera del tutto illegale alle cucine dei ristoranti e delle baite delle Dolomiti Bellunesi in violazione delle normative dei regolamenti e dei controlli veterinari ed inoltre lo stesso esposto firmato dal presidente AIDAA Lorenzo Croce tale decisione "assolutamente illegale" favorisce anche l'attività di bracconaggio contro questa ed altre specie selvatiche quali caprioli, mufloni e cinghiali. AIDAA in una nota invita il presidente della provincia a ritirare tale decisione ed il ministro Costa ad attivare i controlli previsti dalla legge sulle conseguenze ed i rischi dovuti agli atti conseguenti a questa decisione di aprire la caccia ai cervi in maniera di fatto incontrollata ed indiscriminata.




IL TESTO DELLA DENUNCIA INVIATA QUESTA MATTINA
ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE - ITALIAMBIENTE
Via Roma 62 – 20010 PREGNANA MILANESE
Iscritti nel registro dei portatori di interessi diffusi dell´Unione Europea dal 2011
Censiti nelle Istituzioni no profit da Istat con il numero 0000000379982
TELEFONO 3479269949

Procura della repubblica presso il tribunale penale
Via Girolamo Segato 1
32100 BELLUNO
Oggetto. Esposto denuncia per abbattimento cervi
Io sottoscritto Lorenzo Croce nato a Rho il 23 aprile 1964 residente in Pregnana Milanese in qualità di presidente nazionale dell’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA con sede legale in Pregnana Milanese via Roma 63 dove elevo domicilio.
Premesso che nei giorni scorsi il presidente della provincia di Belluno ha firmato un ordinanza con il quale si prevede a partire dalla fine di agosto l’abbattimento di 3.234 cervi compresi cuccioli e femmine e che tale abbattimenti sono stati affidati direttamente ai cacciatori, attraverso un provvedimento di apertura anticipata della caccia e che oltre ai cervi in tale provvedimento si da via libera ai cacciatori all’abbattimento di camosci,mufloni e cinghiali.
Tenuto conto che l’abbattimento non rientra nelle normali attività di controllo e di selezione della razza, che il fatto che si dia mano libera ai cacciatori non permetta una conta dei capi di animali selvatici abbattuti e che soprattutto per quanto riguarda i cervi è previsto l’abbattimento anche dei cuccioli e delle madri, creando di fatto le condizioni di violazione della legge 157/92 di tutela della fauna selvatica la quale recita: “la Fauna selvatica è patrimonio indisponibile dello stato ed è tutelata nell’interesse della comunità nazionale ed internazionale”.
I capi abbattuti “saranno destinati in buona parte ai ristoranti locali ed alle cucine delle baite delle dolomiti bellunesi accanto alla polenta” (cit. Servizio TG COM) il netta violazione con le regole della macellazione e della commercializzazioni delle carni.
Tutto ciò premesso chiedo a CODESTA PROCURA DI VALUTARE se nell’atteggiamento e negli atti firmati dal presidente della provincia di Belluno ed avvallati dall’ISPRA non sussistano i presupposti per la violazione della legge157/92 sulla tutela della fauna selvatica,   E se come conseguenza diretta di tali atti non si configuri ai vari livelli la successiva violazione ed istigazione alla violazione del regolamento 1099/2009 sulla protezione degli animali durante la macellazione e la macellazione clandestina ai sensi dell’articolo 544 del codice penale, inoltre si chiede di verificare se tale decisione non favorisca la vendita illegale di animali e la violazione delle leggi di detenzione e vendita di animali ai fini commerciali, e se trattandosi di animali abbattuti  la eventuale cessione delle carcasse ai ristoranti non configuri il reato di frode alimentare.  
Se tale atto firmato dal presidente della provincia non contenga di fatto l’istigazione alla violazione delle norme dei controlli veterinari e sanitari di animali abbattuti e destinati al commercio ed infine se la medesima ordinanza non sia una violazione anche delle leggi venatorie esistentiin specilamodo per quanto riguarda le possibili attività di bracconaggio che ne potrebbero derivare
Tutto ciò premesso chiedo a Codesta Procura di individuare e punire ai sensi di legge i responsabili delle violazioni eventualmente rilevate e coloro i quali compiranno violazioni e reati in conseguenza di tale atto.
Si chiede di essere informati ai sensi di legge qualora codesta procura decida per l’archiviazione di codesto esposto.




In fede
Lorenzo Croce
Presidente nazionale AIDAA


Sede AIDAA il 20 luglio 2020