giovedì 9 novembre 2023

ANAGNI. IL GIALLO DELLA SPARIZIONE DELLA CARCASSA DELLA CAPRETTA SEVIZIATA. ANIMALISTI IN PROCURA "SI FACCIA CHIAREZZA"

ANAGNI (9 Novembre 2023) Era stata picchata, seviziata e poi uccisa da un gruppo di giovani durante la festa di compleanno di uno di loro in un agriturismo ad Anagni il 28 agosto del 2022. Le sevizie sulla capretta erano state filmate e pubblicate sui social, provocando l'ira e lo sgomento di tutta Italia. In seguito ad una serie di denunce tra cui quelle di diverse associazioni animaliste la procura di Frosinone indagò oltre una decina di giovani di età compresa tra i 16 ed i 22 anni che avevano partecipato a quella festa, indicando come maggiore indiziato e principale autore delle sevizie un giovane di Fiuggi. Ora l'assurda svolta Il proprietario dell'agriturismo ha dichiarato che il corpo della capretta non si trova più e che probabilmente è stato mangiato dai cinghiali. La notizia ha fatto insorgere gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente  AIDAA che hanno annunciato l'invio in questi giorni di un esposto denuncia ala procura della Repubblica di Frosinone ed una missiva al ministro della Giustizia Carlo Nordio per denunciare questo fatto e chiedere di far luce su come un corpo di reato in attesa di eccertamenti istologici possa essere stato lasciato in quell'agriturismo anziche essere portato come di prassi nei frigoriferi dell'Istituto di Zooprofilassi  del Lazio. "E' una vicenda che lascia aperti molti sospetti compreso quello della corruzione, che un corpo di reato, tra l'altro di un vergognoso atto che ha portato ad iscrivere oltre una decina di giovani per il reato di sevizie e maltrattamento di animali sia stato mangiato dagli animali come dice il titolare dell'agriturismo è un ipotesi possibile ma inverosimile- scrivono gli animalisti di AIDAA in una nota stampa- ci auguriamo che si arrivi presto alla verità e che i ragazzi indiziati possano essere processati , infatti la mancanza del corpo del reato potrebbe far decadere le accuse in quanto impossibile provarne l'esistenza e questa sarebbe una beffa non solo per noi animalisti ma per tutto il sistema giudiziario italiano".