sabato 12 novembre 2022

NEI CANILI ABUSIVI SI UCCIDONO I CANI "INFRUTTUOSI"

 ROMA (12 Novembre 2022) Esiste l'eutanasia nei canili italiani? La risposta è si anche se illegale, certo non siamo ai livelli della Spagna dove ogni anno si uccidono nelle perreras oltre 40.000 cani randagi, ma anche da noi le morti bianche riguardano ogni anno almeno un migliaio di cani molti dei quali non vengono registrati come morti ma sono fonte continua di guadagno per i gestori e per aluni loro complici. Certo i fatti di Pescara sono solo la punta dell'iceberg ma il fenomeno è talmente diffuso che ha indotto l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA a chedere controlli a tappeto nei canili e di verificare specialmente nei grandi canili del sud non aperti al controllo ed alla  collaborazione delle associazioni animaliste e protezionistiche da parte di ispettori del ministero della Sanità per verificare lo stato di gestione degli stessi e il livello di benessere degli animali. "Fosse solo la questione dei cani sottoposti a eutanasia in maniera affrettata a cui spesso si ricorre in questo periodo ai danni dei cani anziani o per liberare posti in un periodo in cui gli abbandoni sono in aumento basterebbero dei controlli, il problema è anche quello di centinaia di cani che letteralmente muoiono di fame e stenti e purtroppo questi sfuggono ai controlli. Ci hanno poi segnalato casi di vero e proprio sadismo con cani uccisi in maniera drammatica magari dopo essere stati usati nei combattimenti, abbattuti, specialmente nei canili abusivi anche a martellate.- Una cosa indegna scrivono gli animalisi dell'AIDAA che in qualche modo riguarda diversi canili specialmente al centro sud Italia, ma che troppo spesso sfugge ai controlli perchè mai come in questo periodo sono spuntati come funghi i canili abusivi. Ora abbiamo però deciso di inviare un dossier al ministro della salute e chiedere interventi precisi di controllo- concludono gli animalisti- certo non stiamo parlando dei canili o dei rifugi gestiti da associazioni serie o dai comuni ma di strutture in manpo ai privati e alle finte associazioni dove i cani sono solo dei mezzi per fare soldi e business, si tratta di un cancro che va estirpato il prima possibile".