giovedì 3 novembre 2022

CHE FINE HANNO FATTO I PAVONI DEL LITORALE RAVENNATE?

 Non si placa la polemica relativa ai pavoni che da qualche tempo stanno occupando le strade di Punta Marina Terme, nel litorale Ravennate. Dopo l’avviso pubblico del comune di Ravenna, che aveva indetto un bando col fine di catturare e delocalizzare i volatili in coda ad alcune lamentele giunte proprio dagli stessi residenti, il dibattito relativo ai pavoni in libertà continua a tenere banco. C’è chi li apprezza e difende e c’è chi invece, vorrebbe che fossero posti in altri luoghi onde evitare possibili danni a strutture, case ed autovettura.

L’associazione Clama Odv

E sulla questione pavoni si è nuovamente esposta l’associazione di volontari animalisti Clama Odv di Ravenna che ha raccontato come diversi cittadini di Punta Marina Terme stiano inviando messaggi «preoccupati per il destino dei pavoni: un numero esiguo di esemplari (30-40 come da determina comunale, e non 100 e oltre come lievitato nelle dichiarazioni dei nostri amministratori) sono, come ormai noto, destinati alla cattura da parte di operatori economici quali allevatori ornamentali ed avicoli, e destinati in luoghi di detenzione con gabbie ritenute accettabili a partire da 1,60 m di altezza».

L’esposto in Procura

Da anni l’Associazione chiede che venga favorita la convivenza fra gli animali ed i residenti, adottando accorgimenti quali, ad esempio, “una maggiore pulizia stradale, già necessaria lungo il litorale di Punta Marina a prescindere dai pavoni». E all’associazione, tramite diverse segnalazioni sempre da parte della cittadinanza, è giunta voce che il numero dei pavoni sia diminuito, tanto che un privato ha presentato un esposto contro ignoti sulla vicenda. «Chiediamo a tale proposito che le autorità preposte avviino un’indagine, visionando le molteplici telecamere poste lungo i luoghi di abituale soggiorno dei pavoni. Se, come molti temono, si tratta di uno o più criminali – organizzati o meno – che hanno in qualsiasi modo attentato alla vita di questi meravigliosi e indifesi animali, questi devono essere al più presto identificati e sottoposti ai procedimenti giudiziari del caso mentre, nel frattempo ci auguriamo, anche il karma opererà nel modo più appropriato». E già nel precedente comunicato, Clava aveva posto l’accento sull’amministrazione che, a detta dell’associazione stessa, «se fosse saggia valorizzerebbe i pavoni di Punta Marina a livello turistico, tutelandoli e non destinandoli a voliere. I piani per gestire la convivenza con le specie non umane possono essere più complessi del solito cattura- metti in gabbia- spara-mangia, ma testimonierebbero il livello di civiltà delle istituzioni».

LA POSIZIONE DI AIDAA

Appoggiamo senza se e senza ma l'iniziativa di Clama e non crediamo a una sola parola di quelle dette dall'assessore.