SATRIANO (28 Agosto 2021) -" La morte di Simona Cavallaro è una tragedia senza rimedio, una vicenda dalla quale non si può tornare indietro e da parte nostra esprimiamo tutto il nostro dolore per quanto accaduto e la nostra vicinanza a quella famiglia, agli amici di Simona ed a tutta la comunità di Soverato in queste ore di lutto cittadino. Ma non possiamo prescindere dal chiedere una seria indagine delle forze dell'ordine e della magistratura che oltre a tener conto delle responsabilità del pastore quarantaquattrenne di Satriano proprietario del gregge custodito dai cani, ma chiediamo anche un'attenta ricostruzione su quanto accaduto, sui comportamenti dei due ragazzi e delle successive azioni e reazioni compresa la fuga del ragazzo che stava con Simona e che hanno portato al tragico epilogo. I cani addestrati per difendere le greggi agiscono secondo dei precisi comportamenti da parte di quelli che loro ritengono essere "degli intrusi". Quei cani non vanno soppressi- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- ma rieducati e riassegnati a chi li sa comprendere,amare ed educare alla convivenza uomo-animale. Ci rendiamo conto- conclude la nota AIDAA- che in questo tremendo momento queste parole potrebbero suonare quasi incomprensibili per i molti, ma noi pur rispettando quelle che saranno le rilevazioni che scaturiranno dalle indagini non crediamo che quei cani abbiano colpe a prescindere, ma che le colpe siano degli umani a partire dal pastore che li avrebbe lasciati incustoditi come incustodito era il gregge di capre che quei cani, o almeno una parte di loro doveva difendere ed ha difeso seppure con il tragico epilogo che ha portato alla tragica morte di una ragazza ventenne".