lunedì 9 agosto 2021

CACCIANO I CANI DALLA SPIAGGIA MA NON PUNISCONO GLI ASSEMBRAMENTI

Riceviamo questa segnalazione dall'avvocato GRAZIA SCAROLA la pubblichiamo senza ulteriori commenti in quanto è chiara ed esplicita. I fatti riportati riguardano la spiaggia di  Porto Ottiolu, Comune di Budoni in provincia di Sassari

Una mattina soleggiata a settimana iniziata, il weekend è appena trascorso. Una famiglia giunge in spiaggia, si posiziona a circa 35 metri dalla riva, dove la radura è delimitata da una transenna in corda. Pochi metri più in là i bidoni della raccolta differenziata.
La posizione infelice è scelta appositamente, poiché al seguito ci sono i due cani di famiglia ed i proprietari non vogliono dare alcun tipo di fastidio a qualche bagnante non amante degli animali.
Vengono aperti due ombrelloni per gli "umani" ed una tendina per i cuccioloni. Questi ultimi sono diventati le mascotte della spiaggia in quanto vigilano attenti su ciò che ivi avviene, in silenzio e senza muoversi dalla propria postazione.
Una inacidita donzella con un altrettanto acido marito - dopo aver guardato da lontano i due cuccioloni dai quali erano stati a loro volta assolutamente ignorati - avevano  passato la giornata al cellulare cercando di richiamare l'attenzione dei vigili con l'evidente scopo di fare allontanare i cani.
Vivi e lascia vivere, quanto vero è questo detto.
La famiglia di cui si parla era composta anche da un'invalida, con problemi di deambulazione. Era arrivata in spiaggia con il deambulatore mentre, per poter accedere al mare per fare il bagno era sorretta dalla propria figlia.
Ed eccoli, arrivano due agenti della Polizia Locale che, in base alla segnalazione dei due inaciditi, giungono ai due ombrelloni e contestano la presenza dei due cani. Subito si raduna un capannello di persone che si pongono dalla parte dei cani, ritengono detta contestazione una cosa assolutamente ingiusta.
I proprietari si confrontano con gli agenti ma non vogliono sollevare polemiche e quindi la famiglia si divide, alternandosi nel fare compagnia ai cani all'esterno della spiaggia.
Nel frattempo i due acidi (soli nella loro povertà intellettuale) se la ridono.
A questo punto la figlia dell'invalida evidenzia, dal canto suo, agli agenti che oggettivamente si fa fatica a raggiungere il mare per bagnarsi in quando il bagnasciuga è completamente occupato da ombrelloni, lettini, asciugamani.
Detta difficoltà è poi amplificata per l'accesso al mare della persona invalida.
In realtà, se vi è un Regolamento regionale, ivi è evidenziato a chiare lettere che la battigia non può essere occupata con ombrelloni e lettini nei cinque metri dalla riva.
Inoltre la figlia dell'invalida evidenzia che, contrariamente alle disposizioni nazionali, vi sono palesi assembramenti sulla medesima spiaggia libera.
La stessa sottolinea che, per quanto sopra, non si sente tutelata né in prima persona né per quanto concerne la propria famiglia.
In poche parole, l'assembramento così evidente non tutela le persone presenti in spiaggia.
Ma nonostante dette rimostranze nulla viene modificato, in una sorta di forzata immobilità.
Solo i cani devono lasciare la spiaggia in quanto capro espiatorio...
Avv. Grazia Scarola