Emanata per la prima volta nel 2009 e prorogata ben 10 volte, il 23 agosto è stata pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale la “nuova” Ordinanza sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati, uno strumento decisamente utile per prevenire e contrastare una pratica illegale diffusa in tutto il Paese e che negli anni ha reso possibile una sensibilizzazione sul fenomeno.
Tuttavia, le uccisioni di animali mediante l'utilizzo di esche o bocconi avvelenati sono ancora frequenti ogni regione d’Italia e il costo in termini di vite animali è altissimo. Ciò è una conferma di come gli avvelenamenti non siano un fenomeno di natura eccezionale e imprevedibile per contrastare il quale l’ordinamento giuridico prevede uno strumento a cui si ricorre appunto in casi eccezionali di particolare gravità e urgenza come un’ordinanza, ma una pratica che, lontano dall’essere debellata, necessita di una legge ad hoc in termini di prevenzione e contrasto.