Il tribunale di Arras, nel Nord della Francia ha condannato oggi Brigitte Bardot a pagare una multa di 5.000 euro per ingiurie nei confronti del capo della Federazione francese dei cacciatori, Willy Schraen. L'attrice di sconfinata bellezza ed icona del cinema anni Sessanta dovrà inoltre pagare 1.000 euro di danni e altri 1.000 euro per il rimborso delle spese legali sostenute da Schraen durante il processo.
Il tribunale ha inoltre chiesto alla Bardot di provvedere alla cancellazione, entro 15 giorni, di tutti i passaggi ingiuriosi nei confronti del capo dei cacciatori contenuti in un editoriale al vetriolo pubblicato sul sito internet della sua celebre Fondazione per la difesa degli animali. Per ogni giorno di ritardo BB dovrà sborsare 100 euro di multa.
Nell'editoriale dell'ottobre 2019, oggi ancora accessibile on-line, i cacciatori vengono definiti come «subumani di abietta viltà» ma anche «terroristi del mondo animale», di cui Willy Schraen sarebbe, sempre secondo il testo, un «esempio lampante».
Assente il giorno dell'udienza, l'attrice nata a Parigi il 28 settembre 1934 ha comunque riconosciuto, in una lettera inviata ai giudici, di essere l'autrice di quelle parole usate «forse in modo crudo» ma che rispondono a suo avviso a una «preoccupazione maggiore dei francesi». L'accusa aveva chiesto di condannarla ad una multa di 6.000 euro, mille euro in più rispetto a quanto deciso dai giudici.L'avvocato dei cacciatori, Denis Delcourt-Poudenx, si è detto «molto sod
disfatto» per questa condanna che a suo avviso comporta anche «virtù pedagogiche», un «forte segnale affinché si smetta di insultare i cacciatori».
«Una condanna attesa - ha insistito il legale - dinanzi a parole particolarmente violente, dalla semantica nazista odiosa ed inquietante». Per il legale di Brigitte Bardot, François-Xavier Kelidjian, «in un'epoca non troppo lontana, si riusciva a dialogare con i cacciatori»: Oggi, invece, «non c'è più dibattito, ma soltanto scontro» ha deplorato.